di Federica Marengo martedì 12 aprile 2022
-Secondo il Report delle forze armate ucraine, Mosca starebbe concentrando le sue truppe vicino al confine della Federazione Russa, a Belgrood e a Voronezh, per riorganizzarsi e puntare alla regione sud-orientale dell’Ucraina, in particolare alle repubbliche autoproclamatesi separatiste di Donetsk e Luhansk, nella regione del Donbass (dove, infatti, si starebbe dirigendo una lunga coda di mezzi russi), e alle città di Mariupol e Mykolaiv , per congiungersi alla Crimea e conquistare tutta la costa dal Mar d’Azov al Mar Nero.
Allo stesso tempo, le truppe russe continuano a bloccare e ad attaccare con bombardamenti Kharkiv , dove il lancio dei razzi da parte delle forze russe su di un edificio civile di 16 piani ha causato la morte di 8 persone e il ferimento di altre 30.
Bombardati dalle forze di Mosca, anche Izyum e i distretti di Balakliya, Dergachevsky e Chuguevsky, dove sono stati colpiti civili,ma anche le infrastrutture.
Tuttavia, la città più colpita in assoluto è Mariupol, con il sindaco Boychenko, che, in un’intervista all’Associated Press che ha fatto sapere che sarebbero morti oltre 10 mila civili, ma che potrebbero arrivare a 20 mila, e che le truppe russe hanno bloccato per settimane i convogli umanitari, che hanno tentato l’ingresso in città.
In nottata, poi, il capo del battaglione Azov, Biletsky e il Vice Ministro della Difesa ucraina, Malyar, hanno denunciato l’uso da parte delle truppe dei separatisti filo-russi, tramite drone, di armi chimiche, forse di munizioni al fosforo, che avrebbero causato delle intossicazioni ad almeno tre soldati, uso che è stato smentito dal comandante dei separatisti, Baserin. Il vicesindaco di Mariupol, Serghei Orlov, però, ha confermato la denuncia del battaglione Azov di un presunto attacco chimico russo sulla città, che sarebbe stato compiuto con bombe al fosforo.
Sempre a Mariupol, in cui i combattimenti contro l’esercito russo continuano, come reso noto dalle autorità locali ,che hanno così smentito la presa del porto da parte delle truppe separatiste russe, annunciata da queste ultime , stamane, è stato attaccato da un carro armato russo un centro Caritas, causando la morte di 7 persone , di cui 2 dello staff. Inoltre, il direttore della suddetta sede Caritas, Fr. Rostyslav Spryniuk, in un’intervista a TV2000 ,ha dichiarato che “due operatrici sono state portate in Russia con la forza”.
Sul possibile uso di armi chimiche da parte delle forze russe, la Commissione UE, tramite un suo portavoce, ha fatto sapere che : “I responsabili dell’eventuale uso di armi chimiche in Ucraina ne risponderanno”, precisando: “Abbiamo visto le notizie sul presunto uso di armi chimiche da parte delle forze armate russe e su segni di avvelenamento chimico sui soldati ucraini. Seguiamo questa situazione da vicino. Come sapete l’uso di armi chimiche, tra cui l’uso di sostanze chimiche tossiche, in qualsiasi circostanza è una violazione delle convenzioni sulle armi chimiche” a cui aderisce anche la Russia e un crimine di guerra”.
Intanto, dalle aree intorno a Kiev, nel settentrione del Paese, continuano ad emergere e ad essere segnalate all’Onu, storie di violenza, violenze sessuali, torture e uccisioni dei civili da parte delle truppe di Mosca. Su tali tragiche vicende ,indagherà una squadra di Procuratori americani inviati in Ucraina.
A tal proposito, il sindaco di Bucha, città nella quale sono state ritrovate diverse fosse comuni , ha reso noto il ritrovamento finora di 403 corpi di civili uccisi nei giorni dell’occupazione, così come il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai, ha fatto sapere che circa 400 sepolture di civili sono state trovate a Severodonetsk, nella regione orientale ucraina di Lugansk, nel Donbass, dall’inizio della guerra.
Tutto ciò, mentre Onu e Unicef hanno reso noto che due terzi dei bambini risultano sfollati dall’inizio della guerra e 1,5 milioni sono a rischio fame.
Riguardo allo stato della guerra in Ucraina, ieri, ha fatto il punto il Presidente ucraino, Zelensky, nel suo consueto videomessaggio serale alla popolazione, pubblicato sui suoi account social, nel quale ha spiegato: “Centinaia di migliaia di oggetti pericolosi” sarebbero disseminati dopo la ritirata dei soldati di Mosca nelle zone che erano occupate dai russi intorno a Kiev. Sono in corso lavori di bonifica nelle regioni settentrionali del nostro paese da cui gli occupanti sono stati cacciati. Prima di tutto ,bonifica delle mine. I soldati russi hanno lasciato dietro di loro centinaia di migliaia di oggetti pericolosi. Ci sono proiettili inesplosi, mine, mine con filo a strappo; ne ripuliamo diverse migliaia al giorno. Gli occupanti hanno lasciato mine ovunque. Nelle case che hanno preso. Nelle strade, nei campi. Hanno minato le proprietà della gente, le macchine, le porte. Hanno coscientemente fatto di tutto per rendere il più pericoloso possibile il ritorno in queste zone dopo l’occupazione” .
Poi, lo stesso Zelensky, in mattinata , è intervenuto, dapprima, al Parlamento lituano, dicendo: “Nelle aree occupate liberate dell’Ucraina il lavoro continua per registrare e indagare sui crimini di guerra commessi dalla Russia. Quasi ogni giorno vengono trovate nuove fosse comuni. Migliaia di vittime, centinaia di casi di brutali torture. Si trovano ancora cadaveri nei tombini e negli scantinati. Corpi legati e mutilati. Centinaia di orfani, almeno centinaia di bambini, sono stati denunciati centinaia di stupri, tra cui ragazze minorenni e bambini molto piccoli e persino neonati “e , a seguire, al Parlamento ucraino, al quale ha spiegato che : “L’assenza di un blocco totale delle importazioni europee di gas russo mostrerebbe che non c’è una volontà comune in Europa di fermare l’invasione dell’Ucraina. Se hanno iniziato a discutere di petrolio solo per il sesto pacchetto di sanzioni, significa che il mondo non è a conoscenza della guerra per la quale la Russia si stava preparando, se non c’è ancora una chiara certezza sul gas russo, allora non può esserci certezza che ci sia una volontà comune in Europa per fermare i crimini di guerra russi, per costringere la Russia alla pace. Se ci sono grandi aziende europee e grandi banche europee che anche nel mezzo delle ostilità in Ucraina non ritengono necessario ritirarsi dal mercato russo, significa che tutte le altre aziende lo prenderanno come un segnale per “aspettare” e poi poter lavorare”.
Sul fronte russo,invece, il Presidente russo Putin, dopo aver celebrato le conquiste spaziali russe, nel giorno del primo viaggio nello spazio dell’astronauta Jurij Gagarin, visitando il Cosmodromo di Kostochny, e dopo il colloquio preannunciato con il Presidente bielorusso Lukashenko, nel corso di una conferenza stampa congiunta, nel quale ha definito i fatti di Bucha “fake news”, ha dichiarato: “Russi, bielorussi e ucraini sono un unico popolo in tre, per cui quanto sta succedendo in Ucraina è una tragedia la Russia non aveva scelta ,se non lanciare l’operazione militare speciale. Mosca e Minsk devono rafforzare la loro integrazione in un momento in cui l’Occidente ha scatenato una guerra di sanzioni a tutto campo. È importante rafforzare la nostra integrazione continueremo a opporci insieme a qualsiasi tentativo di rallentare lo sviluppo dei nostri paesi o isolarli artificialmente dall’economia globale. Kiev, ha spinto i negoziati in un vicolo cieco e fino a quando non ci saranno negoziati accettabili l’operazione andrà avanti. L’operazione militare speciale sta andando secondo i piani; la Federazione russa vuole raggiungere tutti i suoi obiettivi in Ucraina, riducendo al minimo le perdite. La mancanza di coerenza nelle richieste dell’Ucraina sta rallentando i colloqui sulla fine delle operazioni militari russe. Ieri, la parte ucraina ha cambiato di nuovo qualcosa. Tale incoerenza sui punti fondamentali crea alcune difficoltà nel raggiungere gli accordi finali. Le tattiche dell’operazione militare speciale in Ucraina sono state decise in base alla necessità di un’azione vigorosa nel Donbass. Le operazioni in alcune regioni dell’Ucraina perseguivano l’obiettivo di bloccare le forze nemiche, effettuare un attacco, distruggere le infrastrutture militari e creare le condizioni per un’azione più vigorosa nel Donbass. L’obiettivo dell’operazione, è di fornire assistenza alle persone nel Donbass, che sentono i loro legami inseparabili con la Russia e che sono state esposte al genocidio per otto anni. LaRussia non si chiuderà, è impossibile isolarla ed è pronta a cooperare con tutti i partner che lo desiderano e non ha intenzione di chiudersi. Non abbiamo intenzione di chiuderci nel mondo moderno, è totalmente impossibile isolare rigorosamente qualcuno e completamente impossibile isolare un Paese così grande come la Russia. Quindi, lavoreremo con i partner che vogliono interagire”.
Il Presidente bielorusso, Lukaschenko, dal canto suo, ha assicurato: “”La Bielorussia resterà sempre al fianco della Russia, in qualsiasi modo evolva la situazione. Minsk è determinata a rafforzare l’unità con la Russia”.
In Italia, invece, in mattinata, il Presidente della Repubblica Mattarella, ha presieduto al Gianicolo la cerimonia per il 170mo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, facendo riferimento nel suo discorso all’impegno di quest’ultima per fronteggiare i reati legati alla cyber sicurezza e per gestire il fenomeno migratorio, ancor più oggi, alla luce della guerra in corso in Ucraina: “Il contrasto al terrorismo e la promozione della sicurezza informatica rappresentano ulteriori sfide, da raccogliere in collaborazione con le Forze di Polizia di altri Paesi. Affermazione della legalità, contributo alla coesione sociale, come testimoniato, di recente, anche dall’importante apporto offerto nell’inedito contesto della pandemia, sono il quotidiano vissuto dell’azione della Polizia sul territorio. La gestione del fenomeno migratorio e delle emergenze umanitarie, come quella che ora interessa la popolazione dell’Ucraina, accanto ai compiti di Polizia di Frontiera, evidenzia un ruolo cruciale nel favorire soccorso, assistenza e integrazione”.
Parole ,quelle del Capo dello Stato, riecheggiate dalla ministra dell’Interno Lamorgese, che ha sottolineato: “L’incertezza sul fronte economico e sociale che la guerra ha aperto, anche per riflessi sul mercato energetico e sulle materie prime, potrebbe determinare un pesante impatto sulla produzione industriale, sulla crescita economica, sui livelli occupazionali e, quindi, sulla tenuta sociale del Paese. Le democrazie non devono accettare questo tentativo di arretramento ma anzi creare le condizioni per limitare l’ impatto sociale di questa nuova crisi”.
Contestata poi dall’ambasciata Ucraina presso la Santa Sede, la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa. L’ambasciatore ,Andrii Yurash ,infatti, ha scritto su Twitter: “L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo. Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”.
Quanto alla politica interna italiana, mentre la Camera ha approvato con 442 sì e 54 no, la questione di fiducia posta dal Governo sul decreto recante misure per il contenimento dei costi di energia elettrica, gas naturale, lo sviluppo delle rinnovabili e il rilancio delle politiche industriali,e in attesa del Consiglio dei Ministri di domani, nel quale il Governo dovrebbe varare un provvedimento per accelerare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al centro del dibattito tra i partiti di Maggioranza, vi sono due provvedimenti: la delega fiscale e la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura.
Riguardo al primo provvedimento: i partiti di centrodestra al Governo, Lega e Forza Italia, contrari alla riforma del Catasto e all’aumento delle aliquote sulle rendite catastali (sebbene Palazzo Chigi abbia precisato che non vi sarà alcun aumento delle imposte), dovrebbero incontrare domani il Premier Draghi per trovare una mediazione.
Riguardo al secondo provvedimento, ovvero la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, dopo una serie di riunioni tra la Guardasigilli Cartabia e i capigruppo delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, e dopo l’ iniziale raggiungimento di un accordo con i due soli partiti divergenti, Lega e Italia Viva, sul sistema elettorale del “sorteggio” con cui eleggere il collegio dei magistrati, che ha determinato il ritiro degli emendamenti da parte della Lega, il partito dell’ex Premier, Matteo Renzi, ha deciso invece di non votare la suddetta riforma, perché, ha dichiarato: “E’ una riforma inutile che non apporta veri cambiamenti nel sistema”.
In merito alla pandemia, l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nel suo report , ha reso noto che il tasso di occupazione dei reparti ordinari è risalito al 16%, in almeno 10 Regioni, ed è invece stabile al 5%, quello delle terapie intensive, con il dato più significativo della Sardegna al 13%.
Quanto alle vaccinazioni, al via oggi, la somministrazione della quarta dose per over 80, immunocompromessi e fragili over 60, mentre, in queste ore, è stata rilevata in Italia e mappata, la nuova variante XF, fusione della variante Delta e della variante Omicron.
©Riproduzione riservata