di Federica Marengo giovedì 16 febbraio 2023
-Nella 357° giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti per tutta la nottata di ieri (causando la morte di 6 persone) e, nella giornata di oggi, sia nella regione nord-orientale che in quella sud-orientale. In particolare, colpite le città di Pokrovsk, a Donetsk, nel Donbas, dove 3 persone sono rimaste uccise e 11 ferite e Pavlograd, nel distretto di Dnipropetrovsk, dove è rimasta uccisa una persona.
Sotto assedio delle forze russe, anche Bakhmut, dove, secondo Kimakovsky, il consigliere del capo ad interim dell’autoproclamata repubblica filorussa , le truppe di Mosca avrebbero preso il controllo di tutte le alture nei pressi.
Raid russi, sono stati poi registrati a Kherson, dove sono rimaste uccise almeno 3 persone, a Odessa, Zaporizhzhia, Leopoli, città , quest’ultima, nella quale sono state colpite alcune infrastrutture critiche, mentre, secondo quanto riferito da Rbc-Ucraina, che cita il servizio stampa del Ministero degli Affari Interni moldavo, frammenti di missili sono stati ritrovati in Moldavia, al confine con l’Ucraina. Moldavia, dove il nuovo governo, nato in conseguenza delle dimissioni del Premier, e, guidato dall’ex ministro degli Interni Recean, ha ottenuto la fiducia del Parlamento.
L’Aeronautica ucraina, ha poi fatto sapere che “sei obiettivi aerei ostili,vale a dire , presunti palloni spia, sono stati individuati dalle autorità ucraine nei cieli di Kiev”
Sul fronte russo, il capo del gruppo Wagner, Prigozhin avrebbe criticato Mosca per la lentezza dell’ avanzata russa nel Donetsk, in quanto causata dalla “mostruosa burocrazia militare della Russia”.
Proprio a proposito del gruppo Wagner, secondo le autorità di Kiev, la Russia starebbe subendo pesanti perdite durante il suo assalto alla città di Bakhmut, pari all’80% di alcune delle loro unità d’assalto.
Dalla Germania poi, sono arrivate due notizie: 1)° a detta del sito della rivista tedesca Der Spiegel, che riporta le dichiarazioni del comandante che segue l’addestramento dei soldati ucraini sui Patriot, quest’ultimo starebbe procedendo più rapidamente del previsto e 2)°il ministro della Difesa tedesco Pistorius, ha comunicato che non sarà possibile fornire all’Ucraina i carri armati Leopard2 in numero sufficiente da formare un battaglione corazzato.
Sul fronte diplomatico, il direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del PCcinese, Wang Yi, nell’ambito del suo tour europeo (oltre che in Francia e in Italia,previste visite in Ungheria e Russia), culminante con la partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco , ha tenuto a Parigi un colloquio con il presidente francese Macron ,nel quale la Cina si sarebbe detta pronta a unire le forze con la comunità internazionale per promuovere una soluzione politica alla guerra in Ucraina. Posizione, quella di Pechino ribadita anche quest’oggi, nel corso della visita di Wang Yi in Italia, dove ha incontrato il Presidente della Repubblica Mattarella e il ministro degli Affari Esteri Tajani.
A Bruxelles, il Parlamento UE ha chiesto in una risoluzione ,approvata con 444 voti a favore, 26 contrari e 37 astenuti , di fornire all’Ucraina tutto il sostegno militare necessario, invitando la Commissione a “prendere in seria considerazione la fornitura di aerei da combattimento, elicotteri, sistemi missilistici e un aumento delle munizioni”. Inoltre, nella risoluzione si chiede di utilizzare i beni russi congelati dall’Ue per ricostruire l’Ucraina, di rafforzare le sanzioni contro la Russia e i suoi alleati e di avviare in quest’anno i negoziati di adesione con Kiev.
Il ministro degli Esteri israeliano Cohen, invece, stamane , si è recato a Kiev per incontrare il Presidente Zelensky: è la prima volta dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ,che un esponente israeliano arriva in Ucraina. Secondo un portavoce, il Ministro Cohen, arrivato in treno dalla Polonia, avrebbe annunciato il ritorno dell’ambasciata israeliana a Kiev per attività continue e confermato la fornitura di assistenza umanitaria all’Ucraina. A detta del Times of Israel, nel corso della visita, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, avrebbe ribadito all’omologo israeliano, le richieste di Kiev in termini di difesa e sicurezza, al vaglio del governo israeliano. Cohen, avrebbe replicato ribadendo il sostegno alla causa ucraina e , annunciando che “Israele fornirà 200 milioni di dollari in garanzie di prestito per progetti di infrastrutture sanitarie e civili in Ucraina e, assisterà l’Ucraina “con lo sviluppo di un sistema di allerta precoce intelligente”.
Intanto, mentre il Presidente ucraino Zelensky si prepara all’intervento in collegamento con il Festival del Cinema di Berlino, nel quale terrà un discorso,a Mosca, che ha espulso 4 diplomatici austriaci, che dovranno abbandonare il Paese entro il 23 febbraio, il Presidente russo Putin ha reso noto , tramite l’ufficio stampa del Cremlino, che domani incontrerà il Presidente bielorusso Lukashenko e che “si prevede di prendere in considerazione le questioni chiave dell’ulteriore sviluppo delle relazioni russo-bielorusse di partenariato strategico e alleanza, nonché la cooperazione per l’integrazione nel quadro dello Stato dell’Unione”,
Lukashenko, il quale ha dichiarato che Minsk potrebbe unirsi all’offensiva solo se attacca e ha invitato a Minsk il Presidente Putin e il Presidente USA Biden , che nel suo viaggio in Europa dal 20 al 22 febbraio si recherà solo in Polonia e che il prossimo 3 marzo incontrerà il cancelliere Scholz a Washington.
In merito alla questione dell’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, il ministro degli Esteri turco Cavusoglu, durante una conferenza stampa ad Ankara, insieme con il Segretario generale dell’Alleanza atlantica Stoltenberg, ha dichiarato che “Le candidature di Finlandia e Svezia per entrare nella Nato potrebbero essere valutate separatamente”, mentre il Segretario dell’Alleanza Atlantica,Stoltenberg, ha affermato: “Penso che sia arrivato il momento di approvare le domande di adesione sia della Svezia che della Finlandia. Entrambi i Paesi hanno compiuto passi importanti dalla firma del memorandum congiunto. Hanno revocato le restrizioni sull’esportazione di armi (alla Turchia) e hanno compiuto ulteriori passi in materia di cooperazione sul terrorismo”.
Infine, secondo l’agenzia Ansa, nella bozza della risoluzione Onu che andrà ai voti nella prossima settimana, dovrebbe essere ribadito “l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, e dovrebbe essere chiesto nuovamente alla Russia di “ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe e la cessazione delle ostilità”.
Quanto alla politica interna italiana, si è tenuto nel pomeriggio a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri per varare un decreto sulla governance e la semplificazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al quale non ha preso parte in presenza, ma in videocollegamento la Presidente del Consiglio Meloni, che ha annullato tutti i suoi impegni in agenda previsti per la settimana per motivi di salute, ovvero l’incontro di domani con la Presidente del Parlamento UE, Metsola e la partecipazione nella giornata di sabato alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, ma ha così commentato, tramite nota social, la demolizione a Casapesenna del covo del boss Michele Zagaria, alla quale ha presenziato il ministro dell’Interno Piantedosi: “L’abbattimento del covo-bunker a Casapesenna di Michele Zagaria conferma la presenza dello Stato in un territorio complesso e che merita la massima attenzione delle Istituzioni. L’operazione di oggi è estremamente importante e simbolica perché cancella il luogo attraverso il quale il capo dei Casalesi dominava quella terra. È una bella giornata per lo Stato e per chi ama e difende la legalità. La lotta alla criminalità organizzata è uno dei capisaldi dell’azione di questo Governo e continueremo a lavorare h24 in questa direzione”.
Nel provvedimento, un Dl Semplificazioni, è stato definito un accentramento della regia in capo al Governo con l’istituzione di 4 direzioni generali e di un coordinatore. Inoltre, è stato introdotto uno snellimento delle procedure per velocizzare i tempi di realizzazione degli obiettivi previsti, e poteri sostitutivi per rafforzare i Comuni in ritardo con il raggiungimento degli obiettivi. Al vaglio del CdM, poi , anche una relazione del ministro per gli Affari europei, la Coesione e il PNRR, Fitto, sullo stato di attuazione dei fondi di Coesione e la modifica della norma sul Superbonus110%, riguardo la cessione dei crediti d’imposta per incentivi fiscali. Decisa , infatti,la sospensione dello sconto in fattura e la cessione dei crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali sui bonus edilizi.
A seguire, il decreto è stato illustrato in conferenza stampa dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, dal Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, dal ministro per gli Affari europei, la Coesione e il PNRR, Fitto, e dal ministro dell’Economia Giorgetti.
Ad aprire la conferenza stampa, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, che, annunciato il ritrovamento del corpo senza vita di Angelo Zen, l’imprenditore vento scomparso in Turchia dal 6 febbraio, giorno del terremoto, notizia già comunicata ai familiari , come già avviate le procedure di rientro della salma in Italia, e commentata dalla Premier Meloni che ha espresso “tristezza e cordoglio verso i familiari” , riguardo al decreto ha spiegato: “Oggi, si è fatto un buon lavoro, abbiamo migliorato per rendere più efficace l’’azione della struttura che deve mettere in campo i progetti, non vogliamo che neanche un euro vada perduto. C’erano disfunzioni da correggere. È mancato nel governo precedente una pianificazione sui crediti del superbonus. Si è lasciato lievitare il numero dei crediti, anche le due forze politiche che facevano parte di quel Governo hanno cercato di bloccare questo andamento, la situazione era fuori controllo ed è stato necessario intervenire per tamponare errori commessi in passato. Un’azione a tutela di imprese, cittadini e banche”.
Quindi, a seguire, il ministro dell’Economia, Giorgetti, che ha dichiarato: “Il decreto sulla cessione dei crediti relativi agli incentivi fiscali ha un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati e mettere in sicurezza i conti pubblici. Il dl sui crediti degli incentivi fiscali, cioè dei bonus edilizi, è una misura d’impatto che si rende necessario per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2mila euro a testa. Questo è il bilancio di questa esperienza.. Il decreto sui crediti viene fatto con grande responsabilità e avendo bene in testa la necessità di fare tutto ciò che è possibile soprattutto nei confronti della categoria, delle imprese edili che in questo momento riscontrano una difficoltà finanziaria rispetto alla possibilità di scontare i crediti maturati nel 2021, 2022 e questa prima fase del 2023. Nei prossimi giorni, ci saranno incontri con le categorie per trovare tutte le forme possibili per sgonfiare questo fenomeno frutto di una politica poco avveduta”.
In ultimo, il ministro per gli Affari europei, Sud e Pnrr Fitto, ha detto: “Il decreto approvato in Cdm sul Pnrr procede alla soppressione dell’Agenzia della coesione e alla riorganizzazione di queste competenze all’interno del dipartimento delle politiche di coesione. Inoltre, procede alla soppressione dei due nuclei esistenti, accorpandoli in uno e riducendo di 20 unità il numero di persone coinvolte. Organizza la struttura per la governance del Pnrr sulla base di un rafforzamento della stessa e con degli obiettivi precisi. La flessibilità nell’attuazione del Pnrr, ottenuta dal presidente del Consiglio Meloni, rappresenta una opportunità che dobbiamo usare per un efficace utilizzo delle risorse per i nostri obiettivi. Il governo ha approvato un decreto legge che è frutto di un lavoro portato avanti in questi mesi ed è la base del percorso futuro. Va letto insieme a un altro provvedimento sul fondo di coesione e sul fondo di sviluppo e coesione, la conclusione della fase di ricognizione sulla programmazione 2014-2020″.
Dalle Opposizioni, il leader di Azione (Terzo Polo-Italia Viva), Calenda ha espresso un plauso alla Premier per il provvedimento che sospende il Superbonus 110%, mentre il Presidente del M5S, Conte , fautore della misura, ha dichiarato: “Intollerabile presa in giro degli italiani, considerando le promesse elettorali del centrodestra sulla protezione dei bonus edilizi e la partecipazione di autorevoli esponenti del centrodestra alle tante piazze che si sono riunite a tutela dell’edilizia. Non è tanto l’affossamento di una misura ideata dal M5s a preoccuparci, ma il colpo letale al settore dell’edilizia, che negli ultimi due anni ha dato un contributo fondamentale alla crescita record del Pil”.
Intanto, nell’ambito dei lavori parlamentari, via libera al Senato con 88 sì, 63 no e 3 astenuti, al Dl Milleproroghe , che ora passa alla Camera e che dovrà essere convertito in legge entro il 27 febbraio (il voto finale sarebbe previsto fra il 23 e il 26 febbraio). In merito, il Governo ha preannunciato la possibilità di chiedere il voto di fiducia a Montecitorio.
Tra gli emendamenti ,approvati quelli riguardanti le concessioni balneari, che prevedono: la proroga al 31/12/24 delle concessioni balneari, lo slittamento al 31/12/25 per i Comuni che riscontrano “difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura”, la proroga di 5 mesi (da fine febbraio a fine luglio) del termine per l’adozione del sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici; l’istituzione di un tavolo tecnico presso la PdC sulla “Scarsità della risorsa naturale disponibile”, a cui agganciare le nuove procedure sulle concessioni, come richiesto dalla Bolkenstein.
A tal proposito, in riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato ,che fissa il termine ultimo per la scadenza della proroga delle concessioni e la conseguente messa al bando di gara delle concessioni al 31 dicembre 2023, la Commissione UE, ha diffuso una nota nella quale si legge: “Siamo a conoscenza delle discussioni in corso in Italia in merito alla riforma del sistema delle concessioni balneari, a seguito dell’adozione della legge sulla concorrenza nel 2022. In questa fase non abbiamo commenti in quanto nessuna decisione è stata presa dalle autorità italiane. L’attuale sistema delle concessioni balneari è oggetto di un procedimento di infrazione pendente”. Cogliamo l’occasione per ribadire che il diritto dell’Ue richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento dei fornitori di servizi senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale, prevedano un’equa remunerazione degli investimenti effettuati e tutelino dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese”.
Nella Maggioranza , passata, dunque, la linea di FI e Lega, nonostante le perplessità di Palazzo Chigi , che aveva deciso per la revisione degli emendamenti. Critiche, le Opposizioni, preoccupate dalla possibilità che la UE dia attuazione alla procedura di infrazione.
Tra le altre misure previste dal provvedimento: i dehors liberi per bar e ristoranti fino al 31 dicembre 2023, la proroga al 31 dicembre 2024 per l’uso della ricetta elettronica, la possibilità di ampliare ai tributi locali (Imu, Tari, addizionale Irpef, bollo auto) lo stralcio delle cartelle sotto i 1000 euro, la proroga fino a giugno dello smart working senza accordo aziendale per lavoratori fragili e lavoratori genitori di figli fino al 14 anni (questi ultimi, solo per il settore privato), la possibilità per i medici generici di restare a lavoro fino a 72 anni, la proroga al 31 luglio dei rimborsi del cashback sanitario.
Respinte, invece, con emendamenti soppressivi del Governo , la proroga delle concessioni dei diritti tv del calcio ,sia quella sulle nomine retribuite per i pensionati Pa ai vertici delle partecipate.
Quest’oggi, poi, iniziata alla Camera la discussione sul decreto Carburanti/Trasparenza, sul quale l’Esecutivo ha apposto la questione di fiducia. Il provvedimento ,quindi, dovrebbe essere approvato dall’Aula il 21 febbraio.
Infine, mentre ,secondo l’AdnKronos, un volantino e un proiettile , all’interno di una busta gialla e dattiloscritta a firma del Fai( Federazione anarchica italiana), sarebbero stati recapitati a diverse aziende italiane e a un giornale e, in tale dattiloscritto, si farebbe il nome di un dirigente di azienda e si farebbe riferimento preciso a Cospito ,l’anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis , con l’invito “a tutti i gruppi e singoli Fai, di colpire con ogni mezzo necessario”, proprio in relazione al caso dell’anarchico e a quanto è accaduto nell’Aula di Montecitorio, il sottosegretario alla Giustizia con deleghe al Dap, Delmastro, a fronte dell’indagine aperta per rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio, dopo l’intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir, Donzelli, è stato indagato dalla procura di Roma, come atto dovuto, in seguito alla denuncia presentata dal co-portavoce dei Verdi, Bonelli, potrebbe essere ascoltato domani sul caso Cospito.
Le Opposizioni, quindi, tornano a chiedere le dimissioni del Sottosegretario Delmastro e del Vicepresidente del Copasir Donzelli, respinte dalla Maggioranza e dal Governo, tramite il sottosegretario alla presidenza del Consiglio , Mantovano, che ha detto: “L’iscrizione del sottosegretario Andrea Delmastro nel registro degli indagati non è una condanna né un’affermazione di responsabilità, non c’è nulla di diverso di quanto detto dal premier sul punto”.
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