di Federica Marengo mercoledì 11 maggio 2022
-Nella settantaseiesima giornata di guerra in Ucraina, l’offensiva dell’esercito russo ha continuato a concentrarsi nel Sud del Paese, a Mariupol e, in particolare sull’acciaieria Azvostal, roccaforte della resistenza ucraina guidata dal Battaglione Azov, al cui interno restano ancora asserragliati centinaia di combattenti, di cui numerosi feriti.
A tal riguardo, il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare filo-russa di Donetsk , Pushilin, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, avrebbe detto: “Non ci sono più civili nell’impianto di Azovstal, ora le milizie filo-russe hanno le mani libere”. Per il responsabile dell’intelligence del reggimento nazionalista Azov Ilya Samoilenko, tra i difensori dell’impianto siderurgico ,sentito da Sky News, esiste una via militare per sbloccare la situazione dell’impianto: “È possibile farlo con mezzi militari, ed è anche possibile con mezzi politici. Noi possiamo dire come farlo con le armi, ma ovviamente le informazioni su queste operazioni sono riservate. La maggior parte delle persone sedute negli uffici governativi in Ucraina per lo più fraintende la situazione; dal nostro punto di vista, la realtà è diversa. I combattenti stanno ancora cercando di incanalare gli sforzi per le migliori opzioni e conseguenze in questa situazione. È sicuro che in caso di conseguenze catastrofiche per la guarnigione di Mariupol ci saranno conseguenze catastrofiche per l’intera Ucraina e il suo popolo. Le unità russe stanno bombardando da giorni ininterrottamente l’acciaieria”.
Tuttavia, stamane, al termine dell’Udienza generale di Papa Francesco in Piazza San Pietro, al momento del cosiddetto ‘baciamano’, il Pontefice ha incontrato e salutato le mogli di due ufficiali del Battaglione Azov, le quali hanno scritto nei giorni scorsi al Papa Bergoglio, affinché possa essere data anche ai soldati la possibilità di evacuare dall’impianto.
Sempre nella regione meridionale dell’Ucraina, attacchi da parte delle forze russe, sono stati registrati a Odessa, Mykolaiv e a Kherson, occupata dai russi , insediatisi al governo dopo la presa della città, i quali, secondo quanto riportato dalle agenzie russe, faranno appello al Presidente russo Putin per annettere la regione alla Federazione russa.
Dichiarazioni, quelle rilasciate dal governo russo di Kherson, cui ha replicato il consigliere del Presidente ucraino Zelensky, e capo negoziatore di Kiev, Podolyak, che, secondo l’agenzia Interfax, avrebbe detto: “I russi possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove, ma l’esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano”.
Colpito dall’esercito russo, anche il Nord-Ovest del Paese e l’Isola dei Serpenti, sebbene le truppe ucraine abbiano anche respinto gli assalti russi a Kharkiv e nel Donbass, a Donetsk e a Lugansk, dove le forze di Mosca, con cui il Presidente Putin si è congratulato in un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino, dicendosi fiducioso in una vittoria, avrebbero sparato su un istituto per bambini con disabilità.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, intervenuto in videoconferenza al Parlamento di Malta e presso una scuola di Parigi, sottolineando come dall’inizio della guerra siano stati registrati oltre 2000 attacchi, ha spiegato che i negoziati con Mosca, attualmente in stallo, potrebbero riprendere , malgrado le stragi e i gli orrori perpetrati dalle forze russe sui civili a Bucha e in altre città dell’Ucraina.
Proprio in merito ai negoziati, invece, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Zakharova, ha reso noto che colloqui tra Mosca e Kiev sono in corso, mentre il ministro degli Esteri, Lavrov, nel corso della conferenza stampa a margine della sua visita ufficiale in Oman, ha dichiarato: “La Russia ha a chi vendere le sue risorse energetiche e l’Occidente pagherà molto di più per il suo approvvigionamento. Inoltre, l’Ucraina rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi cariche di grano e cereali attualmente bloccate nei porti. Speriamo e ci aspettiamo che la finalizzazione della nostra operazione militare e il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi contribuiscano a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati. Inoltre, costringerà l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati”.
Infine, il portavoce del Cremlino Peskov, ha chiarito che il Presidente Putin, non intende introdurre la legge marziale in Russia durante la ‘”operazione speciale militare” in Ucraina, smentendo così la carenza di soldati russi e le difficoltà logistiche in cui versa l’esercito di Mosca, secondo le intelligence di USA e Gran Bretagna.
Negli USA, mentre la Camera ha approvato il nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina da 40 miliardi di dollari, che entro sabato dovrebbe ricevere l’ok anche dal Senato, il Premier Draghi, reduce dal bilaterale alla Casa Bianca con il Presidente Biden sul conflitto russo-ucraino, sulla crisi energetica e alimentare, sul post pandemia e sulla situazione geopolitica e i rapporti con la Libia e la Cina, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha dichiarato: “Voglio ringraziare il Presidente Biden e tutta l’amministrazione Usa per l’accoglienza splendida. L’incontro è andato molto bene, ha ringraziato l’Italia per essere un partner forte, un alleato affidabile e un interlocutore credibile e io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione con tutti gli alleati. La guerra ha cambiato fisionomia: inizialmente si pensava ci fosse un Golia e un Davide, era un’impresa disperata che sembrava non riuscire. Oggi il panorama si è completamente capovolto. Non c’è più un Golia. La parte che sembrava invincibile non lo è più. Tutte la parti, e in particolare Russia e Stati Uniti, devono fare lo sforzo di sedersi a un tavolo. L’ipotesi di un tetto al prezzo del gas è stata accolta con favore dal presidente Joe Biden. Anche se l’amministrazione Usa sta riflettendo più su un tetto al prezzo del petrolio, che del gas, ma ne riparleremo presto insieme. Il tetto al prezzo del gas ridurrebbe in parte i finanziamenti che l’Europa dà a Putin per la guerra. Stesso discorso per il petrolio a livello mondiale, si potrebbe creare un cartello dei compratori. Oppure, più preferibile per il petrolio, persuadere l’Opec e i grandi produttori ad aumentare la produzione, su entrambe le strade bisogna lavorare molto. Non è ancora il momento di un incontro Biden-Putin. Abbiamo condiviso l’esigenza di sbloccare i porti e occorrerà collaborazione da entrambe le parti. I contatti devono essere riavviati, intensificati a tutti i livelli. Bisogna essere capaci non di dimenticare perché è impossibile, ma di guardare al futuro. Ho detto al Presidente Biden che questa guerra produrrà cambiamenti drastici in Europa. Siamo sempre stati vicini in Europa ma lo saremo e lo dovremo diventare sempre di più. Biden ha detto che è un amico dell’Europa e ci sosterrà. E’ molto molto leale e grato al processo di integrazione europea. Nessuno ha mai detto niente sull’eventualità che i pagamenti in rubli violino le sanzioni. Come sono organizzati questi pagamenti? E’ una zona grigia. Il più grande importatore di gas in Germania ha già pagato in rubli, la maggior parte degli importatori di gas ha già aperto conti in rubli con Gazprom”.
Il Presidente del Consiglio, si è poi recato al Congresso dove ha incontrato tra gli altri la speaker della Camera Pelosi e ha ritirato il Premio conferitogli dall’ Atlantic Council.
Quanto allo stop al transito del gas proveniente dalla Russia , annunciato dal gestore del sistema in Ucraina per via dei rischi determinati dall’occupazione russa , nessuna diminuzione dei flussi si è verificato in Italia, dove le forniture sono al momento regolari, mentre la Commissione UE continua a lavorare per trovare un’intesa con l’Ungheria sul sesto pacchetto di sanzioni, che prevede come misura principale l’embargo graduale del petrolio russo,sebbene il Premier ungherese Orban abbia chiesto di escludere il petrolio e gli oleodotti dal blocco e sollecitato garanzie sulla sicurezza energetica.
A Bruxelles, però , come riferito dal Commissario UE alla Giustizia Reyndees, si lavora anche all’introduzione di uno strumento che consenta la confisca dei beni di persone ed entità russe sanzionate e l’impiego di questi ultimi per finanziare un fondo comune con cui risarcire l’Ucraina.
Sul fronte della politica interna italiana, mentre sono stati registrati attacchi hacker a diversi siti italiani , tra cui quello del Senato, del Ministero degli Esteri e dell’Istituto Superiore di Sanità, da parte di una presunto collettivo russo, i partiti hanno dibattuto ancora del conflitto in Ucraina e della missione in USA del Premier Draghi ,che il 19 maggio terrà un’Informativa (senza votazione) alle Camere.
Il segretario del Pd, Letta, ha espresso soddisfazione per l’esito del colloquio tra il Presidente del Consiglio e il Presidente USA Biden, ribadendo il ruolo fondamentale della UE come mediatore, mentre il Presidente del M5S Conte, ha ribadito la delusione per il mancato passaggio in Aula del Premier Draghi prima del viaggio in USA , criticato per questo da Italia Viva.
Quanto al centrodestra di Governo, Forza Italia si è detta soddisfatta del viaggio di Draghi negli USA, e insiste sulla necessità di percorrere la via diplomatica per arrivare al cessate il fuoco e alla pace, riecheggiata dalla Lega, contraria lperò ,al nuovo invio di armi.
Su posizioni divergenti, l’Opposizione di Fratelli d’Italia, per cui l’Italia “non è mai stata così divisa come con il Governo Draghi”.
Tutto ciò mentre la Presidente della Banca Centrale Europea, Lagarde, presente a Lubiana, in occasione del trentennale della Banca centrale della Slovenia, ha dichiarato che “La normalizzazione della politica monetaria sarà graduale e arriverà poche settimane dopo lo stop degli acquisti ”, dando a intendere che si potrebbe procedere al rialzo dei tassi a partire da luglio e le Borse, spinte da tali dichiarazioni e dalla decisione americana sull’inflazione, hanno subito un’accelerazione, anche grazie ai titoli bancari.
In calo , a 194 punti base, dopo le impennate dei giorni scorsi, lo Spread (differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi). In calo, anche i prezzi del gas , dopo la fiammata determinata dall’annuncio sul taglio dei flussi dall’Ucraina.
In ultimo, un allarme è stato lanciato da Bankitalia relativo ai tassi dei mutui sulla casa , che hanno superato per la prima volta dal 2009, il 2%, con conseguenti ricadute sul mercato immobiliare.
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