di Federica Marengo sabato 26 novembre 2022
-Nella duecentosettantaquattresima giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i bombardamenti russi nell’oblast di Donetsk, nella regione orientale del Paese. Sotto attacco delle forze armate di Mosca, infatti, Marinka e Kramatorsk, dove è rimasto ferito un uomo di settantuno anni ed è stata distrutta una struttura medica e sono stati danneggiati dei grattacieli.
Sempre ad Est del Paese, colpiti dai raid russi anche 8 villaggi, mentre 60 colpi di mortaio sono stati lanciati contro Nikopol.
Nella capitale Kiev, invece, circa 130 mila case sono senza elettricità e il Presidente ucraino Zelensky ha evidenziato come i servizi disponibili in molti quartieri della città non abbiano avuto un sostegno adeguato da parte delle autorità locali.
A tal proposito, dopo l’annuncio della Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, dell’invio da parte dei Paesi membri di trasformatori elettrici, nell’ambito della campagna “Generatori di speranza”, la Presidente del Parlamento UE, Metsola ha fatto sapere, via Twitter, che generatori e trasformatori sono in arrivo in Ucraina per “contribuire a mantenere in funzione le strutture essenziali del Paese, fornire energie a ospedali, impianti di approvvigionamento idrico, centri di soccorso, rifugi e antenne telefoniche”.
Secondo l’Intelligence britannica, la Russia starebbe usando per bombardare l’Ucraina vecchi missili cruise senza testate nucleari, al posto delle quali sarebbe apposta una zavorra ,per via della carenza di missili a lungo raggio. Tuttavia, per il New York Times, il Pentagono avrebbe allestito in Polonia un centro per la riparazione delle armi di artiglieria pesante occidentali fornite all’Ucraina, essendo impossibile ripararle sul campo di battaglia.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, in occasione della commemorazione dell’Holodomor, lo sterminio per fame provocato dall’URSS di Stalin in Ucraina dal 1932 al 1933, che causò milioni di morti, in un messaggio, ha detto: “Una volta volevano distruggerci con la fame, ora con l’oscurità e il freddo”, riecheggiato dal ministro degli Esteri Kuleba , che ha affermato: “Novanta anni fa, Stalin usò la fame come arma per far morire milioni di ucraini. Accendete una candela stasera per commemorare le vittime del genocidio dell’Holodomor del 1932-1933 e delle carestie artificiali di massa del 1921-1922 e del 1946-1947. Siamo sopravvissuti allora e non ci arrenderemo o ci abbatteremo oggi”.
A ricordare il tragico anniversario, anche la Presidente del Consiglio Meloni, che, tramite nota, ha dichiarato: “Nel giorno della ricorrenza dei 90 anni del Holodomor, lo sterminio per fame di milioni di ucraini voluto dal regime sovietico di Stalin, il pensiero va ai milioni di ucraini, in gran parte anziani e bambini, privati in pieno inverno di elettricità, acqua e riscaldamento dai bombardamenti russi che si accaniscono volutamente sulle infrastrutture civili. Azioni inaccettabili e in violazione del diritto internazionale che rafforzano la convinzione di sostenere il popolo ucraino nella sua battaglia per la libertà e la sopravvivenza”.
Ciò, mentre i primi ministri di Polonia, Morawiecki , Lituania, Simonyte, e Belgio, De Croo, in visita a Kiev, hanno firmato una dichiarazione congiunta con l’omologo ucraino, Shmigal, in cui hanno affermato il loro sostegno all’adesione del Paese all’Alleanza Atlantica e che si propone di intensificare all’interno della Nato la discussione sull’adesione dell’Ucraina all’organizzazione, in vista del prossimo vertice degli alleati, fissato per metà luglio a Vilnius. I tre Primi ministri , poi, hanno sottolineato l’importanza di rafforzare gli aiuti militari , finanziari e umanitari all’Ucraina nel contesto dell’invasione russa e il loro impegno a favore dell’avvio di colloqui sull’ingresso dell’Ucraina nella UE.
Ma da Mosca, il ministro degli Esteri russo, Lavrov, in un documentario trasmesso sul canale Rossiya24, ha affermato che “il popolo ucraino merita di vivere in amicizia accanto ai suoi fratelli slavi e sarà liberato dai governanti neonazisti” e il ministro della Difesa russo ha reso noto che il 26 novembre, a seguito del processo di negoziazione, nove militari russi ,che erano in pericolo di vita, in prigionia, sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev.
Infine, l’agenzia Belta.ha riportato la notizia, annunciata dal portavoce del ministro degli Esteri bielorusso, Glaz, della morte improvvisa del ministro degli Esteri bielorusso, Makei , la quale va inquadrata nell’alleanza della Bielorussia con la Russia e nel ruolo della Bielorussia come base per l’invasione dell’Ucraina attuata da Mosca a febbraio.
La morte improvvisa del ministro degli Esteri bielorusso Makei è stata così commentata su Twitter dal consigliere del ministero dell’Interno ucraino Gerashchenko: “Vladimir Makei, 64 anni, ministro degli Esteri bielorusso, è morto. Si dice che potrebbe essere stato avvelenato. Makei è stato nominato come possibile successore di Lukashenko. Era uno dei pochi non sotto l’influenza russa. Le voci dicono che questo potrebbe essere un suggerimento per Lukashenko”.
Quanto alla politica italiana, la Presidente del Consiglio Meloni ha presieduto in videocollegamento dalla sede della Protezione Civile il vertice svoltosi presso la Prefettura di Napoli ,per fare il punto sulla frana che ha travolto il comune di Casamicciola (isola Ischia) all’alba di oggi e che ha causato, al momento, la morte di una sola persona, una donna, ancora in via di identificazione e 10 dispersi, ed è rimasta a lungo in collegamento con il Comitato operativo del centro di coordinamento soccorsi allestito presso la Prefettura di Napoli.
Al vertice, erano presenti il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani , il ministro della Cultura, Sangiuliano, (a Napoli per assistere all’inaugurazione della stagione lirica del Teatro San Carlo, poi rinviata in segno di rispetto per le vittime e di solidarietà per la popolazione dell’isola d’Ischia) ,il ministro dell’Interno Piantedosi (che ha seguito le operazioni di soccorso dalla Centrale dei Vigili del Fuoco) , il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Musumeci, il Capo della Protezione Civile, Curcio, i sindaci di Ischia, il sindaco della città metropolitana di Napoli, Manfredi, il Presidente della Regione Campania De Luca, che ha chiesto lo stato di emergenza.
La Premier, che ha assicurato che allerterà tutti i ministri per un eventuale Consiglio dei Ministri da convocare con urgenza , ha anche espresso vicinanza alla popolazione ischitana, ringraziato i soccorritori e ha dichiarato che il Governo è pronto a fare la sua parte, mentre il titolare del Viminale , Piantedosi, ai microfoni del Tg2, ha detto che “la Prefettura , insieme alla Regione, sta disponendo l’evacuazione di circa 200 persone, per il ricovero delle persone interessate dal movimento franoso, che devono essere messe in salvo”.
Il Presidente della Repubblica Mattarella ha chiamato il sindaco della Città metropolitana di Napoli,Manfredi, per esprimere la propria vicinanza alle popolazioni colpite dalla frana, per esprimere riconoscenza per l’operato dei soccorritori e per fare il punto sulla situazione. Manfredi ha poi ringraziato il Capo dello Stato “per essere sempre vicino alla città e alla sua comunità”.
Attestati di solidarietà alla popolazione ischitana e un ringraziamento ai soccorritori sono arrivati poi, anche da leader e da esponenti di Maggioranza e Opposizione e dalle Istituzioni UE.
Nel frattempo, il ministero dell’Economia e delle Finanze, lavora per definire al meglio il testo del Ddl di bilancio 2023 del valore di 35 miliardi , approvato lunedì 21 novembre dal Consiglio dei Ministri, e per trovare le coperture, al fine di trasmetterlo al Parlamento lunedì 28 novembre.
Tuttavia, il dicastero di Via XX settembre ha precisato in una nota che: “In merito ad alcune notizie pubblicate oggi sulla manovra su vari capitoli (opzione donna, pensioni ecc) il Mef chiarisce di non aver diffuso alcun testo agli organi di stampa e che le cosiddette bozze che circolano a vario titolo rischiano di non corrispondere alla realtà dei fatti. Il Mef, conferma, al momento, i contenuti già approvati nel cdm di lunedì scorso e rinvia ogni valutazione al testo definitivo che sarà presentato entro lunedì in Parlamento”.
Un provvedimento che ha suscitato dure critiche da parte delle Opposizioni di centrosinistra , divise tra Pd e M5S , che definiscono la Manovra “iniqua”, poiché “lascerebbe indietro i più poveri”, “avvantaggiando invece gli evasori” , e si preparano a scendere in piazza, riecheggiati dal sindacato della Cgil e, il Terzo Polo (Azione e Italia Viva), pronto a federarsi in unico partito, che , invece, ha aperto al dialogo e alla collaborazione con l’Esecutivo per apportare modifiche alla Legge di Bilancio (in particolare, i leader Calenda e Renzi hanno invitato il Governo ad accedere al Mes per la Sanità, ritenendo insufficienti i 2 miliardi stanziati) e in settimana incontrerà la Presidente Meloni.
A questo quadro, si aggiunge la congiuntura flash del Centro Studi di Confindustria , nella quale si legge che nel IV° trimestre si rischierà un calo della produzione: “Gli indicatori qualitativi sono nel complesso negativi. L’alto prezzo del gas e l’inflazione all’11,8% erodono il reddito e risparmio delle famiglie, con impatto negativo sui consumi. Previsti investimenti in frenata in un quadro già in direzione recessiva. Il rialzo Bce dei tassi è un’altra zavorra sui costi delle imprese. Preoccupa il calo di liquidità, e l’onere del debito “assorbirà quota crescente del fatturato delle aziende italiane. L’industria italiana ha continuato a reggere in termini di produzione anche grazie alla relativa flessione dei prezzi delle materie prime non energetiche e agli interventi del governo, ma nel quarto trimestre si rischia un calo: gli indicatori qualitativi sono nel complesso negativi. Vi è un freno agli investimenti in uno scenario che aveva già virato in direzione recessiva fra impatto dell’inflazione record sulle famiglie e i consumi, rialzo dei tassi e, in prospettiva, una debolezza della domanda estera”.
Tutto ciò mentre le tensioni diplomatiche con la Francia sembrano essere sulla via della ricomposizione, visto il post pubblicato su Twitter dal Presidente francese Macron che, a un anno dalla firma del Trattato del Quirinale, ha ricordato: “Esattamente un anno fa, abbiamo suggellato l’unione tra i nostri due Paesi con un trattato. In questo giorno, invio un messaggio di profonda amicizia al popolo italiano”.
Un messaggio, cui ha così replicato il Presidente della Repubblica Mattarella : “Francia e Italia hanno assunto un anno fa l’impegno solenne di operare ancor più strettamente insieme. Il Trattato del Quirinale rilancia un’intensa e autentica amicizia tra i nostri popoli, che va alimentata nell’interesse comune dei due Paesi e, insieme, dell’Ue”, seguito dal ministro degli Esteri Tajani, che ha dichiarato: “L’Italia ricambia i messaggi di amicizia che arrivano da Parigi e che dimostrano come i rapporti tra i nostri Paesi non siano deteriorati. Rivolgiamo anche noi sentimenti di vicinanza al popolo francese”.
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