di Federica Marengo mercoledì 7 dicembre 2022
-Nella duecentottantacinquesima giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i bombardamenti russi sia sulla regione nord-orientale del Paese che su quella meridionale. Sotto attacco russo, infatti, Dnipropetrovsk, colpita con droni suicidi , Bakhmut ,Donetsk, dove sono stati sei i morti accertati e dove i militari russi hanno bombardato i civili in coda per ricevere aiuti militari, Nikopol e Kharkiv , ma anche Zaporizhzhia , dove sono rimaste uccise almeno 3 persone, tra cui una ragazza di 15 annui, e Kherson, dove si sono registrati 2 morti e 3 feriti.
L’operatore statale per l’energia ,Ukrenergo, poi, ha fatto sapere che il sistema energetico ucraino si sta riprendendo dalle conseguenze degli attacchi missilistici russi del 5 dicembre , sebbene permanga tuttora un deficit significativo.
In territorio russo, invece, dopo i raid delle forze ucraine dei giorni scorsi (non rivendicati da Kiev) su alcune basi militari e aeroporti di Mosca, è scattato un nuovo allarme nella base russa di Engels, attaccata con droni, mentre le truppe russe, starebbero costruendo fortificazioni a Krusk, per timore di un’invasione da parte dei soldati di Kiev.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, insignito del titolo di “persona dell’anno” dalla rivista Time, oltre che dal Financial Times,intervenuto alla cerimonia di premiazione dei Madleine K.Albright Democracy Award, ha dichiarato: “Il dittatore (Putin) ha perso. Tuttavia, sta facendo di tutto per garantire che la Russia continui a combattere, solo per non ammettere a se stesso e agli altri che è stato commesso un errore storico. Il più grande della sua nella vita e nelle vite delle moderne generazioni di russi. Sappiamo tutti che l’idea fissa di qualsiasi dittatura è ignorare gli errori e fingere che non ci siano stati. Se la Russia si sente con le spalle al muro, la colpa è solo sua (di Putin)”, seguito dal ministro degli Esteri, Kuleba ,che ha fornito alcuni aggiornamenti sui pacchi sospetti che in questi giorni stanno arrivando presso le sedi diplomatiche ucraine: ad oggi, ammontano a 31, recapitati in 15 ambasciate.
Dal Ministero della Cultura ucraino è poi arrivato l’allarme: dall’inizio della guerra in Ucraina, distrutti oltre mille siti culturali e il ministro Tkachenko ha esortato l’Occidente a “boicottare la cultura russa fino alla fine della guerra,chiedendo uno stop ai concerti tratti dalle opere di compositori noti”.
A Mosca, invece, il ministro degli Esteri Lavrov, ha affermato che la Russia è pronta al dialogo, se fosse avanzata una proposta concreta che tenesse conto degli interessi russi, mentre il portavoce del Cremlino, Peskov, ha smentito che la Russia sia coinvolta nel presunto tentativo di golpe in Germania ad opera di un gruppo di estrema destra, in quanto trattasi di “problema interno” di Berlino.
Il Presidente Putin, invece, nel corso di un incontro con i membri del Consiglio per i diritti umani, evidenziando come stia aumentando la minaccia di una guerra nucleare, ha dichiarato: “Non ha senso parlare di una nuova mobilitazione in Ucraina e valutare il richiamo di ulteriori riservisti. Sono stati 300mila i russi arruolati in quella che Mosca ha definito una ”mobilitazione parziale e 150mila sono stati schierati in Ucraina per quella che Putin e i suoi chiamano una operazione militare speciale, e di questi 77.000 si trovano nelle unità di combattimento. La Russia continuerà la sua lotta coerente per i propri interessi nazionali. Lo farà in vari modi, prima con “mezzi pacifici”, ma se non dovesse funzionare, lo farà con tutti i mezzi disponibili. L’operazione militare speciale in Ucraina può diventare un processo lungo, ma l’emergere di nuovi territori è un risultato significativo per la Russia, il Mare di Azov è diventato un mare interno, anche Pietro I aveva lottato per l’accesso a questo mare. Soprattutto, le persone che vivono lì sono con noi e sono milioni, questo è il risultato più importante”.
Il segretario di Stato americano, Blinken, invece, ribadendo l’intenzione di Washington ad assicurarsi che le forze di Kiev abbiano nelle loro mani le attrezzature di cui hanno bisogno per difendersi e difendere il loro territorio e la loro libertà (in arrivo un nuovo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari), ha affermato che “gli Stati Uniti non hanno né incoraggiato né consentito agli ucraini di colpire all’interno della Russia” , mentre il segretario generale della Nato, Stoltenberg, intervenuto a un evento pubblico organizzato dal Financial Times, ha sottolineato: “Le guerre sono difficili da prevedere. Abbiamo previsto l’invasione lo scorso autunno: quello che vediamo ora è che la Russia cerca di congelare il conflitto per riprendersi e lanciare nuova offensiva la prossima primavera. Non ci sono condizioni ora peri negoziati perché la Russia non riconosce l’integrità territoriale dell’Ucraina. È l’Ucraina che deve decidere i termini e i tempi della negoziazioni. Ora l’Ucraina ha lo slancio ed è per questo che dobbiamo sostenerla, perché la maggior parte dei conflitti termina al tavolo negoziale ma l’esito delle trattative dipende dalle condizioni sul campo di battaglia. Quello che stiamo vedendo ora è che la Russia sta cercando di imporre una sorta di congelamento a questa guerra, almeno per un breve periodo, in modo che possa riorganizzarsi, riparare, riprendersi e poi provare a lanciare un’offensiva più grande la prossima primavera”.
Sul fronte degli accordi sul grano, invece, il ministro degli Esteri turco ha fatto sapere che l’8 e il 9 dicembre si terranno a Istanbul una serie di colloqui riguardo all’intesa sull’esportazione di grano dai porti ucraini tra funzionari russi e turchi. Nel corso dei colloqui, si palerà anche della crisi siriana e della situazione in Libia e nei Territori palestinesi.
Infine, nuovo appello per la Pace in Ucraina è stato lanciato stamane da Papa Francesco nell’ Udienza generale in Aula Paolo VI°. Il Pontefice, infatti, ha detto: “Lunedì scorso il Centro per le Relazioni Cattolico-Ebraiche dell’Università Cattolica di Lublino ha commemorato l’anniversario dell”Operazione Reinhardt’. Essa, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha provocato lo sterminio di quasi due milioni di vittime, soprattutto di origine ebraica. Il ricordo di questo orribile evento susciti in tutti noi propositi e azioni di pace. E la storia si ripete vediamo adesso cosa succede in Ucraina. Preghiamo per la pace”.
Quanto alla politica italiana, la Presidente del Consiglio Meloni, indicata da Forbes come la settima donna più potente del mondo, ha incontrato questa mattina a Palazzo Chigi i capigruppo di Maggioranza per discutere della Manovra. Nel corso della riunione, la Premier ha dato l’ok all’attuazione di una cabina di regia per sciogliere i nodi rimasti della Legge di Bilancio, invitando ancora una volta le forze di Governo a “fare presto” e ,ribadendo che il provvedimento potrà essere soggetto a modifiche (come quella relativa alla soglia entro la quale i commercianti potranno non utilizzare il Pos, portata da 60 euro a 30-40, anche se in sede UE è in corso un ‘interlocuzione al riguardo, cui si è aggiunta l’ipotesi di ridurre le commissioni bancarie) ,ma non potrà essere stravolto nel suo impianto. Inoltre, durante la riunione con i capigruppo di Maggioranza , la Presidente Meloni, avrebbe evidenziato come non vi sia alcuna contrapposizione tra il Pos e l’evasione e che le misure sul Pos e sul tetto ai contanti innalzato a 5000 euro siano misure di “buon senso”.
Modifiche poi si starebbero valutando anche per il sistema pensionistico di Opzione donna (si starebbe lavorando alla eliminazione della discussa condizionalità del numero di figli a cui legare l’età di uscita , mentre resterebbe la limitazione a 3 categorie di lavoratrici svantaggiate , con l’innalzamento dell’età a 60 anni) e per il meccanismo di rivalutazione delle pensioni.
Infine, modifiche potrebbero essere apportate alla norma sul Superbonus edilizio 110%, che potrebbe essere prorogato al 31 dicembre 2022 ,con relativa soluzione per la cessione dei crediti incagliati.
No della Presidente del Consiglio, invece, in quanto “insostenibile” e del ministro dell’Economia Giorgetti, all’emendamento al Dl Aiuti quater che introduceva la possibilità per le società di calcio di rateizzare i versamenti sospesi per il Covid, in quanto “sarebbe difficile da giustificare in un momento in cui la vera emergenza sono le famiglie e le imprese in difficoltà” e , in quanto, in Legge di Bilancio vi sono già strumenti per la rateizzazione, validi per tutti.
A seguire la Premier Meloni , rimarcando , in merito alle norme sul contante, come “non vi sia alcun lassismo del Governo sull’evasione fiscale” e come “le risorse a disposizione siano limitate e si debbano fare delle scelte”, ha incontrato, sempre a Palazzo Chigi, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri, che , al termine del confronto, hanno confermato (specie i segretari di Cgil e Uil) il loro parere negativo sul provvedimento (in particolare su Fisco, Flat Tax, norme sui contanti e interventi sulla Previdenza) e ribadito la decisone di mobilitare le piazze (al momento, dal 12 al 16 dicembre, a livello territoriale e regionale).
All’uscita dal confronto, quindi, il segretario della Cgil Landini, ha dichiarato: “Abbiamo confermato il giudizio negativo sulla manovra, in particolare sui redditi. Abbiamo posto il tema della precarietà e il problema sul fisco e l’evasione. La logica della flat tax è sbagliata. Le risposte del governo hanno confermato profonde distanze sul fisco e sulla precarietà”, ha detto al termine dell’incontro. È necessario proseguire la mobilitazione e richiedere modifiche profonde ad una manovra che rischia di impoverire ulteriormente le persone. Le distanze” riguardano anche la questione della tutela del potere d’acquisto, perché alla nostra richiesta di portare al 5% la riduzione del cuneo contributivo e introdurre il fiscal drag, cioè riconoscere un automatismo che rivaluti le detrazioni per tutto il lavoro dipendente, non ci sono state risposte, se non un generico ‘dobbiamo vedere in base alle risorse che abbiamo’ e ci avevano appena raccontato che l’Europa non dà spazi per modificare la manovra”.
Il segretario della Uil Bombardieri, invece, ha commentato: “Abbiamo ribadito le nostre critiche e il nostro giudizio negativo sulla manovra. Critiche e giudizio negativo che ci stanno portando in questi giorni in piazza. Nella manovra non c’è risposta all’emergenza dei salari e delle pensioni. Avevamo chiesto di detassare la tredicesima, di detassare gli aumenti contrattuali e in manovra non c’è nessuna misura. C’è un intervento sul cuneo fiscale, ma parziale, secondo noi è insufficiente”, mentre il segretario della Cisl, Sbarra, su posizioni più convergenti con l’Esecutivo , ha affermato: “La Cisl ha chiesto profonde modifiche alla manovra e rileva grande disponibilità del governo anche ad attivare subito tavoli tematici. Il 12 di gennaio ci sarà un tavolo al ministero del Lavoro su lavoro e sicurezza. Il 19 gennaio partirà il confronto politico sul sistema della previdenza e delle pensioni. A gennaio anche un tavolo su politica industriale e aiuti e imprese al ministero delle Imprese ed il ministro Giorgetti a inizio anno convocherà un confronto su come rafforzare la tassazione sugli extraprofitti”.
Conciliante ,anche la linea dell’Ugl, con il segretario Capone, che ha detto: “Bene le misure contro il caro energia. Va migliorato l’accesso a Opzione donna, con l’eliminazione delle condizionalità. Dal governo abbiamo avuto assicurazioni sull’uso del voucher in un determinato perimetro”.
Critiche, le Opposizioni di centrosinistra, con il Pd, che ha puntato su emendamenti per sostenere i più fragili con misure per una maggiore riduzione del cuneo fiscale e il rifinanziamento di Opzione donna nella versione finora in vigore, il M5S che, ritenendo la Manovra “recessiva”, ha presentato 800 proposte di modifica relative a Reddito di cittadinanza, Superbonus, Pensioni e Fisco.
Per il Terzo Polo (Azione-Italia Viva), invece, la costituzione di una cabina di regia è sinonimo di divisioni interne alla Maggioranza e la Manovra è “vuota”, soprattutto per quel che attiene Sanità e Industria 4.0-
“Manovra surreale e bocciata da tutti”, per l’alleanza Europa Verde-Sinistra italiana, che ha insistito sulla necessità di innalzare la tassa sugli extraprofitti delle aziende energivore.
Poi, la Premier Meloni , nominato su decreto il Comitato nazionale di Bioetica, affidato al Professor Vescovi, è volata a Milano per assistere in serata alla prima del “Boris Godunov” alla Scala, insieme con il Presidente della Repubblica Mattarella, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen , il Presidente del Senato La Russa e alcuni ministri. Qui, intercettata dai cronisti, è tornata sulla guerra in Ucraina e sulle polemiche per la rappresentazione di un’opera russa, sollevata nei giorni scorsi dalla diplomazia ucraina, affermando: “Come è noto io ho una posizione estremamente chiara sul tema dell’invasione dell’Ucraina ,però noi non ce l’abbiamo con il popolo russo, con la storia russa con la cultura russa, noi ce l’abbiamo con la scelta politica. E i due piani vanno tenuti distanti ,altrimenti facciamo molta confusione”.
Stessa posizione, quella della Premier Meloni, espressa dal capo dello Stato e dalla Presidente della Commissione UE.
Proprio a proposito della Presidente della Commissione Ue, Von der Leyen, quest’ultima, che in mattinata, ha partecipato con il Presidente della Repubblica Mattarella alla cerimonia tenutasi all’Università Bocconi per il saluto all’x Premier e Presidente dell’Ateneo, Mario Monti, nel suo intervento ,ha evidenziato: “L‘Italia è un esempio perfetto della capacità di gestire e compensare il fatto che Putin ha tagliato le esportazioni tramite i gasdotti dell’80% negli ultimi 8 mesi. L’Italia ha saputo infatti “ridurre le importazioni di gas dal 40 al 10% circa grazie a uno sforzo impressionante per diversificare gli approvvigionamenti; inoltre, gli stoccaggi europei di gas sono stati riempiti al 96% all’inizio di novembre e questo significa che siamo al sicuro per questo inverno. Parallelamente, si è lavorato, ha sottolineato, su una serie di misure per abbattere i prezzi e si è creato un contributo di solidarietà sugli extra-profitti delle compagnie energetiche, che genererà quasi 4 miliardi di gettito qui in Italia già nel 2023, per sostenere le famiglie fragili e le imprese. Inoltre, è stato proposto un meccanismo di correzione del mercato del gas, il price-cap, e l’Italia lo ha chiesto fin da subito. Questo, ci consentirà di prevenire i rialzi eccessivi di prezzo, tagliando la manipolazione e la speculazione. Ora, gli Stati Membri stanno discutendo su come adattarlo a tutta l’Europa. L’Italia sta ricevendo oltre 190 miliardi di euro per gli investimenti e le riforme, ne ha già ricevuti quasi 67 e il loro impatto sta iniziando ad essere ben visibile. RePower Ue significa 9 miliardi di euro sull’energia pulita per l’Italia; il RePower Ue è il nostro piano per superare la nostra dipendenza dalla Russia, sul fronte degli approvvigionamenti energetici. Ho appena proposto di svilupparlo ulteriormente per accelerare la transizione verde in tutta Europa; si tratta di una misura per il breve termine”.
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