di Federica Marengo martedì 29 novembre 2022
-Nella duecentosettantasettesima giornata di guerra in Ucraina, la società per l’energia elettrica ucraina Dtek ha annunciato la ripresa delle interruzioni della corrente di emergenza (per la prima volta dal 23 novembre) a Kiev, a partire da oggi e l’erogazione di elettricità a ciascun utente per 2-3 ore due volte al giorno, in quanto i programmi di blackout per la stabilizzazione non funzionano. L’azienda poi ha precisato che si tornerà al piano a orari non appena si riuscirà a riequilibrare la situazione. Tuttavia, il sindaco della capitale ucraina ha assicurato che “Putin non ruberà il Natale ai bambini”, in quanto non mancheranno gli alberi di Natale e gli addobbi, sebbene senza luci e senza eventi di massa, vietati in tempo di guerra, mentre la più grande azienda siderurgica ucraina, la Metinvest, ha ripreso le attività dopo averle interrotte, causa balckout.
I bombardamenti russi, poi,sono proseguiti anche nella regione orientale, a Lyam, dove una persona è morta e 3 sono rimaste ferite, e a Sumy,dove sono state registrate 30 esplosioni in un’ora e mezza, così come nella regione meridionale del Paese, a Kherson, dove, secondo quanto affermato dal suo Presidente, Zelensky, in sette giorni l’esercito russo avrebbe bombardato 30 insediamenti della regione 258 volte e dove sarebbe stata scoperta una fossa comune con sei corpi. Inoltre, il vicesindaco Pepel sarebbe stato arrestato per aver collaborato con i russi durante l’occupazione delle città. A Mykolaiv, invece, danneggiata dall’esercito russo la stazione idrica.
Stamane, nella tarda mattinata, però, l’allerta aerea è stata dichiarata in tutto il Paese per due volte ,per poi essere revocato. Infine, la Regione di Leopoli ha vietato le attività della Chiesa russa sul proprio territorio, mentre dalla Difesa ucraina è arrivato l’allarme per un dispiegamento di navi della flotta militare russa nel Mar Nero e si teme un attacco a Odessa, candidata nelle ultime ore all’Expo 2030.
A Mosca, invece, il portavoce del Cremlino Peskov, ha ribadito che il dialogo con Mosca è impossibile perché Kiev lo rifiuta , seguito dal Viceministro degli Esteri russo, Ryabkov, che , annullati i colloqui con gli USA sulle ispezioni , “ai sensi del Trattato sul controllo delle armi nucleari, dato che “la Russia ha altre priorità” e anche “la situazione in Ucraina ha avuto un peso nella decisione”, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulla ripresa del dialogo con gli Stati Uniti, ha sottolineato che, “al momento, non vi è alcun dialogo su una deescalation del conflitto in Ucraina” e che “un maggiore coinvolgimento degli USA, nel conflitto, potrebbe innescare un’escalation”.
Il Presidente Putin, invece, ha annunciato l’istituzione d tribunali federali russi nei territori occupati.
Ciò, mentre l’ambasciatore russo in Vaticano, Alexander Avdeev, ha protestato contro le dichiarazioni del Papa pubblicate sulla rivista americana dei gesuiti ‘America Magazine’ sulle atrocità attribuite al personale militare russo nel corso della guerra in Ucraina.
Sul fronte della Nato, questa mattina ,è iniziato a Bucarest, in Romania, il summit dei ministri degli Esteri dell’Alleanza Atlantica, al quale hanno preso parte per gli USA, oltre al segretario della Nato, Stoltenberg, il segretario di Stato Blinken, il quale, sottolineando come l’Alleanza Atlantica sia “più forte e più unita che mai”, ha annunciato lo stanziamento di nuovi aiuti non solo militari, ma anche per la spesa energetica : i Paesi Nato, infatti, aiuteranno l’Ucraina a ricostruire le infrastrutture energetiche.
Il Segretario Stoltenberg, invece, ha assicurato che la Nato è vigile e che sosterrà Kiev fino alla fine con un sostegno “senza precedenti”, in quanto Putin utilizza la crisi energetica e il freddo come un’arma contro Kiev.
Presente al vertice anche l’Italia, con il Ministro degli Esteri Tajani, che ha dichiarato: “Non c’è pace senza giustizia per il popolo ucraino. Dobbiamo lavorare per la pace ma finché l’Ucraina sarà invasa sarà difficile potersi sedere a un tavolo negoziale: ora come ora la sconfitta dell’Ucraina significa resa non significa pace. L’’Italia fornirà le tecnologie necessaria per continuare a far funzionare la rete elettrica: siamo impegnati anche da questo punto perché l’inverno non sia una tragedia per il popolo ucraino. Rispetto all’invio di armi, c’è già una decisione del Parlamento, ulteriori decisioni verranno prese dal Parlamento, i partiti di maggioranza presenteranno un testo unitario. Altri Paesi rischiano di essere attaccati, minacciati nella loro indipendenza: la Nato e l’Italia in particolare sono dalla parte della libertà e del rispetto del diritto internazionale della Moldavia e della Georgia”.
Nel frattempo, in Italia, nella giornata di ieri ,Fratelli d’Italia e Lega hanno deciso di inserire un emendamento al Decreto sulle missioni Nato e sulla Sanità calabrese sull’invio di armi in Ucraina che prorogava a tutto il 2023 l’autorizzazione alla cessione di mezzi materiali ed equipaggiamenti militari , impegnandosi a portare la spesa militare al 2% del Pil entro il 2028.
Stamane, però, alla Camera, impegnata a votare delle mozioni sul conflitto in Ucraina (ma anche su Mes e Salario minimo), il Pd ha chiesto alla Maggioranza di ritirare tale emendamento perché poco attinente alla questione e di presentare un decreto ad hoc sulla materia, mentre il M5S ha chiesto un coinvolgimento e un voto del Parlamento sul tema, sottolineando come sia necessario interrompere l’invio di armi per fermare l’escalation militare, avviando dei tavoli negoziali che inneschino una escalation diplomatica. Sulla stessa linea dei pentastellati , anche l’alleanza Verdi-Sinistra italiana.
Al termine della discussione generale , il Governo ha deciso di ritirare definitivamente la mozione di Maggioranza e ha fatto sapere , tramite il ministro dei Rapporti con il Parlamento Ciriani, che l’Esecutivo valuterà un provvedimento apposito volto a rifinanziare per tutto il 2023 l’invio di armi a Kiev.
Sul tema della guerra in Ucraina è poi tornato anche il Presidente della Repubblica Mattarella, in visita di Stato in Svizzera, a Berna, il quale, nella conferenza stampa congiunta con il Presidente Cassis, ha evidenziato: “Oggi il panorama internazionale è gravemente condizionato e ferito dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina che ci riporta alla peggior epoca degli imperialismi e dei nazionalismi e rappresenta una lacerazione profonda di quella trama di norme e principi giuridici che hanno dato sostanza al sistema multilaterale fondato sul diritto internazionale e sulla eguaglianza fra gli Stati. La minaccia posta dalla Russia alla pace e alla sicurezza richiede da parte di tutte le democrazie, in particolare quelle europee, un rinnovato slancio di unità e coesione. Sin dall’inizio del conflitto, Svizzera e Italia hanno assicurato massima solidarietà nei confronti del popolo ucraino, con un impegno che ha trovato momenti significativi nella Conferenza di Lugano per la ricostruzione dell’Ucraina dello scorso maggio e nella decisione di aderire alle misure sanzionatorie definite a livello internazionale. Guardiamo con profondo rispetto all’approccio adottato dalla Confederazione, tanto più in quanto consapevoli di come esso abbia generato una riflessione e un confronto sui confini della politica di neutralità. Consentitemi di esprimere la convinzione che una efficace difesa dei valori democratici e dello Stato di diritto sia una responsabilità che ricade su noi tutti, popoli del continente. Si tratta di quelle libertà dei moderni giustamente esaltate da un grande pensatore svizzero, Benjamin Constant, in quanto essenza della civiltà europea. Le autocrazie sfidano il modello di pacifica convivenza internazionale e di convivenza democratica: è questione grave e non dobbiamo sottovalutarla. Sono sfide che non possono essere agevolate da incertezze e divisioni fra i popoli liberi”.
Quanto alla politica interna italiana, la Legge di Bilancio, nella sua versione definitiva, passata da 156 a 177 articoli, nella mattinata di oggi ,è stata bollinata dalla Ragioneria di Stato e firmata dal Presidente della Repubblica, Mattarella, per poi essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale e inviata alla Commissione Bilancio della Camera dove inizierà l’esame del testo, cui seguirà l’approdo in Aula per il voto, con ogni probabilità, fra il 19 e il 20 dicembre , da qui, il passaggio al Senato e la conversione definitiva in legge entro il 31 dicembre , pena l’esercizio provvisorio.
L’impegno ,la validità della Legge di Bilancio in favore dei redditi medio-bassi e delle famiglie maggiormente in difficoltà a causa della crisi energetica e la stabilità del Governo (un Esecutivo politico che durerà cinque anni ,nel corso dei quali realizzare il programma del Centrodestra) sono stati quindi rivendicati dalla Premier Meloni, nella sua prima intervista nel ruolo di Presidente del Consiglio, rilasciata a un mese dall’insediamento, al direttore de Il Corriere della Sera ,Fontana.
Proprio la Premier, sempre nell’ambito del lavoro per approntare modifiche migliorative alla Manovra , che però non stravolgano il testo, questa mattina, ha ricevuto a Palazzo Chigi, insieme con il ministro dell’Economia Giorgetti , il leder del Terzo Polo (Azione-Italia Viva) Calenda, insieme con i capigruppo di Camera e Senato, Richetti e Paita e al Presidente della Commissione Bilancio della Camera Marattin, con cui ha parlato anche di price cap nazionale al gas , Industria 4.0, ripristino di Italia Sicura , Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e riproposizione al posto del Reddito di cittadinanza del REI.
Soddisfatto dell’incontro, definito “positivo”e “costruttivo”, Calenda, ha smentito il ruolo di “stampella” della Maggioranza per il Terzo Polo, e ha assicurato che il partito non farà ostruzionismo per non incorre nell’esercizio provvisorio, ma “opposizione costruttiva”.
Un incontro che però non è piaciuto a Forza Italia, già piccata per le accuse espresse da Calenda di essere “sabotatori” della Manovra Meloni, con la capogruppo al Senato Ronzulli che ha commentato: “Delle proposte di Calenda sulla Manovra onestamente non ci riguarda. Non prendiamo lezioni da chi ha perso le elezioni”, riecheggiata dal capogruppo alla Camera Mulé, che ha detto: “Apertura della maggioranza a Calenda? A Calenda bisogna aprire solo una cosa: la porta dell’uscita per farlo andare all’opposizione”.
Critiche sono arrivate poi anche dal Pd, che promette battaglia in Aula e, come M5S e sindacati ( la Cgil di Landini in testa), si dice pronto a scendere in pazza a dicembre, con la Vicepresidente della Camera Ascani che ha dichiarato: “Calenda ha chiesto voti per Draghi, li usa per fare la stampella al Governo di destra di Giorgia Meloni. È triste dover dire ‘lo avevamo detto”, rintuzzata poi dallo stesso Calenda ,che ha evidenziato: “Gli attacchi simmetrici/uguali del Pd e di Forza Italia dimostrano che entrambi questi partiti sono in crisi perché non riescono più a fare l’agenda rispettivamente della destra e della sinistra. Peccato, avremmo bisogno di popolari e socialdemocratici forti e autorevoli”.
Oltre alla Legge di Bilancio, il Governo segue costantemente quanto sta accadendo a Casamicciola e la ricerca dei 4 dispersi nella frana che venerdì notte ha travolto la frazione dell’isola partenopea , causando la morte (al momento accertata ) di 8 persone tra cui 3 bambini e 230 sfollati ora alloggiati in alberghi locali e presso familiari.
Dopo un primo intervento con lo stanziamento di 2 milioni di euro , la dichiarazione dello stato di emergenza per 1 anno, la costituzione di una squadra che si occupi di dissesto idrogeologico, la nomina di un commissario straordinario (la commissaria Simonetta Calcaterra) subito bocciato ,però, dal Presidente della Regione Campania De Luca e l’impegno ad approvare entro fine anno il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (in attesa di attuazione dal 2016) , il Governo tornerà a riunirsi in Consiglio dei Ministri giovedì, per stanziare nuovi aiuti, tra cui la sospensione dei tributi da qui a fine anno (ma rinnovabile) per gli abitanti di Casamicciola e la nomina del nuovo commissario straordinario. E proprio giovedì, alle 11:30, il Ministro della Protezione civile e delle Politiche del Mare, Musumeci ,terrà un’ Informativa al Senato su quanto accaduto ad Ischia.
Tutto ciò mentre l’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noti i dati di ottobre relativi ai prezzi della produzione industriale ,secondo cui: “Ad ottobre, i prezzi alla produzione dell’industria salgono del +28% su base annua. Il fatturato a settembre cala dell’1,2%, ma sale del 18% sull’anno, vola l’energia (+37,1%)”.
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