di Federica Marengo giovedì 19 maggio 2022
-Anche nella ottantaquattresima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi si sono concentrati nella regione orientale e in quella meridionale del Paese, ma, secondo l’intelligence USA e il segretario generale della Nato, Stoltenberg, l’avanzata delle forze russe sarebbe in stallo.
In particolare, colpita la regione del Donbass, dove sarebbero morti 10 civili, di cui 2 bambini, così come quella di Sumy.
Quanto al Sud dell’Ucraina, è giallo sui soldati ucraini ancora presenti all’interno dell’acciaieria Azovastal, roccaforte della resistenza ucraina. Per Mosca, da lunedì scorso, sarebbero stati evacuati almeno 1.730 militari, ma , per Kiev, ne resterebbero ancora 1000 da evacuare (500 per Mosca). Inoltre, il Vice comandante e portavoce del Reggimento Azov, Svjatoslav Palamar (Kalina), per Mosca avrebbe lasciato l’impianto siderurgico,ma proprio in un video quest’ultimo ha chiarito di trovarsi ancora all’interno dell’acciaieria con il resto del battaglione e che sarebbe in corso un’operazione speciale.
Tuttavia, Mosca, che stamane ha espulso 5 diplomatici portoghesi, tramite il portavoce del Ministro della Difesa Borisov, ha fatto sapere di essere in possesso di un’arma strategica segreta (un laser capace di intercettare i nemici a chilometri di distanza), dichiarazione cui ha replicato il Presidente ucraino Zelensky, che in giornata ha avuto un colloquio telefonico con il Primo Ministro inglese Johnson proprio sull’operazione all’Azovstal e sull’export agricolo, sottolineando: “Nella propaganda nazista c’era l’espressione ‘wunderwaffe’, l’arma delle meraviglie. Più diventava chiaro che non avevano chance di vincere la guerra, più cresceva la propaganda Sull’arma delle meraviglie, capace di cambiare le sorti della guerra… E al terzo mese di guerra, la Russia cerca di trovare la sua wunderwaffe. Pare che sia il laser. Tutto ciò indica il completo fallimento dell’invasione”.
Proprio dal Cremlino, poi, tramite il portavoce del ministro degli Esteri Rudenko, è arrivata un’apertura a riprendere colloqui di pace quando Kiev si deciderà a farlo, anche se Mosca ha specificato che sui territori occupati decideranno i residenti. Un’apertura, cui Kiev ha replicato ribadendo che il cessate il fuoco è impossibile senza prima il ritiro delle truppe russe.
In Italia, invece, il Premier Draghi ha tenuto un’Informativa alle Camere, nella quale, annunciando la partecipazione a luglio a un bilaterale ad Ankara, ha ribadito che la linea dell’Italia è quella di un impegno per la pace (tuttavia, sarà l’Ucraina a decidere quale tipo di pace) e il cessate il fuoco per la riapertura dei negoziati e di un sostegno a Kiev, di carattere finanziario, umanitario e in armi, nel solco della Risoluzione di Maggioranza votata a larga maggioranza dal Parlamento e in coordinamento con la UE e gli Alleati. L’Italia, poi, che auspica la convocazione di una nuova conferenza di Helsinky come richiesto anche dal Presidente della Repubblica Mattarella, rafforzerà con più di mille unità il fianco Est della Nato e sosterrà l’adesione all’Alleanza Atlantica di Svezia e Finlandia e dell’Ucraina alla Ue ( alla cui celerità si è opposto però il cancelliere tedesco Scholz per rispetto dei Paesi Balcanici ancora in attesa del loro ingresso ) e la costituzione di una Difesa comune europea.
Tra i temi toccati da Draghi, anche quello del rischio di una crisi alimentare e umanitaria con il blocco dei porti ucraini da parte delle forze di Mosca delle esportazioni di grano e cereali (questione sulla cui drammaticità e sui cui effetti a livello mondiale ha posto l’accento il segretario dell’ONU Guterres, mentre il Cremlino ha reso noto che la condizione per lo sblocco dei porti e delle esportazioni di 20 milioni di tonnellate di grano è la rimozione delle sanzioni a carico di Mosca) , della crisi energetica e dell’indipendenza dal gas russo da raggiungere entro la metà del 2024.
Un’informativa, quella del Presidente Draghi, che è stata sostenuta in maniera netta dal Pd, che ad ogni modo si è detto pronto a un voto su eventuali Comunicazioni sulla guerra russo-ucraina del Premier, qualora fosse necessario.
Voto che viene chiesto a gran voce dal M5S, visto che la Risoluzione è stata approvata dalla Maggioranza all’inizio della guerra, più di tre mesi fa, come pure si invoca lo stop all’invio di armi, specie “offensive”.
Con Draghi, anche il leader di Italia Viva, Renzi, di Azione, Calenda e il coordinatore di Forza Italia, Tajani, mentre il segretario della Lega Salvini ha ribadito il no a un quarto decreto interministeriale sull’invio di armi.
Critica l’Opposizione di Fratelli d’Italia , secondo cui il Presidente Draghi ha provato a dettare la linea al Governo ,sebbene la Maggioranza sia inesistente, lanciando poi una stoccata al Presidente pentastellato Conte, sull’ incoerenza delle sue posizioni, dato che il ministro degli Esteri Di Maio , che sta “alimentando l’escalation” è espressione del M5S.
Riguardo alla politica interna,sempre il Premier Draghi ha convocato un Consiglio dei Ministri d’urgenza per esortate la Maggioranza ha superare lo stallo sul Dl Concorrenza e sulle concessioni balneari, riforma necessaria per accedere ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dunque, se entro il 31 maggio non si raggiungerà un accordo tra le forze di Governo, si procederà alla richiesta del voto di fiducia, non potendo rischiare di perdere i finanziamenti UE, pur nel rispetto delle prerogative del Parlamento.
Nel frattempo, mentre il Presidente turco Erdogan, che si oppone all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, ha affermato di non voler rompere i legami né con Putin né con Zelensky e di continuare nell’azione diplomatica per il raggiungimento della pace, il Presidente USA Biden, la cui richiesta di altri aiuti all’Ucraina è stata approvata dal Senato americano, ha incontrato la Premier svedese Magdalena Andersson e il Presidente finlandese Sauli Niinisto, commentando così, in conferenza stampa, il colloquio avuto: “Gli Stati Uniti sostengono la candidatura della Svezia e della Finlandia nella Nato. Sono orgoglioso di accogliere e offrire il forte sostegno degli Stati Uniti per le richieste di due grandi democrazie”.
In UE, invece, Plenaria del Parlamento europeo, nel corso della quale si è discusso di crisi energetica, anche alla luce del Piano Repower EU presentato ieri dalla Commissione , per la ricostruzione dell’Ucraina e della sua rete energetica e della rimozione dei dazi sulle importazioni dall’Ucraina. Tra le questioni affrontate anche quella della dipendenza energetica dalla Russia, già avviata, vista la riduzione attuale al 26% dal 40% del 2021 (ancora stallo invece sul sesto pacchetto di sanzioni che prevede l’embargo graduale del petrolio russo) e l’estensione delle sanzioni alla Bielorussia corresponsabile del conflitto in Ucraina.
In merito al Covid19, la Fondazione indipendente Gimbe ha pubblicato il report settimanale sull’andamento della pandemia, secondo cui nell’ultima settimana è stata rilevata una evidente discesa dei contagi attestatisi a -14,8% contro il 27,5% della settimana precedente. In calo , anche il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari. Tuttavia, la pandemia non è finta , come ha ribadito il Ministro Speranza , che ha partecipato stamane al G7 dei Ministri della Salute a Berlino, dove si è parlato , tra gli altri temi, della proroga dell’uso delle mascherine.
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