di Federica Marengo venerdì 21 aprile 2023
-Nella 420° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti gli allarmi aerei in diverse regioni del Paese, tra cui : Kiev , Chernihiv e Zhytomyr, avvertiti questa notte, per un possibile attacco da parte delle forze armate russe con droni kamikaze , per contrastare i quali è stata attivata la difesa aerea.
Sotto attacco russo anche gli oblast di Poltava e Vinnitsa, dove sono state danneggiate alcune infrastrutture civili e le regioni di Kherson e Donetsk, in cui sono rimaste uccise tre persone.
Secondo lo Stato Maggiore dell’Esercito di Kiev, proprio nella regione di Donetsk, le forze ucraine avrebbero respinto ieri sessanta attacchi.
A Bakhmut, invece, le forze russe continuano ad avanzare e a combattere nella parte occidentale della città , ma a detta del capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Pushilin, sarebbe prematuro parlare di “accerchiamento”, così come riferito dal capo della compagnia russa Wagner, Prigozhin.
Sul fronte russo, è salito a tre il numero dei civili feriti nel bombardamento ad opera di un caccia Su-34, che ha colpito accidentalmente la città di Belgorod.
Inoltre, il Tribunale di Mosca ha emesso un mandato di cattura per il capo degli 007 ucraini, Budanov,per l’attentato al Ponte di Crimea dell’8 ottobre scorso, in cui rimasero uccise quattro persone.
Smentito, poi, dalla Nasa quanto dichiarato da fonti di Kiev circa il bagliore avvistato sulla capitale, che non sarebbe stato causato dalla caduta di un satellite, ma dalla caduta di un meteorite.
In merito all’andamento della guerra, secondo quanto si legge nel rapporto del ministero della Difesa britannico: “Le operazioni di entrambe le parti nel conflitto in Ucraina verranno molto probabilmente rallentate dal fango provocato dalle condizioni del terreno molle. Tuttavia è probabile che i siti online russi stiano esagerando l’impatto del fango sulle forze ucraine, nell’ambito di un’operazione di informazione volta a sollevare il morale dei russi e a minare i sostenitori dell’Ucraina, in vista di una prevista controffensiva di Kiev. Le condizioni del terreno, conclude il rapporto, dovrebbero migliorare nelle prossime settimane, ma la minaccia delle mine continua probabilmente a essere un fattore più importante nel limitare le manovre dei combattenti”.
Intanto, il segretario generale della Nato, Stoltenberg, all’indomani della sua visita a Kiev, la prima dall’inizio del conflitto, nel corso dell’undicesima riunione del Gruppo di contatto per l’aiuto all’Ucraina presso la base aerea di Ramstein, ha dichiarato che: “Il posto dell’Ucraina è nella Nato. I membri sono d’accordo. Ma la priorità ora è che l’Ucraina prevalga in questa guerra. Proprio per questo motivo dobbiamo continuare a sostenerla militarmente. Il presidente Putin ha fatto una serie di grandi errori strategici quando ha invaso l’Ucraina. Prima di tutto, ha sottovalutato la forza degli ucraini. Pensava di controllare Kiev e l’Ucraina in pochi giorni. Poi ha sottovalutato la Nato e i suoi alleati. E ora è in Ucraina da più di un anno, e non ha il controllo che aveva pianificato. Sui jet gli alleati ne stanno discutendo e ne discuteremo anche oggi. Polonia e Slovacchia consegneranno i Mig29. C’è un confronto continuo con gli alleati e i partner sui vari tipi di jet. È però importante non pensare solo a nuovi tipi di aiuti, ma anche a come sostenere quelli già consegnati. Sono fiducioso che ora saranno in grado di liberare ancora più territorio”.
Tuttavia, riguardo al tema dell’adesione alla Nato dell’Ucraina, il ministro della Difesa tedesco Pistorius ha sottolineato che : “La porta è un po’ aperta, ma questo non è il momento di decidere sull’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Prima di tutto dobbiamo respingere questo conflitto, questo attacco, e poi nella nuova era, questo passo deve essere soppesato con attenzione. Bisogna decidere con mente fredda e cuore caldo, non viceversa”.
Sempre a Ramstein, il segretario della Difesa USA, Austin ha incontrato il ministro della Difesa ucraino, Reznikov, al quale ha confermato il sostegno all’Ucraina “fino a quando sarà necessario”, sottolineando che : “L’Ucraina ha bisogno di munizioni e del nostro sostegno. L’Unione europea ha annunciato l’iniziativa per aumentare la produzione di munizioni, così come stanno facendo molti altri Paesi per fornire le munizioni di cui l’Ucraina ha bisogno urgentemente. Continueremo a fornire il sostegno necessario coordinandoci con i nostri partner ucraini. Oggi discuteremo degli aiuti per quanto riguarda la difesa area, le munizioni, e la possibilità di assicurare la sicurezza dell’Ucraina. La scelta bellica di Putin non è una conseguenza dell’allargamento della Nato, ma ne è la causa. Putin ha fatto un serio errore di valutazione un anno fa, pensava che l’Ucraina non avrebbe combattuto, che la nostra alleanza si sarebbe incrinata. Proprio un anno fa il Gruppo di contatto aveva tenuto la sua prima riunione. Insieme abbiamo difeso i principi della democrazia, della libertà e della sovranità: un anno dopo siamo qui per rafforzare questa organizzazione. Abbiamo fornito un grande sostegno all’Ucraina, a partire dai razzi Javelin e Stinger ai sistemi di difesa missilistica, uno sforzo collettivo che ha fatto una grande differenza sul campo. Confermiamo l’arrivo in Germania entro poche settimane dei primi carri armati Abrams M1, che verranno utilizzati per l’addestramento delle truppe ucraine. Quanto alla fornitura dei caccia chiesti da Kiev, l’Ucraina ha bisogno soprattutto di difese antiaeree. Questo è l’aspetto più importante al momento e nell’immediato futuro, per la protezione di città, infrastrutture e truppe sul campo”.
Sulla fornitura di carri armati Abrams M1A2 da parte degli USA, per addestrare i militari ucraini, che arriveranno in Germania nella prossima settimana, il generale dell’esercito americano, Milley ha detto che tale decisione “farà la differenza, ma che non è una soluzione “miracolosa”.
In merito all’adesione di Kiev alla Nato, il ministro della Difesa ucraino , Reznikov, ha affermato che: “L’Ucraina è de facto, già parte dello spazio di sicurezza dell’Alleanza Atlantica, avendo raggiunto livelli di interoperabilità senza precedenti. Ho espresso la mia speranza che questo acceleri le decisioni politiche riguardanti l’integrazione del nostro Paese nella Nato”.
Poi, a conclusione dell’undicesima riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, il Segretario alla Difesa USA, Austin, rispondendo ai cronisti in conferenza stampa , ha dichiarato: “Sugli aiuti all’Ucraina abbiamo avuto il sostegno del popolo americano e ho molte speranze di vedere continuare lo stesso livello di consenso. Si tratta di una questione importante non solo per gli ucraini, ma per il resto del mondo. Da un punto di vista militare il compito è quello di controllare lo spazio aereo, ma si può fare in molti modi: il più veloce e meno costoso è quello della difesa contraerea. I russi sono prudenti nell’uso dell’aviazione proprio per la presenza delle difese aeree ucraine” e utilizzino soprattutto missili e droni.
L’aggiornamento delle forze aeree è uno sforzo di lungo periodo da parte di molti Paesi ed è una scelta politica che potrà essere fatta o meno, ma al momento la priorità sono le difese antiaeree”.
Da Mosca poi è arrivata la replica alle dichiarazioni del Segretario generale della Nato, Stoltenberg sulla necessità dell’adesione all’Alleanza Atlantica dell’Ucraina, da parte del portavoce del Cremlino, Peskov, che , smentendo l’avvio di una nuova campagna di mobilitazione, ha affermato: “La Nato continua nella sua politica per portare l’Ucraina nell’alleanza e questo dimostra la correttezza della decisione del presidente russo Vladimir Putin di avviare l’operazione militare speciale in Ucraina.. L’operazione militare russa è basata sugli interessi della Russia e il bisogno di garantire la sua sicurezza”.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, invece, ha evidenziato: “Le discussioni in ambito occidentale su una prossima controffensiva ucraina, con l’indicazione anche di una data, confermano il coinvolgimento diretto nel conflitto e nella pianificazione di operazioni militari da parte degli Usa e della Nato. Gli Usa e i loro alleati della Nato continuano a pompare il regime ucraino di armi, insistono nel prolungare le ostilità e nel dimostrare l’efficacia dell’aiuto militare occidentale. Gli anglosassoni parlano apertamente di una prossima controffensiva ucraina e indicano anche le date. Tutto questo dimostra il loro coinvolgimento diretto nel conflitto e la loro partecipazione alla pianificazione delle operazioni militari”.
In Cina, il portavoce del ministero degli Esteri, Wenbin, rispondendo in conferenza stampa, a una domanda sulle dichiarazioni della segretaria al Tesoro Usa Yellen, la quale ha accusato Pechino di “non avere una posizione seria sulla vicenda ucraina, perché alleata di Mosca”, ha affermato che: “Gli Stati uniti dovrebbero interrompere le “azioni che potrebbero portare a un’escalation” della guerra ucraina. Cina e Russia aderiscono sempre ai principi di non allineamento, non confronto e non minaccia di terze parti e sviluppano rispetto reciproco, convivenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti, nuovo tipo di relazioni di potere”.
A Bruxelles, invece, mentre Polonia e Germania avrebbero stretto un accordo con Kiev per creare un centro per la riparazione dei carri armati Leopard, sarebbe vicina l’intesa tra i 27 Paesi membri sul piano munizioni da inviare a Kiev. Secondo un’alta fonte diplomatica: “La Francia avrebbe posto con grande forza la richiesta che il sostegno finanziario alla capacità di produzione, nonché il rimborso previsto dal Fondo Europeo per la Pace ai pezzi prodotti per Kiev, venga garantito solo per quelle aziende che producono in Europa” e su tale principio sarebbero d’accordo tutti gli Stati. Parigi, però, avrebbe posto anche un vincolo sulla catena del valore, che dovrebbe essere interamente europea. Da qui, lo scontro tra i Paesi membri. Ad oggi, però, la libertà per le aziende di poter approvvigionarsi su mercati extra-europei pare sia stata riaffermata , ma resterebbe ancora da sciogliere il nodo su come attuare ciò a livello giuridico.
Ciò, mentre l’Alto rappresentante per la Politica estera Borrell, che stamane ha partecipato al Gruppo di contatto per la Difesa dell’Ucraina a Ramstein , ha fatto sapere via Twitter di aver aggiornato sul supporto militare della UE e che 16 mila soldati ucraini sono già stati addestrati e oltre 600 milioni di euro di munizioni e di missili sono già stati consegnati.
A ribadire il sostegno all’Ucraina, anche l’Italia, con il Presidente della Repubblica Mattarella, che, in visita ufficiale in Slovacchia, dopo la visita dei giorni scorsi in Polonia, in conferenza stampa al termine dell’incontro con la presidente slovacca Zuzana Caputova , insieme con la quale ha firmato tre Memorandum sull’energia, ha dichiarato: “L’esasperazione del nazionalismo è un virus insidioso che, con l’illusione della sovranità, in realtà azzera la capacità di dare risposte di governo dei problemi che richiedono invece un concorde impegno solidale, di carattere sovranazionale”, aggiungendo sul tema della disinformazione: “È un argomento importante quello della disinformazione che viene alimentata dalla Russia. È un’azione insidiosa che va affrontata con maggiore efficacia e richiede una consapevolezza della Ue e della Nato.Può distillare dubbi infondati diffondendo false notizie: è un fenomeno insidioso”.
Sostegno all’Ucraina da parte dell’Italia, confermato anche dalla Presidente del Consiglio Meloni, in un’intervista al quotidiano Il Foglio, nella quale ha detto: “L’Italia fa parte della Nato dal 1949, ha aderito alla Carta delle Nazioni Unite nel 1955; è stato fondatore dell’Unione europea. La nostra partecipazione alle istituzioni internazionali non è un pranzo di gala, sono impegni presi con i cittadini italiani che pagano le tasse e votano: sono azione politica. In Ucraina è in gioco non un’astratta libertà, ma quella dell’Europa, i nostri confini materiali e ideali sono minacciati dalla guerra d’aggressione della Russia. Chi parla genericamente di pace dimentica che c’è la guerra; ignora la realtà sul campo di battaglia, non è mai stato in Ucraina, dove sono andata: e ho visto con i miei occhi la devastazione, il dolore, il lutto, l’orrore, l’eroismo e la speranza di chi vive ogni giorno come se fosse l’ultimo. Democrazia e libertà sono la conquista di ogni giorno. E il Governo dell’Italia che ho l’onore di guidare può e deve essere protagonista”.
Sulla questione del blocco delle esportazioni di grano, mentre la Bulgaria ha deciso per lo stop, insieme con l’Ungheria, in Polonia, che pure aveva scelto di interromperle, è ufficialmente ripreso oggi il transito di cereali e altri prodotti agricoli dall’Ucraina ,dopo essere stato sospeso per quasi una settimana.
La Polonia e altri Paesi Ue confinanti con l’Ucraina, infatti, hanno imposto restrizioni temporanee sulle esportazioni dei cereali ucraini a seguito delle proteste degli agricoltori per il calo di prezzi causato dall’afflusso delle merci.
Nel frattempo , se il Presidente Zelensky, riunitosi con il Capo di Stato Maggiore delle forze armate ucraine ha fatto sapere che “si stanno preparando nuove brigate e unità”, alcuni dei file segreti del Pentagono, trapelati in questi giorni e dei quali ha reso conto il Washington Post , hanno rivelato che l’Ucraina sarebbe stata in procinto di pianificare un attacco contro le forze russe in Siria, con l’aiuto dei curdi. Il Presidente ucraino Zelensky però , lo scorso dicembre avrebbe fermato l’operazione , il cui obiettivo sarebbe stato quello di indebolire il gruppo Wagner con piccoli attacchi mirati compiuti da droni, in collaborazione con le Forze democratiche siriane (Sdf), la forza militare del nord-est siriano controllata dai curdi.
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