di Federica Marengo domenica 2 ottobre 2022
-Nella duecentoventesima giornata di guerra in Ucraina, il Presidente ucraino Zelensky ha annunciato la riconquista completa e, dunque, la liberazione di Lyman, da parte delle forze ucraine, nella regione nord-orientale di Donetsk, nel Donbass, già occupata dai russi e annessa alla Federazione Russa in base all’esito dei recenti referendum convocati da Mosca.
E proprio Zelensky, nel suo consueto videomessaggio serale alla popolazione, pubblicato sui suoi canali social, ha lanciato alle forze armate russe un monito: “Finché non risolvete tutti i problemi con colui che ha iniziato tutto , che ha iniziato questa guerra insensata per la Russia contro l’Ucraina, sarete uccisi uno per uno, facendo da capri espiatori per non ammettere che questa guerra è un errore storico per la Russia. Lì hanno già iniziato a addentarsi: cercano i colpevoli, accusando alcuni generali di fallimenti. Questa è la prima campana che dovrebbe essere ascoltata a tutti i livelli del governo russo”.
Intanto, mentre in un attacco russo a Kharkiv si è registrata una strage di civili, con tredici bambini e una donna incinta rimasti uccisi, bombardamenti russi hanno scandito la scorsa notte a Zaporizhzhia, nella regione meridionale del Paese, dove nei prossimi giorni, l’AIEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, guidata dal direttore Grossi, effettuerà una nuova missione per la costituzione di un’area smilitarizzata di sicurezza attorno all’impianto, all’indomani del rapimento (ma i russi sostengono si tratti di un fermo) del direttore di Energoatom, l’ente gestore della sicurezza della centrale nucleare.
Sale poi la tensione e cresce il timore a livello internazionale per la minaccia dell’impiego dell’arma nucleare da parte di Mosca, agitata più volte dal Vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex Presidente russo, Medvedev, dallo stesso Putin e ,nelle ultime ore ,dal comandante ceceno alla testa dell’esercito russo Kadyrov, che, alla luce del ritiro delle truppe russe a Lyman, circondate da quelle ucraine, ha contestato la strategia militare usata finora e ha esortato a usare l’arma atomica tattica, ovvero a bassa intensità.
Da qui, la replica deli USA, con il segretario della Nato, Stoltenberg, che alla Nbc ha dichiarato: “Qualsiasi uso di armi nucleari avrà conseguenze serie per la Russia. La retorica di Putin sul nucleare è pericolosa e sconsiderata. Qualsiasi decisione sull’adesione alla Nato da parte dell’Ucraina deve essere concordata da tutti gli alleati. Il modo migliore per rispondere all’annessione russa dei territori ucraini è continuare a sostenere Kiev. La riconquista di Lyman dimostra che gli ucraini stanno facendo progressi e sono in grado di respingere le forze russe”.
Ciò, mentre il sottomarino russo Belgorod si muove nei mari artici inducendo la Nato all’allerta, poiché vi è il sospetto che la sua missione sia testare il missile Poseidon, capace di portare testate nucleari a 10 mila Km di distanza.
Quindi, sullo sfondo delle annessioni di quattro regioni dell’Ucraina alla Russia, a fronte del referendum voluto da Mosca e non riconosciuto da Onu e dalla comunità internazionale , sulla scorta dell’allarme nucleare e ,alla luce dell’annuncio da parte del colosso russo Gazprom della fornitura zero all’Italia per via di questioni burocratiche con Vienna e del presunto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 nelle acque del Mar Baltico tra Danimarca e Svezia, l’ambasciatore russo in Italia, Razov è stato convocato per domani alla Farnesina, così come l’ambasciatore russo in Germania è stato convocato da Berlino.
Restando in tema gas, dopo l’annuncio da parte di Eni dell’interruzione dei flussi di erogazione di gas da Gazprom verso l’Italia, per via di questioni burocratiche con Vienna, il ministro della Transizione ecologica, Cingolani, intervenuto nella trasmissione di Rai Tre, “Mezz’ora in più”, ha rassicurato sulla quantità di gas a disposizione : “Bisogna distinguere i timori economici-inflattivi per il costo , dai timori sulle quantità di gas. In Italia, in questo momento stiamo esportando . Oggi, ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati. Nelle prossime 48 ore mandiamo la nostra proposta per ridurre il prezzo del gas e l’obiettivo comune è quello di arrivare al prossimo vertice dei capi di Stato e di governo europei di Praga il 6 e 7 ottobre con una decina di linee concordate. L’ipotesi ragionevole, è quella di “indicizzare il prezzo del gas agganciandolo a Borse un po’ più stabili rispetto al Ttf, che non ha nulla a che vedere con la situazione reale e con i meccanismi di domanda offerta. E’ il momento per un indice europeo che sia più veritiero”
Sul fronte diplomatico, un appello alla pace e al dialogo poi è arrivato nuovamente da Papa Francesco al termine dell’Angelus, in Piazza San Pietro: “Il mio appello si rivolge innanzitutto al presidente della Federazione Russa supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al presidente dell’Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace. Rinnovo il mio appello, affinché si giunga subito al cessate il fuoco: tacciano le armi e si cerchino le condizioni per arrivare a negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza ma concordate, giuste, stabili, e tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni. Deploro vivamente la grave situazione creatasi negli ultimi giorni, con ulteriori azioni contrarie ai principi di diritto internazionale. Essa infatti aumenta il rischio di un’escalation nucleare, fino a fare temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale”.
Quanto alla situazione politica italiana, dopo il primo intervento pubblico di ieri a Milano all’assemblea di Coldiretti, la Presidente di Fratelli d’Italia, coalizione vincitrice delle elezioni e leader in pectore, Meloni, è tornata a lavorare alla formazione del nuovo Governo e ai dossier economici, in primis il caro bollette, in vista di un provvedimento a sostegno di imprese e famiglie che dovrebbe essere varato già nei primi quindici giorni di vita del nuovo Esecutivo , ribadendo via Twitter : “La priorità è fermare la speculazione sul gas. Continuare all’infinito a compensare il costo delle bollette regalando soldi a chi si sta arricchendo sulle spalle di cittadini e imprese, sarebbe un errore”.
Nuovo Esecutivo, “di alto livello”, che, per Forza Italia e la Lega (quest’ultima alle prese con la scissione interna e la costituzione della corrente del “Comitato per il Nord”, guidata da Bossi per attuare l’autonomia e in contrapposizione alla leadership nazionale di Salvini) non dovrebbe avere nei ministeri chiave (Economia, Esteri ed Interno) dei tecnici al contrario di quanto sarebbe stato proposto dalla leader di Fratelli d’Italia e in cui entrambi i partiti dovrebbero avere pari numero di dicasteri ,avendo ricevuto lo stesso numero di voti. Proprio il segretario del Carroccio , Salvini,ha convocato per martedì il Consiglio federale per scegliere i parlamentari migliori in vista del nuovo Governo.
In casa Opposizione , invece, il Pd, sollecitando l’intervento del Governo sul caro bollette e la crisi energetica, alla luce della debacle elettorale, dibatte della propria crisi interna e delle tempistiche del Congresso ,che dovrebbe tenersi tra gennaio e marzo e, che condurrà alle Primarie, in vista della Direzione del partito convocata per il 6 ottobre. Il segretario di Articolo 1, nonché ministro della Salute uscente, Speranza, ha aperto al Congresso costituente, ma ha sottolineato la necessità per i dem di riprendere il dialogo con il M5S e da qui la costituzione del campo largo, riecheggiato dal responsabile dell’Economia, Boccia, mentre il Presidente della Regione Emilia Romagna , Bonaccini, papabile candidato alla segreteria, ha chiesto di rimuovere la classe dirigente nella sostanza, in quanto “il problema non è il nome o il simbolo , ma costruire un progetto credibile”.
Il M5S, invece, ha chiuso all’ipotesi di un’alleanza con il Pd e incalza il Governo su un provvedimento a sostegno di famiglie e imprese e su un Recovery Found dell’Energia da proporre a Bruxelles come fece l’allora Premier Conte con il Recovery pandemico.
Nel Terzo Polo, invece, che si avvia alla federazione in vista delle Europee del 2024, il leader di Italia Viva Renzi, ex segretario dem, critica duramente il Pd ritenendolo “un partito finito” e ,sostenendo come l’alleanza centrista costituita con il fondatore di Azione, Calenda, sia il futuro. Prorpio quest’ultimo, ha evidenziato che “una vera politica di centrosinistra si occupa di Welfare e sanità per i deboli e non di erogare bonus”.
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