di Federica Marengo mercoledì 16 novembre 2022
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-Nella duecentosessantaquattresima giornata di guerra in Ucraina, all’indomani della morte di due civili causata dall’abbattimento di un missile su una fattoria al confine tra Ucraina e Polonia, a Bali, dove si è concluso il G20, si è tenuta una riunione straordinaria della Nato e dei Paesi del G7 per fare il punto sulle valutazioni iniziali dell’intelligence USA e per procedere all’accertamento dei fatti.
Quindi, come confermato dal Presidente della Polonia, Duda, che ha parlato di “incidente sfortunato” e dal Premier Moraiewski e dalla stessa Nato in conferenza stampa ,non si è trattato di un attacco russo nei confronti di un Paese dell’Alleanza Atlantica, che , in base all’articolo 5 del trattato Nato, avrebbe determinato il coinvolgimento nella guerra contro Mosca del Paese colpito insieme con tutti gli altri Paese dell’Alleanza, ma di un missile di fabbricazione russa della difesa aerea ucraina lanciato dall’Ucraina a contrasto del raid russo di ieri su almeno 10 regioni del Paese da Kiev a Leopoli.
Inoltre, è stato precisato che la Polonia non ha invocato l’articolo 4 della Nato, secondo cui “le Parti si consulteranno ogniqualvolta , a giudizio di una di esse , l’integrità territoriale , l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate”.
Da Bruxelles, poi, dove si è riunito il Consiglio Nord Atlantico, il segretario della Nato Stoltenberg ha dichiarato in conferenza stampa: “Le indagini sull’accaduto sono in corso, necessitiamo di aspettare l’esito, ma non abbiamo indicazioni che le esplosioni siano frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando un attacco alla Nato. Gli esiti preliminari delle indagini dicono che l’incidente è stato provocato da un missile di difesa anti-aerea ucraino. Voglio dire in maniera chiara che Kiev non ha colpe, al contrario quanto avvenuto è il risultato del massiccio lancio di missili russi sull’Ucraina. Questa è la dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose. Quindi il modo migliore per evitare che accada qualcos’altro di simile è che la Russia fermi questa guerra. La Nato ha rafforzato la sorveglianza sul lato orientale, sia con truppe di terra sia con difese aeree. La Nato non è parte del conflitto in Ucraina, provvede al sostegno dell’Ucraina per la sua difesa e forniremo più aiuti per la difesa aerea. L’Ucraina ha il diritto di difendere contro la guerra illegale della Russia. Abbiamo sistemi di difesa aerea operativi 24ore su 24 con aerei, abbiamo sistemi di terra e navali. I nostri sistemi di difesa anti-aerea entrano in funzione se c’è un attacco, ma non abbiamo evidenze che in Polonia ci sia stato un attacco deliberato. Stiamo valutando la nostra presenza nella parte est dell’Alleanza. Abbiamo già aumentato in maniera significativa anche la difesa aerea di queste regioni. Dobbiamo valutare attentamente la minaccia verso i Paesi Nato, adottando decisioni per una presenza a lungo termine nella zona est dell’Alleanza”.
Secondo l’agenzia russa Ria Novosti, il Cremlino, che ha convocato in serata l’ambasciatore polacco, avrebbe sottolineato positivamente “la reazione misurata” degli USA alle notizie sulla caduta di missili in Polonia, atteggiamento “in contrasto con le dichiarazioni isteriche di altri Paesi” , e avrebbe rilevato che “la Polonia aveva tutti i mezzi per dire immediatamente che, vicino al confine ucraino, erano caduti frammenti di missili S-300 e, di conseguenza, tutti avrebbero capito che non poteva trattarsi di missili appartenenti alle forze armate russe e, quindi, vi è stato un tentativo di provocare uno scontro Nato-Russia”, mentre il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza ed ex Presidente russo Medvedev ha scritto su Twitter che le accuse rivolte alla Russia per i missili caduti sulla Polonia provano che “combattendo una guerra ibrida contro la Russia, l’Occidente si avvicina a una guerra mondiale”.
Il Presidente ucraino Zelensky, invece, intervenuto nuovamente al G20 di Bali, alludendo alla Russia come “Stato terrorista”, ha sostenuto che “l’attacco missilistico finito in Polonia costituisce un autentico messaggio della Russia al G20”.
E a proposito del G20 a Bali, quest’ultimo, passato il testimone all’India, prossimo Paese organizzatore a presiedere il vertice, non si è concluso con un accordo pieno, ma si legge nel documento finale che “la gran parte dei membri condanna fermamente la guerra in Ucraina”.
Intanto, sul fronte dei combattimenti, proseguono i blackout energetici e gli attacchi russi su quasi tutta l’Ucraina da Kiev a Odessa, dove sono state udite forti esplosioni.
Continua però anche la controffensiva di Kiev nella regione nord-orientale del Paese, con l’esercito ucraino che ha liberato un altro villaggio nel Lugansk.
Quanto alla politica italiana, giornata conclusiva del G20 a Bali, per la Presidente del Consiglio Meloni, che, prima di incontrare il Presidente cinese Xi-Jinping e ,dopo i bilaterali con il Primo ministro indiano Modi , definito da quest’ultimo “incontro eccellente”, nel quale i due leader hanno concordato sul rafforzamento dei rapporti tra India e Italia e hanno parlato della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze sulla sicurezza energetica ed alimentare, e con il Primo Ministro australiano, con il quale vi è stata una convergenza sull’intenzione di rafforzare una collaborazione in ambito economico, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha dichiarato: “C’era la questione complessa dell’aggressione della Russia all’Ucraina. Non si poteva fingere di non vedere quello che sta accadendo con l’aggressione russa. La situazione era molto complessa, il G20 c’erano gli ingredienti perché si traducesse in un fallimento ma è stato un successo. La questione più complessa era la gestione dell’aggressione russa all’Ucraina. Un successo è rappresentato dal negoziato sul grano, un punto che io stessa ho sottolineato e che ha raccolto il sostegno di tutti i leader, Russia compresa. Sulla vicenda Ucraina, tutti ci rendiamo conto che si deve lavorare ad una soluzione alla crisi ma non si può prescindere dalla volontà della nazione aggredita. Speriamo di trovare un accordo con Zelensky per uscire dal conflitto nel minor tempo possibile. Confesso, non sono riuscita a organizzare tutti i bilaterali chiesti con l’Italia, credo però che un elemento dirimente sia l’idea di un governo solido, stabile, che dà una proiezione di lungo periodo e che rende più facile immaginare l’Italia come fondamentale per le relazioni. L’Italia è stata protagonista del G20, intorno a noi c’è stata molta attenzione e curiosità, sicuramente anche dal fatto che l’Italia fosse l’unica nazione con un capo di governo donna, ce ne erano 4 su 41 partecipanti totali. Sul tema della parità ,il nostro paese era un fanalino di coda, ora siamo all’avanguardia, ed è un è elemento che fa piacere. Questo summit è stato anche un’occasione per combattere la narrazione ‘Occidente contro resto del mondo’. È la ragione per cui l’Italia si è molto concentrata sui confronti bilaterali con nazioni con le quali c’è minore capacità di incontrarsi. Gli incontri bilaterali sono importanti non solo con i Paesi del G7, più abituati a vedersi, ma sicuramente anche con altri attori molto importanti, Paesi emergenti e resto del mondo. C’è stato ieri un lungo e molto cordiale colloquio con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden , ci siamo ripromessi di rivederci molto presto. Con il presidente Biden ,abbiamo parlato di energia, gli Usa garantiscono la loro disponibilità a aumentare le forniture di gas. Rimane aperta la questione dei prezzi ma abbiamo trovato un’amministrazione aperta a ragionare con l’Ue per trovare soluzione per calmierare i prezzi, atteso che i fornitori di Gnl sono aziende private. Questa mattina brusco risveglio con notizie che arrivavano dalla Polonia, abbiamo chiesto informazioni, ci siamo riuniti e consultati con gli alleati. L’ipotesi che sulla Polonia sia caduto un missile dell’antiaerea ucraina non cambia la sostanza, la responsabilità di quello che è accaduto per quanto ci riguarda è tutta russa. E con gli alleati abbiamo condannato gli attacchi missilistici di Mosca. Abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere anche con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in materia di immigrazione. Quello che è accaduto nei giorni discorsi dimostra ancora una volta come le soluzioni fin qui individuate non siano probabilmente le migliori e non siano sufficienti. Quindi, abbiamo ragionato di come organizzare delle riunioni in cui si possa mettere le varie soluzioni sul tavolo per cercare di collaborare su una materia su cui è molto meglio collaborare piuttosto che stare a discutere”.
Al termine del confronto con i cronisti, quindi, la Premier Meloni ha tenuto un bilaterale di un’ora , definito “cordiale”, con il Presidente cinese Xi-Jinping, nel quale si è parlato di come lavorare per fermare la guerra in Ucraina, dell’export italiano in Cina e di diritti umani. Il Presidente Xi ha poi invitato in Cina la Presidente del Consiglio che ha accettato. Riavviato , dunque, il dialogo tra Italia e Cina.
Nel frattempo, in Italia, a Roma, il ministro dell’Interno Piantedosi ha tenuto l’Informativa dapprima a Senato e poi alla Camere sugli episodi legati ai salvataggi in mare di immigrati da parte di diverse ONG accaduti pochi giorni fa.
Nel suo intervento a Palazzo Madama, quindi , il ministro dell’Interno ha dichiarato: “La priorità assoluta è la tutela della dignità delle persone. Questa è la lente attraverso cui mettere a fuoco le decisioni dell’Esecutivo a cui spetta il compito di governare i flussi migratori. Sull’immigrazione si deve agire con umanità e fermezza e non c’è alcuna “intenzione di venire meno ai doveri dell’accoglienza ma in Italia non si entra illegalmente, la selezione non la fanno i trafficanti di esseri umani. L’obiettivo è quello per di governare i flussi anziché subirli.
Quindi, il ministro Piantedosi è passato a illustrare i dati: “Attualmente sono circa 100mila i migranti nel sistema di accoglienza italiano e le prefetture segnalano una saturazione dei posti e delle disponibilità. Nel 2022 si registrano 69mila richieste di asilo, il 56% in più rispetto allo scorso anno. Ed il 57% di quelle esaminate , si sono concluse con il diniego: ” significa che la maggioranza dei migranti che arrivano in Italia è spinta da motivazioni economiche e non ha titolo di restare qui. Nel periodo che va dall’1 gennaio2021 al 9 novembre 2022 le Ong, nell’ambito di 91 eventi disbarco, hanno portato sulle coste italiane 21.046 migranti, dicui 9.956 nel 2021 e 11.090 nel 2022. Secondo i dati Frontex, sul totale degli ingressi irregolari nel territorio dell’Unione nel 2022, gli attraversamenti lungo il canale di Sicilia rappresentano la rotta principale degli ingressi illegali diretti in Europa via mare anche se tali ingressi sono incomparabili ai flussi via terra per oneri, modalità tecnico-operative e complessità di scenari di intervento”.
Infine, su UE e Ong ,ha spiegato: “In merito alla questione delle attività delle navi Ong, queste continuano a rappresentare un fattore di attrazione, un ‘pull factor’ per i flussi di migranti e sono importanti anche per le organizzazioni criminali che basano il loro modus operandi sulla presenza di assetti ong nell’area. La Ocean Viking non è mai entrata in acque italiane ed ha deciso autonomamente di dirigersi verso le coste francesi. L’individuazione del ‘place ofsafety’ avrebbe dovuto esser fatta dallo Stato competente dell’area Sar Malta in cui le navi sono intervenute, Libia e Malta, e poi dallo Stato di bandiera. La richiesta del ‘pos’ deve arrivare dallo Stato di bandiera delle navi non dalle Ong. Queste navi agiscono in modo autonomo compromettendo anche la capacità di fare operazioni di salvataggio. E’ quindi legittimo considerare il transito di queste imbarcazioni non inoffensivo. Il titolare del Viminale è quindi passato al meccanismo della redistribuzione dei migranti, sistema che non riesce a decollare perché serve una nuova politica europea realmente basata sul principio di solidarietà”.
Da qui, il ministro Piantedosi ha illustrato le proposte del Governo in merito: “L’Italia, sta per attivare corridoi umanitari per le persone vulnerabili, da usare come leva anche per i Paesi di origine e transito dei flussi. Dobbiamo creare percorsi legali di ingresso per i Paesi che collaborano alla prevenzione delle partenze illegali ed ai rimpatri, con un meccanismo premiale a favore dei Paesi più impegnati nel contrasto all’immigrazione illegale. L’Italia è favorevole ad un piano complessivo di sostegno allo sviluppo del Nord Africa che coniughi le misure per la crescita con quelle per la sicurezza e il contrasto al traffico degli esseri umani e che soprattutto sia condizionato ad una maggiore collaborazione per la prevenzione delle partenze e per l’attuazione dei rimpatri. Serve un piano Mattei per l’Africa, cioè programmi di investimento di ampio respiro verso i Paesi destinatari, che hanno dinamiche demografiche esplosive e che devono essere coinvolti nella gestione delle risorse messe a disposizione affinché si realizzino processi di crescita duraturi e sostenibili”.
A seguire, le repliche in Aula, con la Maggioranza che ha espresso sostegno alla linea dell’Esecutivo e con la capogruppo del Pd, Malpezzi che, invece, ha accusato il Governo di aver isolato l’Italia in UE e di non avere una vera politica di gestione dell’immigrazione e di fare solo propaganda, definendo il ministro degli Interni, “ventriloquo di Salvini”,mentre il leader del Terzo Polo (Azione-Italia Viva), Calenda, ha evidenziato: “Siamo sempre allo stesso punto replicandolo lo stesso identico, aggiungo incivile, spettacolo del governo Conte uno con Matteo Salvini al Viminale: navi bloccate in rada, un aberrante triage della disperazione, critiche assurde ai medici che fanno il loro lavoro in condizioni disperate, il tutto condito con un triste linguaggio burocratico che diventa un po’ disgustoso se applicato a poveri sventurati. Un giorno ci spiegherà la geniale genesi dell’espressione carico residuo. Siete partiti col pugno duro e vi siete trovati con un pugno di mosche ; deve essere incrementata una politica opposta a quella di Salvini, dalla creazione di una agenzia per l’immigrazione che trasformi questa emergenza in una risorsa alla cooperazione internazionale” .
Per la capogruppo del M5S, Floridia, “piuttosto che la propaganda è necessario ottenere in UE la modifica del Trattato di Dublino e il raggiungimento di un accordo sulla redistribuzione degli immigrati nei vari Paesi dell’Unione”.
Sulla questione, a margine della riunione del Collegio dei Commissari a Bruxelles e alla vigilia della riunione dei ministri degli Interni del G7 di domani in Germania, si è espressa la Commissaria agli Affari Interni Johansson, la quale ha detto: “Sugli arrivi sui migranti in Italia “siamo pronti a dare sostegno e ad aiutare in questa situazione. E avrò anche l’opportunità di incontrare il nuovo ministro italiano domani in Germania e questa è forse una cosa di cui discuterò”.
Netto, il monito della Conferenza Episcopale Italiana: “La chiusura verso i migranti è inefficace e non dignitosa”.
Tuttavia, l’Esecutivo è al lavoro sulla Manovra che, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia Giorgetti, da Bali, dove ha avuto nelle ultime ore un bilaterale con il segretario del Tesoro USA Yallen, che ha esortato l’Italia a continuare sulla strada della ripresa, dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri, lunedì.
Tra le misure contenute nella Legge di Bilancio, come anticipato dal Viceministro all’Economia Leo, la “tregua fiscale”, ovvero: l’eliminazione delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro e la riduzione dal 50% di quelle tra 1.000 e 3.000 euro (ciò varrebbe per le cartelle fino al 2015) e anche la sanzione potrebbe essere ridotta, probabilmente al 5%, mentre aggi e interessi andrebbero del tutto cancellati. Ciò, in quanto i costi di riscossione sono maggiori degli introiti.
Difficile, invece, l’estensione della tassa piatta incrementale ai dipendenti , ma si ragiona su interventi relativi ai premi di produttività per i dipendenti del settore privato. Da gennaio, infine, la riforma delle sanzioni con deleghe e decreti legislativi.
Altro dossier al centro dell’azione dell’Esecutivo, quello del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con il ministro delle Politiche Europee, con deleghe proprio al Piano , Fitto, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Chigi i sindacati Cgil, Cisl ,Uil e Ugl e una ventina di sigle rappresentanti le imprese.
I sindacati ,al termine dell’incontro, si sono detti soddisfatti per la volontà del Governo di avviare un percorso comune e per l’apertura di una serie di tavoli su parti specifiche del Piano Nazionale, sollecitando la velocizzazione nel raggiungimento degli obiettivi per accedere alla nuova tranche di fondi della UE e in particolare sulle assunzioni nella Pubblica Amministrazione e dicendosi d’accordo sulle modifiche che tengano conto dell’emergenza energetica.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera definitivo della Camera al Dl Aiuti Ter, contenente misure a sostegno di imprese e famiglie in difficoltà per il caro bollette, con 100 voti favorevoli, 5 contrari e 55 astenuti (Pd e M5S)
Tutto ciò mentre , la Banca Centrale Europea , nel suo “Rapporto sulla stabilità finanziaria di novembre” ha evidenziato come i rischi per la stabilità finanziaria dell’area euro siano aumentati tra shock energetico , alta inflazione e bassa crescita , con condizioni che si vanno inasprendo, e l’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato i dati di ottobre relativi all’inflazione, aumentata all’11,8% su base annuale , rispetto all’8,9% di settembre e al +3,4% su base mensile, accelerazione trainata, ancora una volta dai Beni energetici e dai Beni Alimentari.
Si tratta di un record dal 1983 (quando l’inflazione toccò il +13,05%). A registrare un’accelerazione nel mese di ottobre anche il carrello della spesa, ovvero i beni per la cura della casa e della persona, balzato al 12,6%.
Per il Governatore di Bankitalia, Visco, che stamane ha tenuto una lectio magistralis alla Camera, l’aumento dei prezzi non si elimina con i salari più alti ,perché ciò innescherebbe una spirale.
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