di Federica Marengo martedì 22 marzo 2022
-Prosegue , senza sosta, l’orrore della guerra in Ucraina. Nella notte, l’esercito ucraino ha riconquistato Makariv, a nord di Kiev, respingendo le forze russe, le quali , però, hanno mantenuto il controllo dell’accesso al Mar d’Azov, corridoio terrestre con la Crimea, mentre più di ottanta bombardamenti sono stati registrati a Kharkiv. Parzialmente bloccata dalle truppe russe , anche la città di Sumy.
Secondo il sito Ucraina24, poi,nella città di Kramatorsk , a nord di Donetsk, vi sarebbero stati attacchi russi con bombe al fosforo , come proverebbe un video nel quale si vedrebbero gli effetti delle bombe incendiarie sul terreno. Non sono mancati poi anche rapimenti, questa volta di giornalisti , a Zaporizhzhya, ma anche la liberazione della cronista ucraina Victoria Roshchyna, ostaggio dal 15 marzo scorso. Ancora un giornalista, ma russo, Dmitry Muratov, premio Nobel per la Pace 2021, ha annunciato che metterà all’asta la medaglia per donare il ricavato al Fondo per i rifugiati ucraini. Contemporaneamente, ha chiesto un cessate il fuoco immediato, lo scambio di prigionieri, delle salme dei soldati uccisi, e l’apertura di corridoi umanitari dalle città ucraine assediate.
In giornata, invece, le truppe di Mosca hanno attaccato Mykolaiv ,sparando sul porto e danneggiando l’infrastruttura, ma anche distruggendo un hotel, un ospedale , alcune case e una stazione di servizio. Nell’attacco, sono morte tre persone e un’altra è rimasta ferita.
A Kiev, dove dalle 20:00 di ieri alle 7:00 di domani vige il coprifuoco, completamente distrutto un magazzino dello stabilimento di medicinali Farmak, registrando perdite ingenti dei materiali e ,colpito da un drone, un istituto scientifico, causando almeno un morto, mentre a Kherson 300.000 persone sono senza cibo e medicine e l’esercito russo blocca l’evacuazione.
Ancora assediata, ma determinata a non cedere Mariupol, distrutta per il 90%, priva di viveri, acqua , gas e riscaldamento e il cui vice sindaco, Orlov, ha dichiarato che lo scopo di Putin è il genocidio, la distruzione del popolo ucraino. Combattimenti in strada, tra i carristi del reggimento Azov e i soldati russi sarebbero stati confermati da un video pubblicato sul canale Telegram dello stesso battaglione.
Da più fonti poi, Governo di Kiev in testa, ma anche dai report della Difesa britannica , del Pentagono USA e di quella italiana, emergerebbe una difficoltà dell’esercito russo ad avanzare sulla terraferma per la resistenza delle forze ucraine e della popolazione, fatto che spingerebbe le truppe di Mosca a combattere per via aerea e ad arruolare soldati ceceni. Inoltre, le truppe russe avrebbero subito ingenti perdite : tra i 10.000 e i 15.000 uomini, dato pubblicato su un sito di informazione russo e poi smentito e attribuito a un hackeraggio e sarebbero a corto di viveri (le scorte a disposizione ,infatti, basterebbero per due giorni). Tuttavia, secondo fonti Nato, alla Russia, presto, potrebbe unirsi nella guerra contro l’Ucraina, la Bielorussia.
Sul fronte diplomatico, rapporti sempre più tesi, al limite della rottura, tra Russia e USA, con le accuse reciproche di detenzione di armi chimiche e biologiche, smentite da entrambe le parti (e di cui l’intelligence britannica ha fatto sapere di non avere notizie),mentre il Presidente ucraino Zelensky, in un’intervista alla TV locale ha rilanciato la sua richiesta di un incontro diretto con il Presidente russo Putin “in qualsiasi formato sia necessario”, in quanto “senza un incontro non è possibile capire pienamente quello che i russi sono pronti a fare per fermare la guerra”.
Zelensky, che , nella mattinata di oggi ha tenuto il suo intervento alla Camera, introdotto dai discorsi del Presidente della Camera Fico e della Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Il Presidente della Camera Fico, nel suo breve discorso, ha detto: “Cari colleghi e colleghe, Signor Presidente del Consiglio.Saluto il Presidente dell’Ucraina Zelenskyy e lo ringrazio, a nome dell’intero Parlamento italiano, per avere accolto l’invito a questo incontro, nonostante la difficilissima situazione cui deve far fronte il suo Paese. L’intervento in quest’aula di un Capo di stato è un evento inusuale che esprime bene l’eccezionalità del momento storico che stiamo vivendo. Intendiamo così testimoniare nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all’Ucraina e alle sue libere istituzioni democratiche a fronte dell’ingiustificabile attacco da parte della Federazione russa. E ci uniamo, in una ideale catena di solidarietà, ai parlamenti di altri Paesi innanzi ai quali Lei è già intervenuto.
Il Parlamento italiano, pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità, ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione per condannare nel modo più netto l’attacco russo, chiedere un’immediata fine delle ostilità con il ripristino della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, e invitare all’adozione di misure di aiuto sul piano umanitario, economico e militare. Ora, Presidente Zelenskyy, ascolteremo dalla sua voce qual è l’attuale situazione nel suo Paese, e quali sono le prospettive per favorire il ristabilimento della pace”.
A seguire, il discorso della Presidente del Senato Casellati, che ha affermato: “Presidente Zelensky, Le esprimo, insieme al saluto del Senato, sentimenti di vicinanza profonda, di ammirazione per il coraggio del popolo ucraino e di partecipazione al dolore di una intera comunità vittima di una guerra insensata, che non risparmia la comunità civile, non ha pietà di fronte ai bambini e costringe milioni di profughi a imboccare i corridoi umanitari
L’Italia ha aperto il cuore e le porte all’Ucraina, la nostra macchina dell’accoglienza è pienamente operativa.. Siamo al vostro fianco, insieme all’Unione europea, per contrastare la prosecuzione del conflitto. Presidente Zelensky,come ho avuto modo di manifestare al Presidente del Parlamento ucraino in una recente videoconferenza, confidiamo nell’efficacia del sostegno internazionale offerto con convinzione al suo Paese e incoraggiamo lo sforzo incessante della diplomazia come unica via d’uscita al conflitto. Rinnovo dunque l’auspicio che l’azione sinergica nel perseguire una conclusione negoziale, favorita anche dalle occasioni di incontro come quella odierna, possa consentire all’Ucraina di ritrovare al più presto una prospettiva di pace e di libertà”.
Quindi, l’intervento del Presidente ucraino, Zelensky: “Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti. A papa Francesco ,io ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito. L’Ucraina ha visto il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue. Vi ringraziamo per l’aiuto e l’accoglienza al popolo ucraino in fuga. L’Italia ha aperto il cuore e le porte all’Ucraina. E gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni. L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata; 117 bambini sono stati uccisi in una settimana.A Kiev torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni. L’ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare”.
In ultimo, la replica del Premier Draghi, che ha evidenziato: “La resistenza di tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica; davanti all’inciviltà non ci giriamo dall’altra parte. Oggi, l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza. Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia è a fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea. In Italia, abbiamo congelato beni per oltre 800 milioni di euro agli oligarchi russi vicini a Putin”.
Solidarietà e sostegno al popolo ucraino è stato espresso poi in maniera trasversale dai leader dei partiti di Maggioranza e di Opposizione , sebbene vi siano posizioni diverse sull’invio di armi in Ucraina, e sebbene vi siano state in Aula alcune defezioni di parlamentari contrari all’intervento di Zelensky come i deputati e i senatori di Alternativa c’è (ex pentastellati), il senatore del M5S, Presidente della Commissione Affari Esteri di Palazzo Madama, filo-putininano Petrocelli, che ha esortato il M5S ha uscire da un Governo “interventista” (sia il ministro degli Esteri grillino Di Maio che il Presidente Conte,invece, hanno espresso vicinanza al popolo ucraino, bollando come personale la posizione di Petrocelli e, l’ex Premier ha affermato che Petrocelli si pone fuori dal Movimento per sua scelta ) e il senatore della Lega Pillon e altri leghisti.
Nel frattempo, in attesa del Consiglio Europeo del 24 e del 25 marzo, sono già circolate le prime indiscrezioni sulla bozza del documento finale, nella quale i 27 Capi di Stato e di Governo si impegnano a: “Lavorare insieme per acquisiti congiunti di gas, Gnl e idrogeno” in vista del prossimo inverno, per fare fronte alla crisi energetica innescata dalla guerra e ridurre la dipendenza dalla Russia. E’ necessario ricostituire al più presto possibile le scorte di gas nell’Unione. Indicazioni precise in merito ai livelli delle scorte da ricostituire sono attese per domani dalla Commissione UE. L’UE resta pronta a muoversi rapidamente per l’adozione di nuove sanzioni coordinate contro la Russia e a preparare, con il sostegno della Commissione UE, piani per fare fronte ai flussi dei profughi e alle loro necessità nel medio e lungo termine”.
Ma la Presidente del Parlamento UE, Roberta Metsola, nel corso di una conferenza stampa con il Cancelliere tedesco Scholz, ha esortato l’Unione a fare di più.
A proposito delle linee guide messe a punto sull’acquisto comune di scorte di gas, su modello dell’acquisto dei vaccini anti Covid, per far fronte alla crisi energetica e all’aumento dei prezzi, in Italia, sono stati pubblicati oggi in Gazzetta Ufficiale i decreti varati dal Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì, che prevedono misure per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare gli aumenti.
Il decreto Ucraina, dunque, prevede per le imprese: un sostegno alla liquidità, la cedibilità dei crediti d’imposta , che sono stati ridefiniti , e, prestiti a quelle energivore di interesse strategico. Prevista la rateizzazione delle bollette per i consumi energetici e garanzia SACE, relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022. Il numero massimo di rate mensili non può essere superiore a 24.
Previste anche agevolazioni contributive per il personale delle aziende in crisi.
Per le famiglie: l’innalzamento fino al 31 dicembre del tetto Isee a 12 mila euro delle famiglie che necessitano di usufruire del piano di rateizzazione previsto dal precedente bonus bollette. L’aiuto si applicherà dal prossimo 1° aprile.
Previste anche misure per la trasparenza e il monitoraggio nel mercato del gas naturale. Aumentato il controllo del Governo sui titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano: saranno tenuti a trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere.
Ok, anche all’integrazione salariale. Per fronteggiare situazioni di particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale è riconosciuto, nel limite di spesa di 150 milioni di euro per l’anno 2022, un trattamento ordinario di integrazione salariale per alcune settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. La disposizione si applica anche alle imprese del settore turistico.
Varate anche misure di sostegno per autotrasporto, agricoltura, pesca e turismo: istituito un fondo, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2022 e previsto anche il contributo, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca. Si potranno inoltre rinegoziare i mutui agrari; aiuti per la scuola, cui arrivano arriveranno 200 milioni di maggiori finanziamenti per estendere il periodo di assistenza Covid, prorogando l’organico previsto per il coronavirus e consentire l’acquisto di dispositivi di sicurezza e norme per rafforzare il Golden Power, ovvero il potere speciale del Governo dal settore della Difesa. Rafforzata anche la disciplina sulla cyber sicurezza, per prevenire pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche, queste procedono tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso, anche mediante procedure negoziate”.
Ultimo capitolo, quello dedicato alle misure per fronteggiare l’emergenza umanitaria tra cui l’abilitazione per i professionisti sanitari ucraini di esercitare sul suolo italiano.
Sulla crisi energetica e sulle misure emergenziali messe in campo è tornato a esprimersi in un’informativa urgente alla Camera il ministro per la Transizione ecologica Cingolani, che ha spiegato: “Nel lungo termine, a partire dal prossimo inverno, sarebbe necessario sostituire completamente 30 miliardi di metri cubi di gas russo con altre fonti. Sebbene questo sia possibile in un orizzonte minimo di 3 anni, con le misure strutturali, per almeno i prossimi due inverni sarebbe complesso assicurare tutte le forniture al sistema italiano e occorre dotarsi di strumenti di accelerazione molto efficaci per gli investimenti che servono. Nel breve termine, grazie all’atteso miglioramento delle condizioni climatiche si stima una riduzione della domanda” di gas “per uso civile di circa 40 milioni di metri cubi al giorno. Una completa interruzione dei flussi dalla Russia in questo momento non dovrebbe comportare problemi di fornitura interna in questo momento. Eventuali picchi di domanda potrebbero essere assorbiti modulando opportunamente volumi di stoccaggio, che sono comunque ridotti in questo momento dell’anno, o con altra capacità di import. Problemi per assicurare la fornitura ai consumatori potrebbero avvenire solo in caso di un picco inatteso di freddo eccezionale a fine marzo o di altri eventi catastrofici su rotte di importazione. Pregando che non succeda nulla sugli scenari di guerra, e che questa cosa orrenda che sta succedendo si calmi e si chiuda prima possibile, potremo passare indenni questo periodo con qualche scossone e sacrificio, e continuare la nostra rotta di decarbonizzazione da un lato ma anche la nostra rotta di crescita economica dall’altro. Le misure del PNRR contribuiscono in modo strutturale alla riduzione della dipendenza energetica ed all’efficientamento del sistema“, con azioni come l’accelerazione delle rinnovabili elettriche, il rafforzamento dell’efficientamento energetico, la diffusione del biometano ma persino i recentissimi bandi che hanno avuto grande successo.. Con queste misure confermiamo la rotta per il -55% delle emissioni al 2030, acceleriamo sulle rinnovabili, l’incremento del gas lo portiamo a casa senza aumentare le emissioni. Entro fine mese avremo la seconda parte del Repower EU sull’import, con regole generali che introdurranno misure di calmierazione di mercato simili al price cap del gas e a quel punto sarà possibile mettere in campo misure strutturali che siano compatibili con normative europee. Abbiamo delle misure strutturali pronte, ma non possiamo in un mercato complesso come quello dell’energia e gas europeo prendere delle misure di capping in autonomia come se fosse mercato autonomo,rischiamo di perdere attrattività verso gli esportatori. Però ,stiamo ogni giorno lavorando con la Commissione ue per studiare un meccanismo capping, per mettere d’accordo 27 paesi con esigenze diverse; ci dicono che siamo a buon punto, e la Commissione dice che entro fine mese avremo la seconda parte del Repower EU sull’import, con regole generali che introdurranno misure di calmierazione di mercato simili al price cap, regole che non permettano incrementi costi selvaggi. A quel punto sarà possibile mettere in campo misure strutturali che siano compatibili con le normative europee. Infatti, quello dei prezzi dell’energia è un problema europeo, non lo possiamo trattare come un problema nazionale, anche se siamo un po’ piu deboli perché il nostro energy mix ci ha indebolito e le scelte del passato non ci hanno aiutato”, Abbiamo lanciato le prime aste dopo l’emanazione del decreto ministeriale stoccaggio, e vista la scarsa partecipazione abbiamo capito che ci sono criticità difficili da superare legate al notevole aumento dei costi del gas, parecchio difficili da superare anche con rateizzazioni. Occorrerà intervenire con una regolazione ad hoc, che solleciti la risposta da parte degli operatori, e ARERA ci sta già lavorando, e, in mancanza, con un soggetto di ultima istanza. Nel medio termine sarà necessario comunque riempire gli stoccaggi al 90% per il prossimo inverno, per 12 miliardi di metri cubi in totale. Oggi abbiamo ufficialmente dato a Snam l’indirizzo per la negoziazione all’acquisto di una unità FSRU e al noleggio di una seconda unità, infrastrutture che saranno oggetto di un prossimo DPCM di identificazione come impianti strategici. Le FSRU- Floating Storage Regasification Unit sono navi rigassificatore, unità galleggianti ancorate in prossimità di porti e vicino ai terminali gas, in grado di trasformare il GNL, Gas naturale liquefatto, metano raffreddato e in forma liquida che arriva via nave, in metano gassoso da immettere in rete. L’aspetto critico adesso è arrivare in tempo a contrattualizzare le poche navi esistenti in grado di svolgere questo servizio”.
In merito all’andamento della pandemia, il Direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità UE, Kluge , a margine della sua visita in Moldavia, ha lanciato l’allarme sulla sospensione troppo repentina delle misure restrittive anti Covid19 nel vecchio Continente, alla luce del forte aumento dei casi legato alla sub variante Ba2 di Omicron , allarme colto, dagli esperti italiani e dal Governo , con il Sottosegretario alla Salute Costa, che ha precisato come lo stato di emergenza termini il 31 marzo, ma non la circolazione del virus e come per la protezione degli italiani sia necessario completare la somministrazione del booster (mancano all’appello 7 milioni di persone). Ciò, mentre l’Agenas,Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali, ha reso noti i dati sul tasso di ricoveri nei reparti ordinari risalito in 14 Regioni , con il dato più alto della Calabria, al 34%.
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