di Federica Marengo venerdì 18 novembre 2022
-Nella sessantaseiesima giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti i bombardamenti e i raid russi sulle regioni orientali e meridionali del Paese. Sotto attacco, infatti, Dnipropetrovsk e Nikopol, dove sono stati colpiti un impianto elettrico , un impianto a energia solare e dei condomini, mentre, secondo quanto riportato dal ministro dell’Energia ucraino, Shmyhal, in conferenza stampa,insieme con il Vicepresidente della Commissione UE Dombrovskis, quasi la metà del sistema elettrico è stato messo fuori uso dagli attacchi missilistici di Mosca.
Notizia, confermata dal Presidente ucraino Zelensky, che nel suo consueto videomessaggio alla popolazione, pubblicato sui suoi profili Social, ha evidenziato: “Dieci milioni di ucraini sono senza energia elettrica dopo una nuova ondata di attacchi missilistici da parte della Russia che ha causato la morte di almeno sette persone. Stiamo facendo di tutto per normalizzare la fornitura elettrica. La difesa aerea ucraina è riuscita ad abbattere sei missili da crociera e cinque droni. Ieri, la Russia ha colpito l’Ucraina colpendo più installazioni energetiche e altri edifici civili meno di due giorni dopo uno dei suoi bombardamenti più pesanti. Sette persone sono morte quando un missile ha colpito il loro condominio a Vilnyansk, vicino alla città meridionale di Zaporizhzhia. Un impianto di produzione di gas e una fabbrica di missili a Dnipro sono stati tra gli ultimi obiettivi, secondo quanto riferito da funzionari governativi. Coloro che soffrono di interruzioni di corrente sono principalmente nella capitale, Kiev, la città occidentale di Vinnytsia, la città portuale di Odessa, nel sud-ovest, e Sumy, nel nord-est”.
Quanto al presunto sabotaggio al gasdotto Nord Stream 1 e 2 dello scorso 26 settembre, la procura svedese che ha avviato l’indagine ha fatto sapere che il gasdotto è stato colpito da un grave sabotaggio che sono state trovate tracce di esplosivi su diversi oggetti estranei rinvenuti.
Immediato, il commento del Cremlino, tramite il portavoce Peskov, che ha evidenziato come sia importante stabilire chi vi sia dietro le esplosioni, per poi smentire l’ipotesi di un confronto tra il Presidente Putin e il Presidente USA Biden e lodare una possibile mediazione da parte del Presidente di Forza Italia, Berlusconi(smentita però dal Vicepremier e dal ministro degli Esteri Tajani) così come di ogni sforzo per il mantenimento della pace e per il raggiungimento di un’intesa e che ad essere persuaso a trovare un accordo dovrebbe essere Zelensky.
Il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza ed ex Presidente russo Medvedev , invece, su Telegram, ha lanciato un avvertimento a Kiev: “Gli Stati Uniti hanno sempre abbandonato i loro amici, lo faranno prima o poi anche questa volta. Il sostegno militare all’Ucraina è una questione tossica negli Stati Uniti e questo aumenterà ,finché il Congresso non sospenderà il sostegno sconsiderato al regime nazionalista dell’Ucraina. I congressisti americani stanno già facendo domande su dove vada l’enorme quantità di denaro destinata all’Ucraina. Dal prossimo gennaio ci sarà una Camera guidata dai repubblicani che “diventati più forti dopo le elezioni stanno guidando una grande ondata contro i democratici”.
Tuttavia, il consigliere del Presidente Zelensky, Podolyak, commentando la dichiarazione del capo di stato maggior americano Milley, secondo cui è molto bassa la probabilità di liberazione militare di tutti i territori occupati dai russi, compresa la Crimea, ha precisato che: la guerra potrebbe finire prima che l’Ucraina liberi tutti i territori con mezzi militari.
Riguardo all’andamento della guerra, l’intelligence britannica, ha spiegato che dopo il ritiro delle sue forze a ovest del fiume Dnipro, le forze russe continuano a dare priorità al riallestimento, alla riorganizzazione e alla preparazione delle difese nella maggior parte dei settori in Ucraina: gli spostamenti suggeriscono che gli strateghi russi si stanno preparando in caso di ulteriori importanti sfondamenti ucraini e che , per questo, starebbero costruendo nuovi sistemi di trincee vicino al confine con la Crimea e vicino al fiume Siversky-Donets tra gli Oblast di Donetsk e Lugansk, con l’obiettivo di rafforzare ed espandere le sue operazioni offensive vicino alla città di Bakhmut, nell’Oblast’ di Donetsk.
Intanto, mentre il consiglio dei governatori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha chiesto alla Russia di ritirarsi dalla centrale di Zaporizhzhia, in Polonia, dove si indaga sul missile di fabbricazione russa caduto sul territorio al confine con l’Ucraina e ,che sarebbe stato lanciato dalla contraerea ucraina per difendersi dagli attacchi di Mosca, sono giunti gli esperti inviati da Kiev con i quali hanno ricevuto il via libera dal Presidente polacco Duda, anche se non potranno investigare.
Infine, in merito alla questione dell’accordo Russia-Turchia-Onu sulle esportazioni di grano, in scadenza il 19 novembre e, prorogato per altri quattro mesi, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha fatto sapere che il presidente russo, Putin, ha avuto questa mattina un colloquio telefonico con il presidente turco, Erdogan, in cui , confermata la proroga delle esportazioni di grano e cereali, quest’ultimo ha rilanciato la necessità che Mosca riprenda i negoziati con Kiev , discutendo anche del ruolo della Turchia come centro di smistamento del gas naturale verso l’Europa, in concorrenza con quello liquido.
Sul fronte diplomatico , un nuovo appello alla pace è arrivato da Papa Francesco in un’intervista a La Stampa, in cui il Pontefice ha dichiarato: “La pace in Ucraina è possibile, siamo pronti a mediare. Valutiamo qualsiasi ipotesi e diamo valore a ogni spiraglio che possa portare a un cessate il fuoco vero”.
Quanto alla politica italiana, la Presidente del Consiglio Meloni ha tenuto nel primo pomeriggio una riunione con il Ministro per l’Autonomia differenziata Calderoli e con i Vicepremier Salvini e Tajani, il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e in, collegamento da Bruxelles, il responsabile degli Affari europei Fitto, all’indomani della Conferenza Stato-Regioni, in cui il Ministro Calderoli ha illustrato ai Presidenti delle Regioni la bozza della sua riforma che ,per Fratelli d’Italia e Forza Italia, dovrebbe procedere di pari passo con la riforma del Presidenzialismo e con la proposta di riforma volta ad assegnare alla città di Roma una maggiore autonomia rispetto agli altri enti locali,
Secondo indiscrezioni giornalistiche, all’incontro si è parlato dell’iter dell’autonomia e del metodo, con la Premier che avrebbe sottolineato l’impostazione con la quale si procederà, con l’obiettivo di ascoltare tutte le Regioni con audizioni nelle Commissioni parlamentari relative. E se per il ministro Calderoli: “L’autonomia è nel programma di governo, ma va fatta all’interno di una cornice più ampia di riforme, non da sola. Siamo il governo del fare, quindi prima facciamo meglio è. Quando le richieste delle Regioni sono legittime verranno accolte, quando sono strumentali no” e per il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida “Nessuno verrà lasciato indietro”, i Presidenti delle Regioni del Sud (perlopiù in quota Pd, ma vi è anche la perplessità da parte del Presidente della Regione Calabria Occhiuto, in quota Forza Italia, e la contrarietà delle Opposizioni: M5S, Terzo Polo e Sinistra italiana/Europa Verde) si dicono contrari all’autonomia differenziata e chiedono che la riforma Calderoli, che prevede, modificando l’articolo 117 della Costituzione ,l’allargamento a 23 delle materie di competenza delle Regioni, sia cancellata, in quanto metterebbe a rischio l’unità del Paese, sebbene il ministro per le Politiche europee, con delega al PNRR, Fitto, abbia chiarito: “Noi ci muoveremo nell’ambito della Costituzione. Le polemiche che vengono fatte a me appaiono molto strumentali. Gli articoli della Costituzione che regoleranno l’approvazione di questo provvedimento sono noti a tutti, mi piace sottolineare il 119 dove si parla di equilibrio e coesione ed è evidente che non ci sarà nessun provvedimento che, come viene raccontato, punta a dividere il Paese”.
In serata , poi, la Presidente del Consiglio Meloni ha presieduto un vertice a Palazzo Chigi con i capigruppo di Maggioranza per discutere della Manovra, in vista del Consiglio dei Ministri di lunedì nel quale dovrebbe essere approvata. Secondo indiscrezioni di stampa relative alle misure che la Legge di Bilancio da circa 30 miliardi dovrebbe contenere , si starebbe valutando lo stop allo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero, al vaglio nelle ultime ore, per avviare uno studio sulle modalità alternative per far emergere tali capitali.
Confermati, invece,il taglio di due punti del cuneo fiscale per un costo di circa 3,5 miliardi e il pacchetto famiglia, che prevede misure quali: il raddoppio da 100 a 200 euro della maggiorazione forfettaria dell’assegno unico universale per i nuclei familiari con quattro o più figli, e 100 euro in più per i nuclei familiari con figli gemelli, fino al compimento del terzo anno di età.
Allo studio anche il rifinanziamento di bonus tv e decoder ,un fondo di tre milioni di euro nel triennio 2023-2025 per aiutare i minori a conoscere il web, un fondo da 68 milioni dedicato, a decorrere dall’anno 2023, ai centri estivi a favore dei ragazzi, in modo che il sostegno delle opportunità socio-educative a favore dei minori diventi strutturale, l’incremento della dotazione del fondo per le misure anti-tratta (2 milioni in più per il 2023 e 7 milioni in più per il 2024) e la riassegnazione di risorse non spese per la certificazione del parità di genere e il rifinanziamento di Centri anti-violenza e case rifugio con 10 milioni in più dal 2023.
Al vaglio, inoltre, lo stanziamento di oltre mezzo miliardo in due anni (255 milioni per il 2023 e 250 per il 2024). per rifinanziare la ‘Nuova Sabatini’, diventata uno strumento strutturale di sostegno al sistema delle Pmi per l’acquisto o acquisizione in leasing di beni strumentali e per accelerare i pagamenti in favore delle Pmi venendo incontro alle esigenze di liquidità per la crisi energetica in corso, nonché a prorogare il meccanismo di semplificazione ,estendendo anche alle domande presentate dal primo gennaio 2022, nei limiti delle risorse disponibili, la possibilità di beneficiare dell’erogazione delle quote successive in un’unica soluzione.
Previsti anche: la proroga del termine per la realizzazione degli investimenti da parte delle imprese beneficiarie e il rifinanziamento dei contratti di sviluppo: in particolare, la norma prevede di destinare 3,2 miliardi di euro al finanziamento dei programmi di sviluppo industriale e per la tutela ambientale e 0,8 miliardi di euro ai programmi di sviluppo di attività turistiche.
In merito ai crediti d’imposta, si propone la proroga per il 2023 del credito d’imposta per investimenti in attività di formazione 4.0; il potenziamento dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali, mentre per il credito d’imposta per investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione, design e innovazione estetica si modificano le aliquote agevolative per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, ripristinando una differenziazione dei benefici spettanti tra le diverse attività agevolate in funzione del rischio tecnico e finanziario delle diverse tipologie di innovazione.
Critica l’Opposizione, con il Pd che pala di “Manovra -decretino”, priva di interventi sul lavoro,sui mutui e sul caro bollette, il M5S di “aiuto agli evasori” e del Terzo Polo (Azione-Italia Viva) che lancia una proposta alternativa sulla revisione del Reddito di Cittadinanza.
Prosegue, infine, da parte del Governo lo studio sul dossier immigrazione, con il ministro dell’Interno Piantedosi, che , a margine del Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto stamane a Napoli, ha dichiarato in merito: “L’Italia non ha lezioni da imparare da altri. Il nostro Paese ha già delle esperienze che vanno messe a sistema e rese funzionali, che siano da contraltare alle azioni di fermezza. Siamo fortemente convinti che ogni azione di fermezza per respingere i traffici illegali, soprattutto, nel Mediterraneo dovrà essere compensata con fenomeni di più lunga durata, strutturali, che prevedano flussi di ingresso legali e corridoi umanitari. L’indagine della Procura di Caltanissetta ha svelato cosa ruota attorno al traffico di uomini che avviene nel Mediterraneo, che non riguarda le Ong. La fermezza che noi intendiamo opporre e mantenere nei confronti di questo fenomeno dovrà essere compensata con fenomeni di più lunga durata, strutturali, che prevedono flussi di ingresso legali e corridoi umanitari. La convocazione straordinaria del Consiglio giustizia e affari interni del 25 novembre, che anticipa la convocazione ordinaria dell’8 dicembre, è già un primo successo e la riprova del fatto che l’Italia è riuscita ad ottenere che questo argomento troppo sottaciuto ritornasse alla giusta attenzione dell’Europa, per essere affrontato non come emergenza, ma come qualcosa che merita la giusta attenzione. Il sogno migratorio dei giovani provenienti dall’Africa lo dobbiamo gestire noi e i Paesi da cui provengono, non certo i trafficanti”.
Tutto ciò mentre il ministro degli Interni francese , stamane, ha annunciato dinanzi al Consiglio di Stato ,che la metà dei migranti della nave ONG Ocean Viking, ossia 123 su 234 persone, approdata la scorsa settimana a Tolone e ,al centro di tensioni tra Francia e Italia, è stata oggetto “di un rifiuto di ingresso in territorio” francese. Fra gli ingressi accordati quello a una quarantina di minori isolati e presi in carica dagli aiuti sociali all’infanzia.
E dall’Eliseo, secondo quanto riportato dall’Ansa, si è rilevato che: “La gestione italiana del caso della Ocean Viking è stato un brutto gesto, ma l’importante è continuare la cooperazione e non fermarsi qui”. Sempre le stesse fonti vicine al presidente Macron, hanno sottolineato come “dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni efficaci per l’immigrazione. Semplicemente, ciò che è molto chiaro, è che le persone che abbiamo accolto, saranno detratte dalla rilocalizzazione nel quadro degli accordi che abbiamo con l’Italia”.
Dei ricollocamenti , così come del ruolo e della regolamentazione delle Ong, i ministri dell’Interno dell’Ue discuteranno nel corso del vertice fissato per il 25 novembre a Bruxelles.
Riguardo al Covid19, pubblicati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati ora a cadenza settimanale e non più giornaliera sull’andamento della pandemia, secondo cui, negli ultimi sette giorni, è risalito l’indice Rt di contagio, passato da 0,83 a 0,88 e l’incidenza dei casi, passata da 307 casi per ogni 100 mila abitanti a 353. In crescita, il tasso di occupazione in terapia intensiva che sale al 2,5% ,rispetto al 2,0% di sette giorni fa , come pure il tasso di occupazione in aree mediche che sale al 11,0% rispetto al 10,0% della settimana scarsa.
Una Regione è classificata questa settimana a rischio alto : la Liguria; 12 sono a rischio moderato (rispetto alle 4 della settimana precedente) e 8 a rischio basso. Le 12 a rischio moderato sono: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Provincia Trento, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto.
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