di Federica Marengo lunedì 22 agosto 2022
-Nella centosettantanovesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno continuato a bombardare sia la regione nord-orientale che quella meridionale del Paese. Colpite infatti, dalle bombe russe, la regione del Donbass, con Donetsk e Lugansk, Sumy e Kharkiv, dove un missile ha distrutto un’infrastruttura, e Sumy.
Sotto attacco russo anche Mykolaiv, nel Sud, dove è stato distrutto un edificio residenziale ed è rimasto ferito un bambino, e Nikopol, vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ancora oggetto di violente esplosioni per le quali Kiev e Mosca si accusano a vicenda. Proprio per discutere della sicurezza dell’impianto, dopo il via libera del Presidente russo Putin alla missione dell’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che dovrebbe avvenire ai primi di settembre, la Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu per domani, mentre la Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, si riunirà giovedì.
Esplosioni si sono registrate anche in Crimea, annessa alla Russia dal 2014 e che Kiev intende riconquistare per porre fine alla guerra , con il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, che ha affermato: “L’aggressione russa dimostra quanto sia importante la questione del completamento dell’occupazione della Crimea. Dopotutto, la Russia usa la penisola conquistata come base militare per la sua aggressione e destabilizzazione del mondo intero. Il ritorno della Crimea sotto il controllo dell’Ucraina garantirà la sicurezza dell’intera regione del Mar Nero, dell’Europa e del mondo. Il fatto che il numero dei partecipanti al Summit della piattaforma Crimea sia aumentato di oltre un terzo e che la geografia della partecipazione sia diventata veramente globale, indicando che il mondo intero è dalla parte dell’Ucraina nella questione del ritorno della Crimea”.
Distrutta poi dalle forze ucraine la roccaforte russa di Kherson e attaccato il ponte Antonovsky per impedire ai russi ogni possibilità di transito sul fiume Dnipro.
Intanto, il Presidente ucraino Zelenky, nel suo consueto discorso alla popolazione, pubblicato sui suoi profili social, ha dichiarato che se Mosca processerà i soldati di Mariupol, ad oggi prigionieri degli occupanti russi, violando gli accordi e le regole internazionali, non vi saranno trattative, negoziati o conversazioni con quest’ultima. Stessa posizione, ovvero l’esclusione di un accordo diplomatico per porre fine alla guerra, è stata espressa al Financial Times da Gennady Gatilov, rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite a Ginevra.
Inoltre ,il capo del Centro per le riforme della Difesa di Kiev , Danylyuk, citando una fonte dell’intelligence ucraina, ha scritto su Facebook che Mosca, in occasione della Festa dell’indipendenza di Kiev, il 24 agosto, starebbe preparando una provocazione nei confronti di Kiev con un incendio , avendo piazzato le forze armate russe una grande quantità di carburante nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Alla luce di ciò, Kiev ha vietato qualsiasi manifestazione pubblica dal 22 al 25 agosto nella capitale, mentre a Kharkiv, il governatore della regione ha deciso di introdurre il coprifuoco dal 23 al 25 agosto.
Quanto all’esplosione dell’auto di Darya Dugin, figlia dell’ideologo di Putin, Alexander, avvenuta nella notte di sabato scorso, nella quale quest’ultima ha perso la vita ( l’esplosione sarebbe stata innescata a distanza e non è ancora chiaro se l’obiettivo fosse in realtà il padre), secondo i servizi russi di intelligence, sarebbe stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini, avvalendosi di una cittadina ucraina, arrivata in Russia il 23 luglio insieme con la figlia e uscita dal Paese dalla regione di Pskov da dove ha raggiunto l’Estonia.
Gli 007 russi hanno diffuso un video della presunta killer che mostra i movimenti di quest’ultima , spiegando in una nota : “Come si evince dal video, la donna, insieme alla figlia, è entrata in Russia il 23 luglio dopo un check doganale. Il video mostra anche filmati di lei che entra nel condominio di Dugina e mentre lascia la Russia per l’Estonia: con la figlia viene ripresa al confine alle 12.02 del 21 agosto. La loro auto, come mostrano le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso, viene perquisita a fondo, ma la Vovk riesce ad attraversare la frontiera”.
Kiev, però smentisce il proprio coinvolgimento nell’attentato contro Daria Dugina, attribuendolo a partigiani russi e a una resistenza interna, e ,tramite il consigliere di Zelensky, Podolyak, ha evidenziato: “La propaganda russa vive nel mondo della fiction: una donna e la figlia di 12 anni sono state ‘incaricate’ di aver fatto saltare in aria l’auto della propagandista Dugina. Sorprendentemente, non hanno trovato sul posto il ‘visto estone’ Le vipere nei servizi speciali russi hanno iniziato una lotta interna”.
L’Estonia, invece, ha fatto sapere di non aver ricevuto nessuna richiesta di estradizione dalla Russia.
Per il Presidente Putin, l’uccisione di Darya Dugina è un crimine vile e crudele, mentre Alexander Dugin ha dichiarato: “Si tratta di un atto terroristico del regime nazista ucraino. Darya, era una bellissima donna ortodossa, una patriota, una giornalista di guerra, un’analista per la televisione centrale e una filosofa. Abbiamo solo bisogno della nostra vittoria. Mia figlia ha sacrificato la sua vita al suo altare. Quindi, per favore, raggiungetela”
In merito alla questione delle esportazioni di grano invece, il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar,ha fatto sapere che “oltre 721 mila tonnellate di grano sono state esportate dall’inizio dell’operatività del Centro congiunto di coordinamento di Istanbul”.
Riguardo al gas, per via dello stop alle esportazioni dei flussi dal gasdotto Nord Stream annunciato da Gazprom dal 31 agosto al 2 settembre, il gas naturale ha aperto in forte rialzo sulla piazza di Amsterdam per poi chiudere a 292 euro al Mwh, mentre in Germania ha raggiunto i 700 euro a MWh.
L’Ircaf (Istituto ricerche consumo ambiente e formazione), ha poi reso noto il suo studio secondo cui: “ Dal 1° ottobre vedremo un raddoppio delle bollette. Guardando alla tendenza dei costi e facendo un confronto con lo stato attuale della situazione (quotazioni di agosto sui mercati all’ingrosso del costo del metano a oltre 200 euro a megawattora ovvero oltre 2 euro a metro cubo; energia elettrica con il prezzo medio unico nazionale a 300 euro a Megawattora) e quella dell’anno scorso (gas mediamente a 125 euro a Megawattora, quando nel 2020 era a 39 euro, e negli anni precedenti mediamente a 60 euro).Nonostante l’intervento del governo con l’ennesimo decreto Aiuti bis del 6 agosto, il quadro che si prospetta è questo. Provvedimenti che, sommati a quelli precedenti di fine 2021 e degli altri tre trimestri di quest’anno, hanno raggiunto i 52 miliardi, ma che saranno insufficienti. Il nuovo governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre dovrà di nuovo intervenire. La spesa annua, per una famiglia tipo, per 1.400 metri cubi nei primi tre trimestri del 2022 è di 1.382 euro; se confrontiamo la spesa 2022 con il 2020, l’aumento che si registra è del 142%. Il costo di un kilowattora di energia nel domestico tutelato al 30 settembre, riferito al consumo della famiglia tipo di 2700 kilowattora, è di 41,51 centesimi di euro al kilowattora (di cui 31,17 centesimi il costo materia prima). Nell’ipotesi di un ulteriore aumento delle tariffe, stante il prezzo medio unico nazionale attuale fino ai 70 centesimi di euro al kilowattora al primo ottobre, registreremo la seguente spesa: con i primi tre trimestri 2022, pari a 872 euro, sommati all’aumento ipotizzato per il quarto trimestre di 472,5 euro, la spesa tipo ammonterà a 1.344 euro per il 2022, con un aumento di 713 euro. Confrontando la spesa annua prevista per il 2022 con il 2020, l’aumento si attesterà a +178%. Se sommiamo la bolletta di gas e energia 2022, il costo annuo della famiglia tipo è pari a 3.454,5 euro. Inoltre, se aggiungiamo che l’inflazione in Europa a luglio è salita all’8,9% in area euro (al 9,8% nella Ue; al 10,1% in Inghilterra; al 8,4% in Italia), il rischio è di una tempesta perfetta, con un’inflazione che in autunno raggiungerà oltre il 10%, una recessione per l’alto costo dell’energia e delle materie prime, il calo domanda che coinvolgerà diversi settori, un aumento della povertà e la probabile riesplosione della pandemia dopo l’estate. La situazione diventerà drammatica”.
Tutto ciò mentre Eni e Total, hanno annunciato la scoperta di un maxigiacimento di gas a Cipro.
Sul fronte della politica interna italiana, mentre il Presidente del Consiglio Draghi è tornato a lavoro a Palazzo Chigi dopo la pausa estiva e lavora al suo intervento al Meeting Cl di Rimini di mercoledì, nel corso del quale stamane, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Garofoli, ha assicurato sia un monitoraggio del Governo sulla questione aumento dei prezzi del gas che l’attuazione di restanti 45 obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per accedere ai fondi UE, i partiti hanno ultimato le limature sulle liste dei candidati al Senato e alla Camera da consegnare alle Corti d’Appello entro le 20:00 di questa sera.
Per il Pd, il segretario Letta sarà candidato come capolista alla Camera in Lombardia e Veneto, mentre Cottarelli sarà capolista al Senato a Milano e il professore e microbiologo Andrea Crisanti sarà capolista in Europa. Ripescato Stefano Ceccanti per il Collegio uninominale di Pisa, cui era candidato Fratoianni di Sinistra italiana, che invece, fatto un passo indietro, correrà solo per il plurinominale.
Per la Sinistra Italiana-Europa Verde, Carlotta Bonvicini, Aboubakar Soumahoro (candidato anche all’uninominale a Modena) e Giovanni Paglia sono i capolista alla Camera in Emilia-Romagna, seguiti da Luca Fornasari, Eleonora Evi e Cristina Megozzi. Al Senato confermata, invece, la candidatura di Possibile, con Giuseppe Civati e Beatrice Brignone, alternandosi come capolista nelle due circoscrizioni, mentre nel collegio 2 il candidato sarà Fausto Tomei, di Sinistra Italiana e in Coalizione Civica a Bologna.
Per il centrodestra, Giorgia Meloni sarà candidata anche nel collegio uninominale de L’Aquila-Termoli. Negli uninominali del Lazio saranno candidati , rispettivamente, per Fratelli d’Italia,Forza Italia e Lega, Fabio Rampelli, Antonio Tajani e Claudio Durigon. La Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, sarà candidata per FI al Senato all’uninominale in Basilicata, mentre in Veneto la candidata sarà la capogruppo al Senato Bernini. Il Presidente Berlusconi , invece, sarà candidato nei collegi di Monza, Piemonte e Lazio 2 ( all’uninominale del Senato ed è capolista nel collegio 2 e nel collegio 3 del Senato) Sempre al Senato, al collegio 1 è candidata Licia Ronzulli come capolista. Marta Fascina, la compagna dell’ex Premier e deputata, è candidata a Marsala. In Lombardia sono candidati anche Stefania Craxi, Valentina Aprea e Alessandro Cattaneo. In Puglia, invece, candidata la giornalista e conduttrice, figli del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rita Dalla Chiesa e Flavio Tosi sarà il capolista per Forza Italia nel collegio plurinominale alla Camera Verona. Esclusi invece dalle liste di Forza Italia, per via del taglio dei parlamentari ,Andrea Ruggeri, Simone Baldelli e Renata Polverini.
Per Fratelli d’Italia, l’ex presidente del Senato, Marcello Pera, guiderà il listino per le elezioni al Senato nel collegio Campania 1, seguito dalla senatrice Giovanna Petrenga e dal coordinatore di Fdi a Napoli Sergio Rastrelli (figlio dello scomparso ex presidente della Regione Campania e nipote del gesuita Massimo, fondatore a Napoli delle prime fondazioni antiusura) e la giornalista Gabriella Peluso, capo ufficio stampa del Consiglio regionale della Campania. Petrenga, inoltre, guiderà il listino al Senato anche nel collegio di Campania 2. Alla Camera, invece, candidata Marta Schifone, componente del direttivo di Fdi, In corsa per la riconferma, i deputati uscenti Edmondo Cirielli e Antonio Iannone che all’ uninominale per la Camera a Caserta sfida Piero De Luca, candidato del Pd.. Fuori, la consigliera regionale Carmela Rescigno, subentrata nell’assemblea regionale a Marco Nonno, e 4 sindaci: Nello Donnarumma (Palma Campania), Antonio Del Giudice (Striano), Pietro Sagristani (Sant’Agnello) e Giovanni Corrado (Cicciano). Candidati anche l’ex ministro dell’Economia del Governo Berlusconi, Tremonti e il magistrato Carlo Nordio.
Per il Terzo Polo Azione-Italia Viva, Renzi guiderà la lista al Senato in Lombardia, Toscana e Campania. Candidati anche Mara Carfagna, capolista alla Camera nei 4 listini proporzionali della Puglia, nel listino del collegio 2 Campania 2 (Salerno-Avellino) e all’uninominale Napoli-Fuorigrotta e Richetti, Mascia, Pastorella, il Generale Camporini, Benzoni, Carretta, Fattorini, Masini, De Monte, Raffaelli, Grippo, Leonelli, Baban, Fagioli, Pasqualetto, Brandini, Palazzolo, Versace, Zollino, Lombardo, D’Alessio, Scionti, Sottanelli, Costa,Ruffino, Boschi, Bellanova, Bonetti e Gelmini. Esclusi dalle liste, invece, l’ex sindaco di Milano Albertini e l’ex sindaco di Parma Pizzarotti con la sua lista Civica Nazionale.
Per il M5S, il cui Presidente Conte ha annunciato nel pomeriggio la corsa in solitaria del pentastellato Nuccio Di Paola, attuale referente regionale e la rottura dell’accordo con il Pd sulle Regionali in Sicilia a sostegno della candidata dem Chinnici, “perché ciò che accade a Roma accade anche su territori”, suscitando le ire dem e le accuse di “alto tradimento” e di mancato rispetto della parola data, la lista di candidati, scelti attraverso le Parlamentarie online e in parte su listino dello stesso Conte , prevede: Conte si candida capolista in 4 regioni e 5 collegi per Montecitorio: Lombardia 1 (in 2 collegi), Campania 1 (primo collegio), Puglia 1 e Sicilia 1 (primo collegio). L’ex sindaco di Torino Chiara Appendino è candidata capolista per la Camera nei 4 collegi del Piemonte per il M5s. In Lombardia, oltre a Giuseppe Conte, sono capolista anche Alessandra Todde (capolista pure in Sardegna) e Samuel Sorial. L’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho è candidato nel terzo collegio dell’Emilia Romagna e nel primo collegio della Calabria. Sergio Costa correrà come capolista nel secondo collegio Campania 1. Tra i capolista per la Camera figurano anche i vicepresidenti M5s Riccardo Ricciardi in Toscana e Michele Gubitosa in Campania 2 (secondo collegio).I candidati nel listino di Conte, Livio De Santoli, architetto, ed Alfonso Colucci, notaio, corrono nel Lazio 1 (primo e secondo collegio).
L’ex ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, l’ex capogruppo al Senato Ettore Licheri, l’attuale presidente dei senatori Mariolina Castellone, il vicepresidente 5 stelle Mario Turco e il magistrato Roberto Scarpinato sono tra i candidati capolista indicati al Senato. Patuanelli corre in Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania. Turco in Puglia e Basilicata. Scarpinato in Calabria e Sicilia. Licheri in Sardegna, Piemonte e Toscana. La Castellone in Campania.
Per Impegno civico dell’ex pentastellato e ministro degli Esteri Di Maio e del centrista Tabacci, in tandem con il centrosinistra, i candidati sono: Luigi Di Maio, che correrà alla Camera, all’uninominale di Napoli-Fuorigrotta. L’ex ministro Vincenzo Spadafora sarà invece a Napoli-Casoria. L’ex capogruppo M5S, Davide Crippa, correrà all’uninominale di Giugliano, sempre in Campania. Lucia Azzolina sarà a Siracusa, (collegio difficile). Nessun uninominale invece per la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, che correrà al proporzionale con le liste di Impegno civico. Bruno Tabacci, che ha prestato a Di Maio il simbolo di Ic, sarà candidato all’uninominale dell’hinterland di Milano, sempre alla Camera. Al leader di Europa Verde, Bonelli, sarà assegnato il collegio blindato di Imola.
Riguardo al dibattito sui programmi, sia i leader del centrosinistra che del centrodestra e del Terzo Polo hanno illustrato le proprie proposte per fronteggiare il caro energia e il costo elevato delle bollette. Se per il segretario dem Letta, cinque sono le misure da attuare: 1) tetto al prezzo dell’elettricità; 2) un nuovo contratto luce sociale; 3) raddoppio del credito d’imposta per gli extra costi energetici delle imprese; 4) piano nazionale per risparmiare energia; 5) tetto UE al prezzo del gas, il Presidente di Forza Italia Berlusconi punta su indipendenza dalla Russia con rigassificatori, energie rinnovabili e nucleare pulito oltre che su provvedimenti immediati per sostenere famiglie e imprese più colpite dalla crisi.
Per Calenda (Terzo Polo) invece, è sbagliato non accettare il gas proveniente dall’Egitto.
Nel centrodestra, il segretario della Lega Salvini, rilancia la Tassa Piatta, rispondendo alle critiche del centrosinistra e del Terzo Polo , ha assicurato che non privileggerà i più ricchi e che , in caso di evasione, sarà previsto l’arresto, mentre la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, ha illustrato la sua proposta per sostenere le imprese che creano lavoro, mediante la riduzione del cuneo fiscale, l’aumento delle buste paga ai lavoratori e premi per le imprese che assumono secondo il principio del “più assumi, meno tasse paghi”.
La Presidente di Fratelli d’Italia Meloni è poi stata al centro di polemiche e di botta e risposte con il segretario del Pd Letta e il leader del Terzo Polo, Calenda a seguito della ripubblicazione sui profili social di quest’ultima di un video che testimoniava lo stupro di una donna da parte di un ventisettenne richiedente asilo originario della Guinea avvenuto all’alba di qualche giorno fa a Piacenza. I due leader infatti hanno definito la ripubblicazione, rispettivamente ,“un’operazione indecente” e “pubblicazione indegna di un Paese civile”, incassando la replica della Meloni che ha invitato questi ultimi a “smettere di dire menzogne sul suo conto a fini di propaganda”. Tuttavia, il Garante della Privacy ha fatto sapere che avvierà un’istruttoria sulla diffusione del video per accertare responsabilità.
Scontro poi, anche su un video della Presidente Meloni nel quale quest’ultima si è impegnata , qualora il centrodestra governasse, a investire fondi sullo Sport per arginare la devianza giovanile, cui il segretario dem Letta ha replicato contestando l’uso della parola “devianza” e lanciando via Twitter l’hastag “Viva le devianze”, cui la Presidente di Fratelli d’Italia ha controreplicato definendo quelle di Letta e del centrosinistra “deliranti mistificazioni”.
Infine, continuano le fibrillazioni tra i partiti e l’accusa di violazione della par condicio, sul il tema del dibattito Tv Letta-Meloni su Rai Uno, nella trasmissione “Porta a Porta” ,previsto per il 22 settembre.
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