di Federica Marengo martedì 19 luglio 2022
-Nella centoquarantaseiesima giornata di guerra in Ucraina, le forze russe hanno continuato a bombardare la regione orientale del Paese, in particolare il Donbass e Donetsk, dove un militare svedese volontario in Ucraina sarebbe morto in combattimento.
Colpite, infatti, dai missili di Mosca, alcune fabbriche a Kramatorsk, mentre prosegue con lentezza l’avanzata delle truppe russe verso Slovyansk.
Sotto assedio russo, anche la parte meridionale dell’Ucraina,specialmente le città di Odessa, dove il bombardamento di Mosca ha causato il ferimento di sei persone , tra cui un bambino e la distruzione di due case, Mykolaiv e Zaporizhzhia, sebbene Kiev stia procedendo da alcune settimane alla controffensiva e alla riconquista del Sud occupato dall’esercito russo, partendo da Kherson.
Secondo gli analisti USA dell’Institute for the Study of war, Mosca non punterebbe più alla conquista di Slovyansk, ma a quella di Siversk e Bakhmut e starebbe continuando a integrare le aree occupate nell’economia commerciale russa.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che ,dopo la destituzione del capo della Sicurezza Bakanov e della procuratrice generale Venedyktova per spionaggio a favore dei russi, ratificata dal Parlamento ucraino, ha rimosso altri 28 funzionari e ha sottolineato il dialogo continuo e il supporto alla difesa per l’Ucraina ricevuto dalla Polonia, nel suo consueto videomessaggio alla popolazione, pubblicato nella serata di ieri sui suoi profili social,ha dichiarato che: “ Le armi occidentali, i sistemi missilistici Hymars, “precisi ed efficienti”, stanno facendo la differenza in quanto favoriscono i successi militari e le perdite significative inferte all’invasore russo”.
A Mosca , il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza ed ex Presidente Medvedev ha ribadito che la pace ci sarà quando la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi e quest’ultima sarà siglata secondo le condizioni della Russia e non secondo le condizioni dei politici europei, definiti “confusi e impotenti”, mentre il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha minacciato la rottura delle relazioni diplomatiche con la Bielorussia, se interverrà nel Paese a sostegno delle truppe russe che hanno invaso l’Ucraina.
Il Presidente Putin, invece, è giunto a Theran per partecipare al vertice con il Presidente turco Erdogan e con quello iraniano Raisi (nel formato Astana, lo stesso del 2017, quando il trilaterale fu tenuto contro il terrorismo in Siria), per discutere delle sanzioni occidentali comminate sia alla Russia che all’Iran.
A seguire, poi, un vertice bilaterale tra Putin ed Erdogan per sbloccare le esportazioni di grano in Ucraina, questione che sarà affrontata in settimana dalla Turchia con un vertice al quale prenderanno parte le delegazioni di Kiev e Mosca e l’Onu. Tuttavia, Erdogan ha reso noto al termine del bilaterale con Putin che l’approccio di Mosca sarebbe stato “positivo”.
La Commissione UE,nel frattempo, ha lanciato un fondo per gli acquisti comuni per la Difesa, dotandolo di 500 milioni di euro del bilancio dal 2022 al 2024 per rafforzare in due anni le capacità industriali e militari della UE. Come annunciato dal Commissario al Mercato interno Breton, il fondo, che integra il Fondo europeo per la Difesa, punta ad aumentare la produzione di armi pesanti e munizioni in UE e ricostituire gli stock europei, continuando nell’immediato anche a offrire sostegno militare all’Ucraina.
Via libera poi da parte degli Stati membri, rappresentati dagli ambasciatori dell’UE riuniti ieri nel Coreper, a nuove sanzioni a Mosca con l’introduzione nella lista nera della più grande banca russa : la Sberbank. La Presidenza ceca del Consiglio UE , nell’immediato lancerà una procedura scritta con scadenza giovedì, per arrivare a una rapida pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore della misura.
Infine, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, insieme con il Premier ceco Fiala, il Premier albanese Edi Rama e quello della Macedonia del Nord, Kovacevski, ha aperto i negoziati di adesione alla UE per Albania e Macedonia del Nord, superato il veto della Bulgaria.
Quanto alla questione riduzione delle forniture di gas dalla Russia, mentre la UE sta mettendo a punto il piano di emergenza per la riduzione della domanda , in caso di crisi o blocco dei flussi , che prevederebbe un taglio obbligatorio dei consumi , il colosso russo Gazprom , secondo Bloomberg, sarebbe pronto a riavviare le esportazioni di gas all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream giovedì 21 luglio, essendo finito il periodo di manutenzione, benché la decisione finale spetti al Cremlino.
Sul fronte della politica interna italiana, cresce l’attesa per le Comunicazioni del Premier Draghi alle Camere, che avranno luogo a partire da domani dal Senato e proseguiranno alla Camera giovedì e nelle quali il Presidente del Consiglio riferirà se intende sottoporsi al voto di fiducia, trovando così una nuova Maggioranza, o se intenda confermare le dimissioni, respinte dal Presidente della Repubblica Mattarella.
Stamane, Draghi, ha incontrato il segretario del Pd Letta, che gli ha ribadito il pieno sostegno, per poi salire al Colle dal Presidente della Repubblica (che , oggi,ha ricordato il trentennale della strage di Via d’Amelio in cui trovarono la morte il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta) , per le “consuete interlocuzioni” dopo la missione di ieri in Algeria sul gas (siglate forniture di gas per 4 miliardi di metri cubi) e sulla firma di una serie di accordi e protocolli d’intesa in vari settori, nonché sulla crisi politica.
Nel pomeriggio, poi, il Premier ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente ucraino Zelensky, sugli ultimi sviluppi della conflitto russo-ucraino e nel quale è stato ribadito il pieno sostegno e la solidarietà del Governo all’Ucraina, incassando i ringraziamenti anche per il significativo contributo personale del Primo Ministro per concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’adesione all’UE.
Tuttavia, mentre si susseguono gli appelli della società civile e delle parti sociali, dopo quelli di sindaci e di Presidenti di Regione, affinché Draghi resti alla guida dell’Esecutivo, i partiti continuano a riunirsi e a discutere sull’ ipotesi di sostenere un Governo Draghi bis, con il centrosinistra: Pd, LeU,Italia Viva, Azione e “Insieme per il Futuro”, componente fondata dall’ex pentastellato e ministro degli Esteri, Di Maio a favore, e il centrodestra: Lega e Forza Italia,(irritate dal colloquio tra il Premier Draghi e il segretario dem Letta di questa mattina e che hanno ottenuto un confronto con il Presidente del Consiglio in serata, che potrebbe essere seguito da un confronto anche con Conte) disponibili ad assicurare la continuità dell’Esecutivo, ma senza il M5S , dimostratosi “inaffidabile e incapace”, o pronte ad andare al voto anticipato, sollecitate anche dall’alleato di coalizione all’Opposizione , Fratelli d’Italia.
Riguardo al M5S, all’origine della crisi di Governo, il Movimento sarebbe diviso tra governasti” , pronti a votare la fiducia a un Draghi bis e ad una scissione, per confluire nel nuovo gruppo dimaiano e anti-governisti , allineati al Presidente Conte, secondo cui , in caso di mancate risposte da parte di Draghi nel suo discorso alle Camere sui nove punti del documento presentatogli durante il confronto avuto a Palazzo Chigi qualche settimana fa, non voteranno la fiducia, uscendo dal Governo e garantendo l’appoggio esterno ai soli provvedimenti utili all’Italia.
Tutto ciò, mentre il ministro dell’Economia, Franco e della Transizione ecologica, Cingolani hanno firmato il Decreto interministeriale per prorogare al 21 agosto lo sconto di trenta centesimi sui carburanti, in scadenza il 2 agosto, ritenuto però insufficiente dalle associazioni di categoria,e l’agenzia di rating Fitch e Confcommercio hanno lanciato l’allarme : l’eventuale caduta del Governo Draghi non potrebbe non avere pesanti ripercussioni sulla crisi economica in atto, alla luce del peggioramento della crescita (Pil a – 0,6%), per via della guerra , delle tensioni sulle materie prime , dell’inflazione e della stretta monetaria, tradottasi in una progressiva riduzione del Pil in termini congiunturali nel mese di luglio su giugno e una crescita nulla su confronto annuo.
Fondamentale, poi, la guida dell’Esecutivo da parte di Draghi per centrare i 55 obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per accedere al secondo assegno da 24,1 miliardi. A tal riguardo, stamane, è stato firmato dalla ministra per il Sud e la coesione territoriale Carfagna e dalla Commissaria Ue Elisa Ferreira, l’Accordo di Partenariato del valore di 75 miliardi di euro tra risorse europee e cofinanziamento nazionale, che apporterà nuovi sostegni alle aree fragili e programmi innovativi per la Sanità e le aree urbane del Mezzogiorno.
In merito al Covid19, secondo i dati Agenas,l’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, è in risalita il tasso di occupazione delle terapie intensive , al 5% e dei reparti ordinari all’11,7%.
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