di Federica Marengo domenica 1° maggio 2022
-Nella sessantaseiesima giornata di guerra in Ucraina, i bombardamenti russi si sono concentrati a Sud, nella città di Kherson, occupata dalle forze russe, che , a partire da oggi, hanno introdotto la circolazione del rublo come doppia moneta, presto destinata a diventare l’unica e , dove Mosca ha denunciato un raid compiuto dalle truppe ucraine, che avrebbe distrutto una scuola , un asilo e un cimitero.
Sempre nella regione meridionale, colpita dalle truppe anche Odessa, il cui aeroporto è stato attaccato, causando la distruzione della pista.
A Mariupol, invece, predisposta per domani l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal, roccaforte della resistenza ucraina, di almeno 100 civili (su mille ancora intrappolati) diretti a Zaporizhzhia, ancora sotto il controllo di Kiev, con un corridoio umanitario sotto l’egida dell’Onu e della Croce Rossa, come confermato dal Presidente ucraino Zelensky. L’esercito russo, poi, avanza a Est, nel Donbass, e nelle regioni di Donetsk e Lugansk, per prendere il controllo del territorio fino alla Crimea , già annessa, anche se l’offensiva sembra perdere slancio.
Infine, Kiev, dove in serata si sono registrati attacchi russi al confine, ha deciso di chiudere i porti delle città occupate.
Tuttavia, è la violazione dello spazio aereo svedese da parte di un aereo di ricognizione russo e di quello danese, avvenuto nelle scorse ore, a preoccupare per un evidente allargamento del conflitto, che trova riscontro nelle notizie diffuse dal Regno Unito, secondo cui il Presidente russo Putin si starebbe preparando ad annunciare la fine dell'”operazione speciale” e l’inizio della “guerra totale” contro l’Ucraina, per il 9 maggio, giorno della parata a Mosca per celebrare la sconfitta dei nazisti del 1945.
Sul fronte diplomatico, il Presidente ucraino Zelensky ha incontrato la speaker della Camera USA, Pelosi, recatasi a Kiev per rinnovare il sostegno finanziario e militare degli Stati Uniti all’Ucraina (in arrivo altri 33 miliardi di dollari in armamenti) , appoggio per il quale ha ricevuto un riconoscimento dallo stesso Zelensky. Quest’ultimo, nel consueto videomessaggio notturno alla popolazione, ha ribadito che “Mosca non piegherà l’Ucraina” e ha esortato i soldati russi a “non partire per la guerra”, in quanto “è meglio morire in Russia”, sottolineando quindi la difficoltà delle forze russe a conquistare posizioni.
Nella notte scorsa, poi, il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, ha avuto un colloquio telefonico con il Segretario di Stato USA Blinken, con il quale ha discusso della riapertura dell’ambasciata americana a Kiev e della nuova visita che quest’ultimo terrà a Leopoli. Inoltre, lo stesso Kuleba ha lanciato un appello alla Cina, affinché diventi uno degli Stati mediatori tra Russia e Ucraina, garanti della sicurezza, specificando però che un accordo di pace potrà essere raggiunto solo garantendo la sovranità del Paese su tutto il suo territorio.
Intanto, la UE è a lavoro sul sesto pacchetto di sanzioni che prevedono lo stop graduale alle forniture di gas, che dovrebbe essere presentato mercoledì a Bruxelles.
A tal proposito, il Presidente della Duma, la Camera bassa russa, Volodin, che già aveva chiesto l’estensione del taglio delle forniture di gas oltre che a Polonia e a Bulgaria anche a tutti i Paesi “ostili” alla Russia, in quanto fautori delle sanzioni, ha avanzato la proposta di introdurre delle contro sanzioni a carico proprio dei Paesi ostili tra cui i Paesi baltici e gli stessi USA.
In Italia, invece, il tema del Lavoro, al centro del dibattito tra le forze politiche in occasione del 1°maggio, Festa dei Lavoratori, si è intrecciato con quello dell’invio di nuove armi “offensive” all’Ucraina, cui ha ribadito la propria contrarietà il M5S, che ha chiesto al Premier Draghi e al ministro della Difesa Guerini un passaggio parlamentare in merito, così come la Lega, Forza Italia e singoli esponenti del Pd, tra cui l’ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio, non in linea con il segretario Letta, che auspicano il cessate il fuoco attraverso trattative di pace, costruzione di una Difesa comune UE e sanzioni più aspre a carico di Mosca.
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