di Federica Marengo martedì 2 maggio 2023
-Nella 429° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i bombardamenti sia sulle regioni nord-orientali che su quelle sud-orientali del Paese. Sotto attacco russo, infatti, le regioni di Dnipropetrovsk, con la città di Pavlohrad, Kharkiv, Donetsk, Kramatorsk, Melitopol e Zaporizhzhia, dove si sono registrate sia vittime che feriti, mentre continua l’assedio delle forze di Mosca su Bakhmut, dove è stato ucciso nelle scorse ore un marine americano e due cittadini canadesi sarebbero rimasti uccisi negli scontri.
Secondo il rapporto dello Stato Maggiore delle forze ucraine, quindi, nelle ultime 24h sarebbero stati respinti 19 attacchi missilistici e 17 attacchi aerei da parte della Russia.
Sul fronte russo, invece, il governatore di Bryansk, dove è ripresa la circolazione ferroviaria dopo l’esplosione verificatasi ieri e un treno merci sarebbe deragliato nella serata di oggi, ha reso noto che le forze ucraine hanno bombardato il villaggio di Kurkovichi, nel distretto municipale di Starodubsky, al confine con la città russa. Inoltre, il Comitato investigativo della Federazione Russa ha fatto sapere che è stato compiuto un attentato a Melitopol contro il Vice capo del ministero dell’Interno della regione di Zaporizhzhia, ora ricoverato in ospedale.
Secondo il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Kirby, che ha ripreso dati dell’intelligence USA, sarebbero oltre 100mila i morti e i feriti tra le forze russe in Ucraina negli ultimi cinque mesi di guerra , mentre i morti sarebbero oltre 20mila, la metà dei quali provenienti dalle fila del gruppo Wagner e perlopiù a Bakhmut.
Per Kirby, poi, “Il tentativo di
offensiva della Russia nel Donbass, in gran parte attraverso Bakhmut, è fallito. La Russia non è riuscita a conquistare alcun territorio strategicamente significativo”.
Nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence, invece, il ministero della Difesa britannico ha evidenziato che: “L’industria della Difesa russa continua a produrre a pieno ritmo, ma non riesce a soddisfare le richieste dei vertici militari e la carenza di munizioni provoca divisioni interne” e ciò provocherebbe divisioni interne, in particolare tra il ministero della Difesa russo e il Gruppo Wagner.
Il contenuto del rapporto britannico è stato smentito però dal ministro della Difesa russo, Shoigu, che, in una videoconferenza con la leadership delle forze armate russe, ha dichiarato: “Quest’anno le Forze Armate sono già state rifornite di munizioni sufficienti per affrontare efficacemente il nemico. Nel complesso, l’industria della difesa soddisfa le esigenze dell’Esercito e della Marina. Tuttavia, è necessario identificare tempestivamente i rischi che le imprese non adempiano ai loro obblighi e adottare prontamente misure correttive. La Russia ha avviato la produzione di massa degli ultimi tipi di armi sviluppate dalla JSC Tactical Missiles Corporation. Le forze ucraine hanno perso più di 15.000 militari ad aprile. Le forze armate russe stanno operando attivamente lungo l’intera linea di contatto. Nonostante l’assistenza militare senza precedenti da parte dei Paesi occidentali, il nemico sta subendo perdite importanti. Solo nell’ultimo mese, ha perso più di 15.000 persone”.
Una smentita in merito al numero delle perdite e alle difficoltà nella logistica, rilevate dai rapporti della Difesa USA e britannica, è arrivata anche dal portavoce del Cremlino, Peskov, che ha spiegato: “Gli Stati uniti non possono sapere quante persone ha perso la Russia nell’operazione speciale in Ucraina, restare focalizzati sui numeri del ministero della Difesa russa”.
Il portavoce del Cremlino ha poi accusato Kiev di aver organizzato una serie di “attentati terroristici” in Russia e ha assicurato che “i servizi speciali russi, ha aggiunto il portavoce citato dall’agenzia Tass, stanno facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza specie in vista dei festeggiamenti del 9 maggio e la parata sulla Piazza Rossa per l’anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale”, per poi evidenziare , in risposta alle dichiarazioni del cancelliere tedesco Scholz, secondo cui le armi fornite a Kiev (tra cui a partite da agosto anche munizioni per carri Gepard) non verrebbero usate per attaccare la Russia, come la Germania , con l’invio di armi, aumenti il suo coinvolgimento sia diretto che indiretto nella guerra.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, invece, ha comunicato che tra i 200 cittadini evacuati nelle scorse ore dal Sudan vi sono anche cittadini dell’Ucraina e della Moldavia.
Tutto ciò, mentre il Presidente russo Putin ha inaugurato oggi con una cerimonia in videoconferenza la nuova rete di tram costruita a Mariupol, città nel sud-est dell’Ucraina conquistata lo scorso anno dalle forze armate russe, nell’ambito di un “programma per riportare alla normalità la vita” nelle quattro regioni annesse in Ucraina.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensly, che in un suo post su Telegram, ha fatto sapere che nell’attacco russo su Pavlograd ,avvenuto nella notte del 1°maggio ,sono morti due ragazzi, ha proposto di estendere i termini della legge marziale e della mobilitazione in Ucraina per altri 90 giorni dal 20 maggio ,proposta che il Parlamento ha approvato.
Il Presidente Zelensky, sempre su Telegram, ha anche dichiarato che l’obiettivo di Kiev è liberare tutta l’Ucraina, mentre il ministro degli Esteri ucraino Kuleba si è detto convinto che “Prima o poi gli alleati occidentali decideranno di fornire all’Ucraina caccia F-16 occidentali”, riecheggiato dal ministro della Difesa ucraino, Reznikov, secondo cui “Il successo della controffensiva ucraina contribuirà notevolmente a facilitare il sostegno militare da parte dei partner”.
Per il consigliere del Presidente Zelensky, Podolyak, invece: il ministero della Difesa russo, con gli attacchi agli obiettivi civili di questi giorni, punterebbe a spingere l’esercito ucraino a lanciare una controffensiva prima di quanto farebbe, perché sia meno efficace, in quanto la Russia , che sta cercando di determinare quali aree siano maggiormente scoperte dalle difese aeree dell’Ucraina e quindi vulnerabili agli attacchi, spererebbe che la morte di civili ucraini inducesse i Paesi occidentali a chiedere negoziati di pace.
La Procura di Kiev ha poi denunciato su Telegram che sarebbero almeno 480 i morti in Ucraina dal 24 febbraio del 2022, inizio della guerra e che altri 960 sarebbero rimasti feriti ”a causa dell’aggressione armata su larga scala da parte della Russia’, ma questa cifra non è definitiva perché continua il lavoro per individuare le vittime nei luoghi dove sono ancora in corso le ostilità, nei territori temporaneamente occupati e in quelli che sono stati liberati. Il maggior numero di vittime infantili si registra nella provincia di Donetsk, dove la procura parla di 453 tra morti e feriti, seguita da quella di Charkiv con 275. Sono invece 128 i bambini morti o feriti nella provincia di Kiev e 94 quelli a Kherson. Nella provincia di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare più grande d’Europa, sono 89 i bambini morti o feriti, mentre in quella di Mykolaiv sono 89, a Chernihiv 70, in quella di Dnipropetrovsk 67 e a Luhansk 66”.
A Stoccolma, nel frattempo, il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton, in conferenza stampa ha annunciato un piano Ue per aumentare la capacità di produzione delle munizioni ad almeno un milione all’anno, che sarà pronto e mercoledì e sarà proposto alla riunione settimanale dei Commissari Ue, al fine di “garantire all’industria della difesa ciò di cui ha bisogno per rafforzare la produzione di munizioni e aiutare Kiev”. Individuati, pertanto, per tal fine, “undici Paesi con una forte industria della difesa” e “quindici aziende del settore che possono contribuire a centrare l’obiettivo”.
In ambito diplomatico, poi, i governi di Lituania e Polonia hanno sollecitato l’adesione dell’Ucraina alla UE, mentre in Italia, invece, la Presidente del Consiglio , Meloni, parlando al termine dell’incontro bilaterale a Palazzo Chigi con il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer, ha ribadito il sostegno a Kiev e ha affermato di “scommettere sulla vittoria dell’Ucraina”.
Infine, riguardo alla missione di pace del Vaticano in corso, annunciata da Papa Francesco durante la conferenza stampa tenutasi a bordo del volo di ritorno in Italia dal viaggio pastorale in Ungheria, i portavoce sia di Kiev che di Mosca hanno dichiarato di non esserne al corrente.
Riguardo al rinnovo dell’accordo sulle esportazioni di grano in scadenza il 18 maggio, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters , che ha citato una fonte di Kiev, le parti dovrebbero riunirsi domani, con l’Ucraina che “vorrebbe concordare un’estensione più lunga e aumentare il numero dei porti coinvolti, mentre il Cremlino ha espresso scetticismo, sostenendo che le restrizioni al settore bancario e assicurativo russo hanno danneggiato le esportazioni agricole del Paese”.
A tal proposito, Christiane Lambert, il Presidente del Copa, l’associazione delle maggiori organizzazioni europee di agricoltori, in conferenza stampa, ha sottolineato: “La solidarietà ha un prezzo, ma portare cereali dal confine con l’Ucraina ai porti del Mare del Nord costa 200 euro la tonnellata, un prezzo più alto di quello del grano sui mercati mondiali, la soluzione ottimale è sminare il Mar Nero in modo che l’Ucraina ritrovi la piena possibilità di esportare via mare. A causa della prolungata siccità il raccolto di cereali spagnolo crollerà dell’80%”.
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