di Federica Marengo mercoledì 17 agosto 2022
Nella centosettantaquattresima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno continuato a bombardare sia la regione nord-orientale che la regione meridionale del Paese. In nottata, infatti, le truppe di Mosca hanno colpito Sumy per ben dodici volte , Donetsk, dove sono rimaste uccise due persone e altre sette sono state ferite e l’autoproclamato leader dei filorussi, che occupano l’area, punterebbero a una collaborazione con la Corea del Nord, e Mykolaiv, dove due missili lanciati contro l’Università Nazionale del Mar Nero “Peter Mohyla” hanno danneggiato le case di fronte all’istituto.
All’alba, invece, colpita la regione di Odessa, dove tre persone sono rimaste ferite e sono stati distrutti un centro ricreativo e diversi edifici, così come Melitopol, dove un’esplosione è stata udita vicino all’ufficio del comando russo.
Sotto attacco da parte delle truppe ucraine, la Crimea, annessa alla Russia dal 2014, che Kiev vorrebbe riconquistare ponendo così fine alla guerra. Proprio qui, secondo le autorità locali filorusse, i servizi segreti russi avrebbero neutralizzato una cellula terroristica islamica (Hizb ut-Tahir), i cui componenti sarebbero tutti stati arrestati, coordinata dallo “Stato terrorista dell’Ucraina”, all’indomani delle esplosioni avvenute nei pressi delle due principali basi russe.
Infine, secondo le autorità locali,la sindaca del villaggio di Verkhnyo Rogachytsk, a Kherson , Svitlana Ivanivna, sarebbe stata rapita, in quanto avrebbe rifiutato di collaborare con i russi. Sempre a Kherson, poi, colpita una base militare e uccisi 12 soldati.
Riguardo alla questione della centrale nucleare di Zapohorizhzhia e alla sicurezza dell’impianto nucleare, visti i numerosi attacchi ed esplosioni che qui si registrano da settimane e la richiesta di ispezione avanzata dall’Aiea (Agenzia Internazionale per l’energia atomica) , quest’ultima sarà al centro dell’incontro previsto per domani a Leopoli tra il Presidente ucraino Zelensky, il Presidente turco Erdogan e il Segretario Onu, Guterres. Tra i temi di cui dibattere, anche le esportazioni di grano, nell’ambito dell’accordo siglato a luglio tra Kiev, Mosca, Turchia e Onu. A tal proposito,il ministro della Difesa turco ha reso noto che sono in arrivo in Turchia, presso il Centro di Coordinamento Congiunto che fornisce istruzioni, traccia la rotta e compie ispezioni dei suddetti natanti, altre 4 navi cargo con a bordo prodotti agricoli sono partite dall’Ucraina, dai porti di Odessa e Chornomorsk. Secondo il Wall Street Journal, l’agenzia USA per lo sviluppo internazionale (Usaid) spenderà più di 68 milioni di dollari per acquistare e spedire fino a 150.000 tonnellate di grano ucraino per il World Food Program, che aiuterà a sfamare le persone nei Paesi che affrontano fame e malnutrizione.
In merito alla questione delle riduzioni di forniture di gas dalla Russia, il ministero dell’Economia russa prevede che il prezzo medio del gas esportato raddoppierà quest’anno a 730 dollari per 1.000 metri cubi prima di diminuire gradualmente fino alla fine del 2025, con la diminuzione delle esportazioni di gas, che ieri ha registrato un balzo dei prezzi a 246,5 euro al MWH, mentre il colosso russo Gazprom ha previsto un aumento dei prezzi per l’inverno del 60%, pari a 4 mila dollari per 1.000 metri cubi. In aumento, anche i prezzi dell’energia elettrica che ha superato i 540 euro.
Infine, il ministero della Difesa di Pechino, ha fatto sapere che le truppe cinesi di recheranno in Russia per un ciclo di esercitazioni congiunte con la Russia e altri Paesi tra cui: India, Bielorussia e Tagikistan. Le operazioni militari fanno parte di “un accordo di collaborazione con l’obiettivo di approfondire la cooperazione pratica e amichevole con gli eserciti dei Paesi partecipanti, migliorare il livello di collaborazione startegica tra le parti e rafforzare la capacità di risposta a varie minacce alla sicurezza”. Tutto ciò mentre il Presidente russo Putin è tornato ad attaccare l’Occidente e gli USA, affermando che sarebbero gli Stati Uniti a prolungare la guerra.
Quanto alla politica interna italiana, depositati al Viminale dalle formazioni politiche 101 contrassegni, di cui 70 ammessi(14 non hanno passato il vaglio e 17 hanno 48 ore di tempo per presentare integrazioni in quanto “non consentono il deposito delle liste”), i partiti, in vista del 22 agosto,data entro la quale dovranno depositare le liste presso le Corti di Appello, non si arrestano le polemiche per la designazione delle candidature da parte del segretario del Pd, Letta, che, per via del taglio dei parlamentari (400 saranno i deputati e 200 i senatori) e per esigenze di rinnovamento non ha candidato esponenti storici tra cui ex renziani (come l’ex ministro dello Sport Lotti) o ha attribuito loro collegi “difficili” (vedasi la Cirinnà o il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari UE, Amendola).
Intanto, però, nel collegio uninominale di Roma per il Senato potrebbe profilarsi una sfida diretta tra gli ex alleati, Bonino(nella coalizione di centrosinistra ) e Calenda, leader di Azione, in coalizione con Renzi e e Italia Viva (che domani, con le ministre Carfagna e Gelmini, passate da Forza Italia ad Azione, presenteranno il programma). Proprio quest’ultimo, poi, correrà come capolista al Senato nel proporzionale a Milano e Monza e a Firenze, dove la competitor per il centrosinistra/Sinistra Italiana sarà Ilaria Cucchi ,in sfida con il Presidente di Forza Italia, Berlusconi. Sempre per il centrosinistra/Sinistra Italiana, in corsa per il collegio uninominale per la Camera a Modena, il sindacalista dei braccianti Aboubakar Soumahoro.
In casa M5S, invece,all’indomani del voto online sulla piattaforma Sky Vote degli iscritti per scegliere i candidati da inserire nelle liste, via libera al “listino Conte”, la lista di 15 nomi proposta dal Presidente pentastellato, che ha suscitato qualche malumore tra gli esponenti del Movimento . Via libera, infatti, con il sì di 43.282 iscritti, pari all’86,54% dei voti espressi, e a 6,732 no, pari al 13,46% dei voti espressi. Registrato poi un dato record di partecipazione al voto: 50.014 persone, su un totale di 133.664 aventi diritto (alle parlamentarie del 2018 parteciparono 39 mila persone , ma si votò per due giorni, il 16 e il 17 gennaio e nel 2012, la stessa votazione ebbe ancora meno partecipanti).
Anche sul fronte centrodestra, si lavora alle liste, ma i leader continuano a ribadire i cardini del proprio programma. Il Presidente di Forza Italia, Berlusconi, infatti, nella sua video pillola quotidiana, sul tema Giustizia, ha proposto la non appellabilità delle sentenze di assoluzione di primo e secondo grado, suscitando l’immediata reazione del Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Santalucia, che ha precisato come : “La questione era stata affrontata dal legislatore nel 2006 con la legge Pecorella e la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima quella legge. Ci sono principi costituzionali che devono essere necessariamente rispettati. Il tema può essere discusso, ma questo non rende giustizia al difficile lavoro dei tribunali e delle corti nell’accertamento della verità dei fatti”.
La Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, invece, in un video pubblicato su Facebook ha criticato il Reddito di Cittadinanza, definendolo “un fallimento totale” e annunciando un’abolizione della misura, con sostegno per chi non sia in condizioni di lavorare, come: gli over 60, disabili, famiglie senza reddito con minori a carico.
L’abolizione della legge Fornero è poi una delle misure cardine della Lega, il cui segretario Salvini ha criticato la candidatura con il Pd (difesa dal segretario dem Letta) del microbiologo Crisanti, dando luogo a uno botta e risposta piccato con quest’ultimo, che ha affermato che “se avesse governato nel 2020, in piena pandemia Salvini , vi sarebbero state migliaia di decessi in più e oggi saremmo allineati con Putin”.
Da qui, a stretto giro,la replica della Lega: “Gli attacchi di Crisanti a Salvini sono a dir poco vergognosi Ci chiediamo solo con che coraggio riesca a speculare sui morti. Letta smentisca al più presto il candidato nelle liste del Pd, che di ‘tecnico’ e ‘super partes’ sembra avere ben poco. Dove erano i Dem quando il governo giallorosso trattava i nostri territori come ‘appestati’ e la nostra comunità veniva falcidiata? Sono stati a Bergamo e Codogno?”.
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