di Federica Marengo giovedì 22 giugno 2023
-Nella 477° giornata di guerra in Ucraina, lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha fatto sapere che, nella notte, l’allarme aereo è scattato nella notte a Kiev e in diverse regioni. Sotto attacco russo, infatti, sono risultate : Kiev, Kharkiv, Kryvyi Rih, Dnipopetrovsk, Kirovohrad, Mykoliv, Odessa, Poltava, Sumy, Cherkasy, Cherniv, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson.
Il leader filorusso della Crimea, Aksyonov, invece, ha fatto sapere che il ponte di Chongar, che collega la penisola, stamane colpita da un terremoto di magnitudo 4.7, al resto dell’Ucraina, è stato colpito e che non vi sono state vittime.
Intanto, il Presidente ucraino, Zelensky, in un messaggio pubblicato sul suo canale Telegram, ha scritto che la Russia starebbe valutando un possibile attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhia con una conseguente dispersione di materiale radioattivo nell’ambiente e che, a tal riguardo, Kiev ha già condiviso le relative informazioni di intelligence con i suoi partner internazionali.
Accuse, quelle mosse dal Presidente ucraino, Zelensky, smentite dal portavoce del Cremlino, Peskov, che ha definito tale affermazione “un’ennesima menzogna”, mentre il Presidente russo Putin, citato dall’agenzia Interfax, ha dichiarato che le riserve dei soldati di Kiev non sono infinite , ma che l’Occidente ha deciso di combattere fino all’ultimo ucraino, riecheggiato dal segretario del Consiglio di Sicurezza della Russia, Patrushev, che, durante la riunione con i membri del Consiglio ,presieduto dallo stesso Putin , ha dichiarato, sulla base dei dati dei dipartimenti, relativi al periodo fra il 4 e il 21 giugno, che, nella controffensiva, Kiev ha già perso oltre 13 mila uomini.
Il ministro della Difesa russo, Shoigu,invece, ha affermato che le truppe ucraine hanno ridotto la loro attività nella controffensiva e ora si stanno riorganizzando e che esse mantengono le capacità per l’offensiva, nonostante le perdite subite. Proprio le forze armate della Russia e i gruppi armati affiliati , secondo fonti diplomatiche ,che citano il rapporto annuale del segretario generale dell’Onu , sarebbero stati aggiunti alla “lista della vergogna” delle Nazioni Unite per le violazioni dei diritti dei bambini ,a causa delle loro azioni nel conflitto in Ucraina.
A proposito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, poi, per il Direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Grossi,la situazione della sicurezza dell’impianto è estremamente delicata e perciò, saranno intensificati gli sforzi per contribuire a garantire la sicurezza nucleare, fornendo al contempo assistenza alla regione colpita in altri modi. Pertanto, domani, Grossi dovrebbe incontrare il capo del colosso nucleare Rosatom.
La Presidente della Commissione UE, von der Leyen, invece, all’indomani della sua partecipazione alla Conferenza di Londra,che ha stanziato 60 miliardi per la ricostruzione dell’Ucraina, in un’intervista a Il Corriere della Sera , ha dichiarato: “Destinare alla ricostruzione dell’Ucraina gli enormi beni sequestrati agli oligarchi e allo Stato russi non è legalmente una cosa semplice, è molto complessa e gli esperti ci stanno lavorando intensamente,ma sono profondamente convinta, dal punto di vista politico, che non è possibile che chi ha commesso questa devastazione e distruzione in Ucraina non contribuisca alla riparazione e alla ricostruzione. Per questo stiamo preparando una proposta legale prima della pausa estiva”.
Poi, sull’adesione dell’Ucraina e dei Paesi dei Balcani occidentali alla UE, ha detto: “Ucraina e Balcani occidentali diventeranno membri della Ue. Dobbiamo pensare, come Unione europea, a cosa somiglierà una Ue allargata: abbiamo già cominciato a pensarci, perché non parliamo solo di Ucraina ma anche di Moldova e Balcani occidentali. Possiamo immaginare che fra 20-30 anni questa regione non sia parte dell’Unione europea? In quel caso, sarebbe sotto l’influenza russa, o cinese: è davvero quello che vogliamo? Questa guerra è un momento che fa da spartiacque: la regione deve essere parte dell’Unione europea, altrimenti avremo un problema. Non è possibile che Ucraina e Balcani occidentali non diventino membri della Ue. Non c’è un calendario preciso. L’Ucraina, nonostante la guerra, sta facendo importanti riforme richieste da noi: devono compiere sette passaggi, ne hanno già fatti due e hanno fatto buoni progressi sugli altri cinque. Oggi avremo una prima relazione a voce, ma sono così impressionata da come sono riusciti ad approvare queste riforme pur mentre combattono. Per quanto riguarda il calendario, a ottobre ci sarà una relazione scritta della Commissione e questo determinerà i passi successivi”.
Restando in Ue, secondo la prima bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo, che si terrà il 29 e 30 giugno a Bruxelles, anche se domani gli ambasciatori in Coreper, si riuniranno per lavorare sul testo in preparazione del vertice, il Consiglio Europeo riconoscerà “l’impegno e gli sforzi sostanziali fatti dall’Ucraina per soddisfare le condizioni richieste nel suo processo di adesione all’Ue” e incoraggerà “l’Ucraina a proseguire sulla via delle riforme. L’Unione Europea continuerà a lavorare a stretto contatto con l’Ucraina e a sostenerla negli sforzi per soddisfare pienamente tutte le condizioni”.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, ai microfoni della trasmissione “Mattino5” , ha dichiarato: “La ricostruzione dell’Ucraina “deve ricominciare da subito. Intanto bisogna sminare alcune aree dell’Ucraina dove ci sono delle mine che rischiano di provocare ulteriori danni. C’è da cominciare una ricostruzione della prima fase …che rappresenta un messaggio di solidarietà certamente popolo ucraino, ma rappresenta anche una grande opportunità per le nostre imprese, anche perché l’Ucraina farà parte in futuro dell’Unione europea e sarà parte del mercato unico. Noi ci auguriamo che la guerra finisca il prima possibile”, mentre il cancelliere tedesco Scholz, parlando al Bundestag, in vista del vertice della Nato, ha affermato: “Anche il governo di Kiev ritiene che non sia in discussione un ingresso nella Nato dell’Ucraina mentre è in guerra con la Russia. Il Kanzler ha chiesto di concentrarsi sul sostegno dell’Ucraina per rafforzarne la capacità di combattimento sul campo. Ho chiesto alla Cina di esercitare la sua influenza su Mosca. Il mero congelamento del conflitto non porta alcuna pace. Una pace sarà giusta e duratura soltanto se rispetterà l’integrità territoriale e i principi della Carta dell’Onu”.
Infine, il segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, il quale, su Twitter, ha scritto: “Ho avuto un colloquio con Jens Stoltenberg. Stiamo lavorando a stretto contatto con il Segretario generale e le capitali della Nato per rendere Vilnius un successo. Ci siamo concentrati interamente sul possibile contenuto della decisione della Nato in merito alla prospettiva di adesione dell’Ucraina. L’Ucraina è una risorsa per la Nato, la renderemo più forte. Kiev si sta muovendo verso l’integrazione alla massima velocità di crociera e , in assenza di cause di forza maggiore, i negoziati per l’adesione all’Ue potrebbero iniziare entro la fine dell’anno. L’’Ucraina è attualmente sulla strada per ottenere lo status di candidato e avviare i negoziati di adesione il prima possibile. Cioè, superare due fasi il più rapidamente possibile invece di un processo pluriennale. È lì che ci stiamo dirigendo alla massima velocità di crociera. Se non ci saranno eventi di forza maggiore entro la fine dell’anno, tutto andrà bene”.
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