di Federica Marengo domenica 6 marzo 2022
Non si fermano i combattimenti, continuati per tutta la notte su vari fronti. Le forze armate ucraine hanno lanciato l’allarme sulla diga che serve la centrale idroelettrica di Karkhiv, sostenendo che i russi vorrebbero assumerne il controllo e l’AdnKronos ha riferito di fosse comuni in un bosco dove vengono seppelliti i numerosi morti.
A Mariupol, invece, il sindaco ha parlato di “situazione disperata” in città, dove mancano da giorni: elettricità, acqua, riscaldamento ed è difficile reperire forniture mediche e altri beni essenziali.
Secondo la Bbc, poi, attacchi missilistici russi e lanci di bombe a grappolo, vietate dalle norme internazionali, sarebbero stati sferrati su Charkiv, causando decine di morti. I russi, tuttavia, hanno negato di aver preso di mira aree residenziali e di usare il suddetto tipo di bombe, mentre il Governo ucraino ha ripetutamente accusato le truppe russe di averle usate.
In campo per la mediazione e la risoluzione diplomatica della guerra, il Premier israeliano Bennett, che ieri è volato dal Presidente russo Putin, ha parlato telefonicamente con il Presidente ucraino Zelensky ed ha raggiunto il Cancelliere tedesco Scholz, già contattato in settimana, e la Cina, coinvolta dagli USA , dettasi pronta anch’essa a negoziati per risolvere il conflitto e a trattare per creare un meccanismo di sicurezza europeo, esortando però gli USA a “non compiere mosse che gettino ulteriore benzina sul fuoco”.
Intanto, il Segretario di Stato USA, Blinken, dalla Polonia, dove è giunto ieri per discutere e organizzare gli aiuti all’Ucraina, si è spostato in Moldova, che in pochi giorni ha accolto una vera e propria ondata di rifugiati in fuga dall’Ucraina e che teme di essere nel mirino dell’espansionismo russo , essendo già controlla la regione separatista della Transnistria.
Tuttavia, la Polonia, ha reso nota la sua decisione di non inviare jet a Kiev né di mettere a disposizione i suoi aeroporti, dopo le minacce del Presidente Putin di un coinvolgimento nel conflitto per i Paesi confinanti che dessero all’Ucraina il loro supporto militare, estese poi anche alla Romania.
Stamani, la milizia di Donetsk ha annunciato la riapertura dei corridoi umanitari, a Mariupol e a Volnovakha (Sud dell’Ucraina) e il cessate il fuoco immediato, dopo il primo tentativo fallito ieri. L’evacuazione di Mariupol, iniziata alle 12:00, e prevista fino alle 21:00, si è però di nuovo interrotta per via degli attacchi russi, smentiti da Mosca, che ha negato di aver colpito dei civili e ha nuovamente imputato lo stop a Kiev.
In contemporanea al botta e risposta tra Mosca e Kiev, come riportato dalla CNN, bombardamenti si sono registrati nella zona Ovest di Kiev, causando vittime tra i civili, compresi dei bambini.
Spari, sempre sui civili, che hanno reso difficili le evacuazioni, sono stati registrati anche a Bucha e a Gostomel, provocando 3 morti.
Sul fronte diplomatico, un colloquio telefonico si è tenuto stamane tra il Presidente ucraino Zelensky e il Presidente USA Biden, per discutere delle sanzioni russe e dell’accelerazione dell’assistenza degli USA all’Ucraina. La Casa Bianca ha precisato che la conversazione ha riguardato anche i colloqui tra Russia e Ucraina, senza fornire ulteriori dettagli.
Immediata, la conferma del confronto tra i due da parte del Presidente ucraino, che ha spigato come con il Presidente americano si sia discusso di sicurezza e sanzioni contro la Russia.
Altro colloquio, si è poi tenuto tra il Premier israeliano Bennet (il terzo in 24ore) e il Presidente ucraino Zelensky. Bennett ha precisato che l’intento di Israele è quello di favorire il dialogo , anche se “le probabilità non sono grandi”, ma “bisogna fare ogni tentativo”, e , a seguire, in serata, anche con il Presidente Putin, in quanto, secondo le agenzie Interfax e Tass, dopo l’incontro di ieri a Mosca, Putin e Bennet avrebbero concordato di continuare a scambiarsi opinioni sulla situazione in Ucraina. Secondo la stampa israeliana, poi, domani , il ministro degli Esteri Yair Lapid volerà a Riga dove incontrerà il segretario di Stato americano, Blinken.
Confronto telefonico, anche tra il Presidente turco Erdogan e il Presidente russo Putin, nel quale Erdogan ha posto sul tavolo il cessate il fuoco immediato, l’apertura di corridoi umanitari e la firma di un trattato di pace, cui Putin ha contrapposto la sospensione della sua “operazione speciale” in Ucraina solo a condizione che Kiev cessi le sue azioni militari e accetti le condizioni della Russia.
Un nuovo allarme è stato poi lanciato dal Presidente ucraino Zelensky che , tornando a chiedere la costituzione di una no fly-zone sui cieli dell’Ucraina o la dotazione di mezzi aerei, ha lanciato l’allarme per un prossimo bombardamento su Odessa, definendo l’atto: “un crimine di guerra storico” e ha segnalato il lancio di 8 razzi russi sull’aeroporto Vinnytsia, completamente distrutto (secondo una testata locale, “Ukrainska Pravda”, i razzi sarebbero arrivati dal Mar Nero).
Nel frattempo, canale diplomatico aperto anche tra il Presidente francese Macron, che martedì incontrerà il Segretario di Stato USA Blinken a Parigi, e il Presidente russo Putin, che, in una telefonata durata quasi due ore, ha detto di essere “pronto a rispettare le norme dell’ Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) sulla protezione delle centrali nucleari” e di non essere intenzionato a procedere ad attacchi contro le centrali.
In tarda serata, il Presidente ucraino Zelensky ha fatto sapere, via Twitter, di aver tenuto un colloquio telefonico con il Premier Draghi e di aver discusso con lui del modo per contrastare l’aggressione russa, e dei crimini della Russia contro i civili e di terrorismo nucleare. Sollevata, inoltre, la questione del sostegno all’Ucraina e dell’esame della domanda di adesione dell’Ucraina all’ Europa.
Telefonata confermata , poi, da Palazzo Chigi, con una nota ,in cui si legge: “Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi un nuovo colloquio telefonico con il Presidente ucraino Volodimir Zelensky. Draghi, ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari, ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione e ha ribadito come l’Italia sostenga l’appartenenza dell’Ucraina alla famiglia europea. Il Presidente Zelensky ha ringraziato il Presidente Draghi per la sua vicinanza e per quella dell’Italia”.
Il Presidente del Consiglio sarà domani a Bruxelles, insieme con il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani, dalla Presidente della Commissione UE, Von der Leyen per discutere di politiche energetiche e di immigrazione, mentre mercoledì 9 risponderà al Question Time alla Camera e il 10 e l’11 marzo sarà a Parigi, a Versailles, per il Vertice informale dei Capi di Stato e di Governo della UE.
Il ministro degli Esteri, Di Maio, intanto, ha concluso la sua missione in Qatar, con l’amministratore delegato di Eni Descalzi per il rafforzamento e l’indipendenza energetica dell’Italia dalla Russia.
Nuovo appello per la Pace è poi stato lanciato dal Presidente della Repubblica Mattarella, che ha partecipato alla Messa presso la Basilica ucraino-cattolica di Santa Sofia a Roma , e dai Presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Fico, in occasione della Giornata dei Giusti.
I partiti di Maggioranza e Opposizione sostengono l’azione di Governo, nonostante il nodo controverso dell’invio di armi in Ucraina, con il segretario del Pd, Letta, in piazza questo pomeriggio ,a Roma, con gli ucraini italiani ,mentre il leader di Italia Viva Renzi è tornato a chiedere la mediazione con Mosca dell’ex cancelliera tedesca Merkel, seguito dal coordinatore di Forza Italia Tajani ,che ha chiesto la mediazione delle Nazioni Unite e alla UE, la proroga della sospensione del Patto di Stabilità e un Recovery found per la crisi, scaturita dalla guerra russo-ucraina.
Una distinzione tra i rifugiati ucraini che scappano dalla guerra e coloro che non hanno diritto allo status di rifugiati è stato chiesto , invece, dal segretario della Lega Salvini e, dall’Opposizione, dalla Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni.
Dal Presidente di Confindustria Bonomi, poi, alla luce della frenata della produzione, che a febbraio ha registrato un ulteriore calo dello 0,3%, nel corso della trasmissione di Rai Tre, “Mezz’ora in più”,è arrivato un avvertimento all’Esecutivo: “Quello che succede in Ucraina, mette a rischio la ripresa del nostro Paese che stava già rallentando, e il conflitto ha accentuato il problema energetico dove si erano manifestati rincari molto importanti nel 2021, fino al 400%. La nuova situazione creata con il conflitto in Ucraina e il balzo dei prezzi dell’energia impone di riscrivere il Pnrr e allungarlo temporalmente oltre che spostare gli obiettivi della transizione ecologica. Occorre anche nell’immediato sospendere il mercato degli Ets (delle quote inquinanti) ,che è diventato un mercato speculativo finanziario e poi sviluppare una strategia a medio lungo termine sull’energia”.
Il Primo Ministro inglese, Johnson, invece, ha illustrato in un editoriale sul New York Times un piano in sei punti che coinvolga la comunità internazionale ,per esercitare una pressione su Putin e fermare la guerra, consistente in : 1) mobilitare “una coalizione umanitaria internazionale” per l’Ucraina, 2) sostenere Kiev “nei suoi sforzi di difesa”, 3) intensificare la pressione economica sulla Russia, 4) resistere la “strisciante normalizzazione” delle sue azioni in Ucraina, 5) sostenere la soluzione diplomatica alla guerra, ma soltanto con la piena partecipazione del legittimo governo ucraino, 6)avviare rapidamente una “campagna per rafforzare la sicurezza e la resilienza” tra i Paesi.
E mentre a Bruxelles, si lavora con gli alleati Nato a nuove sanzioni, da attuare se Putin non fermerà la guerra, (si parla di sanzioni che colpirebbero le esportazioni di petrolio), l’agenzia Moody’s ha tagliato nuovamente il rating del debito russo da B3 a Ca, con un out look negativo. Inoltre, Mastercard, Visa e American Express hanno sospeso le transazioni finanziarie con Mosca.
Per quanto riguarda l’arrivo dei rifugiati, secondo l’Alto Commissariato dell’ONU, a giungere in Europa, presso i Paesi confinanti, in 10 giorni , sono stati 1,5milioni di ucraini, su 44 milioni di abitanti. In Italia, secondo quanto riportato dal Viminale ne sono giunti 3 mila in 24 ore. A tal proposito, stanziati per l’accoglienza dal Governo, 20 milioni di euro, come annunciato dalla ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Bonetti.
Non si fermano poi in Russia le manifestazioni di protesta contro la guerra ,nonostante le dure repressioni da parte della Polizia: per le ONG sono 4.300 gli arrestati in 56 città russe, mentre Tugan Sokhiev, ha annunciato le sue dimissioni sia da direttore del Teatro Bolshoi che da direttore musicale dell’Orchestre National du Capitole de Tolosa, perché “contrario a qualsiasi conflitto e in qualsiasi forma”.
Infine, Papa Francesco ,al termine dell’Angelus in piazza San Pietro di questa mattina, ha rivolto un nuovo appello per il cessate il fuoco: “In Ucraina scorrono fiume di sangue e di lacrime: non si tratta solo di un’operazione militare ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Rivolgo il mio accorato appello, perché si assicurino davvero i corridoi umanitari e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura. Ringrazio tutti coloro che stanno accogliendo i profughi. Soprattutto imploro che cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato, e prevalga il buonsenso pure, e si torni a rispettare il diritto internazionale”.
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