di Federica Marengo giovedì 10 marzo 2022
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Mentre si contano ancora i morti e i feriti del bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Mariupol, avvenuto ieri, tre, i morti accertati tra cui una bambina, non si arrestano i bombardamenti sulla stessa città portuale, accerchiata dall’armata russa e senza acqua, viveri e riscaldamento, e su molteplici città dell’Ucraina.
Un raid su Kharkiv ha causato numerosi morti ,tra cui due bambini, così come a Sumy, dove hanno perso la vita due donne e un tredicenne. Assediata da terra e da mare , anche Odessa.
Mosca ha poi annunciato l’apertura di un corridoio unilaterale verso la sola Russia, a partire dalle 10:00 di domani.
Per l’ONU sono 2,3 milioni, le persone fuggite verso i paesi confinanti , dal 24 febbraio, (per il Viminale, sono 26.378, i rifugiati entrati in Italia dall’inizio del conflitto), e secondo Save the childeren , sarebbero più di 1 milione i bambini fuggiti e 6,5 milioni, quelli rimasti in territorio ucraino e, dunque, a rischio.
A tal proposito, il Presidente ucraino Zelensky, in un videomessaggio pubblicato nella notte, annunciata l’uscita dal paese di 35 mila sfollati solo nelle ultime 24ore lungo i tre corridoi di Sumy, Nerhodar e le aree limitrofe a Kiev, tornando a chiedere l’istituzione della No fly zone o l’invio di armi aeree, ha dichiarato: “Bombardare un ospedale dei bambini è la prova definitiva che è in corso il genocidio degli ucraini: l’attacco è oltre l’atrocità, oltre il crimine di guerra. Un ospedale per bambini, un reparto maternità, come minacciavano la Federazione russa? Che paese è che ha paura degli ospedali, dei reparti maternità e quindi li distrugge? Erano dei piccoli nazionalisti (detti banderovites)? Le mamme incinte avrebbero sparato su Rostov? Qualcuno nel reparto maternità ha umiliato i russofoni? O stavano de-nazificando l’ospedale?. Europei, ucraini, residenti di Mariupol, dobbiamo unirci nella condanna della Russia per questo crimine che riflette tutto il male che gli invasori ci hanno portato, su tutte le città distrutte che non avevano mai minacciato la Russia”.
Richiesta di una No fly zone, ancora una volta respinta (così come da Germania, Regno Unito e USA) anche, dall’Alto Rappresentante per la Politica Estera UE Borrell, il quale, ai microfoni del programma “La Sexta”, ha sottolineato che “La Nato non entrerà mai in guerra perché quello che si cerca di evitare è che il conflitto si allarghi, quindi se la Nato dovesse partecipare al conflitto “sarebbe la terza guerra mondiale, una guerra nucleare. Il conflitto proseguirà fino al raggiungimento di una soluzione diplomatica, che al momento non è vicina , anche se l’incontro in Turchia dei ministri degli Esteri di Kiev e Mosca, Dmytro Kuleba e Sergey Lavrov, rappresenta un primo passo. Devi trovare Paesi che non sono coinvolti nel conflitto. Se la Cina volesse, potrebbe svolgere un ruolo importante nella risoluzione di questo conflitto”.
Intanto, la Vicepresidente USA, Kamala Harris, si è recata a Varsavia, in Polonia, per colloqui con il Presidente polacco Duda e con il Premier canadese Trudeau, per discutere dell’invio di jet polacchi a Kiev ,che il Pentagono ha detto essere fuori discussione al momento, per poi decidere l’invio di due batterie di missili Patriot per la difesa dei Paesi Nato, proprio mentre il Congresso USA ha dato il primo ok allo stanziamento di 14 miliardi di aiuti per Kiev e all’invio di armi e munizioni e ha approvato il blocco delle importazioni di petrolio, gas e carbone russi e misure per rivisitare il ruolo della Russia nell’Organizzazione Mondiale del Commercio e autorizzare nuovamente il ricorso al “Magnitsky Act” per rafforzare le sanzioni contro la Russia per le violazioni dei diritti umani.
Inoltre, la Segretaria al Commercio degli USA , Gina Raimondo, ha dichiarato alla Cnn che vi saranno gravi conseguenze per chi non rispetterà le sanzioni contro la Russia, con particolare riferimento alla Cina, che nelle ultime ore ha accusato la Nato e gli USA di aver provocato la guerra russo-ucraina e che, secondo la CIA, non era stato avvisato dai suoi 007 del piano della Russia di invadere l’Ucraina, affermando che : “L’amministrazione Biden è pronta, ad esempio, a tagliare la Cina fuori dai rifornimenti e dai software americani o europei necessari per produrre semiconduttori. Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole; quindi, la nostra aspettativa è che la Cina non violi le regole e, se lo farà, ci saranno delle conseguenze”.
Il Regno Unito, invece, ha annunciato l’introduzione di sanzioni per il magnate, ex patron del Chelsea, ritenuto un oligarca filo-russo e filo-Putin, Abramovič, oltre l’invio di armi.
In mattinata, poi si è svolto l’atteso colloquio tra il ministro degli Esteri russo Lavrov e l’omologo ucraino Kuleba, in Turchia, al Forum della Diplomazia di Antalya, (al quale ha partecipato anche il ministro degli Esteri italiano Di Maio), conclusosi però con un nulla di fatto. Infatti, il ministro degli Esteri, ucraino,Kuleba, che ha avuto dapprima un bilaterale con l’omologo turco Çavuşoğlu,nella conferenza stampa al termine del confronto, ribadendo che l’Ucraina non si arrenderà ,ha spiegato : “L’Ucraina ha proposto un corridoio da Mariupol e un cessate il fuoco per affrontare le questioni umanitarie. La Russia non è stata d’accordo. Sono pronto a proseguire i negoziati. Non possiamo fermare la guerra, se la Russia non vuole”.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, invece, aprendo alla richiesta avanzata da Kiev di un colloquio diretto Putin-Zelensky, purché su temi specifici, ha evidenziato: “Non abbiamo attaccato in Ucraina. In Ucraina, si è creata una situazione che ha determinato una minaccia per Mosca; abbiamo fatto vari appelli, ma nessuno ci ha ascoltato. Noi vogliamo che l’Ucraina sia neutrale e smilitarizzata. La fornitura di armi all’Ucraina dall’Occidente è pericolosa. Quanto alle sanzioni e al blocco delle forniture del gas e del petrolio, la Russia avrà sempre un mercato dell’energia. Mosca è a favore di qualsiasi contatto sui problemi della crisi ucraina e sullo sviluppo di modi per uscirne. Quanto all’attacco di ieri all’ospedale di Mariupol, era la base del Battaglione di Azov, gruppo paramilitare di estrema destra attivo nel sud dell’Ucraina, e le donne e i bambini erano stati portati via. Abbiamo chiesto chiarimenti in merito”.
Lavrov, ha accusato poi gli USA di sostenere l’Ucraina nella gestione di laboratori di armi chimiche e biologiche nel suo territorio; accuse smentite dalla portavoce della Casa Bianca, Paski, che ha evidenziato: “L’ affermazione della Russia è assurda e potrebbe far parte di un tentativo di Mosca di gettare le basi per usare tali armi di distruzione di massa contro l’Ucraina”, timore espresso anche dal Premier britannico Johnson.
In tarda mattinata, il Presidente russo Putin ha sentito al telefono il Presidente francese Macron e il Cancelliere tedesco Scholz, sulla crisi in Ucraina, e i leader UE avrebbero chiesto nuovamente il cessate il fuoco e la tregua immediata.
Nel primo pomeriggio, invece, il numero uno del Cremlino, ha avuto un colloquio con il Presidente turco Erdogan sull’esito del confronto di stamane tra Lavrov e Kuleba, il quale ha sentito anche il Presidente USA Biden, che ha espresso apprezzamenti sui suoi sforzi di mediazione.
Lo stesso Presidente russo Putin, che domani dovrebbe incontrare il Presidente bielorusso Lukashenko e ,l’ex Cancelliere tedesco Schroeder (quest’ultimo, in visita privata e non per conto del Governo), sempre nel pomeriggio, durante il Consiglio dei Ministri, trasmesso in diretta televisiva, ha affermato: “La Russia sta adempiendo a tutti i suoi obblighi di fornire risorse energetiche all’Europa e ad altri Paesi del mondo. La crescita dei prezzi dell’energia è colpa dell’Occidente. Le sanzioni contro la Russia sono illegittime. Le sanzioni alla Russia potrebbero provocare un ulteriore aumento dei prezzi alimentari a livello mondiale. La Russia e la Bielorussia sono tra i più grandi fornitori di fertilizzanti minerali nei mercati mondiali. Se continuano a creare problemi con i finanziamenti, le assicurazioni, la logistica, la consegna dei nostri prodotti, allora i prezzi, che sono già esorbitanti, cresceranno ancora”.
Sanzioni che ,però , sembrano mordere l’economia russa, con il rublo in caduta libera e gli abbandoni delle multinazionali del petrolio e degli idrocarburi, della finanza, del cibo, del lusso e dell’intrattenimento.
In serata, invece, a Versailles (Parigi), ha preso il via la due giorni del Consiglio Europeo informale dei 27 Capi di Stato e di Governo e dei vertici UE, nell’ambito del semestre di Presidenza francese, nel quale si è discusso e si discuterà della guerra in Ucraina, dell’indipendenza dell’Europa dal gas e dal petrolio russi (l’Unione vorrebbe una riduzione di 2/3 entro la fine del 2022), di transizione ecologica, della mancanza delle materie prime, anche nel settore agroalimentare , di una difesa comune, dell’adesione dell’Ucraina alla UE, tramite una procedura che non sarà breve, e delle conseguenze del conflitto sull’economia dei Paesi membri, con la proposta dell’emissione di Eurobond e della elaborazione di un Recovery found “bellico” o quantomeno della sospensione fino al 2023 dell’applicazione delle regole del Patto di Stabilità.
Nelle dichiarazioni iniziali alla stampa, il Presidente francese Macron ha detto: “Stiamo per prendere decisioni storiche per la nostra Europa. Che deve cambiare. Ha cambiato sotto i colpi della pandemia, cambierà ancora di più sotto i colpi della guerra. Per questo dobbiamo essere lucidi ed ambiziosi. Su un eventuale nuovo “recovery plan”, abbiamo cominciato in questo modo con il piano di rilancio 2020, bisognerà vedere se sarà opportuno prendere nuove decisioni, costruire un’indipendenza più forte della nostra Europa”, seguito dal Cancelliere tedesco Scholz, che ha sottolineato: “È il nostro dovere più importante fare di tutto per porre fine a questa guerra”, mentre il Premier Draghi, ha detto: “Abbiamo chiesto più volte al Presidente Putin di cessare le ostilità, in particolare i bombardamenti sui civili, continueremo a farlo. Dovremmo sostenere imprese e famiglie, perché l’Italia non è in recessione, ma la ripresa sta rallentando”.
La Presidente della Commissione Europea , Von der Leyen, invece, ha affermato: “Il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol è disumano, crudele e tragico. Sono convinta che sia un crimine di guerra. Abbiamo bisogno di un’indagine completa”.
Sulla necessità di una difesa comune, invece , si è espressa la Presidente del Parlamento UE, Metsola.
In questo quadro, la Banca Centrale Europea, dopo la riunione del Consiglio direttivo, ha annunciato: “La Banca centrale europea lascia, come atteso, i tassi d’interesse fermi: il tasso principale resta a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25% La crisi in Ucraina è un momento spartiacque per l’Europa e la Bce è pronta a fare “tutto il necessario a sostegno dell’economia, incluso il sostegno della liquidità, afferma l’istituto centrale nella nota emessa al termine del board. La Bce concluderà gli acquisti netti tramite il programma App nel terzo trimestre, se i dati in arrivo confermeranno lo scenario d’inflazione. Gli acquisti col programma pandemico termineranno a marzo e che quelli con l’App ammonteranno a 40 miliardi ad aprile, 30 miliardi a maggio e 20 miliardi a giugno. I rischi economici per l’area euro sono saliti considerevolmente, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e la valutazione sulle previsioni macroeconomiche ora rischiano di essere riviste al ribasso. Il ritmo della ripresa sarà più lento di quanto previsto prima della guerra. La Bce ha rivisto al ribasso la stima di crescita della zona euro al 3,7% per quest’anno (dal 4,2% indicato a dicembre), al 2,8% per il 2023 (da 2,9%) e confermato un +1,6% per il 2023. “Misure di bilancio, anche a livello dell’Unione europea, aiuterebbero a proteggere l’economia”.
E le Borse europee ,che ieri avevano tentato il rimbalzo, in attesa del colloquio Lavrov-Kuleba in Antalya, stamane, di fonte all’esito negativo del confronto, sono di nuovo scese ; male, anche le banche , soprattutto quelle legate al mercato russo. In ripresa, il petrolio, con il Brent a 117 dollari al barile (+5%); in calo, il gas naturale a146 euro a MGWH.
La questione del caro energia e della carenza di materie prime (per via del caro carburante, da lunedì si fermeranno gli autotrasportatori) è stata poi al centro del Consiglio dei Ministri di quest’oggi a Palazzo Chigi, presieduto da Draghi, nel quale, al termine delle informative dei ministri Patuanelli (Politiche Agricole) e Giorgetti (Sviluppo Economico) ,che hanno rilevato la carenza di grano, mais e ferro, aggravata dalla guerra in Ucraina, chiedendo un confronto UE urgente, si è deciso il via libera alla realizzazione di sei parchi eolici in Basilicata, Puglia e Sardegna, nell’ambito delle politiche di diversificazione e accelerazione delle fonti rinnovabili per ridurre la dipendenza dalla Russia, in virtù delle quali il Presidente del Consiglio, alla ricerca di fornitori alternativi, ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica del Congo e , nei giorni scorsi, anche tramite l’operato diplomatico del ministro degli Esteri Di Maio, con l’Emiro del Qatar Al Thani, con il Presidente dell’Algeria e dell’Azerbaigian.
Preoccupati per la crisi energetica, tutti i partiti, con il segretario del Pd Letta, che ha chiesto di sospendere ,come USA e Regno Unito ,le importazioni di gas e petrolio dalla Russia, mentre Forza Italia e M5S hanno chiesto l’elaborazione di un Recovery found speciale. Impegnato, sul fronte umanitario e in contatto con la diplomazia vaticana, il segretario della Lega, Salvini.
Critica nei confronti dell’azione di Governo, definita “irrilevante”, dall’Opposizione, la Presidente di Fratelli d’Italia Meloni, che in mattinata si recata al Quirinale per un confronto con il Presidente della Repubblica Mattarella sulla situazione in Ucraina e sulla crisi economica e i sostegni da mettere in campo per famiglie e imprese.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera, con 253 voti a favore (l’asse progressista Pd, LeU e M5S , più Forza Italia) e 117 contrari (Lega e l’Opposizione di Fratelli d’Italia), agli articoli del ddl sul fine vita, ora passato al Senato per la seconda lettura, dove però i numeri sembrerebbero essere più risicati.
Quanto alla pandemia, secondo il Rapporto settimanale della Fondazione Gimbe, nel periodo dal 2 all’8 marzo ,dopo cinque settimane, è risalito a 1 l’indice di contagio, anche se per la prima volta i positivi sono sotto il milione.
Calati , i ricoveri nei reparti ordinari al 16,1%, nelle terapie intensive al 16,4% e i decessi al 19,3%. Rallentano , invece, le vaccinazioni tra i giovanissimi, con 1 su 3 vaccinato nella fascia 5 e 11 anni ; 5 milioni in tutto, gli italiani ancora scoperti, 2 milioni ,i guariti, 29 mila le nuove vaccinazioni, 12 mila le vaccinazioni con Novavax e booster all’83%. Tutto ciò mentre l’Organizzazione Mondiale della Salute ha lanciato un avvertimento: “La pandemia non finita”.
Il Governo , dunque, è al lavoro sul superamento graduale del Green Pass rafforzato: dal 1° aprile, secondo il piano che dovrebbe essere reso noto a giorni, dovrebbe essere abolito per accedere a bar e ristoranti all’aperto e presso gli alberghi e da maggio,pur restando in vigore l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno, i lavoratori over 50 non vaccinati e sospesi potrebbero tornare a lavoro ,previo tampone.
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