di Federica Marengo mercoledì 25 maggio 2022
-A tre mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, giunta al suo novantesimo giorno, le forze russe concentrano i propri attacchi nel Donbass, dove le truppe di Mosca hanno bombardato la stazione di Pokrovskoye per impedire l’arrivo di rifornimenti e rinforzi e nel Luhansk, dove le truppe hanno sfondato la difesa ucraina e dove il lancio di 4 missili ha provocato la morte di una persona e il ferimento di tre. Ma la regione , secondo le autorità locali, sarebbe priva di acqua, luce e gas. Sotto attacco, sempre nella regione nord-orientale, Severodonetsk e , a Nord-Ovest, Sumy e Kharkiv.
A Sud dell’Ucraina, invece, lanciarazzi russi hanno colpito la città di Mykolyiv e missili , la città di Zaporizhzhia, mentre da Mariupol, dove le truppe russe hanno riaperto il porto, il consigliere del sindaco ha fatto sapere che sono circa 22 mila le persone uccise dall’inizio del conflitto. Proprio la costa meridionale, affacciata sul Mar d’Azov, per gli 007 di Kiev, sarebbe completamente sotto il controllo di Mosca, che, con una legge approvata dalla Duma, ha prorogato il limite di età per l’arruolamento a 50 anni e sembra concedere la cittadinanza russa a Mariupol e nelle altre regioni conquistate con un iter più rapido, facendo infuriare Kiev.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel consueto videomessaggio serale alla popolazione, in cui ha ricordato i tre mesi dall’inizio della guerra, ha sottolineato: “Occorrono molto tempo e una forza straordinaria per contrastare il vantaggio della Russia in termini di armi e attrezzature. Nel suo discorso quotidiano, la Russia ha impiegato tutte le forze che le sono rimaste per attaccare il Donbass. Le conversazioni intercettate delle truppe russe chiariscono che sono ben consapevoli che questa guerra non ha senso e che strategicamente il loro esercito non ha alcuna possibilità. Le truppe russe sono avanzate nell’Ucraina orientale, bombardando le città chiave e mirando a distruggere tutto. A tre mesi dall’inizio dell’invasione russa, piangiamo le migliaia di uomini e donne ucraini morti e rinnoviamo l’appello ai Paesi occidentali a fornire armi pesanti ai partner stranieri, in quanto le armi per Kiev sono il miglior investimento per la stabilità nel mondo”,mentre il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, che ha accusato la Nato di non fare nulla di fronte all’aggressioni russe e, intervenuto al Forum Econimico di Davos, riguardo alla crisi alimentare scaturita dal conflitto, ha dichiarato: “Molti Paesi sentono già le ripercussioni della guerra e questo è solo l’inizio: la crisi diverrà ancora più grave”, invitando poi l’Occidente a “uccidere la politica dell’export della Russia, basta comprare dalla Russia!” e a continuare a supportare l’Ucraina con armi, aiuti finanziari e con le sanzioni a carico di Mosca.
Mosca, invece, tramite il Ministro della Difesa , ha annunciato l’apertura per oggi di un corridoio per permettere alle navi straniere di lasciare il porto di Mariupol, tornato operativo, avendo provveduto la Marina di Mosca, a sminare le acque antistanti il porto e a “ripristinare le infrastrutture portuali”. Inoltre, il Cremlino,sulla questione delle forniture di grano dall’Ucraina ferme nei porti ucraini bloccati dalle forze, che rischiano di provocare una crisi alimentare e umanitaria , tramite il Vice ministro degli Esteri Rudenko, si è detto pronto al dialogo e disponibile all’apertura di un corridoio umanitario per le navi da carico, a condizione che le sanzioni a carico della Russia vengano rimosse, incassando l’immediato no di Kiev, che ha definito la richiesta un “ricatto inaccettabile”.
Allo stesso modo, in merito alla richiesta di Zelensky di ritirare le truppe russe dall’Ucraina prima di riprendere i negoziati, il ministro degli Esteri russo Lavrov si è detto contrario alla presentazione di qualsiasi condizione per sbloccare il processo di negoziazione con Kiev, mentre per quel che riguarda lo scambio di prigionieri dell’Azovstal con dei prigionieri russi, il Cremlino ha precisato che uno scambio sarà possibile solo dopo che i combattenti ucraini ,che si sono arresi nell’acciaieria Azovstal di Mariupol ,saranno stati processati.
Sul piano di pace presentato all’Onu dal ministro degli Esteri italiano Di Maio, bocciato dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, il portavoce del Cremlino Peskov, ha precisato che: “Quella di Dmitri Medvedev è una posizione molto importante, ma in tutta onestà voglio dire che finora abbiamo visto, letto e ascoltato i parametri del piano, che sono stati diffusi dai media, ma non abbiamo ancora ricevuto la sua formulazione ufficiale. Forse in qualche modo è arrivata attraverso i canali diplomatici”, riecheggiato dalla portavoce del Ministro degli Esteri Marija Zakharova , ha evidenziato: “Da Roma non ci hanno inviato nulla, ma da quello che leggiamo sui media le proposte italiane sono talmente distaccate dalla realtà che in linea di principio è difficile che possano essere prese sul serio. Il piano, può servire come esempio per quello che si può chiamare una ‘teoria da ufficio. Ci sono delle idee, ma nella pratica non sono state verificate in alcun modo, non c’è nemmeno una connessione con la situazione in loco. Non so cosa abbia dato origine a questa iniziativa. Forse le autorità italiane che hanno lavorato a questo documento, o come altro lo chiamano, si orientano sulla base del quadro mostratogli costantemente dai loro stessi media, o da quelli occidentali. Forse sono impegnate in un dialogo con uno schermo televisivo, non lo so. In ogni caso, questo atteggiamento non fornisce un’idea autentica degli eventi reali in Ucraina. Forse credono semplicemente che la Russia si aggrapperà ad ogni proposta occidentale, per quanto assurda possa essere. Ma in questo caso non hanno assolutamente alcuna idea della situazione attuale”.
Infine, il Presidente russo Putin si è recato all’ospedale militare centrale Mandrika di Mosca per visitare per la prima volta alcuni dei soldati feriti nella guerra in Ucraina, accompagnato dal ministro della Difesa Serghei Shoigu.
Quanto alla UE, dal 1°giugno prenderà il via una task force sull’acquisto comune di gas, mentre riguardo al sesto pacchetto di sanzioni a carico di Mosca, che prevede l’embargo del petrolio russo, cui continua a opporsi l’Ungheria, il Commissario Ue agli Affari Economici, Gentiloni, intervenuto al Forum Economico di Davos, ha spiegato: “Ci stiamo lavorando, penso che nei prossimi giorni non sia impossibile raggiungere ulteriori accordi“.
Tuttavia, la Presidente della Commissione Europea Von der Leyen, via Twitter, ha annunciato: “Oggi ,adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui suoi compari, gli aggressori dell’Ucraina. In primo luogo, vogliamo aggiungere le violazioni delle sanzioni dell’Ue all’elenco dei reati dell’Ue e farne un reato penale. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia”. Un provvedimento, dunque, volto a colpire anche gli oligarchi russi, cui dall’inizio della guerra sono stati confiscati e congelati circa 10 miliardi di euro in beni, che dovrebbero essere impiegati per finanziare un fondo per la ricostruzione dell’Ucraina.
In Italia, invece, il Premier Draghi , che domani presiederà un Consiglio dei Ministri sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha partecipato in mattinata a Palazzo Pirelli ,a Milano, al convegno “Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia”, organizzato in occasione dei trent’anni della Direzione Antimafia. Nel corso del suo intervento, il Presidente del Consiglio ha detto: “L’Italia può e deve avere un ruolo guida a livello europeo nella lotta alla criminalità organizzata. Siamo all’avanguardia nella legislazione antimafia e nella protezione dei testimoni e dei loro familiari, uno strumento fondamentale per la giustizia sin dai tempi del maxiprocesso. Lo ha riconosciuto il primo ministro olandese Mark Rutte in una sua recente visita a Roma, quando ha annunciato che i ministri olandesi verranno in Italia per imparare dai nostri esperti, l’esperienza accumulata in tre decenni di lotta alle mafie ci ha dotato di strumenti sofisticati, dalle applicazioni più varie. Le norme antimafia italiane possono essere un utile punto di riferimento nella discussione attualmente in corso a livello europeo sulla confisca dei beni degli oligarchi russi. Per sconfiggere le mafie non basta l’eroismo dei singoli, ma serve il massimo impegno e la massima trasparenza da parte di tutti noi in particolare per “estirpare le connivenze che ancora ci sono all’interno delle istituzioni. Oggi celebriamo la professionalità, le intuizioni, l’eroismo dei magistrati come Falcone e Borsellino, e degli agenti che hanno lavorato con loro” spiega osservando però che “nel lungo termine la lotta alla mafia non si può reggere solo sul coraggio dei singoli. La mafia si sconfigge con la cultura della legalità: in famiglia, nelle scuole, sul lavoro, nelle istituzioni. Per questo dobbiamo migliorare i servizi, le reti di assistenza sociale, dobbiamo favorire l’occupazione, soprattutto trai più giovani, creare opportunità, rafforzare i legami sociali, a partire dai contesti più marginali e svantaggiati. Sono obiettivi al centro dell’azione del Governo in cima alle nostre priorità. La lotta all’illegalità impone anche una miglior tutela della spesa pubblica, è necessario proteggere la straordinaria opportunità del PNRR. Dobbiamo fermare e punire chi cerca di drenare fondi pubblici a vantaggio di società mafiose, per proteggere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, semplifichiamo le procedure, miglioriamo il sistema di contrasto alle infiltrazioni, rafforziamo i controlli. Ampliamo gli strumenti a disposizione dei prefetti, come la prevenzione collaborativa, senza creare nuovi ostacoli per le imprese. Lo facciamo per difendere la straordinaria opportunità che il PNRR ci offre, la nostra credibilità verso i cittadini e i partner europei”.
Nel pomeriggio poi, l’intervento all’Università Bocconi, per ricordare l’economista Alesina, in cui, dopo aver sottolineato la necessità per la UE di realizzare un “Federalismo pragmatico”, ha ribadito il proposito dell’Italia di affrancarsi dal gas russo e di cooperare per l’approvvigionamento con altri Paesi come l’Africa, mentre si lavora allo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Nel frattempo, se la divisione nella Maggioranza sul Ddl Concorrenza e sulla norma relativa alle concessioni balneari sembra in via di ricomposizione, grazie alla mediazione del Governo ,che prevede come soluzione la proroga di un anno delle stesse,in scadenza il 31 dicembre 2023, ma solo in caso di contenzioso, e gli indennizzi per gli imprenditori uscenti, che dovranno essere calcolati e valutati da un esperto (in realtà su tale punto bisogna ancora raggiungere un’intesa) , per cui il testo, già in votazione presso la Commissione Industria del Sento, arriverà in Aula a Palazzo Madama e sarà votato nella stessa giornata del 30 maggio, altri fronti sembrano aprirsi a spaccare l’unità delle forze dell’Esecutivo, quali: la riforma del Catasto e la modifica alle aliquote del patrimonio catastale, cui si oppongono Lega e Forza Italia, la Riforma della Giustizia e del Consiglio Superiore della Magistratura, cui si oppongono Lega e Italia Viva , l’abolizione del Reddito di Cittadinanza , chiesto da Italia Viva, (con la sponda di Lega, Forza Italia e dell’Opposizione di Fratelli d’Italia ), che raccoglierà le firme per lo stop alla misura a partire dal 15 giugno e il no dei 5Stelle (alle prese con l’uscita dal Movimento dell’eurodeputato Gianrusso e con la pubblicazione sui social , da parte del Tesoriere Cominardi dell’immagine di Draghi al guinzaglio del Presidente USA Biden) alla realizzazione nell’area della Capitale del termovalorizzatore, conferendo al sindaco Gualtieri, in qualità di Commissario al Giubileo del 2025 , i poteri per “scavalcare” la competenza in materia della Regione.
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