-di Federica Marengo sabato 14 maggio 2022
-Nella settantanovesima giornata di guerra in Ucraina,è continuata l’avanzata delle truppe russe nel Donbass e nei centri delle Repubbliche autoproclamatesi indipendenti di Donetsk e Lugansk, a Nod-Est del Paese, così come gli attacchi sulla città di Kherson, nel Sud , per costituire un corridoio con la Crimea, annessa da Mosca nel 2014.
Nuovi bombardamenti russi, poi, sono stati registrati a Mariupol e , in particolare, sull’acciaieria Azvostal, roccaforte della resistenza ucraina guidata dal Battaglione Azov, rimasto nell’impianto siderurgico anche dopo la messa in sicurezza di tutti i civili rifugiativisi, insieme con altri militari (circa 1500, di cui 600 feriti) e con alcuni medici, e per la cui evacuazione è incorso una difficile trattativa tra i generali delle due parti, come rivelato dal Presidente ucraino Zelensky nel suo videomessaggio serale alla popolazione, alla quale si è aggiunta da parte della Turchia l’offerta di una nave e di un salvacondotto per portare in salvo i soldati feriti.
In ritirata invece da Kharkiv e Izyum , l’esercito russo, anche se, secondo un rapporto delle forze armate di Kiev, le truppe russe si starebbero preparando a una lunga battaglia, entrando così nella terza fase della guerra, ovvero quella del riposizionamento dell’esercito di Mosca sulle linee di difesa, dopo un primo e secondo tentativo di prendere l’Ucraina in pochi giorni e di circondare le forze di difesa nell’Est del Paese.
Per la Difesa ucraina, inoltre, secondo quanto dichiarato da un generale di Kiev alla Bbc, la guerra finirà entro l’anno, con una svolta nella seconda parte di agosto , quando l’Ucraina dovrebbe riprendere i territori occupati, compresi Donbass e Crimea.
Sul fronte diplomatico, invece, in mattinata, si è tenuto a Berlino il vertice dei Ministri degli Esteri della Nato e il G7 , sempre dei Ministri degli Esteri, conclusisi con l’intesa sul varo di ulteriori sanzioni nei settori vitali per la Russia e il no a un riconoscimento delle frontiere che la Russia tenta di modificare con la forza. Sul tavolo, oltre alla richiesta di adesione alla Nato della Finlandia, cui seguirà lunedì quella della Svezia, cui Mosca ha reagito duramente, tagliando le forniture di gas ad Helsinki e minacciando , tramite il Vice ministro degli esteri Alexander Grushko, una” reazione politica” e a cui la Turchia ha espresso la sua contrarietà, in quanto i Paesi baltici “nasconderebbero i terroristi curdi del PKK”, anche la questione di una crisi alimentare ed umanitaria nei Paesi più poveri come l’Africa, visto il blocco dei porti del Mar Nero ad opera di Mosca e delle esportazioni di grano e le contro-sanzioni varate da Putin. In merito, la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ,nella conferenza stampa di chiusura del G7, ha dichiarato: “La Russia ha intenzionalmente scatenato una guerra del grano, le consegne non sono possibili e i prezzi stanno salendo, con il rischio di carestia, non sono danni collaterali, è un strategia intenzionale. La Russia sta creando le basi per nuove crisi così che la cooperazione internazionale può essere ridotta”.
Il ministro degli Esteri Di Maio, invece, ha esortato: “L’Unione europea sia “sempre di più in prima linea per la pace in Ucraina”, per poi evidenziare: “Queste giornate in Germania, prima con il G7 e poi la Nato, sono una grandissima opportunità per dimostrare ancora una volta l’unità della nostra Alleanza. La Nato è un’alleanza difensiva che in questo momento sta gestendo con la massima attenzione la crisi in Ucraina, ovviamente in complementarietà con la Ue. Complementarietà, che deve vedere sempre di più la Ue in prima linea per la pace, per raggiungere un accordo di pace, lavorando ad un tavolo che consenta di avere intorno tutti gli attori internazionali più rilevanti, sia le istituzioni internazionali sia i Paesi che possono esercitare un’influenza su Putin e fermare l’invasione russa in Ucraina. La riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato a Berlino sarà anche un’importante opportunità per discutere l’allargamento dell’Alleanza a partner come la Finlandia e la Svezia, in quanto è importante ciò che stiamo facendo come italiani, per cercare di coinvolgere sempre di più gli attori internazionali per arrivare ad un cessate il fuoco e poi ad un accordo di pace. L’approccio italiano ,è quello di continuare a sostenere l’Ucraina per tutti gli sforzi che sta compiendo nell’ambito del principio di legittima difesa e contestualmente coinvolgere attori importantissimi nostri partner, per poter fermare la guerra di Putin. Lunedì a Bruxelles, in occasione della riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue, discuteremo anche del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Le sanzioni sono l’unico strumento pacifico che abbiamo per fermare questa guerra e limitare le risorse che la Russia ha a disposizione per finanziarla”.
A tal proposito, mentre caccia russi Su-27 hanno preso parte a esercitazioni per respingere un finto attacco aereo nell’enclave russa di Kaliningrad, il Presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente Putin, annunciandogli che Helsinki “deciderà di chiedere l’adesione alla Nato nei prossimi giorni” e ,spiegando come :“come le richieste russe, presentate a fine 2021, volte a impedire a nuovi Paesi di aderire alla Nato e la massiccia invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 hanno alterato l’ambiente di sicurezza della Finlandia”, mentre il numero uno del Cremlino avrebbe replicato che per la Finlandia abbandonare la politica della neutralità sarebbe un “errore” , aggiungendo che “non esistono minacce alla sicurezza di Helsinki e che il suo ingresso nella Nato potrà che influenzare negativamente le relazioni con la Russia”, discutendo con il Presidente finlandese anche dello stallo nei negoziati dei quali ha detto: “I negoziati tra Mosca e Kiev sono stati praticamente interrotti in quanto la parte ucraina non sarebbe interessata ad un dialogo serio e produttivo”.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, invece, intervenuto al meeting annuale con gli esperti del Consiglio Esteri e Difesa, ha sottolineato: “Le sanzioni ci sono sempre state, ma adesso c’è una situazione di russofobia e ostilità contro il nostro Paese, anche durante i periodi più duri della Guerra Fredda non si erano mai viste estradizioni simultanee di diplomatici russi da diversi Paesi e il maltrattamento dei nostri imprenditori, scienziati, rappresentanti della cultura, diplomatici, che devono lavorare in condizioni estreme a rischio della vita. La crisi in Ucraina è stata preparata dagli americani da tempo, dalla Guerra fredda per raggiungere l’egemonia mondiale. Gli Stati Uniti guidano questo processo da Oltreoceano, indebolendo l’Europa. Si tratta di un regime coloniale di un Paese che pensa di essere unico e speciale e che impone regole. L’Occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale contro la Russia. Ed è difficile prevedere quanto durerà. E’ chiaro che le conseguenze saranno sentite da tutti, nessuno escluso. Abbiamo fatto di tutto per evitare un confronto diretto, ma visto che la sfida è stata lanciata, ovviamente, l’accettiamo”.
Quanto all’Ucraina , la Vicepremier Olga Stefanyshyna, ai microfoni di Rainews24, ha evidenziato il no di Kiev a un accordo di pace che prolunghi il conflitto e il proposito di ottenere una vittoria incondizionata.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, il vicesegretario al Tesoro americano Adewale ‘Wally’ Adeyemo , in un’intervista al New York Times ripresa dall’agenzia russa Tass, ha fatto sapere che gli USA, potrebbero estendere le sanzioni alle banche straniere che aiutano la Russia a eludere le sanzioni.
In Italia, invece, sul fronte della politica interna, secondo e ultimo giorno del Forum Ambrosetti “Verso Sud”, dedicato al Mezzogiorno, svoltosi a Sorrento, al quale ha preso parte stamane anche il ministro dell’Economia Franco, che, nel suo intervento, ha sottolineato il divario enorme tra Nord e Sud dell’Italia e l’opportunità di iniziare a colmarlo grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, anche se questi ultimi non bastano, in quanto è necessario spendere bene tali risorse.
In tale consesso, il segretario del Pd, Letta, ha lanciato un appello all’unità a tutti i partiti di Maggioranza per arrivare al termine della Legislatura, trovando una sponda nel Presidente del M5S, Conte, con cui ,però, resta la divergenza sul nuovo invio di armi “pesanti” a Kiev (il decreto interministeriale, tuttavia, è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale) e la richiesta di un voto delle Camere al riguardo che potrebbe concretizzarsi con la presentazione da parte dei pentastellati di una mozione.
Critica nei confronti del M5S, Forza Italia ,che ha bollato come “strumentali” tali rimostranze.
Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza invece, Conte ha sottolineato come le risorse stanziate per il Sud siano dovute, mentre il Vicepresidente di Forza Italia Tajani, ha lanciato la proposta di un “Recovery Plan di guerra” e il leader di Azione Calenda l’emanazione di un bando per professionalità mirate.
Dall’Opposizione, la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, ha chiesto una revisione del PNRR , alla luce del mutato quadro geopolitico ed economico, definendo “lunare” l’impiego delle risorse in massima parte per la transizione verde.
Spostandosi nella Capitale, la Lega ha tenuto a Palazzo della Lanterna il primo degli incontri dal titolo “L’Italia che vogliamo”, che si svolgeranno in tutte le Regioni del Belpaese per ascoltare i territori ,in vista delle elezioni Politiche del 2023.
Oggetto del dibattito, vari temi, quali: il Fisco e la riforma del Catasto, la Riforma della Giustizia e la modifica che sarà possibile apportare grazie al voto referendario sui cinque quesiti, ma anche il Lavoro, con la proposta di revisione del Reddito di cittadinanza (vedasi obbligo per i percettori di svolgere lavori stagionali con riduzione del 50% del reddito stesso).
In conclusione, l’intervento del segretario del Carroccio, Salvini, che sulla guerra in Ucraina, ha ribadito la sua perplessità in merito al nuovo invio di armi “offensive” alle forze ucraine e sull’utilità dell’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia per favorire la pace, mentre riguardo ai rapporti nella coalizione di centrodestra ha esortato gli alleati a mettere da parte gli interessi di parte per arrivare uniti alle prossime elezioni e vincerle.
In merito al Covid19, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità il rapporto che integra il monitoraggio settimanale sull’andamento della pandemia, realizzato in collaborazione con il Ministero della Salute, secondo cui nell’ultima settimana sono diminuiti i casi di contagio e le ospedalizzazioni, mentre stabile è il tasso di ricoveri in terapia intensiva. In Aumento, invece rispetto alla settimana precedente, le reinfezioni al 5,8%. In lieve aumento anche i decessi, relativi però ai casi registrati circa un mese fa, quando la curva saliva.
In ultimo, il tasso di mortalità per i non vaccinati è 7 volte più elevato, rispetto ai vaccinati con dosi aggiuntive/booster.
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