di Federica Marengo venerdì 22 aprile 2022
-La cinquantasettesima giornata di guerra in Ucraina, si è aperta con le dichiarazioni divergenti di Kiev e di Mosca sulla capitolazione delle forze ucraine resistenti , asserragliate nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Il Presidente russo Putin, aveva ordinato ieri lo stop all’attacco, spingendo sull’assedio per ottenere una resa e scongiurare la perdita di altri soldati russi. Ma, se per Mosca, l’impianto siderurgico della città portuale a sud dell’Ucraina è stato conquistato, per Kiev (e per l’intelligence USA e per il Presidente Biden), il battaglione Azov e le altre truppe di Marine e mercenari stranieri coinvolti negli scontri, continuano la loro strenua resistenza, mentre a 20 chilometri da Mariupol, immagini satellitari mostrano una nuova fossa comune dove le forze di Mosca avrebbero seppellito 9 mila corpi. Mosca che, secondo il sito Reoidovka, avrebbe subito perdite tra i soldati per 20 mila uomini, dati poi oscurati dalla stessa piattaforma di notizie.
Proprio un militare del battaglione Azov, dal bunker sotterraneo del centro siderurgico, ha rilasciato un’intervista alla Bbc nella quale ha riferito degli attacchi subiti da parte dall’esercito russo con bombe anti-bunker, che avrebbero causato morti e feriti, mentre il sindaco della città sul Mar d’Azov ha lanciato l’appello per una tregua necessaria ad evacuare i 100 mila civili rimasti, appello, poi respinto, visto l’annuncio di Kiev del quarto giorno consecutivo di stop ai corridoi umanitari per via dei percorsi troppo pericolosi.
Tuttavia, l’attacco dell’esercito di Mosca in Ucraina sembra concentrarsi negli ultimi giorni , oltre che a sud, anche ad est , nella regione del Donbass e delle autoproclamate repubbliche autonome di Donetsk e di Lugansk e nella città di Kharkiv. Secondo l’intelligence USA, “l’operazione speciale” concertata da Mosca , si concentrerà lungo tutta la costa dell’Ucraina nella parte meridionale e in quella orientale, compresa la Transnistria e una parte della Moldova, quella abitata dalla popolazione russofona.
Nessuna tregua , quindi, per la Pasqua ortodossa ,per consentire l’apertura di corridoi umanitari a Mariupol, come richiesto stamane, nel corso di un colloquio telefonico dal Presidente del Consiglio UE, Michel al Presidente russo Putin, il quale avrebbe affermato che una tregua, cui Mosca è pronta ogni momento, sarà sancita solo quando le truppe ucraine si arrenderanno. Una richiesta di tregua, respinta dalla parte russa,era già arrivata dal segretario generale dell’ONU, Guterres, che si recherà martedì a Mosca per incontrare Putin , dal Presidente ucraino Zelensky, e da Papa Francesco (che ha rinviato il suo incontro di giugno con il Patriarca Kirill, visti i tempi poco opportuni).
Inoltre, il Presidente russo Putin, nel corso della telefonata con Michel, ha accusato la UE, che starebbe preparando il sesto pacchetto di sanzioni a carico di Mosca, di “russofobia”, in particolare nei campi culturale, umanitario e sportivo, e di essere irresponsabile sulla soluzione militare indicata all’Ucraina e ha accusato Kiev di impedire la resa delle sue truppe a Mariupol, cui pure verrebbero garantiti la vita, un trattamento decente in base al diritto internazionale e le cure mediche.
Sempre da Mosca, poi, ma sul fronte dei negoziati, è stato ribadito lo stallo con Kiev, anche se il capodelegazione russo Medinsky ha riferito di lunghi colloqui con la delegazione ucraina avuti questa mattina. Il ministro degli Esteri Lavrov infatti, nel corso di una conferenza stampa seguita all’incontro con l’omologo kazako Mukhtar Tleuberdi, ha dichiarato: “I negoziati tra Mosca e Kiev procedono lentamente e la parte ucraina, a giudicare dalle dichiarazioni degli esponenti del governo, sembra non interessata. Abbiamo condiviso le nostre valutazioni sull’andamento, o meglio, sulla lentezza dei negoziati russo-ucraini. Ora, non parlerei delle sedi, ma di come l’Ucraina si rapporta a questi negoziati. Ed è molto strano per me ascoltare ogni giorno dichiarazioni di rappresentanti ucraini di vario genere, incluso il presidente ed i suoi consiglieri, che suggeriscono di non aver affatto bisogno di questi negoziati, di essersi rassegnati al loro destino. I colloqui con l’Ucraina, si sono bloccati dopo che Kiev ha deciso di non rispondere alle proposte russe. La Russia non accetterà alcun ultimatum dall’Ucraina. Zelensky, che ha legato i colloqui alla situazione dei combattenti nell’acciaieria Azovstal e non capisce cosa c’è in ballo. La Russia non ha obiezioni sui Paesi garanti proposti dall’Ucraina, purché questo non rappresenti una minaccia per la Russia stessa”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nel corso di una conferenza a sostegno della ricostruzione dell’Ucraina ,per la quale occorreranno 7 miliardi al mese( per la Banca Mondiale, i danni in Ucraina, ammonterebbero a 60 miliardi), ha avanzato proprio al suddetto istituto la proposta di introdurre una tassa di guerra su tutte le operazioni commerciali della Russia e delle aziende russe, al fine di escludere Mosca dalle istituzioni finanziarie internazionali.
Quanto all’Italia, il Premier Draghi, in quarantena dallo scorso fine settimana, per via della positività al Covid19,secondo indiscrezioni confermate da Palazzo Chigi , oltre a lavorare al nuovo decreto con gli aiuti per imprese e famiglie in difficoltà ,causa caro energia , e ai dossier cooperazione con altri Stati e indipendenza dalle importazioni di gas russo e accelerazione sull’uso delle rinnovabili, starebbe preparando una visita a Kiev ,prima del viaggio negli Usa in programma attorno alla metà di maggio, mentre il Presidente della Repubblica Mattarella ,ricevendo al Quirinale le associazioni combattentistiche e d’arma, in vista della ricorrenza del 25 Aprile, festa della Liberazione, ha lanciato un nuovo appello alla pace, evidenziando: “In queste settimane abbiamo assistito, con profondo senso di angoscia, a scene di violenza su civili, anziani donne e bambini, all’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. Un’esperienza terribile; che sembra dimenticata, in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la convivenza pacifica tra i popoli. L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha giustificazione alcuna, come ha sottolineato il Ministro Guerini. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo. L’incendio appiccato alle regole della comunità internazionale appare devastante; e destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. Per tutte queste ragioni la solidarietà, che va espressa e praticata nei confronti dell’Ucraina, deve essere ferma e coesa. Anche se, è possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non venisse fermata subito. E il messaggio che ci consegna la Resistenza, è dare continuità a quei valori, perché il ricordo e l’esempio non vengano cancellati dal trascorrere del tempo o da improvvisate ricostruzioni che sovrappongono pregiudizi ai fatti. Lottare contro la sopraffazione, in aperta violazione del diritto internazionale , scongiurare ulteriori morti e sofferenze di un popolo aggredito, è una causa comune che ci interpella e ci vede impegnati. Riflettere sul valore dei diritti dell’uomo, primo fra tutti quello di poter vivere in pace”.
In merito alla politica interna italiana , al centro del dibattito dei partiti di Maggioranza e di Opposizione, i temi delle spese militari, della difesa comune e degli aiuti per fronteggiare la crisi energetica, con il segretario del Pd Letta che ha lanciato la proposta di una Conferenza UE allargata ai paesi dell’Est e dei Balcani, sollecitando l’accelerazione delle procedure a Bruxelles per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione. Convinto della necessità di riorganizzare una politica estera comune a livello europeo,invece, il Vicepresidente di Forza Italia Tajani, in pressing sul Governo con la Lega per un ulteriore provvedimento a sostegno di famiglie e imprese, considerato una priorità anche dal M5S, insieme all’introduzione di un tetto comune al prezzo del gas; Movimento, riunitosi in queste ore intorno al garante Grillo, arrivato a Roma per discutere di questioni interne alla formazione politica.
Fibrillazioni interne ,poi, agitano il centrodestra, con la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, che , nel corso di una conferenza stampa, ha annunciato la convocazione per la prossima settimana di una Conferenza programmatica del suo partito, manifestando perplessità sulla tenuta dell’alleanza con Forza Italia e Lega.
Tutto ciò, mentre dal Fondo Monetario Internazionale è arrivato l’allarme recessione per il vecchio Continente e , in particolare, per Francia, Germania e Italia, già dalla metà del 2022, legato in gran parte alla possibilità di uno stop al gas russo , e la Presidente della Banca Centrale Europea, Lagarde ha annunciato il possibile rialzo dei tassi prima di fine anno, determinando la chiusura in calo netto delle Borse.
Infine, riguardo alla pandemia, pubblicati i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, che confermano ,rispetto a una settimana fa, il calo dell’indice di trasmissibilità Rt, a 0,94, sotto la soglia epidemica di 1 per la prima volta dallo scorso marzo( a fronte dello 0,96 di una settimana fa) , e dell’incidenza di casi a 675 per ogni 100 mila abitanti (rispetto ai 717 della settimana scorsa) e la stabilità del tasso di occupazione delle terapie intensive. Tuttavia, gli esperti esortano , data la circolazione ancora intensa del virus, a prorogare l’obbligo di mascherine al chiuso per tutto il mese di maggio, invece che sostituirlo con una mera raccomandazione come ventilato dal Governo.
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