di Federica Marengo venerdì 23 dicembre 2022
-Nella trecentunesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi sono proseguiti sia nella regione nord-orientale che in quella meridionale del Paese. Sotto attacco delle forze di Mosca, infatti, Bakhmut, Donetsk, dove un raid ha causato 4 morti e 7 feriti, Kharkiv,dove i feriti sono stati 6.
Colpite dalle truppe russe anche Kherson, dove 5 persone sono rimaste uccise, così come Zaporizhzhia ,dove 2 persone sono rimaste ferite.
A Mariupol, invece, secondo le autorità locali, gli occupanti russi avrebbero demolito metà del teatro d’arte drammatica, divenuto dagli inizi della guerra un rifugio per la popolazione e luogo degli orrori e delle violenze perpetrate sui civili e oggetto di bombardamenti.
Il New York Times, invece, condotto un’indagine su quello che il presidente ucraino Zelensky ha definito ”un genocidio”, ha diffuso un video che proverebbe la responsabilità dell’unità militare russa nell’uccisione di civili in particolare a Yablunska Street, una strada di Bucha, città occupata dall’esercito russo sin dall’inizio della guerra e scenario di violenze e torture sui civili, smentendo, così, la posizione di Mosca che ha parlato di ”provocazioni da parte di ucraini radicali”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, ha reso noto con un video di essere tornato a Kiev, dopo la visita a Washington al Presidente Biden e l’incontro in Polonia con l’omologo polacco Duda. Zelensky, secondo il Wall Street Journal ,durante il faccia a faccia con il numero uno della Casa Bianca, avrebbe riferito a quest’ultimo il suo proposito di presentare un piano di pace il 24 febbraio, a un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, “massimizzando nel frattempo le riconquiste territoriali con più vittorie possibile, per poi presentarsi più forte ad un eventuale tavolo negoziale”.
A tal proposito, il segretario di Stato USA, Blinken, secondo quanto riportato dalla CNN avrebbe detto di aver discusso al G7 della proposta di pace avanzata da Zelensky nella sua visita alla Casa Bianca, ritenendola un “buon inizio”.
Il segretario generale della Nato, Stoltenberg, invece, in un’intervista al Financial Times, ha dichiarato che: “È stato Putin che ha iniziato la guerra, e può completarla anche oggi uscendo dall’Ucraina. Ora, non ci sono segni che voglia veramente la pace. La Russia spera di congelare la guerra per avere il tempo di riorganizzarsi, riarmare le forze e provare a riprendere l’offensiva”.
A Mosca , invece, il Presidente russo Putin è stato denunciato da un consigliere comunale di San Pietroburgo, per aver usato per la prima volta la parola “guerra”, riferendosi all’”operazione militare speciale” in Ucraina, durante una conferenza stampa tenuta ieri, in quanto ciò sarebbe illegale per via della censura. Come riportato dall’agenzia Unian, la richiesta sarebbe stata inoltrata al procuratore generale della Federazione russa Krasnov e al capo del ministero dell’Interno russo Kolokoltsev.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, nella consueta conferenza stampa ha fatto sapere di non essere al corrente di un piano di pace proposto da Kiev e che , al momento, non vi sono le condizioni per una ripresa dei negoziati con Kiev né tantomeno per un incontro tra il Presidente Putin e il Presidente USA Biden,ma anzi, il rischio di scontro è alto.
In merito al tetto comune al prezzo del gas ,fissato dalla UE a 180 euro, il Vicepresidente del Governo della Federazione russa, Novak, ha affermato che la vendita dei flussi di gas sarà dirottata dall’Europa su altri mercati.
Tuttavia, i mercati non sembrano temere le minacce russe, visto che ad Amsterdam , il Ttf ha registrato un calo dell’8,2%, pari a 83,9 euro , sotto gli 88 euro , toccato il 23 febbraio scorso alla vigilia della guerra.
Infine, se per la stampa israeliana, il capo del Mossad ,Barnea , ha fatto sapere che Theran sta aumentando le forniture alla Russia, il ministro degli Esteri di Pyongyang ha smentito di aver fornito armi al gruppo russo Wagner.
Quanto alla politica interna italiana, dopo i 44 rilievi della Ragioneria di Stato su altrettanti emendamenti , la Commissione ha stralciato la norma che prevedeva l’erogazione dei 450 milioni di euro per i bilanci dei Comuni per mancanza di coperture (la Maggioranza ha poi inserito un emendamento che consente il finanziamento di 100 milioni per il bilancio della Capitale) e ha acquisito tra le altre notazioni quella sul bonus Cultura destinato ai diciottenni, rivisto e sdoppiato sulla base dei criteri Isee e del merito , riguardo a cui ha chiesto una puntualizzazione necessaria sui nati nel 2004 che riceveranno il bonus nel 2023, ma non con i fondi del 2022, per questo l’entrata in vigore delle due carte è stata rinviata al 2024.
Altra notazione della Ragioneria,poi, sulla proroga dello smart working limitata ai fragili per cui la Ragioneria ha proposto una nuova formalizzazione con l’annessa copertura (15 milioni di euro) per le sostituzioni di docenti ai quali venga concessa la modalità di lavoro agile.
Quindi, in serata,alle 19:00 è ripresa la discussione generale sul testo alla Camera e si procederà alle dichiarazioni di voto e al voto di fiducia, posta ieri dal Governo. A seguire, la votazione in Commissione su altri due emendamenti correttivi di altri due errori presenti nelle tabelle della Manovra e una seduta fiume sugli ordini del giorno, oltre 200, terminati i quali, alle prime luci del giorno si procederà alla votazione finale.
La Manovra, passerà poi al Senato per l’approvazione definitiva , sempre con voto di fiducia, fra il 27 e il 28 dicembre, scongiurando così l’esercizio provvisorio.
Soddisfazione è stata espressa dalla Maggioranza, a partire dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Foti, che ha sottolineato: “I rilievi della Ragioneria ci sono sempre stati. Chiunque sia stato in Commissione Bilancio sa che , nel clima caotico in cui si vota, può succedere uno sbaglio”, seguito dal relatore della Legge di Bilancio, in quota Forza Italia, Pella, che ha evidenziato come “Con i tempi stretti sia più facile fare errori” e come , evitando l’esercizio provvisorio, abbia vinto l’Italia”.
Piena soddisfazione è stata espressa anche dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sociale Salvini, che ha rimarcato come la Manovra aiuti “chi ha meno”, e dalla Presidente del Consiglio Meloni, che, nell’intervista a Bruno Vespa, nella trasmissione di Rai Uno Porta a Porta di ieri, ne ha difeso l’impianto e ha fatto sapere che il Governo non intende ratificare il Mes,ovvero il meccanismo del fondo Salva Stati, accendendo una nuova polemica con le Opposizioni (in particolare,con il Terzo Polo di Renzi e Calenda, per cui il fondo era determinante per potenziare le risorse nella Sanità).
Critiche, infatti, sia nel merito che sui tempi e le modalità di approvazione, le Opposizioni, che non voteranno la fiducia (le Autonomie si asterranno), con il segretario del Pd (a capo della cui Segreteria si è candidato oggi Cuperlo), Letta, per cui, “Si è superato ogni limite e la Legge di Bilancio è la più pasticciata degli ultimi vent’anni”, riecheggiato dal Presidente del M5S, Conte, per cui , con la stretta sul Reddito di cittadinanza per gli occupabili e con la cancellazione del criterio della congruità “La situazione è grave e indecente”.
Per il Terzo Polo (Azione-Italia Viva), si tratta di una Manovra “vuota e piena solo di mancette, che non finanzia Sanità e Industria 4.0 e sottrae risorse ai giovani per destinarle alla norma salva-Calcio”, mentre per l’Alleanza Verdi-Sinistra italiana, la Legge di Bilancio “avvantaggia gli evasori a scapito di poveri e ceto medio, smantellando il Reddito di cittadinanza senza sottrarre alle società energetiche gli extraprofitti”.
Intanto , la Premier Meloni, è volata in Iraq, a Baghdad, per portare gli auguri per le festività natalizie al contingente dell’Esercito italiano a capo della missione Nato. Qui, è stata accolta dal Premier Al Sudani, con cui ha tenuto un bilaterale, nel quale si è parlato dell’importanza del rafforzamento delle relazioni Italia-Iraq per la stabilità del Medio-Oriente, per poi incontrare l’ambasciatore italiano Maurizio Greganti, con il quale ha discusso dell’importanza della diplomazia per l’immagine dell’Italia nel mondo e per costruire solide relazioni.
La Presidente del Consiglio ha anche incontrato il Contingente italiano presso la base militare Union3, sede della missione Nato, rivolgendosi al quale ha sottolineato quanto il detenere il comando Nato in un territorio così strategico per la stabilità globale sia motivo di orgoglio e di onore per l’Italia.
Infine, la Premier Meloni si è recata ad Erbil, “per portare il ringraziamento della Nazione ai militari italiani che svolgono loro lavoro con spirito di sacrificio”, dai quali ha ricevuto il Tricolore con le loro firme e il mosaico della sua immagine formata con le fotografie dei soldati in Iraq.
I ministri Crosetto (Difesa) e Tajani (Esteri), invece, si sono recati, rispettivamente, in Ungheria, Romania e Bulgaria, Paesi più vicini all’Ucraina e alla realtà della guerra , e in Libano.
Tutto ciò, mentre l’Istituto Nazionale di Statica, ha pubblicato il suo bollettino mensile sulla fiducia di imprese e consumatori, registrando per il secondo mese consecutivo un aumento. A dicembre, infatti, è aumentata sia la fiducia dei consumatori (da 98,1 a 102,5), aumento dovuto al miglioramento nei comparti dei servizi e delle costruzioni, che la fiducia delle imprese (da 106,5 a 107,8), dovuto soprattutto ad un’evoluzione positiva delle opinioni sulla situazione economica del Paese (ivi comprese quelle sulla disoccupazione), mentre le variabili riguardanti la situazione personale hanno registrato un miglioramento più contenuto.
Sul fronte Covid19, secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, nell’ultima settimana, calano i nuovi casi (-21,2%), ma salgono i decessi (+11%). I positivi ammontano al 13,5%, con una variazione di -2,5%.
L’indice Rt di contagio scende a 0,91 da 0,98 di sette giorni fa. In calo, anche l’incidenza dei casi, pari a 233 per ogni 100mila abitanti nel periodo 16-22 dicembre, rispetto al valore di 296 di una settimana fa.
Il tasso di occupazione degli ospedali è nuovamente in lieve calo ,non solo in terapia intensiva, ma anche nei reparti ordinari. In particolare, il tasso di occupazione in terapia intensiva è sceso al 3,1% rispetto al 3,2% della settimana scorsa.
Riguardo alle Regioni, una Regione è classificata a rischio alto per molteplici allerte di resilienza, quattro sono a rischio moderato. Sedici, sono classificate a rischio basso. Due Regioni, invece, riportano molteplici allerte di resilienza e nove ne riportano almeno una.
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