di Federica Marengo lunedì 14 novembre 2022
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-Nell duecentosessantaduesima giornata di guerra in Ucraina, il Presidente Zelensky si è recato a sorpresa a Kherson, città nella regione meridionale annessa alla Russia in base ai referendum del settembre scorso (illegittimi per Kiev e per la comunità internazionale) e, occupata dalle truppe russe e liberata da queste ultime trasferitesi sulla riva opposta, quella orientale ,del fiume Dnipro, dove è iniziato il fuoco incrociato tra le due sponde e dove una mina ha ucciso una famiglia di 4 persone, tra cui un bambino di 11 anni.
Secondo l’agenzia Reusters, Zelensky, che nelle ultime ore ha accusato Mosca di aver compiuto crimini di guerra a Kherson, ha ringraziato la Nato e i Paesi alleati europei per il sostegno, rivolgendosi poi alle truppe e dicendosi “pronto alla pace per tutto il Paese”, in quanto il ritiro russo segna “l’inizio della fine della guerra”.
Immediata la reazione del Cremlino, che, tramite il portavoce Peskov, trinceratosi dietro un no comment, sulla visita a Kherson del Presidente ucraino, ha evidenziato come la città sia da considerare territorio annesso alla Federazione russa. Inoltre, Peskov, ha assicurato che Mosca sta lavorando alla proroga dell’accordo sul grano. Negli ultimi due giorni, infatti, secondo quanto riferito dal ministero delle Infrastrutture ucraino,sono partite dai porti di Odessa 12 navi cariche di prodotti agricoli.
In merito ai negoziati, il viceministro degli Esteri ed ex ambasciatore russo presso la Nato, Grushko, ha fatto sapere che per Mosca è inaccettabile la condizione posta dall’Ucraina di un ritiro delle truppe russe per avviare i negoziati.
Per i media russi, infine, vi sarebbe stata nella giornata di oggi una riunione tra la Cia e i servizi di Mosca ad Ankara, notizia confermata da un portavoce della Casa Bianca, che ha riferito che l’incontro sarebbe avvenuto per mettere in guardia Mosca contro l’uso delle armi nucleari in Ucraina. A tal proposito, il Presidente americano Biden ,dal G20 di Bali, ha assicurato che gli USA continueranno a fornire agli ucraini le capacità di difendersi e non si impegneranno in negoziati che riguarderanno l’Ucraina, senza l’Ucraina.
Il consigliere alla sicurezza nazionale USA, Sullivan, invece, ha suggerito al Presidente Zelensky di aprire ai negoziati con la Russia e di iniziare a pensare a richieste realistiche e a priorità per le trattative, inclusa una rivalutazione dell’obiettivo di riconquistare la Crimea annessa nel 2014, mentre la segretaria al Tesoro statunitense, Yellen,ha sottolineato come la fine della guerra sia un imperativo morale ed economico e il segretario generale della Nato, Stoltenberg ,durante una conferenza stampa con i membri del governo olandese all’Aja, ha dichiarato :“L’obiettivo del Presidente russo Vladimir Putin è “lasciare l’Ucraina al freddo e al buio questo inverno. Il ritiro della Russia da Kherson dimostra “l’incredibile coraggio” delle forze armate ucraine. Spetta all’Ucraina decidere quali termini sono accettabili per i negoziati per mettere fine alla guerra. Il ruolo della Nato è quello di sostenere Kiev. Le forze armate russe conservano capacità significative, così come un gran numero di truppe e la Russia ha dimostrato la volontà di sopportare perdite significative. Hanno anche mostrato estrema brutalità. I prossimi mesi saranno difficili”.
Intanto, mentre a Bruxelles, l’Alto rappresentante della UE per la Politica estera, Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri, ha annunciato l’approvazione di un altro pacchetto di sanzioni contro le persone responsabili della repressioni dei manifestanti in Iran, riferendo di un colloquio tenuto ieri con il ministro degli Esteri iraniano Kananai, nel quale i due hanno discusso dell’accordo sul nucleare, ma soprattutto del sostegno militare da parte dell’Iran alla Russia, a Bali, in Indonesia, in occasione del G20, si è tenuto un incontro bilaterale, il primo dal 2017, tra il Presidente USA Biden e il Presidente cinese Xi Jinping, ( reduci, rispettivamente dalla conferma nelle elezioni di Midterm e dalla conferma per un terzo mandato-record dai tempi di Mao), nel quale, discusso di guerra in Ucraina, questione indipendenza di Twain, embargo hi-tech e crisi del clima, riapertosi il dialogo tra le parti, sugellato da una stretta di mano tra i due, assicurando la gestione responsabile della competizione tra i due Paesi e il giusto corso delle relazioni attraverso scambi schietti, entrambi hanno concordato sull’opposizione all’uso dell’arma nucleare in Ucraina.
Il Presidente francese Macron, invece, giunto anch’esso al vertice di Bali, secondo un comunicato dell’Eliseo sulla linea della presidenza, chiederà alla Cina, preoccupata per la guerra russo-ucraina, di esercitare pressione sulla Russia nell’ottica della de-escalation e di un ritorno al tavolo dei negoziati, nel rispetto del diritto internazionale. Sempre Macron, poi, dovrebbe avere nei prossimi giorni, al termine del summit indonsesiano, un colloquio telefonico con il Presidente Putin, assente al G20, dove è invece presente la delegazione russa guidata dal ministro degli Esteri Lavrov, riguardo al quale si è diffusa la notizia, smentita dalla portavoce Zakharova, di un malore e di un ricovero dello stesso appena arrivato a Bali.
Sul fronte dei combattimenti, proseguono gli attacchi russi nella regione orientale di Donetsk e Lugansk, ma anche a Poltava, Kharkiv e Dnipropetrovsk. Tuttavia, si tratta di attacchi indirizzati da Mosca sempre a infrastrutture energetiche o vicino ad impianti nucleari. A tal riguardo, secondo l’agenzia Reuters, una bozza della terza risoluzione del consiglio dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica sulla guerra in Ucraina, che dovrebbe riunirsi mercoledì, invita nuovamente la Russia a cessare tutte le azioni contro gli impianti nucleari ucraini, incluso Zaporizhzhia. Nel testo, si legge infatti che: “Il consiglio invita la Federazione Russa ad abbandonare le sue pretese infondate di proprietà della centrale nucleare di Zaporizhzhia, a ritirare immediatamente i suoi militari e altro personale dalla centrale e a cessare tutte le azioni contro e presso la centrale e qualsiasi un altro impianto nucleare in Ucraina”.
Quanto alla politica italiana interna, la giornata di oggi si è aperta con l’atterraggio della Presidente del Consiglio Meloni a Bali, dove parteciperà al G20 e avrà alcuni importanti bilaterali con capi di Stato, tra cui, nella giornata di domani, il Presidente USA, Biden e con la telefonata e la nota congiunta del Presidente della Repubblica Mattarella e del Presidente francese Macron, alla luce delle tensioni tra Italia e Francia scaturite dalla vicenda del mancato sbarco, su decisione del Governo , sulle coste italiane dei 320 immigrati a bordo della nave Ocean Viking della ONG francese Sos Meditérranée , accolti poi al porto di Tolone, tra i malumori francesi e lo stop da parte di questi ultimi al meccanismo di redistribuzione su base volontaria , nel quale si legge: “I due presidenti hanno entrambi affermato la grande importanza delle relazioni tra la Francia e l’Italia ed hanno sottolineato la necessità di mettere insieme le condizioni per una piena cooperazione in tutti i settori, tanto a livello bilaterale che in seno all’Unione europea”.
Una mediazione da parte del Capo dello Stato arrivata proprio nel giorno del vertice a Bruxelles dei ministri degli Esteri della UE, cui ha preso parte per l’Italia, il Ministro Tajani, il quale, al termine della riunione, ha dichiarato alla stampa: “La riunione del Consiglio Affari Esteri si è svolta in maniera tranquilla. L’Italia ha posto il problema della migrazione, è un problema europeo, non di Italia e Francia. Ho ribadito che per noi il problema va affrontato a livello comunitario. I toni oggi non erano di frattura. Mi sembra ci fosse la volontà di tutti di cercare e trovare una soluzione europea sui migranti. Con la collega francese in Consiglio Affari Esteri i toni sono stati positivi. Le parole di Mattarella e Macron sono state chiare, non vogliamo aprire polemiche nei confronti della Francia e della Germania. L’Italia ha chiesto una riunione congiunta dei ministri degli Esteri e dell’Interno europei. Non è che c’è una regola, le Ong devono rispettare determinate regole. Quanto a cosa farà l’Italia alla prossima nave di una Ong che trasporta migranti , bisogna vedere caso per caso, ogni fatto è diverso dall’altro. Bisogna raccogliere le informazioni e vedere nei dettagli. Per quel che riguarda gli accordi sui ricollocamenti iniziamo a mantenere le regole che ci sono in attesa di regole migliori”.
Sul tavolo , la richiesta da parte dell’Italia di 10 miliardi di euro da investire su un piano Marshall per l’Africa (in cui il ministro degli Esteri Tajani dovrebbe recarsi per fare accordi con i Paesi di origine al fine di fermare le partenze), e investimenti anche nei Balcani per aiutare la stabilità di quella parte d’Europa e la stretta , con un nuovo codice di comportamento, sulle ONG, che nei criteri di sbarco dovrebbero rispondere al Paese di bandiera.
Ciò, mentre la portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, nel consueto punto stampa, ha dichiarato: “Nell’obbligo di salvare le vite in mare non c’è differenza tra le navi delle Ong o le altre navi: è un obbligo chiaro e inequivocabile, e a prescindere dalle circostanze. I servizi della Commissione europea sono al lavoro su unpiano d’azione per le migrazioni e in questo contesto sarà convocata una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno”.
Compatta, la Maggioranza, a sostegno della linea del Governo sulla stretta all’immigrazione e ai regolamenti delle ONG, che dovrebbe trovare compimento in un provvedimento ,che dovrebbe essere illustrato dal ministro dell’Interno Piantedosi nel corso dell’Informativa alle Camere di mercoledì, chiesta dalla Opposizioni. Il Presidente del Senato La Russa, infatti, in quota Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “Io credo che l’opera del presidente Mattarella sia sempre utile, ma credo anche che la fermezza del nostro governo debba essere condivisa. Credo che l’interesse nazionale vada difeso ciascuno con il proprio ruolo. Il presidente della Repubblica sta svolgendo benissimo il proprio ruolo, come credo i nostri ministri e il presidente del Consiglio. I toni devono essere garbati, ma la sostanza deve essere chiara: l’Italia non può essere lasciata sola a gestire il problema migratorio. L’Italia non può essere l’unica nazione come terra di prima accoglienza”.
Soddisfatto per le politiche attuate dal Governo sia in materia di immigrazione che economica (con il varo imminente , dopo il Dl Aiuti Quater, della Manovra), il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture , nonché segretario della Lega , Salvini, che ha affermato: “Sui migranti l’importante è che l’Europa faccia la sua parte. I paesi del Mediterraneo non possono essere lasciati da soli. Sono orgoglioso dei segnali di cambiamento che il governo in queste prime tre settimane ha dato da tutti i punti di vista. Manterremo gli impegni con il consenso di tutti. In manovra ci saranno l’avvio di Quota 41, l’aumento del tetto della flat tax, la revisione del reddito di cittadinanza e una nuova pace fiscale”.
Più prudente e ,orientata alla mediazione e alla ricucitura dello strappo diplomatico tra governo italiano e francese ,la posizione di Forza Italia e di Noi moderati, per i quali,ad ogni modo, l’Italia non può essere lasciata sola dalla UE nella gestione dell’immigrazione e degli sbarchi.
In casa dell’Opposizione di centrosinistra, invece, che ringrazia l’operato di mediazione e di ritessitura del rapporto diplomatico con la Francia del Presidente della Repubblica Mattarella (a un anno dalla firma del Trattato di cooperazione del Quirinale), dure le critiche del Pd, che sabato si riunirà in un’assemblea via streaming per avviare il Congresso e che cerca la quadra su alleanze e candidature alle Regionali in Lombardia e nel Lazio , secondo cui il Governo Meloni, che ha attuato una politica migratoria “disumana”, rischia di isolare l’Italia in Europa e a livello internazionale.
Critico verso la Francia e la sua reazione sproporzionata, ma anche nei confronti dell’Esecutivo e della sua gestione “propagandistica” dell’immigrazione, il Presidente del M5S Conte, in queste ore alle prese con le tensioni e i malumori interni , causati dai due ex parlamentari del M5S, l’ex reggente Vito Crimi e la ex vicepresidente del Senato, Paola Taverna, i quali, secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, starebbero per firmare un contratto di consulenza con i gruppi pentastellati di Camera e Senato, suscitando le proteste dei collaboratori licenziati.
Infine , il Terzo Polo di Calenda e Renzi, ritenendo la reazione della Francia “sproporzionata e determinata da questioni di politica interna” ,evidenziando il ruolo di mediatore e di pontiere con la Francia del Capo dello Stato, Mattarella , ha attaccato il Vicepremier e ministro Salvini, definendolo “Il problema politico più rilevante per il Governo e per l’Italia”.
Il Governo, nel frattempo , continua a lavorare alla Manovra, attesa a Bruxelles per fine mese, e al reperimento delle risorse per finanziarla, la quale, tra le misure previste,come spiegato in un’intervista a La Repubblica, dal Sottosegretario al Lavoro, Durigon, dovrebbe contenere la norma transitoria sulle Pensioni : Quota 41, che , evitando dal 1° gennaio 2023 il ripristino della Legge Fornero e lo scaloe, rende possibile l’uscita a 61 o 62 anni per il solo 2023, per il costo di 1 miliardo e che dovrebbe riguardare 40-50 mila lavoratori e anticiperà la riforma organica prevista per il prossimo anno.
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