La guerra in Ucraina: la 483° giornata
di Federica Marengo martedì 27 giugno 2023
-Nella 483° giornata di guerra in Ucraina, riecheggia ancora il discorso pronunciato ieri sera alla Nazione dal Presidente russo Putin nel quale , ha ringraziato l’esercito e la sicurezza russi per aver evitato un bagno di sangue e ha condannato quelle che ha definito le “azioni criminali di chi ha messo in atto un ammutinamento armato”. Quindi, ha ringraziato i russi per “aver salvato la nazione dal tentativo di golpe, definito, “una rivolta” di Prighozin (che , però non ha nominato) e “quei soldati e i comandanti” della brigata Wagner che “si sono rifiutati di sparare su altri russi” invitandoli a entrare nell’esercito regolare. La rivolta sarebbe stata soffocata comunque, “ma volevamo evitare lo spargimento di sangue”.
Poi, il numero uno del Cremlino, sottolineando come, se non fosse stato fermato l’ammutinamento della Wagner, tutti i risultati ottenuti finora nel conflitto sarebbero andati perduti, ha affermato: “I neonazisti ucraini volevano proprio questo, che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Invece tutti i nostri militari, i nostri servizi speciali, sono riusciti a conservare la loro fedeltà al loro Paese, hanno salvato la Russia dalla distruzione”, spiegando : “I miliziani della Wagner possono sottoscrivere un contratto per mettersi agli ordini del ministero della Difesa, tornare alle loro famiglie o riparare in Bielorussia. Sappiamo che l’ampia maggioranza dei combattenti e dei comandanti Wagner sono patrioti, sono stati tirati dentro questa avventura. Vi sono eroi che hanno combattuto come tali a Bakhmut. I rivoltosi volevano che i nostri soldati si uccidessero l’un l’altro, tale esito volevano anche a Kiev. Gli organizzatori della rivolta hanno tradito i loro compagni, questo volevano i nemici nazisti di Kiev, volevano che i soldati russi si uccidessero l’un l’altro e che alla fine a perdere fosse la Russia. L’azione scatenata da Prighozin è stata un tradimento tanto del Paese quanto degli stessi combattenti della Wagner. Ma sono ste prese decisioni operative che hanno evitato un bagno di sangue. Sono grato al Presidente bielorusso Lukashenko per il contributo dato a risolvere la situazione che si era creata con la ribellione del fondatore del gruppo Wagner, Prigozhin”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, stamane, ha detto alla stampa di non sapere se il capo della Wagner, Prigozhin, sia arrivato in Bielorussia e di non ritenere che la posizione del Presidente russo Putin sia stata “scossa” dagli eventi del fine settimana con l’ammutinamento delle milizie Wagner. Mentre, sulla possibilità di negoziati con l’Ucraina,ha detto che al momento non c’è segno di alcuno dei prerequisiti per tali colloqui , che, per Mosca, dovrebbe avere come prerequisito l’annessione di parte di quattro regioni ucraine.
Intanto, archiviato il procedimento contro il gruppo Wagner per ribellione armata, e, date le armi pesanti e i tank dei paramilitari filorussi alla guardia nazionale russa, responsabile della sicurezza dei siti governativi, il capo della suddetta formazione di mercenari sarebbe arrivato all’aeroporto di Minsk, dopo essere partito da Rostov sul Don, come confermato dal Presidente bielorusso Lukashenko, il quale, come riportato dall’agenzia di stampa statale Belta, a margine di una cerimonia di premiazione di militari al grado di ufficiale generale, ha detto ai cronisti che : “Le persistenti tensioni tra il gruppo paramilitare Wagner e l’esercito russo sono state gestite male, portando lo scorso fine settimana allo “scontro” tra le due parti. “La situazione ci è sfuggita di mano, poi abbiamo pensato che si sarebbe risolta, ma non è stato così. Non ci sono eroi in questa storia. E’ mia opinione che moriremo tutti se la Russia crollerà e saremo sepolti dalle rovine. Una “parte significativa” delle armi nucleari russe che devono essere dispiegate in Bielorussia è già stata consegnata. Il ministro della Difesa, Viktor Khrennikov, mi aveva detto che non gli sarebbe dispiaciuto avere un’unità come Wagner nell’esercito bielorusso e l’ho incaricato di negoziare con Prigozhin sulla questione. Ospiteremo i mercenari Wagner, se lo vorranno, in una base abbandonata”.
La Cnn, poi,che ha confermato gli ulteriori aiuti militari USA a Kiev per 500 milioni di dollari in mezzi corazzati, citando come fonte un funzionario occidentale, ha reso noto che prima che il capo di Wagner Prigozhin si arrendesse sabato, gli alleati occidentali avevano avvertito Kiev di non approfittare del caos per colpire all’interno della Russia.
In Ucraina, il Presidente Zelensky, che ha fatto sapere che Kiev sta avanzando in tutte le direzioni, ha ribadito su Telegram che: “L’Ucraina ha tutte le ragioni per ricevere un invito politico ad aderire alla Nato al vertice dell’Alleanza di luglio. Ci sono tutti i motivi per un invito politico dell’Ucraina nell’Alleanza. C’è una piena comprensione delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina per il tempo prima dell’ingresso. Stiamo lavorando insieme al mio team per rendere davvero significative le decisioni del vertice di Vilnius”.
Ragioni che, invece, per la ministra svedese degli Affari Europei, la Moldavia ha di aderire alla UE.
Restando in ambito UE, secondo quanto si legge nell’ultima bozza delle conclusioni del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, visionata da LaPresse , Bruxelles inviterebbe la Cina a “fare pressione sulla Russia in qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, con una responsabilità speciale nel sostenere l’ordine internazionale basato su regole( la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale), affinché interrompa la sua guerra di aggressione e ritiri immediatamente, completamente e senza condizioni le sue truppe dall’Ucraina”.
Il Premier ungherese Orban, poi, ha attaccato nuovamente la revisione del bilancio proposta dalla Commissione UE, in occasione dei lavori preparatori in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, definendo la proposta “insignificante e inadatta al dibattito”, in quanto “non è accettabile che Bruxelles voglia concedere 50 miliardi di euro di aiuti aggiuntivi all’Ucraina, mentre non sappiamo nulla sull’utilizzo dei fondi UE inviati dall’inizio della guerra”.
Riguardo all’ambito diplomatico, il cardinale Zuppi, Presidente della CEI, sarà domani e dopodomani in missione di pace a Mosca. A tal proposito, il capo ufficio del presidente ucraino, Yermak, ha affermato: “La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto : non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia. Se si dovessero ottenere risultati sui problemi dei bambini deportati in Russia e sullo scambio dei prigionieri, questi risultati sarebbero benvenuti”.
Il Presidente USA, Biden, invece, ha chiamato la Presidente del Consiglio Meloni, nell’ambito dello stretto coordinamento con i principali alleati e partner a seguito dei recenti eventi in Russia”. Il colloquio , si è incentrato sul sostegno all’Ucraina e sugli ultimi avvenimenti in Russia. I due leader hanno ribadito il “sostegno incrollabile all’Ucraina e si sono “coordinati sulla preparazione” del prossimo vertice Nato, l’11 e 12 luglio, che dovrà decidere su un eventuale rinnovo del norvegese Jens Stoltenberg alla guida dell’ Alleanza atlantica. Discussi, infine, i recenti sviluppi in Nord Africa.
Secondo la nota diffusa da Palazzo Chigi, il Presidente USA,Biden, che ha inviato la Premier a Washington a luglio, ha chiesto a quest’ultima “dell’impegno dell’Italia nel Mediterraneo e della collaborazione con l’Unione europea per la stabilità in Africa”. Grande attenzione è stata dedicata “al quadro della crisi in Russia e al suo impatto legato alla presenza del gruppo Wagner in Africa” .
Sul campo, invece, prosegue l’avanzata delle truppe ucraine Bakhmut e in direzione della sponda sud del fiume Dnipro, verso la Crimea, mentre combattimenti si registrano nella regione orientale del Donetsk e nella regione di Zaporozhzhia, dove, bombardamenti con l’artiglieria, hanno colpito Orikhov e Preobrazhenka
Infine, secondo quanto riportato dal capo dell’aeronautica militare delle forze armate ucraine Yuriy Ignat, citato da Ukrainska Pravda, un raid russo con missili Kh-22 , sarebbe stato registrato a Kremenchuk, nella regione di Poltava sulle rive del fiume Dnipro, nell’Ucraina centrale, a un anno dalla strage nel locale centro commerciale, compiuta sempre dai russi.
Infine, un manager italiano di una compagnia energetica, è stato fermato a Mosca e si trova in libertà vigilata, poiché sarebbe stato trovato in possesso di un sacchetto di mefredone. La notizia è stata confermata dalla Farnesina, che ha fatto sapere che il consolato generale si sta occupando del caso.
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