di Federica Marengo giovedì 23 marzo 2023
Nella 392° giornata di guerra in Ucraina, il Vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Medvedev,rispondendo alle domande dei media russi, ha affermato che “Il desiderio dell’Occidente è molto semplice: destabilizzare la situazione politica, dividere il Paese in parti abbastanza grandi, negoziare con ognuna di queste parti, denuclearizzarla e smilitarizzarla. Tali pezzi poi potrebbero entrare a far parte della Nato, soprattutto in termini di divisione della nostra ricchezza nazionale. L’Occidente non vuole alcuna partnership paritaria con noi, poiché non ne abbiamo bisogno. Capiscono solo il linguaggio della forza. L’Ucraina è generalmente una parte della Russia, a dire il vero, è una parte della Russia. Ma per motivi geopolitici e storici abbiamo a lungo sopportato il fatto di vivere in appartamenti diversi. Siamo costretti a tenerne conto , questi confini fittizi, territori che hanno sempre fatto parte dell’Impero russo, era tutto , era tutto l’Imperorusso tranne alcune zone che ci sono arrivate a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Ma questi territori erano anche originariamente abitati dalla popolazione russa e sono sempre stati parte della Russia nel senso del termine”.
Poi, sulla possibilità di una ripresa dei negoziati tra Russia e Ucraina, ha detto: “Il limite delle opportunità per raggiungere un consenso tra Russia e Paesi occidentali è esaurito, considerando le loro azioni nel conflitto ucraino”.
Infine, riguardo alla possibilità che il Presidente Putin venisse arrestato ai sensi del mandato della Corte Penale Internazionale, Medvedev, ha dichiarato: “Un arresto del Presidente russo Putin all’estero diventerebbe un casus belli. Un Presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo?. Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa!. In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all’ufficio del Cancelliere e così via”.
L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Antonov, invece, replicando alle dichiarazioni di alti funzionari USA, secondo cui le munizioni all’uranio impoverito “sarebbero armi utilizzate da decenni e non presenterebbero alcun rischio elevato”, ha evidenziato che: “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare. Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”,mentre l’ambasciata russa a Roma, ha precisato tramite Twitter: “A tutte le speculazioni dei mass media sul presunto spostamento forzato e deportazione di bambini ucraini , la Russia ha dato rifugio ai bambini costretti a fuggire con le loro famiglie dai bombardamenti e dalle atrocità dell’esercito ucraino”.
Il Viceministro degli Esteri russo Ryabkov, poi, in un’intervista rilasciata all‘Ansa, ha detto che : “La Russia continua l’operazione militare in Ucraina anche per assicurarsi il controllo integrale dei territori delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, annesse lo scorso settembre alla Russia. I territori che sono diventati parte integrante della Russia non possono essere riconsiderati in modo diverso. L’Italia è sempre nei nostri cuori, ma in questo momento, politicamente e in termini di sicurezza , è tra i Paesi all’avanguardia nel volere infliggere una sconfitta strategica alla Russia e questo è deplorevole. Per secoli, l’Italia ha avuto relazioni straordinarie con il nostro Paese in tutti i campi. Ci sono stati alti e bassi e guerre. Ma Roma è stata tra i pochissimi che hanno avuto una profonda comprensione delle rispettive posizioni e di quanto queste relazioni ci arricchissero reciprocamente”.
In ultimo, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova, ha confermato la visita ufficiale del ministro degli Esteri iraniano, Amir Abdollahin, il 29 marzo, per “negoziati”. Theran, inoltre, in alcuni colloqui diplomatici,ha ribadito il suo “fermo rifiuto nel partecipare al conflitto”, “opponendosi al proseguimento della guerra” e, invitando “Kiev a fornire prove convincenti sull’uso di droni iraniani da parte della Russia”.
Intanto, a Bruxelles, si è tenuta la prima delle due giornate del Consiglio Europeo,nella quale i 27 capi di Stato e di Governo si sono confrontati , tra le questioni all’ordine del giorno, sul tema della guerra in Ucraina, ribadendo nel resoconto dell’incontro con il segretario generale dell’Onu Guterres, la richiesta che la Federazione Russa ritiri immediatamente , completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale.
Nelle Conclusioni riferite all’Ucraiana, invece,si legge che “L’Unione Europea continuerà a lavorare con l’Ucraina sul piano di pace in 10 punti del Presidente Zelensky (il quale ha chiesto di organizzare un vertice UE su tale piano) e che e gli Stati membri stanno aumentando gli sforzi per contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina. Tenendo conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa,il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo raggiunto in sede di Consiglio per la consegna urgente all’Ucraina di munizioni terr-terra e di artiglieria, e, se richiesto, di missili”.
Il Consiglio Europeo, poi, invita la Commissione a presentare un pacchetto di sostegno alla Moldavia e sostenere il suo percorso di adesione alla UE, prima della prossima riunione.
L’Unione Europea rimane impegnata a mantenere e aumentare la pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso possibili ulteriori misure restrittive, a realizzare un piano di acquisti congiunti di armi e a continuare a lavorare sul Price cap al petrolio,anche se , secondo fonti diplomatiche europee non vi sarebbe l’unanimità sull’aumento del budget dello European Peace Facility, lo strumento UE per fornire aiuti militari a Kiev.
Proprio nel corso dei lavori, il Presidente ucraino Zelensky, che quest’oggi si è recato in visita dai soldati di Kharkiv e Kherson, è intervenuto in videocollegamento con il vertice UE , ringraziando i Ventisette per il piano munizioni e per la fornitura dei primi Mig e ,chiedendo aerei moderni e missili di lunga gittata. Zelensky ha poi sottolineato che “ogni ritardo nello sforzo congiunto di battere la Russia fa aumentare i rischi di un prolungamento della guerra” e ha menzionato 5 punti critici: il ritardo nella consegna di missili a lungo raggio, jet da combattimento , un nuovo pacchetto di sanzioni (che devono essere ampliate e non addolcite) , l’attuazione della formula di pace avanzata da Kiev nonché l’inizio delle negoziazioni per l’ingresso del Paese nell’UE.
Il capo di gabinetto del Premier ungherese Orban, Gulyàs, invece, ha fatto sapere che “l’Ungheria non arresterebbe Putin, se mettesse piede sul suo territorio, in quanto, sebbene Budapest abbia aderito alla Corte Penale Internazionale, il trattato non è stato ancora promulgato, poiché contrario alla Costituzione”. Il mandato di arresto inoltre “è infelice perché ostacola ulteriormente la fine della guerra”. Tuttavia, secondo un portavoce della Corte Penale Internazionale, “l’Ungheria avrebbe ratificato il trattato nel 2001 e avrebbe l’obbligo di cooperare con la Corte nel quadro dello Statuto di Roma”.
A Bruxelles, dove ha partecipato al summit dei Socialisti europei, il segretario della Nato, Stoltenberg, ha sottolineato la necessità di sostenere Kiev nella sua difesa dall’aggressione russa, sia ora che a lungo termine e ha detto che si aspetta che gli alleati concordino un nuovo ambizioso impegno di investimento nella difesa al vertice di Vilnius di luglio , con il 2% del Pil come minimo da investire nella difesa, commentando positivamente i progressi compiuti da Finlandia e Svezia nel percorso di adesione all’Alleanza Atlantica, compresa l’imminente ratifica dell’adesione della Finlandia da parte di Ungheria e Turchia, e rinnovando l’impegno a garantire che anche l’adesione della Svezia sia finalizzata al più presto. A tal proposito, il Presidente della Finlandia Niinisto, ha firmato la legge sull’adesione del Paese alla Nato, suscitando le ire di Mosca.
Riguardo all’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini, mediato da Onu e Turchia, il Presidente turco Erdogan ha fatto sapere che “entro due o tre giorni avrà un colloquio con il Presidente russo Putin per discutere dell’intesa” , estesa nei giorni scorsi, anche se non è stato chiarito per quanto tempo.
Riguardo ai rapporti diplomatici, il Premier spagnolo Sanchez si recherà in Cina dal Presidente Xi Jinping a fine marzo per discutere della possibilità di un cessate il fuoco.
Sul fronte dei combattimenti, bombardamenti russi si sono concentrati sulla regione orientale dell’Ucraina, in particolare su Donetsk, Kramatorsk e Avdiivka, ma anche su Zaporizhzhia (dove, sempre alto, per l’Agenzia Internazionale per l’energia atomica,è il rischio di un incidente nucleare), causando diversi morti e feriti tra i civili e danneggiando edifici residenziali e infrastrutture enerergetiche.
Nel frattempo, la pressione russa su Bakhmut sembra allenatarsi e le forze armate di Mosca si sarebbero ritirate da Novaya Kakhovka,nella regione di Kherson.
Smentita dal capo del gruppo di mercenari filorussi Wagner, Prigozhin, la notizia diffusa da Bloomberg, secondo cui il Gruppo sarebbe pronto a disimpegnarsi dalla zona del Donbass , per spostare le sue forze in Africa ,a seguito della scelta di capi militari russi di ridurre le forniture di uomini e munizioni.
Quanto alla politica estera e interna italiana, la Premier Meloni si è recata stamane a Bruxelles per partecipare alla due giorni del Consiglio Europeo. Sul tavolo dei 27 capi di Stato e di Governo , oltre alla guerra in Ucraina, temi come: la competitività, la riforma del Patto di Stabilità , il mercato unico e l’energia.
Al suo arrivo a Bruxelles, la Presidente del Consiglio, rispondendo ai cronisti presenti, sulla questione immigrazione, che il Consiglio Europeo, affronterà solo marginalmente in questo consesso (probabilmente nel corso della cena prevista in serata potrebbe parlare al riguardo sia la stessa Premier Meloni che il Premier olandese Rutte), ha dichiarato: “Sui migranti mi aspetto passi in avanti. Posso dire che sono soddisfatta della bozza delle Conclusioni , che chiede alla Commissione di procedere spedita”.
In merito, nel corso della prima sessione dei lavori, la Presidente della Commissione UE von der Leyen, intervendendo avrebbe lodato l’Italia sull’incremento dei corridoi umanitari, per aumentare il numero di ingressi regolari di lavoratori da Paesi Terzi.
Sulla guerra in Ucraina, la Presidente del Consiglio ha poi detto di non essere preoccupata per i distinguo all’interno della Lega , che teme una escalation militare, in quanto la votazione espressa in Aula è stata comunque a favore del sostegno (anche militare) a Kiev, ribadendo che , per giungere alla fine del conflitto, “Non c’è nell’attuale contesto misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo”.
Riguardo alla Riforma del Patto di Stabilità e Crescita, la Presidente Meloni, ha spiegato che: “Ci sono visioni sempre abbastanza differenti, ma io penso che la UE debba imparare dai suoi errori, dal passato. Oggi, a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica , digitale, per la catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance. Per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti , serve una governance più attenta alla crescita. Sono in contatto con Emanuel Macron per un possibile incontro, tra i bilaterali già fissati a margine del vertice ci sono quelli con il Premier polacco Morawiecki e il Premier greco Mitsotakis”.
Infine, sull’energia, la Premier ha sottolineato: “La UE non stabilisce la tecnologia per cui arrivare a raggiungere gli obiettivi climatici“. A tal riguardo, il Presidente francese Macron insisterebbe nell’includere tra le energie strategiche per la transizione verde il nucleare , tema che potrebbe essere affrontato durante il bilaterale con la Presidente del Consiglio Meloni.
Prima del Consiglio UE, si è tenuta a Bruxelles la riunione dei Socialiti europei, nella quale , sul tema dell’immigrazione, la Commissaria agli Interni Johansson, ha annunciato che la Commissione UE starebbe valutando un viaggio in Tunisia in aprile con il ministro degli Interni italiano Piantedosi e con il ministro francese Darmanin, in un clima di “ottima cooperazione” da “estendere anche ai Paesi di origine per fermare le partenze”.
Alla suddetta riunione dei Socialisti Europei ha partecipato la segretaria del Pd Schlein, che, in queste ore, ha incontrato il cancelliere tedesco Scholz, il Premier spagnolo Sanchez, la Premier finlandese Marin e il Commissario UE all’Economia Gentiloni. Sul tavolo, i temi in agenda del Consiglio Europeo, tra cui: il nodo dello stop ai motori a scoppio entro il 2035, che i Socialisti UE discuteranno anche alla presenza del Vicepresidente della Commissione UE Timmermans.
Nel corso di un punto stampa, la segretaria dem, Schlein, chiedendo l’attuazione di una nuova missione europea Mare Nostrum per il salvataggio dei migranti, ha dichiarato sull’immigrazione: “Io dico al governo italiano che celebra la grande attenzione che ottiene sulla migrazione in questa sede, che quella non è la strada giusta, perché fa le domande sbagliate in UE. Il governo dovrebbe invece chiedere una maggiore condivisione delle responsabilità sull’accoglienza , superando il regolamento di Dublino e ottenendo una missione europea di ricerca e soccorso in mare , perché dove non arrivano purtroppo le motovedette della Guardia Costiera e Ong vediamo ancora tragedie”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, nuovo stop in Commissione Finanze alla Camera sul Dl Superbonus e sulla cessione dei crediti in discussione. Le votazioni sugli emendamenti, infatti, sono state sospese fino a lunedì sulla proposta del relatore di ampliare il termine per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei crediti maturati sulle spese 2022, attraverso lo strumento della remissione in bonis ,consentendo la comunicazione della cessione in sede di dichiarazione dei redditi e, dunque, entro il 30 novembre.
Inoltre il ministero dell’Economia starebbe vagliando la possibilità di ampliare a 10 anni lo sconto in fattura anche per quanti abbiano scelto lo strumento della detrazione per usfufruire del Superbonus, per sostenere chi ha redditi più bassi e non sufficienti a coprire la detrazione.
In arrivo poi nella prossima settimana, in Consiglio dei Ministri ,un decreto con un pacchetto di misure da 5 miliardi per sostenere famiglie e imprese in difficoltà per il caro energia, essendo in scadenza il 31 marzo le norme inserite nella Legge di Bilancio.
Pertando, dovrebbe essere confermato dal 1° aprile e, per altri tre mesi, il bonus sociale per chi ha una ISEE massimo di 15.000 euro e potrebbe essere introdotto da luglio il bonus consumi con aiuti per chi riduce i consumi rispetto all’anno scorso. La tariffa base dovrebbe essere uguale per tutti i consumatori e variare poi in relazione agli scaglioni e al numero di componenti il nucleo familiare.
Gli oneri di sistema verrebbero dunque parzialmente reintrodotti, ma con il prezzo del gas ridimensionato il risparmio sulla luce sarebbe comumque del 20-25%, secondo le simulazioni del governo. Stime, non condivise da Codacons e Unione Nazionale Consumatori, secondo cui vi sarebbe un rincaro del 58% per le bollette del gas e del 27% per le bollette della luce, pari a una stangata da 1.400 euro a famiglia.
Per le aziende dovrebbe arrivare la proroga del credito d’imposta: al 45% per le imprese energivore e al 35% per gli esercizi commerciali. Lo sconto fiscale, però, potrebbe scattare soltanto se il prezzo del gas dovesse superare una certa soglia.
Il sottosegretario alla Giustizia Ostellari ha poi annunciato la presentazione presso la relativa Commissione della Camera di una proposta di legge per modificare l’articolo 146 del Codice Penale sul tema del differimento automatico della pena donne incinte che stabilisce che chi commetta reati venga sanzionato, “pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso”, ovvero secondo la valutazione del magistrato potrà essere predisposta l’applicazione della pena da scontare presso una casa famiglia o in un carcere per detenute madri. Per il Carroccio, quindi, stop al differimento della pena automatico per le donne incinte.
Immediata la reazione del Pd, che, definendo ,insieme con gli altri partiti di Opposizione, quella del centrodestra una “scelta disumana contro donne e minori” e “un blitz che mina il rapporto tra Maggioranza e Opposizioni”, ha ritirato le firme alla proposta di legge a favore delle detenute madri, che , in quanto provvedimento presentato in quota opposizione, è decaduto.
Da qui, la reazione della Lega che, tramite la deputata Matone, parlando di “oltranzismo ideologico del Pd” e chiarendo che “tale norma va nella direzione di una tutela della salute sia delle madri che dei nascituri e al tempo stesso interrompe le attività illecite senza rilasciare chi commette crimini”, ha ripresentato e depositato il testo a prima firma di Jacopo Morrone , capogruppo in Commissione Giustizia della Camera.
Per il capogruppo alla Camera di FdI,Foti “Le parole con cui il Pd sta strumentalizzando i bambini sono semplicemente vergognose”, mentre per il vicepresidente della Camera e deputato di FI Mulè “Sicurezza e diritti possono andare di pari passo”.
Sempre alla Camera , via libera con 245 sì , ovvero all’unanimità, alla costituzione di una Commissione di inchiesta sul caso Orlandi e Gregori, mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano ha annunciato che la Presidenza del Consiglio si costituirà parte civile nel nuovo processo sulla strage di Piazza della Loggia, a Brescia, avvenuta il 28 maggio 1974.
Infine, il Governo ha prestato quattro decreti interministeriali che introdurrano etichette informative sui prodotti che contengono o derivano da insetti, per un consumo consapevole e informato.
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