di Federica Marengo venerdì 5 maggio 2023
-Sembra attenuarsi, ma non del tutto, la tensione tra Italia e Francia dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dal ministro dell’Interno francese Darmanin, che ai microfoni di una radio ha definito la Premier Meloni :“incapace di risolvere i problemi migratori”, inducendo il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, in quelle stesse ore atteso a Parigi per un incontro bilaterale con l’omologa Colonna, ad annullare e a rinviare la visita ufficiale in segno di protesta.
La ministra Colonna ha poi chiamato l’omologo Tajani, per ribadire come “la relazione tra Italia e Francia sia basata sul reciproco rispetto, tra i due Paesi e tra i loro dirigenti” e ha auspicato di poterlo accogliere presto a Parigi.
Stamane, invece, il portavoce del governo francese, Olivier Véran, tornando sull’accaduto durante un’intervista a CNews, ha assicurato che nelle parole del ministro dell’Interno Darmanin “non vi era alcuna volontà di ostracizzare l’Italia” e ha aggiunto di “non volerne fare una polemica politica” e di “voler continuare a lavorare con gli italiani”.
Dichiarazioni, queste ultime, bene accolte dal Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, che, ai microfoni di Rai News, ha sottolineato: “Le parole pronunciate dal portavoce del governo francese vanno nella direzione di chi ha compreso di aver commesso un errore grave, di aver offeso il governo italiano. Non siamo un governo di estrema destra. Alcuni toni si possono risparmiare e mi auguro che siano solo le parole di un ministro in campagna elettorale. Noi non abbiamo nessuna voglia di interrompere le relazioni con la Francia. Ci sono atteggiamenti che non possono essere accettati. Non posso permettere che la mia nazione venga offesa; mi auguro che si possa concludere presto questa polemica e le parole del portavoce del governo francese vanno nella direzione giusta. Ci saranno degli atti riparatori, io mi auguro che la Francia deciderà chi debba farlo, io mi auguro che prendano le distanze. Ma il comunicato di ieri non è stato sufficiente, è stato molto tiepido. Si capisce il disappunto del governo francese ma le offese sono state talmente forti che meritavano una risposta. Darmanin ha fatto male tutto con quell’intervento, perché privo di senso e non rispondeva alla verità. L’Italia sta facendo di tutto per affrontare la questione migratoria ma serve un’azione europea e dell’Onu”.
Più tardi, lo stesso Vicepremier e ministro Tajani, alla convention milanese di FI , partito di cui è coordinatore, in merito alle parole del ministro degli Interni francese Darmanin che ha definito il Governi Meloni di “estrema destra e amico di Marie Le Pen”, rispondendo alle domande dei cronisti,ha precisato: “Forza Italia è il centro del governo e della politica italiana.Nessun estremismo, non abbiamo niente a che fare con la signora Marine Le Pen.Io non sono stato eletto con i suoi voti, noi siamo stati eletti con i voti dei moderati e dei conservatori e non con i suoi. Giorgia Meloni è la presidente dei conservatori europei e la Le Pen non sta con i conservatori, è fuori contesto. Noi non abbiamo nulla a che fare con lei, siamo popolari. È legittimo per Matteo Salvini essere amico di Marie Le Pen, ma il centrodestra non è collegato alla Le Pen”.
Parole, quelle di Tajani, cui hanno replicato il presidente del gruppo Id e il capo delegazione Lega al Parlamento Europeo, Marco Zanni e Marco Campomenosi, affermando: “Noi siamo orgogliosamente amici e alleati di Marine Le Pen e Jordan Bardella, che oggi rappresentano il primo partito di Francia e, soprattutto, non insultano l’Italia, il suo governo ed i suoi cittadini”.
Critiche alle dichiarazioni del ministro degli Interni francese Darmanin sulla gestione dell’immigrazione da parte della Presidente del Consiglio Meloni e all’ingerenza di quest’ultimo sono arrivate sia dalla Maggioranza che dalle Opposizioni ,anche se con diverse sfumature, mentre, voce in linea con Parigi è stata quella del segretario di +Europa Magi, che, in occasione del Flash mob davanti Montecitorio per chiedere che i fondi del PNRR per la realizzazione di nuovi asili nido non vengano perduti, all’agenzia Vista, ha dichiarato: “Per settimane abbiamo sentito il Governo Meloni rivendicare risultati sui tavoli europei sulle politiche su immigrazione. Oggi capiamo che era tutto falso. Al di là delle questioni di rispetto istituzionale, il Governo francese ha ragione. Ricordiamo che l’Italia non è il Paese che accoglie già richiedenti asilo, Francia e Germania ne accolgono di più. Il nostro Governo non è credibile e Tajani farebbe bene ad andare all’incontro con il Governo francese mettendo sul tavolo delle proposte”.
A Bruxelles, invece, il portavoce della Commissione Ue, Mamer, in merito alle tensioni diplomatiche tra Italia e Francia , ha dichiarato: “La Commissione non commenta, e non lo fa mai, ma invita tutti gli Stati membri a dialogare in maniera costruttiva sulle questioni delle migrazioni che sono questioni che riguardano tutti La Commissione ha fatto proposte molto concrete sul dossier”.
Una frizione, quella tra Italia e Francia, che potrebbe essere stata innescata anche dalla visita del Generale Haftar a Roma, atterrato nella Capitale già mercoledì sera per incontrare il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, incontro cui è seguito nella giornata di ieri il confronto con la Premier Meloni, nel corso del quale si è discusso della gestione dei flussi migratori, delle elezioni nel Paese (l’Onu lavora perché si tengano entro il 2023) e della situazione in Sudan, strettamente legata all’immigrazione che parte dalla Libia , motivo di ulteriore instabilità dell’area. La Francia , infatti avrebbe avuto l’intenzione di indire un’altra Conferenza sulla Libia da tenere a Parigi, che tale visita di Haftar in Italia avrebbe depotenziato.
Il Governo italiano ha quindi espresso preoccupazione per quanto sta avvenendo in Sudan e ha auspicato un intervento per arrivare ad un cessate il fuoco duraturo, per scongiurare, in parte, l’esodo verso la Libia e di conseguenza verso le coste italiane. Inoltre, in Cirenaica è presente il gruppo di mercenari russi Wagner, sospettato di aver avuto un ruolo centrale nella destabilizzazione del Sudan e nel tentato colpo di Stato da parte del generale Dagalo.
Secondo fonti libiche, per poter avviare delle trattative con il generale Haftar per la stabilizzazione della Libia , quest’ultimo chiederebbe alla comunità internazionale la legittimazione a partecipare al voto, senza la quale non sarebbe possibile avviare alcuna trattativa. La Libia infatti è divisa in due: da un parte, Tripoli, guidata dal Premier Dabaiba, dall’altra, la Cirenaica ,dove la guida è Haftar che dialoga senza intermediari con le potenze interessate all’area.
Sempre riguardo alle politiche migratorie, approvato ieri dalla Camera in via definitiva e, dunque, convertito in legge, con 179 voti favorevoli, 111 contrari e 3 astenuti, il Dl migranti/Dl Cutro, contenente norme per la lotta agli scafisti, deroghe alla normativa al decreto flussi, modifiche alla durata dei permessi per lavoro, potenziamento tecnico-logistico del sistema di prima accoglienza e dei controlli di frontiera e modifiche al sistema di accoglienza, gestione dei centri per migranti e la stretta sulla protezione speciale.
Non solo immigrazione, però. La Presidente del Consiglio Meloni, ieri mattina , è intervenuta all’’assemblea dei commercialisti tramite videomessaggio, nel quale ha lanciato la proposta di un nuovo patto fiscale, spiegando riguardo alla riforma del Fisco: “Il cammino per dare piena e concreta attuazione alla delega fiscale è solo all’inizio. C’è tanto lavoro da fare, ma sono certa che potremo contare sul vostro prezioso contributo. I professionisti hanno tutte le competenze necessarie per aiutare il decisore politico, affiancarlo nella definizione di norme spesso molto tecniche e nel processo di semplificazione della burocrazia, dove possibile, perché anche questo va fatto. Di questa capacità abbiamo bisogno per scrivere insieme un nuovo patto fiscale per l’Italia e inaugurare una nuova era nei rapporti tra fisco e contribuenti, e dunque tra Stato e cittadini, cioè ispirata alla reciproca fiducia e al riequilibrio dei rapporti. Sarà una sfida intensa, ma sarà anche una sfida entusiasmante. Un tassello fondamentale per ridare nuovo slancio alla nostra nazione. A me piace pensare che siamo stati alleati fin qui, perché molte sono le cose che insieme siamo riusciti a fare per il bene di questa nazione. E confido che saremo alleati anche in futuro”.
Nel pomeriggio, invece, dopo aver incontrato lo Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, e una delegazione bipartisan del Congresso Usa, con i quali ha parlato del partenariato strategico bilaterale , delle principali questioni internazionali , dell’impegno a promuovere la pace e la stabilità, investendo nel coordinamento tra alleati e partner, in particolare in ambito G7 , Nato e UE, ha presieduto il Consiglio dei Ministri, che ha approvato un Decreto con varie misure, a cominciare dal riordino della governance di Inps e Inail, con l’abolizione della figura del vicepresidente e una modifica della disciplina del direttore generale, che sarà in carica per 4 anni, anche se, in via di prima applicazione, al fine di procedere agli adeguamenti dei regolamenti organizzativi e interni degli enti, si prevede che entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge sia nominato un Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione.
Nello specifico, come si legge nella nota di Palazzo Chigi, il riordino della governance degli enti previdenziali pubblici prevede l’ abolizione la figura del Vicepresidente e la modifica dei poteri del Presidente, che propone la nomina del Direttore generale (prima in capo al consiglio di amministrazione) , che durerà in carica 4 anni , in allineamento con tutti gli altri organi, anziché 5, e verrà scelto con procedura comparativa di interpello, come per i dirigenti della pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia.
Previsto, poi, per le fondazioni lirico-sinfoniche, il divieto di ricevere incarichi, cariche e collaborazioni per coloro che abbiano compiuto settant’anni. Il Sovrintendente delle medesime fondazioni dovrà cessare in ogni caso la carica al 70mo anno di età; i Sovrintendenti attualmente in carica, che hanno compiuto i 70 anni di età alla data di entrata in vigore del decreto, cesseranno l’incarico a decorrere dal 10 giugno 2023( tale norma, come riportato da indiscrezioni di stampa, potrebbe incidere anche sulle decisioni relative alla Rai e sul futuro dell’attuale amministrazione delegato Carlo Fuortes).
Slittate invece le nomine del capo della Polizia , del Capo della Guardia di Finanza e del Prefetto di Roma, in quanto, sempre secondo indiscrezioni di stampa, i ministri Giorgetti (Economia) e Crosetto (Difesa) indicherebbero come nuovo comandante della Guardia di Finanza il generale Umberto Sirico, attuale comandante dei reparti speciali della Gdf, come sostituto di Giuseppe Zafarana, indicato come nuovo presidente di Eni , mentre il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano indicherebbe Andrea De Gennaro, fratello dell’ex capo della Polizia Gianni. Non è escluso quindi, per trovare una sintesi, che si opti per un terzo nome.
Infine, sempre secondo indiscrezioni di stampa, a capo della Polizia, potrebbe arrivare Vittorio Pisani. Per la prefettura di Roma , in lizza i nomi di Vittorio Rizzi, vicecapo della polizia e vicino alla pensione, Laura Lega, capo del dipartimento dei Vigili del fuoco e Carlo Palomba, prefetto di Napoli.
In ambito fiscale, invece, introdotta la proroga di due mesi per la rottamazione quater: “la manifestazione della volontà di procedere alla definizione agevolata, dovrà essere resa entro il 30 giugno 2023 (e non più entro il 30 aprile 2023) e potrà essere integrata entro la stessa data. Il pagamento dei debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dall’1.1.2000 al 30.06.2022 si potranno effettuare in unica soluzione non più entro il 31 luglio 2023, ma entro il 31 ottobre 2023 ovvero nel numero massimo di 18 rate, la prima e la seconda entro il 31 ottobre e il 30 novembre”.
Deliberato, inoltre, lo stato di emergenza per l’Emilia Romagna per via dei nubifragi che hanno colpito la regione della durata di 12 mesi e con uno stanziamento di 10 milioni di euro per “gli interventi più urgenti, d’intesa con la Regione e in deroga alla legislazione vigente”. Nominato poi commissario per la siccità Nicola Dell’Acqua.
Introdotti poi la proroga di 10 anni del termine di presentazione della domanda per la concessione del titolo onorifico, previste a favore delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati” e il correttivo al Decreto migranti/Cutro, per chiarire le norme sui ricorsi contro le decisioni di inammissibilità.
La norma sulla modifica della governance di Inps e Inail , però, è stata nettamente criticata dalle Opposizioni, con il responsabile economico del Pd, Misiani, che ha dichiarato: “Il decreto legge approvato oggi dal governo Meloni è un marchingegno costruito solo per mettere le mani subito su Rai, Inps e Inail. È una indecenza, una forzatura gravissima e senza precedenti che non può essere avallata in alcun modo”, riecheggiato dalla Cgil, che, in una nota, ha rilevato:“Nell’assenza dei requisiti di necessità e urgenza, e in nome di una riforma dai contorni fumosi e mai esplicitati si decapitano improvvisamente il più grande istituto pubblico d’Europa e l’Inail, competente sulla delicatissima materia della sicurezza sul lavoro. Che lo si faccia in una fase difficile come quella attuale, non solo dal punto di vista sociale ed economico, ma anche per gli investimenti del Pnrr da mettere a terra e con una pubblica amministrazione da rilanciare, rende la decisione ancor più grave e preoccupante. Come sindacato, esprimiamo la nostra netta contrarietà a questo provvedimento e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per vigilare su quanto sta accadendo e per tutelare gli interessi delle persone che rappresentiamo. Pensionati e lavoratori hanno diritto a vedere amministrati nel modo migliore i propri contributi, a ricevere servizi all’altezza delle loro necessità, a lavorare con la massima tutela della loro salute”.
Stamane, invece, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il Dl Lavoro, approvato dal CdM del 1° maggio e criticato sia dalle Opposizioni (Pd , AVS e M5S in particolare) che dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Si tratta di un provvedimento in 45 articoli, che prevede tra le misure: l’avvio del Supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo strumento che sostituirà il reddito di cittadinanza per gli occupabili, il taglio del cuneo fiscale di altri 4 punti da luglio a dicembre per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 25 e a 35 mila euro, e l’innalzamento del tetto di esenzione dei fringe benefit a 3mila euro. Incrementato poi di 4,064 miliardi per il 2024 il Fondo per la riduzione della pressione fiscale ed eliminata la Cassa integrazione Alitalia : la proroga stata sostituita da un articolo sul “Completamento dell’attività liquidatoria Alitalia”, in base al quale “i proventi dall’attività liquidatoria, al netto di una serie di voci che vanno dai costi di liquidazione all’indennizzo dei biglietti, “sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato, compresi quelli “da recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi” dall’Ue”.
Intanto, mentre Palazzo Chigi, ha convocato per la giornata di martedì 9 maggio alla Camera , a partire dalle 12.30, le Opposizioni ,per discutere di riforme alla presenza oltre che della Premier Meloni, dei Vice Presidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Antonio Tajani, del ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati; del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, dei sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, e del costituzionalista Francesco Saverio Marini, stamane, si tenuta oggi a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia per la crisi idrica. Come si legge nella nota di Palazzo Chigi: “All’incontro, presieduto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno partecipato tra gli altri il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, il vice ministro dell’Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all’Economia e finanze Lucia Albano e il capo ufficio legislativo del Ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione Mario Capolupo. Presente anche il dott. Nicola Dell’Acqua, nominato ieri dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. Durante l’incontro è stato stabilito di dare priorità a quegli interventi che, anche se non in fase di progettazione avanzata, possano contribuire alla risoluzione dei problemi più urgenti, ed è stata quindi avviata, su richiesta del MIT e del MASE, la ricognizione delle richieste provenienti dai territori. In tal senso, sono stati già individuati i primi interventi in 5 regioni: Lombardia; Piemonte; Veneto; Emilia Romagna e Lazio, per un investimento complessivo di 102.030.000 Euro messi a disposizione dal MIT. Tra gli obiettivi della Cabina di regia, in sinergia con Commissario straordinario Nicola Dell’Acqua, lo snellimento delle procedure amministrative al fine di fornire risposte concrete e urgenti ai territori. Come previsto dal Dl Siccità, inoltre, la Cabina di regia ha assegnato inoltre priorità ai progetti di dissalatori di acqua marina, come strumento di transizione per affrontare le fasi emergenza. Un esempio in tal senso è il progetto presentato nei mesi scorsi dal sindaco di Genova Marco Bucci, che prevede di unire l’acqua proveniente dai depuratori a un’eguale quantità di acqua marina, per poi trasportare nel Nord Italia l’acqua desalinizzata, utilizzando una pipeline, una tubatura già esistente e inutilizzata al porto Petroli di Genova. La Cabina di regia per la crisi idrica ha inoltre avviato una ricognizione nei ministeri interessati delle risorse disponibili destinate, a legislazione vigente, a interventi nel settore idrico al fine di programmare ulteriori interventi nel breve periodo. Durante l’incontro, è stata decisa inoltre la costituzione tavoli tecnici interministeriali dedicati alle diverse tematiche afferenti alla crisi idrica, che avranno il compito di supportare il lavoro della Cabina di regia”.
Sul fronte Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, invece, mentre il portavoce della Commissione UE, Veerle Nuyts, in conferenza stampa ha fatto sapere che: “Al momento i lavori per la valutazione della terza rata del Pnrr per l’Italia da parte della Commissione europea sono ancora in corso. Bruxelles sta intrattenendo scambi costruttivi con le autorità italiane che, ove necessario, forniscono informazioni complementari ; non è raro prendere tempo oltre la scadenza indicativa, com’è accaduto per i pagamenti a Lussemburgo, Romania e Slovacchia”, il ministro per gli Affari europei, il Sud e la Coesione ,con delega al Piano, Fitto, nel suo intervento all’assemblea della Cna a Palermo, ha dichiarato: “E’ chiaro che la sfida del Pnrr è molto importante perché le percentuali di utilizzo delle risorse europee e nazionali del periodo 2014-2020 non sono incoraggianti. Per questa ragione il governo sta procedendo a una fase di attenta valutazione dei singoli interventi. Stiamo lavorando per poter avere questo monitoraggio chiaro e d’intesa con la Commissione europea proporremo delle soluzioni di modifica del Pnrr per avere la possibilità di individuare interventi che da una parte adeguino il piano ai nuovi scenari, penso ai temi della grande questione energetica e dell’infrazione, e dall’altro capire quali interventi siano completamente realizzabili entro giugno del 2026. Entro agosto dobbiamo proporre la rimodulazione del Pnrr, ma lavoriamo per ridurre questo tempo. Finora i numeri ci dicono che non ci sono quantità e qualità della spesa. Il governo ha ben chiaro il quadro di insieme e sta lavorando per realizzare quelle spese che incidono strutturalmente sul Mezzogiorno di Italia, Abbiamo concordato con le Regioni un confronto per i prossimi giorni. Il governo vuole avere un quadro delle diverse risorse in campo, mettendo insieme il Pnrr, la nuova programmazione comunitaria e il Fondo di coesione e sviluppo per avere una visione unica anche rispetto alle differenti date di scadenza dei piani”.
Fonti di Palazzo Chigi , infine, riguardo al via libero dato da Bruxelles all’uso dei fondi del Pnrr per produrre munizioni, ha fatto sapere: “L’Italia non intende usare i fondi del Pnrr per produrre armi. L’Italia, in coordinamento con gli alleati, sostiene l’Ucraina sul piano politico e militare .Il governo è favorevole al rafforzamento della capacità dell’industria della Difesa europea ,anche nell’ottica di una maggiore autonomia strategica della UE.
L’Italia è favorevole ad un uso flessibile dei fondi europei, compresi quelli del PNRR, ma quest’ultimo è uno strumento di investimento strategico e non un veicolo per finanziare la produzione di munizioni o armamenti”.
Riguardo ai singoli partiti, è iniziata a Milano la due giorni della convention di Forza Italia, nel corso della quale dovrebbe intervenire con un discorso ( videoregistrato in queste ore) , il Presidente Berlusconi, ricoverato presso l’Ospedale San Raffaele di Milano dal 5 aprile scorso.
Tra i primi interventi alla manifestazione, quello della Presidente del Parlamento UE, Metsola, che ha parlato di immigrazione e guerra in Ucraina.
A Massa, invece, dove si trovava per un evento elettorale, questo pomeriggio, il Presidente del M5S Conte è stato aggredito da un No Vax, presumibilmente, per quanto si sa dalle prime informazioni, candidato alle elezioni comunali, che ha contestato le misure di contenimento e protezione introdotte da quest’ultimo durante l’emergenza della pandemia da Covid19.
Solidarietà e ferma condanna dell’atto, sono state espresse dalla Premier e dai Presidenti di Senato e Camera , così come da esponenti del Governo e dei partiti di Maggioranza e di Opposizione, nei confronti del leader pentastellato.
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