di Federica Marengo mercoledì 1°giugno 2022
-Nel novantottesimo giorno di guerra in Ucraina, le forze russe hanno proseguito la loro avanzata nella regione nord-orientale del Donbass e , in particolare, nella città si Severodonetsk, che , a detta delle autorità locali di Kiev, sarebbe stata conquistata dall’esercito russo per il 70% e dove , nelle ultime 24h, è stato colpito un impianto chimico, causando la fuoriuscita di una nube di acido nitrico.
Colpite da missili russi poi, anche le città di Kharkiv e di Sumy, mentre nella regione meridionale, continua l’occupazione di Kherson e l’assedio a Mykolyiv e a Odessa.
Infine,secondo il Ministero dell’Interno ucraino, il leader separatista filorusso Denis Pushilin,sarebbe stato ferito a Liman.
Drammatici , poi, i dati diffusi dall’Unicef, secondo cui sarebbero uccisi due bambini ogni giorno e altri quattro feriti, colpiti in attacchi con armi esplosive in aree popolate.
Intanto, il Presidente USA, Biden, che ha ribadito il suo sostegno al piano di pace italiano, ha confermato in un editoriale del New York Times, l’invio all’Ucraina, che li aveva sollecitati da tempo, di missili a medio raggio con gittata di 80 Km, per sostenere la Difesa dell’Ucraina, ma non in grado di colpire la Russia. Il numero uno della Casa Bianca, infatti, ha scritto: “L’obiettivo dell’America è chiaro: vogliamo vedere un’Ucraina democratica, indipendente, sovrana e prospera, con i mezzi per scoraggiare e difendersi da ulteriori aggressioni. Come ha detto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, questa guerra finirà definitivamente solo con la diplomazia. Ogni negoziato riflette i fatti sul campo. Ci siamo mossi rapidamente per inviare all’Ucraina una quantità significativa di armi e munizioni in modo che possa combattere sul campo di battaglia e trovarsi nella posizione più forte possibile al tavolo dei negoziati. Per questo ho deciso che forniremo agli ucraini sistemi missilistici e munizioni più avanzati che consentiranno loro di colpire con maggiore precisione gli obiettivi chiave sul campo di battaglia in Ucraina”, riecheggiato poi dal segretario di Stato Blinken,che , nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario della Nato Stoltenberg, ha detto: “Gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina esattamente ciò di cui ha bisogno per fronteggiare l’invasione russa. Il Presidente Joe Biden ha annunciato l’invio di un nuovo significativo pacchetto di aiuti all’Ucraina, compresi “sistemi avanzati” per raggiungere “distanze più lunghe” sul campo di battaglia in Ucraina. Gli obiettivi sono di “respingere l’invasione” russa e consentire a Kiev di avere una posizione più forte” all’eventuale tavolo dei negoziati che “potrebbe emergere. L’Ucraina ha assicurato che non utilizzerà i nuovi missili forniti dagli Usa per colpire obiettivi in Russia. Mosca dice “falsità” quando sostiene che le sanzioni occidentali le impediscono di esportare cereali in quanto le restrizioni “prevedono esenzioni per il cibo. Sono allo studio tutte le rotte alternative possibili” per sbloccare le esportazioni di grano ucraino”.
Il segretario generale della Nato, Stoltenberg, invece, mentre in Danimarca si è tenuto il referendum sull’adesione a una Difesa comune europea, ha annunciato che nei prossimi giorni a Bruxelles incontrerà funzionari turchi, finlandesi e svedesi per discutere del veto posto da Ankara all’ingresso dei due Paesi nordici nell’alleanza, per via del loro sostegno al Pkk, affermando che la richiesta di adesione di Stoccolma e Helsinki è una “decisione storica” e , dicendosi fiducioso che la Nato troverà una “soluzione unitaria” per venire incontro alle preoccupazioni di Ankara, delle quali “va tenuto conto”.
Da Kiev, poi, anche il Presidente ucraino Zelensky, che nel consueto videomessaggio serale alla popolazione ha ammesso le difficoltà sul campo, con perdite tra i 60 i 100 soldati al giorno , in un’ intervista al canale conservatore americano Newsmax , ha assicurato che i missili a medio raggi verranno utilizzati solo per autodifesa: “L’Ucraina non ha intenzione di attaccare la Russia. So che la gente negli Stati Uniti sta dicendo, o qualcuno alla Casa Bianca sta dicendo, che potremmo usarli (gli Himars, ndr) per attaccare la Russia. Non abbiamo intenzione di attaccare la Russia. Non siamo interessati alla Federazione Russa. Non stiamo combattendo sul loro territorio. I lanciarazzi a lunga gittata MLRS richiesti agli Stati Uniti non sarebbero utilizzati dall’esercito ucraino per attaccare il territorio russo, ma esclusivamente per l’autodifesa contro gli invasori. So di persone negli Stati Uniti e anche alla Casa Bianca che pensano che possiamo usare gli MLRS per attaccare la Russia. Guarda, non attaccheremo la Russia. Non siamo interessati alla Federazione Russa, non stiamo combattendo sul suo territorio come loro fanno con noi. La posizione dell’Ucraina come “perimetro difensivo” per il mondo contro la Russia significa che Kiev non può “cedere” nulla. Non siamo pronti a cedere nessuno dei nostri territori, perché i nostri territori sono i nostri territori: è la nostra indipendenza, la nostra sovranità; questo è il problema. Ci sono alcune difficoltà con alcuni territori. Ci sono alcuni dettagli, ma tutte queste difficoltà potrebbero essere discusse e quelle discussioni sarebbero necessarie per fermare la guerra”.
Zelensky, ha poi sottolineato come “la Russia non potrà più finanziare il suo terrore”, grazie al sesto pacchetto di sanzioni a carico di Mosca, che prevede l’embargo al petrolio russo, anche se in due fasi e dilazionato nei mesi e ,approvato ieri da 27 capi leader europei, la cui formalizzazione con sigillo da parte degli stessi è slittata per via della richiesta dell’Ungheria di escludere il patriarca Kirill dalla lista delle sanzioni, che ha aperto una nuova trattativa.
Tuttavia, da Mosca, che stamane ha avviato delle esercitazioni nucleari a Ivanovo, non si è fatta attendere la replica da parte del portavoce del Cremlino Peskov, che ha dichiarato: “Riteniamo che gli Stati Uniti stiano deliberatamente e in modo mirato gettando altra benzina sul fuoco. Tali consegne non contribuiscono a risvegliare il desiderio della leadership ucraina di riprendere i colloqui di pace”.
In merito, al blocco del trasporto del grano, invece,Pskov, ha spiegato che : “Non è stato ancora raggiunto un accordo sul trasporto del grano via mare. “Non c’è un accordo esatto. In effetti, sia la parte turca che altri parti hanno ricevuto spiegazioni dettagliate dal presidente Putin che ha detto a tutti i capi di stato e di governo con cui ha avuto conversazioni di recente, incluso il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che la Russia non interferisce con l’esportazione di grano. Se Kiev sminerà i porti, Mosca garantirà il passaggio sicuro delle navi che trasportano il grano in acque internazionali”.
Proprio riguardo alle operazioni di sminamento, il ministro degli Esteri russo, Lavrov, da Riad, dove ha incontrato gli omologhi dell’Arabia Saudita, ha annunciato: “A seguito di una conversazione con il presidente (della Turchia) Recep Tayyip Erdogan, è stato raggiunto un accordo secondo cui i colleghi turchi cercheranno di aiutare a organizzare lo sminamento dei porti ucraini al fine di liberare le navi prese in ostaggio. Ankara dovrebbe anche contribuire, affinché questa operazione avvenga senza alcun tentativo di rafforzare il potenziale militare dell’Ucraina e causare danni alla Federazione Russa”, mentre sull’invio a Kiev dei missili a medio raggio da parte degli USA, ha detto: “L’invio di lanciarazzi multipli alle forze ucraine è una provocazione diretta che segna un coinvolgimento nel conflitto. In Occidente ci sono ancora politici che non condividono questa follia” e “stanno iniziando a capire che le sanzioni stanno colpendo più l’Europa che la Russia. Abbiamo fatto più profitti dello scorso anno, lasciamo che traggano le loro conclusioni. La scelta delle autorità di Kiev di ignorare per otto anni l’applicazione degli Accordi di Minsk è stata un fattore decisivo che ha condotto alla situazione attuale. L’Occidente ha aiutato l’Ucraina a contenere la Russia e a creare minacce per la Russia”. “L’Occidente vuole un mondo con un solo polo guidato dagli Stati Uniti e le volontà di autonomia strategica dell’Europa vengono soffocate”.
Tutto ciò, mentre il Presidente Putin,in un videomessaggio in occasione della Giornata internazionale per la protezione dei bambini, ha dichiarato: “La Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità. Sono fiducioso che in questo mondo complicato, la Russia non potrà che aumentare la sua forza, indipendenza e sovranità”.
In Italia, invece, al centro del dibattito dei partiti di Maggioranza, ancora la proposta del viaggio a Mosca (ad oggi tramontata) del segretario della Lega Salvini, per tentare una mediazione con il Cremlino sul cessate il fuoco e sulla ripresa dei negoziati tra Mosca e Kiev, che ha suscitato le critiche trasversali di tutti i leader dei partiti di centrosinistra e di centrodestra e l’apertura di un’istruttoria da parte del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), sollecitata dal Pd , che chiede al numero uno del Carroccio di riferire sugli incontri avuti con l’ambasciatore russo in Italia, poco dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina, per il tramite del suo consulente,Capuano.
Il leader della Lega, però, tornando sulla questione, ha spiegato stamane in una nota “di aver fatto tutto in maniera trasparente e di lavorare per la pace da settimane, al contrario del Pd che parla solo di armi e di guerra”.
Nel frattempo,mentre il Presidente della Repubblica Mattarella ,nel suo messaggio in occasione della Festa della Repubblica ha esortato ad attuare le riforme per non dissipare le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ad impegnarsi per il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, per la ripresa dei negoziati e per la pace e la ricostruzione dell’Ucraina, sul fronte economico, l’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noti i dati sull’occupazione ,che ,ad aprile, dopo due mesi di crescita, ha registrato -12 mila occupati su mese, ovvero una lieve flessione, restando comunque a 23 milioni rispetto ad aprile 2021, con una crescita pari a 670 unità: in oltre la metà dei casi si tratta di dipendenti a termine, la cui stima supera i 3 milioni 150 mila, il valore più alto dal 1977.
Il tasso di occupati rimane al 59,9%, il valore record registrato a marzo 2023 e quello di disoccupazione , si attesta all’8,4%; il tasso di inattività , che sale al 34,6%, resta su livelli pre-pandemici. Ma i salari sono fermi e considerati dai sindacati non adeguati alla crisi trascinata dalla pandemia e dalla guerra, con l’inflazione arrivata al 6,9%, rialzo maggiore dal 1986 ,e l’aumento del prezzo del carburante a quasi 2 euro a litro.
Infatti, per il segretario della Cgil Landini, intervenuto nella trasmissione radiofonica di Rai Radio Uno, Radio Anch’io: “In questi trenta anni sono diminuiti i salari ed è aumentata la precarietà del lavoro. Il salario minimo “serve” e serve garantire ai lavoratori tutti i diritti previsti dai contratti. Se vogliamo aumentare i salari si deve investire sulla qualità del lavoro e non sulla precarietà. Abbiamo i salari più bassi (d’Europa ndr) e siamo il paese che ha investito meno in innovazione e in ricerca. Siamo in una situazione salariale e di precarietà del lavoro che non ha confronto in Europa. Il fatto su cui bisogna fare i conti è che se voglio aumentare i salari bisogna investire sulla qualità del lavoro e non sulla precarietà del lavoro. In Italia è passata questa logica invece: nel nostro paese non solo abbiamo i salari più bassi ma siamo il paese che ha investito meno in innovazione e ricerca. E non a caso la situazione non è uguale dappertutto, ma cambia a seconda delle imprese. Sul lavoro dipendente c’è un problema di pressione fiscale troppo alta e sottolinea che non è normale che la rendita di impresa sia tassata meno del lavoro dipendente. Il peso fiscale di questo paese grava su chi sta peggio oltre ad avere un livello di evasione fiscale è fuori di testa. Non bisogna più pensare che il lavoro dipendente è la macchina da mungere. È il momento di un cambiamento. Il nostro problema non è aumentare una tantum i salari. Abbiamo un problema strutturale, i salari si sono ridotti. I 200 euro una tantum sono un segnale ma non sono sufficienti. Con l’inflazione se ne è andata la tredicesima per chi ce l’ha. Tutti richiamano l’accordo del 1993 vorrei ricordare che quell’accordo per portare l’Italia in Europa si fondava sulla moderazione salariale, su un patto in cui i salari non potevano aumentare oltre l’inflazione. Ma vuol dire che i salari saranno sempre più bassi e che non redistribuisci mai la ricchezza che hai prodotto. Serve un aumento strutturale dei salari. Nel nostro paese abbiamo sempre pensato che lo sviluppo si potesse fare a prescindere dalla qualità del lavoro e dalla qualità dei salari. Oggi le persone pur lavorando sono povere. La contrattazione aziendale non copre più del 20/30% dei lavoratori italiani perché ci sono molte piccole e piccolissime imprese. Lo strumento fondamentale per redistribuire è il contratto nazionale di lavoro. Bisogna aumentare i salari reali a partire dal rinnovo dei contratti. Ci sono categorie che sono da otto anni senza il rinnovo dei contratti. Sono aumentati i contratti pirata ,perché non c’è una legge sulla rappresentanza. Per questo , il salario minimo servirebbe, bisogna agire su contratti, fisco e legge sulla rappresentanza che recepisca anche il salario minimo nel nostro paese”.
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