di Federica Marengo giovedì 31 marzo 2022
-Anche la notte della trentaseiesima giornata di guerra tra Russia e Ucraina è trascorsa all’insegna dei bombardamenti , specialmente nella parte sudorientale dell’Ucraina, nella regione del Donbass, a Lugansk e a Donetsk, ma anche a Mariupol, città corridoio naturale verso la Crimea, quasi completamente distrutta e, nell’Ucraina del sud, a Kherson e a Odessa. Le forze ucraine, invece, hanno riguadagnato terreno a nord, riconquistando in parte Chernihiv, mentre le forze russe si sarebbero ritirate da Chernobyl , con i soldati che, esposti alle radiazioni della centrale, nei giorni scorsi, in quanto privi di protezioni, sarebbero in cura presso strutture in Bielorussia.
Distrutte poi dalle bombe russe anche Irpin, liberata però dalle forze ucraine, e il distretto di Derhachi ,nella regione di Kharkiv, mentre Mosca e Kiev hanno concordato il cessate il fuoco esclusivamente lungo il corridoio da Mariupol a Zaporizhzhia , attraverso il porto di Berdinask, per evacuare i civili: quarantacinque i bus a disposizione, di cui diciassette sarebbero già partiti; nel resto dell’area ,si continua a sparare. Inoltre, concordati corridoi a Melitopol per la consegna di aiuti umanitari e per l’evacuazione delle persone.
In mattinata, però,Kiev, dove questa mattina si è registrata una nuova esplosione, ha accusato le forze russe di utilizzare proiettili al fosforo a Donetsk, che avrebbero causato il ferimento di 11 persone di cui 4 bambini, mentre Mosca ha replicato alle accuse di Kiev di impedire l’evacuazione dei civili da Kharkiv, ribattendo che i civili sarebbero fermi per colpa degli ucraini.
Annunciato per domani, un nuovo round online di negoziati tra le delegazioni ucraina e russa.
Mosca, dunque, non starebbe allentando la presa, come sostenuto nel corso degli ultimi negoziati in Turchia, come segno di un’apertura per la pace, ma per riorganizzarsi con nuove forze e riposizionarsi. Di ciò ,è convinto il Presidente ucraino Zelensky, che in un videomessaggio alla nazione, ha dichiarato: “No crediamo alla descalation russa. Le truppe russe si stanno riorganizzando solo per attaccare nella regione orientale del Donbass. Non concderemo niente , combatteremo per ogni metro del nostro territorio”. Poi, alla luce della telefonata avuta nella serata di ieri con il Presidente USA, Biden, ha sottolineato come il sostegno degli USA sia utile per l’Ucraina.
Lo stesso Zelensky è poi intervenuto in video-collegamento con un discorso ,presso i Parlamenti australiano, olandese e belga, chiedendo aiuti in armi e definendo la Russia come la “minaccia del XXI°secolo” ed evidenziando come “nessun paese del mondo potrà sentirsi al sicuro, se ci sarà una guerra nucleare”.
Sul fronte USA, invece, il Segretario di Stato Blinken , in visita diplomatica in Algeria, ha sostenuto che Putin sarebbe male informato sui progressi delle truppe in Ucraina, mentre il Segretario della Nato Stoltenberg, in conferenza stampa, al termine di un vertice a Bruxelles, ha dichiarato che la Russia non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalla capitale ucraina e che presto darà luogo a nuove offensive e ha esortato Mosca ha interrompere il blocco dei porti ucraini che impedisce le esportazioni di grano , cereali e altre materie prime.
Ciò, mentre il Presidente Biden ha parlato alla nazione dalla Casa Bianca delle misure per ridurre l’impatto della guerra di Putin sui prezzi di energia, ovvero lo sblocco di 1milinione di barili di petrolio al giorno per sei mesi. Una misura, necessaria anche alla luce di quanto reso noto dal quotidiano russo Kommersant ,secondo cui Gazprom starebbe valutando lo stop totale alle esportazione del gas verso i paesi ostili e le sue conseguenze sull’economia russa.
Di questo tema e di altri ha parlato con i cronisti, in una conferenza stampa presso la sede della Stampa estera, il Premier Draghi, che ha dichiarato: “Le condizioni da parte di Putin per un cessate il fuoco non sono mature ma è stato aperto poi il corridoio di Mariupol che è la notizia che avete visto oggi. Ho espresso la mia convinzioni che per risolvere nodi cruciali serve un incontro con Zelensky che lo sta chiedendo dall’inizio. E Putin mi ha risposto che tempi non maturi. Uno dei punti di Putin è che ci sia piccoli passi avanti nei negoziati. L’Italia è stata richiesta come garante da Russia e Ucraina per l’attuazione di eventuali clausole negoziali. L’Italia richiesta come garante da Russia e Ucraina. In effetti , le posizioni delle due parti si sono un po’ avvicinate, ma sono cauto perché c’è ancora molto scetticismo. Tutti desideriamo vedere uno spiraglio di luce. Le sanzioni funzionano, alla pace si arriva se l’Ucraina si difende, altrimenti non si arriva alla pace. In tutto, questo ho riaffermato la disponibilità dell’Italia a collaborare per costruire un percorso di pace che è stata accolta e la telefonata si è conclusa con l’intenzione di mantenersi in contatto. Se Putin ha cambiato atteggiamento da quando è iniziata la guerra? La risposta è complessa. Credo di aver notato un cambiamento, ma sono cauto nell’interpretazione” di questi “segni perché la situazione è in evoluzione. Credo di aver notato un cambiamento nei toni, ma non potrei dire se sia vero, in una telefonata di 40 minuti è difficile capire. Aiutare l’Ucraina e mostrarci così uniti e compatti nella guerra è anche difendere l’ordine multilaterale, le regole che ci hanno accompagnato dalla fine della seconda Guerra e hanno dato democrazia, pace e benessere. Il multilateralismo si deve adattare come la globalizzazione ma non si interrompere: difendiamo questi valori con convinzione. Multilateralismo è difendere la pace, la Nato è multilaterale. Occorre superare l’attuale sistema legato alle decisioni nazionali e se siamo seri occorre procedere subito un coordinamento sulla difesa: chi spende, quanto spende. Bisogna chiedere alla Commissione di partire da lì, altrimenti non siamo seri e non ne parliamo più. Non bisogna prenderlo alla leggera. Costruire una difesa europea è fondamentale per costruire un’unione politica. La costruzione della difesa europea è il passo più importante perché comporta accettare di avere una politica estera comune. Significa che tutti noi saremo alleati per sempre in futuro e questo sarebbe l’obiettivo più grande mai raggiunto. Io ho aspettative positive sul ruolo della Cina che potrebbe diventare un protagonista di prima grandezza nel processo di pace. Bisogna vedere se le aspettative sono confermate dal comportamento della Cina. Sul Documento di Economia e Finanza , non è prevista alcuna indicazione specifica di spese militari. Il vincolo del 2024,è un vincolo che in realtà è stato preso come un’indicazione e non come un obiettivo e molti governi Ue lo hanno disatteso. L’Italia ha un livello un po’ sotto la Germania, molto sotto la Francia e il Regno Unito. Noi siamo intorno all’1,4% ma l’obiettivo del 2% è un obiettivo verso cui tendere con continuità e realismo. Non c’è alcuna sorpresa in questo obiettivo di tendenza. Avremo anche un incontro con i sindacati italiani la settimana prossima. Le parole di Putin sono state: “ i contratti esistenti rimangono in vigore, le aziende europee”, e ha rimarcato che è una concessione solo per loro, continueranno a pagare in euro o in dollari. La spiegazione su come si faccia a conciliare le due posizioni, dollari e pagare in rubli, è stata lunga e ho ascoltato dicendo che poi i tecnici si sarebbero messi in contatto. Quello che ho capito è che la conversione è un fatto interno alla Federazione Russa. Ora ci sono analisi in corso per capire che significa. Mi sembra non sia semplice cambiare valuta di pagamento senza violare i contratti. Giudico molto positivamente la presidenza francese dell’Ue. Trovo che l’attivismo di Macron sui vari campi, sulla pace, sulla difesa europea, sull’Europa, sia un attivismo da approvare e che condivido. Osce è direttamente coinvolta nell’avvio di un negoziato, è un canale di collegamento molto importante. L’Onu è molto presente sul fronte umanitario. In Italia abbiamo 80mila profughi, in Germania oltre 300mila. Quanto più le conseguenze umanitarie si riverseranno nella guerra quanto più sarà importante l’Onu”.
Restando in Italia, il Governo ha incassato il via libera anche al Senato al Decreto Ucraina con 214 sì e 35 no, con l’accordo raggiunto nella Maggioranza (il M5S era contrario, anche se ha garantito il sostegno all’Esecutivo) sulla proposta del ministro per la Difesa Guerini, di dilazionare l’aumento delle spese militari al 2% fino al 2028, anziché al 2024, consentendo così di ottemperare al patto con la Nato sottoscritto nel 2014. Una votazione che , però, ha causato tensione all’interno dello stesso Movimento con il senatore, Presidente della Commissione Esteri ,Petrocelli che ha votato contro il provvedimento, suscitando la dura reazione del Presidente Conte che ne ha prospettato l’espulsione.
Conte, poi, dopo una diretta Social in cui ha spiegato l’accaduto agli iscritti, è salito al Colle per un confronto con il Presidente della Repubblica Mattarella, definito dal Quirinale “disteso e costruttivo”, nel quale ha ribadito il sostegno al Governo,ma ha difeso le posizioni del Movimento, e in serata ha convocato il Consiglio nazionale dei pentastellati.
D’accordo con il provvedimento e con l’aumento delle spese militari Pd, Italia Viva, LeU, Forza Italia e Lega, mentre si è espressa per il no l’Opposizione di Fratelli d’Italia, per cui il ricorso alla fiducia sul testo ha dimostrato come “non vi sia alcuna Maggioranza a sostegno dell’Esecutivo”.
Il Consiglio dei Ministri, nel frattempo, ha fissato al 12 giugno la data delle Amministrative e del voto sui cinque quesiti del Referendum relativo alla Giustizia, e al 26 giugno per l’eventuale ballottaggio.
Quanto all’economia italiana, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, l’inflazione, nel mese di marzo, ha raggiunto il 6,7% su base annua, mai così alta dal 1991, con un aumento mensile dell’1,2%, trainata dai beni energetici non regolamentati. Buone notizie, sempre dall’Istat, invece, sul tasso di disoccupazione ,che a febbraio è sceso all’8,5%, con un aumento di 8 mila occupati su gennaio e un boom dei dipendenti a termine (+134 mila su mese, +504 mila annui).
Riguardo alla pandemia, mentre da domani non sarà più in vigore lo stato di emergenza, determinando lo stop ad alcune misure restrittive, la Fondazione indipendente Gimbe ha reso noto il report settimanale sull’andamento del Covid19 , secondo cui, in sette giorni i casi registrati sono stati 500 mila , ma con una battuta di arresto. In aumento, invece, il tasso di occupazione nei reparti ordinari (+8,6%) e nelle intensive (+7%) , mentre sembrano rallentare le vaccinazioni, in attesa di una decisione a livello UE sulla somministrazione della quarta dose, che gli esperti ritengono necessario estendere ultra agli ultraottantenni .
Tornando alla guerra in Ucraina , nel pomeriggio il Presidente russo Putin , dopo aver firmato un decreto per coscrivere dal 1° aprile al 15 luglio 134.500 persone , ha siglato un altro provvedimento che stabilisce, a partire da domani ,per i paesi ostili a Mosca, il pagamento delle forniture di gas in rubli, pena lo stop ai contratti (sebbene per gli acquirenti vi sarebbe qualche escamotage tecnico per prendere tempo). Il suddetto decreto prevede che sia Gazprombank , la banca autorizzata ad aprire conti speciali in rubli per gli acquirenti di gas provenienti da “paesi ostili”. I pagamenti dovranno essere effettuati in valuta speciale di tipo K sulla base delle richieste degli acquirenti stranieri per i pagamenti per il gas naturale. La Banca di Russia dovrebbe definire entro dieci giorni la procedura per l’apertura di conti in valuta speciale per gli acquirenti stranieri di gas, secondo il documento.
Il Cremlino , inoltre, ha annunciato il divieto di ingresso nel suo territorio ai leader europei e alla maggior parte degli eurodeputati come risposta alle sanzioni adottate nei suoi confronti della comunità internazionale per la sua invasione dell’Ucraina.
Sempre nel pomeriggio, prima della notizia della firma del decreto da parte di Putin, Germania (che , tramite il vicecancelliere tedesco Habeck ha annunciato che ci saranno nuove sanzioni alla Russia) e Francia avevano reso noto di stare preparando un piano in caso di taglio del gas russo.
In serata , quindi, il Premier Draghi ha tenuto un colloquio telefonico sulla questione con il Cancelliere tedesco Scholz, mentre fonti di Palazzo Chigi hanno spiegato che la Commissione Europea sta studiando in queste ore i vari aspetti interpretativi delle misure del Cremlino e che al momento i pagamenti si possono effettuare in euro.
©Riproduzione riservata