di Federica Marengo mercoledì 29 marzo 2023
Nella 398°giornata di guerra in Ucraina, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato che “la guerra ibrida con l’Occidente durerà a lungo”, mentre il ministro degli Esteri Lavrov, a margine dell’incontro diplomatico con l’omologo iraniano Amirabdollahian, in cui si è discusso dell’accordo sul programma nucleare iraniano e della ripresa della sua attuazione, oltre che della guerra in Ucraina, con Mosca che ha detto di apprezzare la posizione equilibrata dell’Iran sulla guerra, ha affermato che “la Nato sta combattendo al fianco del regime di Kiev e non c’è nessun posto al mondo dove è più coinvolta in un conflitto” e che “l’Occidente non vuole fermare la guerra in Ucraina”.
Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Patrushev, invece, nell’ambito di un incontro con i suoi omologhi dei Paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai a Nuova Delhi, ha sottolineato che “Tutti gli obiettivi dichiarati dell’operazione militare speciale saranno raggiunti, nonostante l’aumento dell’assistenza militare all’Ucraina da parte dell’Occidente” e che “Mosca porterà a termine la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina e garantirà l’integrità territorialem della Russia e la sicurezza della popolazione”.
Inoltre,sempre Patrushev, ha dichiarato che ” nonostante il comportamento provocatorio dell’Occidente nel contesto della crisi ucraina, la Russia è convinta che si debba evitare un confronto militare tra potenze nucleari”.
Il Presidente russo Putin, poi, durante un incontro con i componenti del Governo, ha evidenziato che “Le restrizioni illegittime imposte all’economia russa a medio termine potrebbero effettivamente avere un impatto negativo su di essa e che per questo bisogna garantire un costante aumento della domanda interna”.
Secondo l’agenzia Reuters, la produzione di petrolio in Russia si sarebbe attestata in calo nelle prime tre settimane di marzo. Tuttavia, la compagnia petrolifera russa Rosneft ha annunciato la firma di un accordo con la Indian Oil Company per l’aumento delle forniture di petrolio dalla Russia all’India.
Infine , Mosca, annunciando attraverso il vice ministro degli Esteri russo Ryabkov, la sospensione della condivisione con Washington delle informazioni sulle forze nucleari e, al tempo stesso, l’inizio di esercitazioni con missili balistici intercontinentali Yars, ha sottolineato come “il dispiegamento in Bielorussia delle testate nuclerai provi la gravità della situazione”.
A tal proposito, il Presidente USA, Biden, aprendo il Summit for Democracy 2023, dichiarando che “la Russia fa una guerra ingiusta” e che gli USA rappresentano un baluardo di democraizia”, ha definito l’annuncio di Putin di voler dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia, “pericoloso” e “preoccupante”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che nel suo consueto videomessaggio serale ha affermato che “l’aggressione russa finirà solo se il mondo è determinato”,in un’intervista esclusiva ad Associated Press, ha invitato il Presidente della Cina, Xi Jinping, già volato a Mosca la scorsa settimana per un incotro con Putin, a fargli visita in Ucraina e ha lanciato un avvertimento riguardante Bakhmut: “Se l’Ucraina non dovesse vincere la battaglia per riconquistare la città , la Russia potrebbe iniziare a costruire un sostegno internazionale per un accordo che potrebbe richiedere a Kiev compromessi inaccettabili”.
Podolyak, il consigliere del Presidente Zelensky, invece, in un’intervista a LaPresse, sollecitando l’invio di ulteriori armi da parte degli Alleati, ha precisato che “L’Ucraina ha bisogno di armi non per l’aggressione contro altri Paesi, ma esclusivamente per un’efficace controffensiva e la liberazione dei propri territori occupati” e ha sottolineato che “Putin non comprende la risoluzione dei conflitti in modo politico e diplomatico e, per questo, bisogna costringerlo a una pace giusta” e che “il dialogo diretto con il Presidente Xi Jinping è l’unica via per fare chiarezza”.
Ma, il ministro della Difesa ucraino Reznikov ha ipotizzato che l’offensiva ucraina, in cui saranno utilizzati i carri armati Leopard, forniti dai Paesi occidentali, potrebbe inziare ad aprile o a maggio.
In ambito diplomatico, invece, il ministro degli Esteri svedese ha convocato l’ambascitore russo a Stoccolma, Tatarintsev ,per opporsi a un tentativo di ingerenza da parte di quest’ultimo, a seguito di una nota sul sito web dell’ambasciata in cui si sottolinea che “la Svezia, in caso di adesione alla Nato, diventerà un obiettivo legittimo per le misure di rappresaglia della Russia”.
In ultimo, il Presidente del Consiglio Europeo, Michel, nel corso del suo intervento al Parlamento UE sul Consiglio Europeo ,svoltosi la scorsa settimana, ha dichairato che è stata confermata dai 27 capi di Stato e di Governo la decisione di fornire a Kiev un milione di munizioni entro un anno.
Sul fronte dei combattimenti, nelle ultime 24ore almeno otto civili sono rimasti feriti a causa di attacchi delle forze armate russe su otto Regioni, quali: Donetsk, Kherson, Kharkiv, dove sono rimaste ferite 3 donne, Chernihiv, Sumy, Mykolaiv, Luhansk e Zaporizhzhia, dove , secondo quanto riferito dal direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Grossi,in visita alla centrale nucleare, “la situazione dell’impianto non migliora, ma anzi le ostilità aumentano e per questo è necessario attuare misure realistiche per evitare disastri”.
Sul fronte russo, il governatore della Crimea, Aksenov, ha annunciato su Telegram l’abbattimento di un drone, presumibilmente ucraino, nei pressi di un campo a Sinferopoli, ma i media di Kiev parlano di un’esplosione verificatasi nei pressi di una base militare.
Quanto alla politica estera e interna italiana, all’indomani dell’approvazione in Consiglio dei Ministri, insieme alle misure di sostegno a famiglie e imprese in difficoltà per via del caro bollette e, a norme in ambito sanitario e fiscale , della riforma del Codice degli Appalti, il nuovo testo, cui ha lavorato il Vicepremier e ministro delle Insfrastrutture e dei Trasporti, Salvini, ha ottenuto un parere poco favorevole dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anti-Corruzione, dei sindacati e delle Opposizioni.
Il nuovo Codice dei Contratti pubblici o degli Appalti, finzionale all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si pone come obiettivo di snellire e semplificare la burocrazia, per velocizzare l’apertura di cantieri e la realizzazione di grandi opere.
Il provvedimento sarà in vigore da aprile, ma diventerà operativo da luglio e spiccano tra le norme il pacchetto “Prima l’Italia per i materiali” , che comprende la digitalizzazione, ovvero la riduzione dei tempi per le gare da 6 mesi a un anno, con una banca dati online, che conterrà le informazioni delle imprese : una specie di identità digitale per garantire la trasparenza.
Prevista inoltre la liberalizzazione dei lavori sottosoglia fino a 5, 3 milioni di euro, con le stazioni appaltanti che potranno decidere di attivare negoziati o affidamenti diretti, rispettando il principio della rotazione. In più, queste ultime, potranno procedere direttamente con un ulteriore snellimento dei lavori fino a 500.000 euro.
Per garantire la conclusione dei lavori , si potrà procedere al sub-appalto cosiddetto “a cascata”, senza limiti: una norma per eviatare cantieri infiniti , soprattutto nei piccoli comuni.
Infine, per garantire la salvaguardia del Made in Italy, tra i criteri di valutazione dell’offerta, è previsto come premiale il valore percentuale dei materiali di fabbricazione italiana o di Paesi UE.
Per il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia :“La principale luce del nuovo Codice degli Appalti è la digitalizzazione , che obbliga alla trasparenza, ma la principale ombra è che invece , sotto i 150 mila euro, si dà mano libera, si dice “non consultate il mercato, scegliete l’impresa che volete”, il che vuol dire che si priviligerà l’impresa più vicina, quella che conosco , non quella che si comporta meglio. Sotto i 150 mila euro va benissimo il cugino o anche chi mi ha votato e questo è un problema , sopratutto nei piccoli centri. Si è tutti d’accordo che la burocrazia negativa che frena va eliminata , ma non possiamo eliminare la burocrazia che fa controlli, per far bene, che fa controlli per rispettare i diritti, che fa controlli perché i soldi vanno spesi bene, per garantire tutti coloro che lavorano nei cantieri e perché si usino materiali corretti. Si spendono meglio i soldi, non si violano i diritti, le opere durano di più e si rispetta la concorrenza. Sono tutti valori che dobbiamo preservare se il Paese vuole crescere. La crescita sana l’abbiamo così”.
Immediata, la replica del Vicepremier e Ministro Salvini, che ha evidenziato: “Con gli appalti più veloci, si avrà meno corruzione, meno burocrazia ,meno perdite di tempo, più fiducia a sindaci e imprese, più cantieri , più lavoro, investimenti e tutela del Made in Italy. Viva l’Italia che corre e investe. Viva l’Italia del sì”.
Critici, i sindacati, con la Cgil, che già per il dissenso sulla riforma fiscale aveva dichiarato di voler dar vita a varie forme di mobilitazione, così come le Opposizioni, con il deputato e Vicepresidente del M5S, Gubitosa che ha parlato di “barricate in Aula” per stoppare il testo.
Altro dossier importante per il Governo: quello del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La Commissione UE ha concesso un mese in più all’Esecutivo per valutare i progressi fatti sino ad ora e consentire le modifiche necessarie. Tuttavia, è necessario imprimere un’accelerazione per sbloccare la terza tranche di fondi da 20 miliardi relativa al II° semestre 2022, che spetta all’Italia e che ,dunque, rimarrà congelata.
La Commissione UE, infatti, ha rilevato alcune criticità riguardanti progetti come lo stadio di Firenze ,ma a preoccpuare è anche la lentezza nella spesa dei fondi, come ha fatto notare la Corte dei Conti: ad oggi, sono state spese appena il 6% delle risorse e la macchina amministrativa non riesce ad assicurare la stabilità e la continuità che servirebbe per l’attuazione dei progetti. Non si esclude, quindi, secondo quanto affermato dallo stesso ministro per gli Affari Europei ,con delega al Piano, Fitto, nella cabina di regia tenutasi ieri , dopo il CdM, che alcuni progetti da qui al 2026 non potranno essere realizzati e che alcune delle voci del PNRR possano essere spostate sui fondi strutturali ,che hanno un orizzonte di spesa esteso fino al 2029.
A fronte di ciò, il Pd, tramite la neo capogruppo a Montecitorio Braga, ha chiesto alla Conferenza dei Capigruppo un’Informativa urgente del ministro per gli Affari europei Fitto sui presunti ritardi del PNRR e su quali modifiche siano state apportate.
Dallo stesso Fitto, però, è arrivata la replica alle richieste di dicussione e trasparenza avanzata dall’Opposizione dem: “Sugli obiettivi al 31 dicembre per ottenere la rata dei 19 miliardi e sulla proroga della decisione della Commissione , non si tratta di fare polemiche , ma di prendere atto del fatto che sono, evidentemente , questioni che riguardano il precedente Governo. L’Esecutivo di Giorgia Meloni, d’intesa con i sindaci e con i ministeri dell’Interno e dell’Economia, predisporrà delle risposte di chiarimento all’Unione Europea sui progetti sotto esame , tra i quali quello dello stadio di Firenze e del bosco dello sport di Venezia, auspicando che si trovi una soluzione. Con la Commissione faremo una verifica, e se dovesse emergere che c’è l’impossibilità e in alcuni casi è così, di poter realizzare alcuni progetti al 2026, noi con l’UE lavoreremo per trovare una soluzione tenendo conto che l’Italia presenterà nei prossimi mesi il RePowerEU (il piano della Commissione UE per rendere i 27 Stati membri indipendenti dai combustibili fossili russi), per cui non può usare a debito ulteriore risorse se non con particolari autorizzazioni. Il Governo presenterà una relazione completa che andrà a fotografare lo stato attuale anche con delle proposte di cambiamento che andranno affrontate d’intesa con Bruxelles. Timori nel Governo non ci sono. C’è consapevolezza della situazione alla quale stiamo lavorando molto serenamente in collaborazione con la Commissione UE. Dopo poco più di quattro mesi mi sembra surreale il dibattito che si è scatenato sul PNRR , si sta lavorando in modo propositivo con la Commissione, che ieri ha confermato anche grandi progressi delle ultime settimane. Quindi, con l’UE lavoreremo ad una soluzione per le questioni relative al completamento dell’ultima rata e apriremo un confronto sul programma più complessivo”.
Intanto, stamane, la Premier Meloni, elogiata dal Times “per il buonsenso dimostrato nei primi mesi di Governo” e per “la scelta di sostenere l’ Ucraina”, evocando però anche delle incognite come la questione dell’immigrazione o la posizione del suo Governo sulla maternità surrogata, ha inviato un videomessaggio alla Confederazione italiana della Piccola e Media industria privata,in occasione del 75° anniversario della fondazione. Nel primo pomeriggio,invece, avuto un colloquio telefonico con il Presidente ucraino Zelensky, che ha ringraziato gli italiani per il sostegno a Kiev, è intervenuta con un videomessaggio al Summit For Democracy 2023, organizzato dal Presidente USA Biden.
Tutto ciò mentre l’Arera ha annunciato dei cali nella prossima bolletta della luce del 20% e del 10% per quella del gas. Per il Codacons, “Se confermate, tali stime consentiranno un risparmio per 408 euro a famiglia”, ma per l’UNC, “con gli oneri sulle bollette resta una stangata”.
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