di Federica Marengo lunedì 28 febbraio 2022
–Nella notte, ancora forti esplosioni a Kiev e a Kharkiv, dove un edificio residenziale è stato colpito da un missile russo. Bombardamenti, vi sarebbero stati anche a Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale, e nella città di Zhytomyr, a Nord.
Controllata dai russi anche l’area attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya e quasi totalmente accerchiata, la città di Mariupol. Allarme combattimenti, anche a Lugansk e a Zhytomy.
Tuttavia, il portavoce del Ministro della Difesa russo, Konachenkov, replicando all’’annuncio del sindaco di Kiev, secondo cui, per via dell’assedio delle truppe russe non era più possibile allontanarsi dall’Ucraina, ha dichiarato che la popolazione di Kiev può lasciare liberamente la città attraverso l’autostrada Kiev-Vassyliv, spiegando però che le autorità ucraine usano i cittadini come scudo umano.
Intanto, nella tarda mattinata, sono iniziati i negoziati tra Mosca e Kiev, a Gomel, in un luogo nascosto, al confine tra Bielorussia e Ucraina, sul fiume Pripyat, con le condizioni di sicurezza garantite dal Presidente bielorusso Lukashenko. Per gli ucraini, presenti il ministro della Difesa Reznikov, il leader del partito di Zelensky, Arakhamia e per i russi, il consigliere del Presidente Putin , ed ex ministro della Cultura, Medinsky e uno staff di diplomatici e militari. Presente, secondo il Jerusalem Post, su richiesta dell’Ucraina, anche il magnate russ-israeliano Abramovich.
L’Ucraina, ha posto due condizioni: il cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe , mentre la Russia non ha reso note le sue condizioni. Al termine di tre round di colloqui tra le delegazioni, inframmezzati da una pausa, e di una telefonata tra il Presidente russo Putin e del Presidente francese Macron, che ha trasferito la sede dell’Ambasciata francese da Kiev a Leopoli, la Russia si è impegnata a cessare i bombardamenti sugli obiettivi civili e ha rivelato le sue condizioni per la cessazione del conflitto con l’Ucraina: la denazificazione e la demilitarizzazione dell’Ucraina (ovvero la destituzione del Governo Zelensky), la neutralità di Kiev e dell’Ucraina e il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo. Inoltre , il capo negoziatore russo, Medinsky, ha affermato che sarebbero stati trovati alcuni punti comuni. Le delegazioni, quindi, hanno fatto ritorno nelle rispettive capitali per consultazioni. Attesa, dunque, per la seconda seduta dei negoziati, (sebbene agenzie russe specifichino l’incertezza sul raggiungimento di un’intesa).
Condizioni, che difficilmente saranno accettate dal Governo ucraino (il consigliere di Zelensky, Podolyak , ha parlato di “negoziati difficili e ha definito i russi “faziosi”), vista la richiesta da parte del Presidente ucraino e, l’avvio ,con la firma, della procedura per l’adesione dell’Ucraina alla UE, dopo il via libera arrivato dalla Presidente della Commissione UE Von der Leyen, sebbene sia l’Alto Commissario per gli Affari Esteri Borell sia il Presidente del Consiglio UE, Michel, abbiano precisato come la priorità al momento sia la cessazione del conflitto e come si tratti non di un ingresso lampo, ma di avviare una procedura dai tempi lunghi.
Tuttavia, nella bozza di risoluzione che sarà discussa domani alla Plenaria del Parlamento europeo, convocata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si chiede di “Adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Ue, in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea e nel frattempo, continuare a lavorare per la sua integrazione nell’Ue”.
Il testo, su cui si voterà nella serata di domani, condanna inoltre “con la massima fermezza l’aggressione militare illegale e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, nonché il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione”.
Il Presidente russo Putin, parallelamente ai negoziati con l’Ucraina, ha riunito l’Esecutivo e la Banca Centrale per ovviare ai primi effetti sulla Borsa di Mosca e sulla moneta locale, il rublo, delle sanzioni comminate dalla UE e dai suoi alleati, con il supporto e l’adesione della Svizzera (benché Stato neutrale) e del Giappone.
Infatti, tali sanzioni contro gli oligarchi russi e l’esclusione di almeno 8 banche russe dal sistema di transizioni finanziarie internazionale dello Swift, ha causato il crollo dei mercati e il crollo del rublo a -30% sul dollaro e del -28% sui mercati asiatici, da cui il crollo dei titoli russi , la fuga dei capitali e la corsa al prelievo di denaro dai bancomat, per cui la Borsa di Mosca è rimasta chiusa. A ciò poi è corrisposto l’aumento dei prezzi del grano dell’8,7% e del gas e l’evidente crescita dell’industria bellica, determinata dalla corsa agli armamenti , mentre sono andate in sofferenza le banche. Ciò ha determinato la sospensione degli strumenti finanziari in rubli da parte di Borsa italiana.
Da Mosca, i cui siti istituzionali sono sotto attacco hacker di Anonymous, però, è arrivata la rassicurazione ai magnati sulla dotazione necessaria per compensare i danni e le perdite causati dalle sanzioni.
Russia, che, in risposta all’interdizione dello spazio aereo alle compagnie russe da parte dei Paesi UE, della stessa UE , del Regno Unito e dal Canada, ha chiuso il suo spazio aereo a 36 Paesi, tra i quali: Italia, Germania, Spagna e Francia.
Della comminazione di nuove sanzioni si è poi parlato nel Consiglio di Difesa straordinario, convocato per la mattinata di oggi a Bruxelles, mentre di crisi energetica e delle forniture, in caso di taglio del gas da parte di Mosca, si è parlato nel Consiglio straordinario sull’Energia, al quale ha preso parte anche il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani, il quale ha assicurato come non vi sia un’emergenza gas a breve termine e che a livello italiano ed europeo si lavori per l’indipendenza da Mosca nell’approvvigionamento e per un’accelerazione sulle fonti rinnovabili, sempre prestando attenzione ai limiti ambientali.
A proposito di forniture di gas a rischio, il ministro degli Esteri Di Maio, che ha esortato gli italiani in Russia a far rientro in Italia, si è recato oggi in Algeria con una delegazione capitanata dall’ad di Enel Descalzi, per la cooperazione energetica e per eventuali forniture da parte di questo Paese, resosi disponibile a subentrare alla Russia in caso di tagli da Mosca.
Tale questione, è poi stata affrontata nel Consiglio dei Ministri , svoltosi nel pomeriggio a Palazzo Chigi e che ha licenziato un decreto con norme per rifornire Kiev e l’Ucraina di munizioni ed equipaggiamenti bellici, che verranno consegnati dalla Nato fino al 31 dicembre, data nella quale scadrà lo stato di emergenza dichiarato a causa del conflitto. Stanziati poi 100 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali per consentire di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti e 500 mila euro a sostegno di docenti e studenti ucraini.
Stabilito anche : un incremento di 13.000 posti dei centri straordinari, che potranno essere attivati dai prefetti (Cas); un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (Sai); che i cittadini ucraini vengano ospitati nei Cas anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale; che le disponibilità dei Cas e della rete Sai, già incrementate dopo la crisi afgana, vengano dedicate anche alle esigenze di sistemazione e accoglienza dei profughi ucraini.
Altre misure invece, dispongono la riapertura temporanea delle centrali a carbone, in caso di taglio delle forniture da parte della Russia e la possibilità di un razionamento dello stesso gas (al momento però non necessario).
Fissate per domani, le Comunicazioni del Presidente Draghi alle Camere (alle 10:30 al Senato e alle 15:30 alla Camera), e il voto sulla Risoluzione unitaria elaborata da Maggioranza e Opposizione, i cui gruppi parlamentari delle Commissioni Esteri di Montecitorio e di Palazzo Madama si sono riuniti in serata.
D’accordo con la linea del Governo, i partiti di Maggioranza (il Pd, si riunirà domani in Segreteria per fare il punto sulla guerra in Ucraina, mentre da Italia Viva è arrivata la richiesta di puntare sulla ex Cancelliera tedesca Angela Merkel come mediatrice con Putin ; dal centrodestra di non ripristinare fino al nuovo anno le regole del Patto di Stabilità e dar luogo a un nuovo Next Generation EU e dalla Lega,l’impegno a votare sia la risoluzione del Parlamento italiano sia quella del Parlamento UE ) e di Opposizione (Fratelli d’Italia, la cui leader, Meloni, ha incontrato l’ambasciatore ucraino, ha chiesto di inserire nella risoluzione due punti: uno,sullo status di rifugiato e , l’altro, sulle sanzioni economiche), con le eccezioni di Sinistra italiana e del M5S, quest’ultimo però diviso all’interno tra i contrari all’invio di armi all’Ucraina,tra cui il Presidente della stessa Commissione Esteri del Senato Petrocelli , che non ha partecipato alla riunione delle Commissioni e ha dichiarato: “Il Parlamento “è stato preso in giro. Le commissioni Esteri sono al lavoro da stamattina per mettere a punto un testo che si è cercato di condividere anche con le Opposizioni e il Governo avrebbe dovuto rispettare la volontà degli eletti prima di arrivare a qualsiasi determinazione”, e i parlamentari a favore, capitanati dal Presidente dei pentastellati Conte, che ha comunque assicurato compattezza in Aula.
Nel pomeriggio poi il Premier Draghi ha preso parte in videoconferenza al G7 allargato alla Nato e ha sentito con gli alleati il Presidente USA Biden e in serata parteciperà , sempre da remoto, alla cena di lavoro all’Eliseo, con il Presidente Macron, il Cancelliere tedesco Scholz e la Presidente della Commissione UE Von der Leyen.
Al centro delle riunioni, la situazione del conflitto in Ucraina, l’introduzione di altre sanzioni e l’accoglienza dei rifugiati, che per il Ministero della Salute di Kiev e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite , potrebbero arrivare a più di 500.000, mentre ad ora le vittime civili sarebbero 352, tra cui 14 bambini.
All’Assemblea Straordinaria dell’ONU di questo pomeriggio invece, l’ambasciatore del Regno Unito ha accusato Mosca di colpire per lo più obiettivi civili, ma l’ambasciatore russo ha controreplicato sostenendo che sia stata l’Ucraina a scatenare il conflitto e che le Nazioni Unite potrebbero operare per avvicinare le parti.
In attesa di un esito positivo dei negoziati, e mentre la Turchia ha fatto sapere di aver bloccato l’accesso alle navi militari nel Mar Nero, la Bbc ha riferito di sirene e segnali di un nuovo attacco su Kiev e di combattimenti sempre più vicini al cuore della capitale ucraina. Per Kyiev Independent , invece, un raid aereo avrebbe colpito Brovary, a meno di 30 Km da Kiev, poco dopo la fine dei negoziati tra Russia e Ucraina, preludio a una nuova notte di battaglia.
Sul fronte della politica interna, via liberà della Commissione UE all’esborso della prima tranche di 21 miliardi di euro per il raggiungimento dei 51 obiettivi tra riforme e investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza previsti per il 2021.
Quanto alla pandemia da Covid19, continua il calo di casi, decessi e ricoveri, mentre nelle Regioni da Nord a Sud è partita la somministrazione del vaccino a base proteica (e non a mRNA) Novavax.
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