di Federica Marengo venerdì 6 maggio 2022
-Nella settantunesima giornata di guerra in Ucraina, la situazione più disperata continua a registrarsi a Mariupol, nel Sud dell’Ucraina, e, in particolare, nell’area siderurgica dell’Azovstal, roccaforte della resistenza guidata dalle forze ucraine e dal battaglione Azov, nei cui sotterranei si nascondono almeno 200 civili (500, invece, sono già stati portati al sicuro), tra donne, bambini e anziani, nonché militari feriti, che Kiev chiede siano assistiti dall’Ong Medici Senza Frontiere.
Tuttavia, malgrado Mosca abbia acconsentito al cessate il fuoco per 72 ore, pur legando alla resa delle truppe ucraine la liberazione dei civili asserragliati nell’acciaieria, non si arrestano gli attacchi russi, anche contro i veivoli utilizzati per mettere in salvo i civili usciti dall’acciaieria, impedendone così l’evacuazione e ,violando la tregua, come denunciato dagli stessi soldati del Battaglione Azov.
Sotto assedio russo, anche il Donbass, ad Est del Paese, con le regioni di Donetsk e Lugansk, e la città di Severodonetsk, una delle città più importanti del Donbass ancora sotto il controllo ucraino, “praticamente circondata” da forze russe e separatisti filo-russi, ma anche le città di Kharkiv e di Kherson, rispettivamente a Est e a Sud del Paese.
Infine, colpita da un razzo ucraino, a largo delle coste di Odessa, (bombardata nel frattempo dalla Crimea, dalle truppe russe ), la fregata russa Admiral Makarov, anche se Mosca ha smentito la notizia diffusa dai media ucraini.
Intanto, mentre, secondo il New York Times, le informazioni fornite dall’Intelligence USA avrebbero aiutato gli ucraini a uccidere numerosi generali russi e, per la CNN , tali informazioni sarebbero servite anche a colpire l’incrociatore Moskva, l’Alto rappresentante dell’Onu, Bachelet, in base alle informazioni riportate dal Guardian, ha dichiarato che l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca. Cinque di queste persone ,sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all’insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall’Ucraina.
A Kiev, invece, Agnes Kallamar, segretario generale di Amnesty International, nel corso di una conferenza stampa, sulle prime indagini condotte sulla Russia per crimini di guerra, ha dichiarato che : “In Ucraina la Russia ha compiuto il crimini di aggressione che deve essere perseguito” dalla giustizia internazionale”. A tal riguardo, la Guardasigilli Cartabia, ha dichiarato nel corso della prima delle commemorazioni svoltesi a Palermo, da parte dei Procuratori , del trentennale delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio e delle uccisioni dei giudici Falcone e Borsellino ,che l’Italia costituirà una squadra per supportare le indagini di Kiev sui presunti crimini di guerra compiuti dalla Russia.
Sul fronte del sesto pacchetto di sanzioni, che prevede tra le misure l’embargo graduale del petrolio russo, non ancora raggiunto l’accordo tra gli ambasciatori dei 27 Paesi riunitisi a Bruxelles, per la contrarietà espressa da Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, che hanno chiesto un’ulteriore dilazione sui tempi dello stop (previsti dai sei ai nove mesi, per un’indipendenza da Mosca da raggiungere già nel 2022), a causa della forte dipendenza dagli idrocarburi russi .
In merito, il Premier ungherese Orban, (elogiato da Mosca per il suo stop all’embargo del petrolio in tempi brevi), ha spiegato: “La proposta di sanzioni Ue al petrolio russo nella sua forma attuale è inaccettabile e ne aspettiamo una nuova. Le sanzioni varate finora dall’Ue causano più danni all’Europa che alla Russia, servono investimenti per cambiare il sistema energetico in 5 anni. Desiderare cooperazione e non conflitti con l’Ue. L’Ungheria ,non invierà armi all’Ucraina. Questa è una guerra tra la Russia e l’Ucraina, non è la nostra guerra”.
Sulla questione, da Firenze , dove si è recato per partecipare agli Stati dell’Unione e al Festival d’Europa, si è espresso l’Alto Rappresentante per le Politiche Estere Borrell, che ha detto: “Stiamo lavorando per arrivare ad un accordo tra tutti i Paesi europei, per fermare l’importazione di petrolio dalla Russia. Si farà. E se non si fa presto, cioè entro questo fine settimana, dovrò far riunire il Consiglio dei ministri degli Affari esteri per avere un accordo politico. Se vogliamo essere più forti, dal punto di vista militare, dobbiamo fare tutto insieme, anche se fare un esercito insieme è molto più difficile che fare una moneta unica. Non stiamo facendo noi la guerra, ma stiamo aiutando l’Ucraina a fare la guerra. Se vogliamo essere più forti, dal punto di vista militare, dobbiamo fare tutto insieme, anche se fare un esercito insieme è molto più difficile che fare una moneta unica. Non stiamo facendo noi la guerra, ma stiamo aiutando l’Ucraina a fare la guerra. Gli ambasciatori degli Stati membri presso l’Ue stanno lavorando al Coreper in queste ore e penso che continueranno, per raggiungere un accordo a livello tecnico. Se non succede, la settimana dopo la Giornata dell’Europa, dovrò convocare un Consiglio Affari Esteri per mettere sul tavolo quello che succede. Perché si può discutere di quanti anni siano necessari per adattarsi ad un embargo sul petrolio, ma legare l’embargo sul petrolio a qualcos’altro che non ha niente a che fare con questa materia, come la consegna dei fondi di Next Generation Eu, è inaccettabile”.
Presente alla stessa manifestazione, la Presidente del Parlamento UE, Metsola, che, nel suo intervento, ha sottolineato: “Il grave errore di Putin è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza… Questo è il motivo per cui abbiamo accelerato verso la costruzione di una nuova unione della sicurezza e difesa. Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas . Continueremo con le sanzioni egli aiuti all’Ucraina, perché dobbiamo ricostruirla. Il grave errore di Vladimir Putin è stato assumere che le nostre differenze fossero una debolezza; la nostra difesa dei diritti fondamentali, un segno di debolezza. Si è sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza. E l’Ucraina vincerà”.
In ultimo, sulla questione, la Presidente della Commissione UE , Von der Leyen, nel corso del Congresso del quotidiano tedesco Faz, ha detto: “Sono fiduciosa di raggiungere l’embargo sul petrolio russo per ammettendo che non è facile e magari ci vorrà qualche giorno in più. Sono fiduciosa che riusciremo a portare questo pacchetto in carreggiata,se ci vuole un giorno in più, ci vuole un giorno in più, ma ci stiamo muovendo nella giusta direzione. La Russia si è dimostrata un fornitore ineffabile, dobbiamo liberarci dalla nostra dipendenza energetica”.
Quanto alle due parti, Kiev e Mosca, il Presidente ucraino Zelensky, che ha aperto alla cessione della Crimea alla Russia, intervenuto in videoconferenza a un evento del centro studi britannico Chatham House, illustrando le condizioni drammatiche dell’Ucraina dal punto di vista sanitario, lasciando intendere che non farà concessioni territoriali a Mosca, ha dichiarato: “Non riusciamo a vedere nessuna intenzione da parte russa di mettere fine alla guerra in Ucraina. Mariupol è un esempio di assedio, di torture e mostra l’attitudine disumana dell’esercito russo e la sua crudeltà, la cosa più spaventosa è che questa crudeltà è ordinata dal Cremlino. Per negoziati che portino a un accordo di pace, le truppe russe devono ritirarsi nei confini pre-invasione, ritornare entro la linea di contatto precedente il 24 febbraio. Sono stato eletto dal popolo ucraino presidente dell’Ucraina, non presidente di una mini-Ucraina”.
Quanto alla Russia, il Ministero degli Esteri ha reso noto che Mosca non intende utilizzare armi nucleari nella guerra in Ucraina, mentre il portavoce del Cremlino Peskov, ha evidenziato: “La parata della Vittoria del 9 maggio non si terrà a Mariupol quest’anno, ma verrà il momento anche per questo e ci sarà un’ampia celebrazione. Una minaccia all’integrità territoriale dell’Ucraina potrebbe arrivare dalla Polonia. Il monito è arrivato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Anche la retorica piuttosto ostile
proveniente dalla Polonia negli ultimi mesi, tradizionalmente non è stata amichevole ma è diventata ostile negli ultimi mesi e una possibile minaccia all’integrità territoriale dell’Ucraina proveniente dalla Polonia sono fatti evidenti. Quanto all’Azovstal, non sono a conoscenza di alcun cambiamento, per i dettagli, ovviamente, è necessario contattare il ministero della Difesa”, ha detto Peskov, rispondendo alla domanda se ci saranno cambiamenti sull’Azovstal oggi e se l’apertura dei corridoi umanitari verrà mantenuta.
In tarda serata (mattinata per gli USA) , annunciata la firma da parte del Presidente Biden, il 9 maggio, proprio nel giorno della parata a Mosca per ricordare la sconfitta del nazifascismo, della legge per velocizzare l’invio di armi a Kiev.
Quanto alla politica interna italiana, in attesa dell’incontro del Premier Draghi proprio con il Presidente Biden del 10 maggio, la Maggioranza appare divisa su alcuni temi. Il M5S infatti, continua a ribadire il suo no all’invio dia armi “offensive” a Kiev, per evitare un’escalation militare e a chiedere che il Presidente del Consiglio riferisca in Aula e che il Parlamento possa esprimersi in merito con un voto, malgrado il ministro per la Difesa, Guerini abbia sottolineato che le Camere hanno già autorizzato , attraverso il primo decreto, l’invio di aiuti militari fino alla fine dello stato di emergenza per la guerra, il 31 dicembre.
Inoltre, i pentastellati si oppongono alla norma , inserita nel Dl aiuti da 14 miliardi, che consentirà al sindaco di Roma, Gualtieri di avere i poteri necessari per la realizzazione del termovalorizzatore, in quanto contrari, come evidenziato anche dal garante del Movimento,Grillo.
In ultimo, Conte, ad ogni modo soddisfatto per l’ammorbidimento della stretta sulla cessione dei crediti d’imposta del Superbonus 110%, dopo l’intesa raggiunta tra Lega, Forza Italia e Palazzo Chigi sulla Delega fiscale e la riforma del Catasto e delle aliquote sulle rendite catastali, (non vi sarà alcun aumento), ha esortato il Governo a non istituire tavoli con singole forze politiche.
Critica nei confronti del Governo e delle sue politiche economiche, invece, l’Opposizione di Fratelli d’Italia che ha anche espresso perplessità sulla tenuta della Maggioranza.
Riguardo al Covid19, secondo i dati del monitoraggio settimanale (29 aprile-5 maggio) del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza è scesa a 559 casi per ogni 100.000 abitanti rispetto ai 699 di una settimana fa.
In leggero aumento, ma stabile, l’ indice Rt di contagio, pari a 0,96, rispetto allo 0,93 della settimana scorsa.
Ancora in calo i ricoveri, con il tasso di occupazione in terapia intensiva sceso al 3,7% e il tasso di occupazione in aree mediche sceso al 14,5% , contro il 15,6% di una settimana fa.
Pertanto, nessuna Regione è classificata a rischio alto, mentre tre Regioni sono classificate a rischio moderato; le restanti , a rischio basso .
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