di Federica Marengo sabato 1°ottobre 2022
-Nella duecentodiciannovesima giornata di guerra in Ucraina, all’indomani della cerimonia di annessione delle quattro regioni ucraine occupate da Mosca, le forze armate russe , sul far dell’alba, hanno attaccato Odessa, nella regione meridionale del Paese, colpendo un sito industriale.
Kiev, poi, ha denunciato oltre cinquanta raid in ventiquattro ore nella regione nord-orientale di Donetsk, nei quali sono rimaste uccise almeno quattro persone e ferite sei, mentre, sempre in mattinata, missili russi si sono abbattuti su Mykolaiv, Mariupol e Volnovakha.
Colpito dai bombardamenti russi qualche giorno fa, ma reso noto solo nelle ultime ore, anche il distretto di Kupiansk, sempre nel Donetsk, dove i morti rilevati finora sono venti, tra cui dieci bambini.
Una vittoria delle forze ucraine e ,dunque, una riconquista, invece, è stata registrata a Lyman, dove le truppe di Mosca, circondate da quelle di Kiev, si sono ritirate, come confermato poi dal Ministero della Difesa russo, tramite le agenzie e i media russi. A tal proposito, il comandante ceceno Kadyrov, tornando a criticare la catena di comando russa, ha sollecitato l’impiego di armi nucleari tattiche (a bassa intensità) in Ucraina.
Sotto attacco russo, anche Kherson e Kharkiv, dove il 25 settembre scorso sono stati uccisi tredici bambini e una donna incinta, per un totale di ventiquattro civili rimasti uccisi.
Infine, la società energetica ucraina Energoatom, lanciando nuovamente l’allarme sicurezza, ha denunciato l’arresto da parte russa del direttore della centrale di Zaporizhzhia dal quale dipende la sicurezza nucleare e delle radiazioni dell’impianto. In merito, dopo che l’Aiea, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ha chiesto chiarimenti e ,che il ministero degli Esteri ucraino ha accusato la Russia di terrorismo di Stato, Mosca, ha precisato che il direttore dell’impianto sarebbe stato fermato per un interrogatorio.
Riguardo alla fuga di gas nel Mar Baltico , tra Danimarca e Svezia, ,a fronte del danno alle condutture del gasdotto Nord Stream 1 e 2, sulle cui responsabilità è stata aperta un’indagine, alcuni esperti hanno ipotizzato che a piazzare le bombe, circa 500 chili di tritolo, che hanno provocato le quattro falle dell’impianto ,potrebbero essere stati i robot di manutenzione che operano all’interno della struttura del gasdotto durante i lavori di riparazione.
Secondo l’Agenzia finlandese per l’ambiente, inoltre, la zona della prima perdita di gas sarebbe la più importante discarica di armi chimiche nel Mar Baltico e, con ogni probabilità, l’effetto delle perdite di gas sulle armi chimiche sarebbe stato minimo, poiché sono sepolte a diversi chilometri, ma il dato rimane ancora incerto. Tuttavia, l’agenzia ha dichiarato che continuerà a indagare sulla questione insieme all’Istituto del Trattato di produzione delle armi chimiche presso l’Università di Helsinki.
Restando in tema gas, il colosso russo Gazprom ha comunicato che le forniture di gas russo all’Italia attraverso il Tarvisio saranno da oggi a zero, e che, pertanto, non è in grado di confermare i valori di gas richiesti, considerato che non è possibile fornire gas attraverso l’Austria per problemi di carattere amministrativo con Vienna. Da qui, Eni, ha fatto sapere che darà aggiornamenti sul suo sito in caso le forniture fossero ristabilite e che per questo è in contatto con Gazprom per il ripristino dei flussi, ma gli esperti temono sia il preludio a un taglio definitivo delle forniture.
E , dopo il mancato raggiungimento di un accordo tra gli Stati membri sul tetto comune al prezzo del gas nel corso dell’ultimo Consiglio Europeo dei Ministri dell’Energia, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, a margine dell’inaugurazione dell’interconnettore tra Grecia e Bulgaria ,tenutasi stamane, ha dichiarato: “La crisi energetica è grave. E richiede dall’Europa una risposta comune che permetta di ridurre i costi energetici per famiglie e imprese. Abbiamo già fatto passi importanti. Ad esempio, ieri abbiamo concordato insieme di limitare i profitti eccezionali realizzati da alcune società energetiche. Bisogna fare di più. L’Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per liberarsi dalla nostra dipendenza dalla Russia. È una questione di volontà politica. Senza una risposta europea comune, rischiamo seriamente la frammentazione. Come in passato, dobbiamo preservare condizioni di parità ed evitare distorsioni del mercato unico. Quindi il compito che ci attende è chiaro. Dobbiamo fare di più per contenere l’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia che stanno indebolendo la nostra economia. Restiamo uniti e formiamo insieme la nostra Unione dell’energia, forte e resiliente”.
Quanto alla politica interna italiana, la Premier in pectore, leader del centrodestra, coalizione vincitrice delle elezioni, Meloni , ha interrotto il lavoro a Montecitorio sui principali dossier, in primis la questione della crisi energetica e del caro bollette ,per recarsi a Milano per la sua prima uscita pubblica in occasione dell’Assemblea di Coldiretti nella quale ha tenuto un intervento.
Intervento, preceduto da un incontro ad Arcore con il Presidente di Forza Italia, Berlusconi, nell’ambito del giro di colloqui interno alla coalizione per definire la formazione del Governo e fare il punto sull’attuale situazione politica, cui è seguita la diramazione di una nota congiunta nella quale si legge che: “Il colloquio tra la Presidente Meloni e il Presidente Berlusconi, si è svolto in un clima di grande collaborazione e unità di intenti. I due leader hanno ribadito la soddisfazione per l’affermazione del centrodestra alle elezioni politiche e hanno fatto il punto sull’attuale situazione politica. Meloni e Berlusconi hanno poi approfondito i dossier più urgenti all’ordine del giorno, a partire dal caro energia. I due leader si sono poi confrontati sui prossimi passaggi istituzionali in vista della convocazione del prossimo Parlamento e hanno condiviso la necessità che l’Italia abbia bisogno di un governo di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il Paese si trova difronte”.
A seguire l’incontro ad Arcore, il discorso della Meloni al villaggio della Coldiretti, all’interno del Parco Sempione, nel quale ha spiegato: “Sapete che in questi giorni ho scelto di limitare uscite pubbliche per dedicarmi anima e corpo ad affrontare i dossier più urgenti. Se saremo chiamati a governare questa nazione è chiaro da subito che abbiamo in mente di dare risposte efficaci e immediate ai principali problemi. L’obiettivo è quello di restituire una strategia industriale a questa Nazione che da tempo non l’ha avuta. Il tema non è come compensare la speculazione sul gas, ma come fermarla. La nostra bussola è non disturbare chi vuole fare. La ricchezza la fanno i lavoratori e le imprese, lo Stato deve metterli in grado di produrla. L’Italia deve tornare alla difesa del suo interesse per trovare soluzioni comuni. L’Italia deve tornare alla difesa del suo interesse per trovare soluzioni comuni. L’Italia deve avere una diversa postura in Europa. Non faremo da soli, coinvolgeremo i corpi intermedi. E’ necessario un “sovranismo alimentare” per rendere il Paese autosufficiente anche in questo settore. Sull’agroalimentare ci sono tre grandi questioni, il primo è la sostenibilità ambientale, sociale ed economica: vogliamo difendere l’ambiente con l’uomo dentro. Il tema della protezione è la seconda questione cioè qualità, difesa del marchio e delle filiere. La sovranità alimentare è la terza questione, ed è centrale: ci hanno raccontato che il libero commercio senza regole ci avrebbe reso tutti più ricchi, ma non è andata così, la ricchezza è concentrata verso l’alto e ci siamo indeboliti ,dipendiamo da tutti per tutto. Sto seguendo il lavoro del governo uscente, confido che ci siano e che ci saranno i margini per mettere a punto una soluzione che comunque vada impatterà sui costi energetici tra qualche mese. Il lavoro che va fatto in queste ore è per capire come possiamo intanto intervenire sui costi energetici di questo autunno, non ci possiamo permettere di andare avanti come in questi mesi. Penso che questa sia la responsabilità prioritaria del futuro governo e su questo siamo impegnati a lavorare”.
Presente all’assemblea di Coldiretti, anche il Coordinatore di Forza Italia, Tajani, che, ribadendo la compattezza della coalizione, è tornato sul mancato accordo tra gli Stati UE sul tetto comune al prezzo del gas nel Consiglio Europeo dei Ministeri dell’Energia e sul varo da parte del Governo tedesco del provvedimento da 200 miliardi a sostegno di famiglie e imprese , volto a calmierare i prezzi, invocando l’unità dell’Europa, venuta a mancare.
Sul fronte Lega, diramata in mattinata una nota nella quale si legge: “La Lega è impegnata per garantire all’Italia in tempi rapidi un governo di alto profilo e per affrontare l’emergenza bollette. Il caro energia è un problema che Matteo Salvini denuncia da mesi, e anche alla luce di quanto accade in Europa, sarà il prossimo esecutivo a dover intervenire rapidamente a tutela di famiglie e imprese, cui è seguita , nel pomeriggio, la notizia di una scissione interna al Carroccio, guidata da Umberto Bossi, che avrebbe dato vita a una corrente con alcuni militanti “nordisti dissidenti”, dal nome “Comitato Nord”, per rilanciare il progetto autonomista, in contrapposizione alla leadership di Salvini.
In casa dell’Opposizione, invece, il Pd, che il 6 ottobre si riunirà al Nazareno per la Direzione, dibatte del Congresso costituente previsto per gennaio-marzo, lanciato dal segretario uscente Letta, che dovrebbe essere suddiviso in quattro fasi fino alle Primarie.
Discordanti i pareri sulla proposta di rifondare il partito a cominciare dal nome e dal logo: un errore per Graziano Delrio, mentre il sindaco di Firenze Nardella, ha esortato a non interpretare il cambiamento come sola fusione di partiti.
Per Cuperlo (Sinistra italiana), invece, sarebbe un errore dare luogo a scissioni; errore, che Fassina (LeU) intravede nella convocazione delle Primarie.
Netta, la chiusura di Renzi (Italia Viva) a un ritorno nel Pd,dopo la debacle delle elezioni che , a suo dire, con poco efficace gestione Letta, ha condotto alla vittoria del centrodestra a trazione Meloni. Per l’ex Premier , infatti, il Partito democratico “è morto” e il futuro è rappresentato dalla Federazione tra Italia Viva e Azione di Calenda, che assicura al nuovo Esecutivo un’opposizione “dura, ma leale”.
Dibattito interno aperto, anche nel M5S , alla luce del Congresso Nazionale previsto per l’inizio della prossima settimana e dell’incontro del Presidente Conte con i nuovi e i vecchi eletti pentastellati. Quest’ultimo, sollecitando, come del resto tutte le forze di opposizione, un intervento immediato del Governo contro il caro energia e il caro bollette, a sostegno di imprese e famiglie, ha poi criticato la linea del Governo Draghi sulla guerra in Ucraina, ribadendo il no all’invio di nuove armi e proponendo il ricorso alla via diplomatica con la convocazione di una Conferenza di Pace sotto l’egida dell’Onu e del Vaticano.
Riguardo l’economia italiana, l’agenzia di rating Moody’s, non ha proceduto all’ aggiornamento del giudizio sull’affidabilità del debito italiano, fissato per il 30 settembre, in attesa della formazione del nuovo Governo. Lo scorso 5 agosto , le prospettive erano state abbassate per le incertezze conseguenti alle dimissioni del Governo Draghi e i dubbi sulle capacità di rispettare il calendario delle riforme previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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