di Federica Marengo giovedì 15 settembre 2022
-Nella duecentotreesima giornata di guerra in Ucraina, secondo quanto riportato da fonti ucraine, l’esercito di Mosca starebbe ritirando le truppe e gli equipaggiamenti da molti villaggi e città nella regione meridionale di Zaporizhzhia, per trasferirsi a Vasylivka, nell’Ucraina sud-orientale.
Inoltre, sempre le truppe russe, starebbero rafforzando la difesa nell’area del Lugansk, dove intensi sono stati i bombardamenti nelle ultime ore, così come a Kharkiv, Kherson e a Donetsk.
Nell’Ucraina meridionale, poi, parte dei residenti di KryvyiRih, città d’origine del Presidente Zelensky, è stata evacuata dopo che il fiume Inhulets ha inondato le strade per via dell’attacco russo alla diga di ieri pomeriggio , quando otto missili da crociera sono stati lanciati contro l’impianto.
Intanto, nella notte scorsa, il Presidente Zelensky è stato coinvolto in un incidente stradale a Kiev. Infatti, l’auto a bordo della quale viaggiava di ritorno Izyum appena liberata, si è scontrata con un veicolo privato, ma il suo portavoce Nykyforov, ha fatto sapere che quest’ultimo non ha riportato ferite gravi, tanto che nella mattinata di oggi ha accolto la Presidente della Commissione Europea, Von der Leyen, recatasi a Kiev per la terza volta, come annunciato ieri a margine del suo consueto discorso sullo Stato dell’Unione, per ribadire il suo sostegno all’Ucraina.
Nel corso della conferenza stampa congiunta, al termine del colloquio con Zelensky, la Von der Leyen, che, ieri a Strasburgo ha parlato dell’ingresso dell’Ucraina nel mercato e nel free roaming, ribadendo la necessità degli aiuti militari a Kiev da parte di tutti gli Stati membri, ha detto: “A Kiev, per la mia terza visita dall’inizio della guerra in Russia. Molte cose sono cambiate. L’Ucraina è ora un candidato Ue. Discuterò con Volodymyr Zelensky e Denys Shmyhal come continuare ad avvicinare le nostre economie e i nostri popoli mentre l’Ucraina progredisce verso l’adesione. Stanzieremo 150 milioni per ricostruire le scuole ucraine, perché i vostri amici europei sono al vostro fianco e lo saranno finché sarà necessario. L’Ucraina vuole aderire al mercato comune europeo”.
La Presidente della Commissione UE, infine, ha ricevuto dal Presidente ucraino un riconoscimento importante: la prima classe dell’Ordine del principe Yaroslav il Saggio, una delle massime onorificenze consegnate dallo Stato ucraino e il suo nome è stato aggiunto al “cammino dei coraggiosi”, targhe apposte sul selciato a mo’ di mattonelle d’inciampo, nel centro di Kiev, insieme con nomi dell’ex Primo Ministri inglese Johnson e del Premier polacco Duda, in quanto si sono spesi maggiormente per aiutare l’Ucraina.
Il Presidente Zelensky, a sua volta, tornando sulla liberazione di Kharkiv e del fronte nord-orientale dell’Ucraina e ,riferendo ai cronisti presenti di un negoziato in corso con diversi partner , tra cui l’Italia, sui sistemi di difesa, ha dichiarato: “Ciò che è successo a Kharkiv è una cosa positiva”, accaduta “perché abbiamo ricevuto risposte concrete alle nostre richieste. Abbiamo bisogno di operazioni precise, con armamenti precisi”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev con Ursula von der Leyen, secondo la traduzione in inglese della risposta in ucraino trasmessa dai servizi audiovisivi della Commissione Europea. “Ci sono alcuni Paesi che possono fornirci sistemi” d’arma, ha aggiunto, e “sono molto grato alla Germania, che ci ha aiutato. Probabilmente potrebbe darci i sistemi più rapidamente, ma ci ha aiutato”. Chi bombarda le città dell’Ucraina “è la Russia, non la Germania”.
Da Mosca, invece, la portavoce del ministero degli Esteri Zakharova, ha fatto sapere che ,se gli USA forniranno missili a lungo raggio a Kiev, gli Stati Uniti saranno direttamente coinvolti nel conflitto, mentre il Presidente Putin, in Uzbekistan, a Samarcanda, snodo dell’antica Via della Seta, per partecipare al vertice dell’organizzazione per la cooperazione di Shangai, ha incontrato il Presidente cinese Xi. Si è trattato del primo incontro dall’invasione dell’Ucraina e dopo quello del 4 febbraio a Pechino, in occasione delle Olimpiadi, conclusosi con la promessa di una partnership bilaterale “senza limiti”.
Nel faccia a faccia con Xi, Putin ha incassato la disponibilità ‘a lavorare insieme’ come tra grandi potenze’, ma non il supporto militare di Pechino ,anche perché la Cina teme le sanzioni secondarie che potrebbero essere comminate al suo indirizzo dall’Occidente, in quanto legato ad esso sia per le esportazioni di gas e petrolio che per le importazioni nell’ambito della tecnologia avanzata.
Putin ha detto a Xi Jinping di comprendere “le preoccupazioni della Cina sulla questione ucraina” e che intende “chiarire la posizione russa” a tal proposito, impegnandosi poi nel riconoscimento del principio di una sola Cina e, condannando “le provocazioni degli Usa a Taiwan”.
La Cina , ha poi spiegato Xi Jinping nella conferenza stampa al termine dell’incontro, “E’ disposta, insieme alla Russia, a fornire un forte sostegno reciproco su questioni che riguardano i reciproci interessi fondamentali e ad approfondire la cooperazione pratica nel commercio, nell’agricoltura, nella connettività e in altri campi. Cina e Russia dovrebbero rafforzare coordinamento e cooperazione nei quadri multilaterali (come Sco, Cica e Brics), salvaguardare gli interessi di sicurezza della regione e gli interessi comuni di Paesi in via di sviluppo e mercati emergenti”.
In ultimo, Xi Jinping si è detto in linea con la Putin, sulla volontà di apportare “stabilità ed energia positiva in un mondo caotico”, come quello Occidentale , unipolare, cui contrappongono un nuovo modello multipolare. In contemporanea all’incontro tra Putin e Xi Jinping, si è appreso che navi da guerra russe e cinesi stanno svolgendo pattugliamenti congiunti nel Pacifico.
Quanto alla politica interna italiana, dopo il via libera del Senato, la Camera ha approvato con 322 sì, il Decreto Aiuti bis da 17 miliardi , che ritornerà a Palazzo Madama per un terzo passaggio, a causa della reintroduzione dell’emendamento contenente la norma sul tetto di 240 mila euro allo stipendio dei dirigenti pubblici, voluto dal Governo, a fronte della cancellazione votata da alcuni partiti. A seguire, sempre a Montecitorio,(dopo il primo ok del Senato) si è tenuto il voto (l’Aula si è espressa per il sì all’unanimità) sulla relazione all’Aggiustamento di bilancio di 6,2 miliardi, frutto dell’extra-gettito, propedeutico al varo in Consiglio dei Ministri (che si terrà domani: oggi, invece si è svolto a Palazzo Chigi un pre-Consiglio ,nel quale si è discusso anche dei decreti attuativi della riforma della Concorrenza e delle concessioni balneari) del Dl Aiuti Ter, del valore di 12-13 miliardi, in sostegni a favore di famiglie e imprese in crisi a causa del caro energia.
Un voto unanime, sebbene vi siano delle divisioni interne alle forze politiche sulla proposta di uno scostamento di bilancio per finanziare il provvedimento, richiesto dal segretario della Lega Salvini e che vede contrari, se non come extrema ratio, gli alleati Meloni (Fratelli d’Italia) e Berlusconi (Forza Italia), per cui l’intervento in extradeficit è spesa inutile, se non accompagnata dall’introduzione a livello UE di un tetto comune al prezzo del gas, il segretario del Pd Letta e , il Presidente del M5S Conte (in un primo momento a favore) e il Terzo Polo di Calenda (Azione) e Renzi (Italia Viva), che ha annunciato la costituzione di un unico partito dopo le elezioni.
Nel frattempo, mentre l’agenzia di rating Fitch ha tagliato le time del Pil italiano per il 2023 a -0,7%, sancendo la recessione dell’Eurozona già nel trimestre in corso e , ventilando per l’Italia un peggioramento del quadro economico per via della crisi energetica, dato confermato dall’Ufficio Studi di Confcommercio il cui Presidente, Sangalli, ha chiesto interventi strutturali immediati a livello UE e nazionale per contenere il caro energia e l’inflazione ed evitare così la recessione seppur “mite” o contenuta che si prospetta, essendo l’Italia e la Germania i Paesi più colpiti, i leader politici, alle prese con le battute finali della campagna elettorale, hanno dibattuto dei presunti finanziamenti russi ai partiti di Paesi esteri dal 2014 per oltre 300 milioni , rivelati da un dossier dei servizi segreti USA.
Restando in USA, il Presidente del Consiglio Draghi ,ha avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Blinxen, mentre il ministro degli Esteri Di Maio ha reso noto dei costanti contatti con Washington e di “aggiornamenti” sul dossier.
Ciò, in attesa della riunione di domani del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, guidato dal senatore di Fratelli d’Italia Urso, che ha smentito, “almeno per il momento”, la presenza nel dossier di partiti e nomi di politici italiani, nella quale sarà ascoltato in Audizione, l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli.
In merito alla reazione dei partiti al dossier USA, estranei ai finanziamenti russi si sono detti i partiti di centrodestra, Fratelli d’Italia Forza Italia e la Lega ,con il segretario Salvini che ha minacciato querela. Nel centrosinistra , invece, il segretario del Pd Letta, ha sottolineato che, al di là della vicenda, la Lega non ha ancora disdetto l’accordo con il partito di Putin, mentre sia il Terzo Polo che Impegno civico e M5S hanno chiesto di fare chiarezza per un voto consapevole da parte degli italiani e di istituire una Commissione di inchiesta sui rapporti tra leader e partiti italiani e la Russia. L’alleanza Sinistra italiana ed Europa Verde, invece, ha presentato alla Procura di Roma un esposto.
Inoltre, ha suscitato polemiche il voto contrario dei gruppi ID ed ECR , in cui rientrano gli europarlamentari di Lega e Fratelli d’Italia, sul rapporto approvato dal Parlamento UE nel quale l’Ungheria viene definita una “minaccia sistemica” ai valori fondanti dell’Ue e la si bolla come una “autocrazia elettorale”, (quindi una non democrazia) ,chiedendo l’intervento della Commissione e del Consiglio perché finalmente attivino tutte le misure previste dall’articolo 7 dei trattati europei, in quanto frutto di opinioni soggettive e di una distorsione di posizioni politiche).
Gli europarlamentari chiedono quindi alla Commissione di fare uso di tutti gli strumenti a sua disposizione, in particolare il meccanismo di condizionalità a tutela del bilancio Ue, che toglie i fondi comunitari ai Paesi che violino lo Stato di diritto. Il timore degli eurodeputati riguardano l’indipendenza della magistratura, la corruzione, i conflitti di interesse, la libertà di espressione e il pluralismo dei media, la libertà accademica, quella religiosa, la libertà di associazione, l’uguaglianza di trattamento, inclusi i diritti delle persone Lgbt, i diritti dei minori, dei migranti e dei richiedenti asilo, del funzionamento del sistema elettorale e costituzionale.
Sul fronte Covid19, reso noto dalla Fondazione indipendente Gimbe, il rapporto settimanale sull’andamento della pandemia, secondo cui in sette giorni, dal 7 al 13 settembre, i contagi sono calati
(-12,9%) così come i ricoveri presso le terapie intensive (-11,9%) e i reparti ordinari (-13, 3%) , nonché i decessi (-14,3%). Tuttavia, il Presidente Cartabellotta ha lanciato l’allarme scuola: il piano predisposto per l’anno scolastico appena iniziato, infatti, appare inadeguato non tanto per le misure previste quanto per le raccomandazioni spesso generiche e per le eccessive responsabilità scaricate sulle scuole. Il rischio è quello di un impatto rilevante sulla circolazione virale e sulla salute pubblica, ma anche sui giorni di scuola perduti”.
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