-Covid19, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto, varato dal Consiglio dei Ministri il 5 gennaio scorso, che introduce l’obbligo vaccinale per gli over 50 lavoratori e non e per il personale universitario , dispone l’uso del Green Pass per accedere ai servizi alla persona e della Pubblica Amministrazione e istituisce nuove regole per la quarantena all’interno delle scuole. Previste poi, sanzioni pecuniarie per chi non rispetterà le misure. Intanto, è braccio di ferro tra il Governo, i Presidi , le Regioni e alcuni sindaci sul rientro a scuola in presenza dal 10 gennaio. I dirigenti scolastici, infatti, chiedono un rinvio di alcune settimane per vaccinare gli studenti, così come il Presidente della Regione Campania, De Luca, che ha firmato un’ordinanza con cui stabilisce l’interruzione delle attività scolastiche per le scuole dell’Infanzia, le Elementari e le Medie fino al 30 gennaio, provvedimento, che il Governo intende impugnare. Rinvio anche solo per tre giorni, deciso anche dalla Regione Sicilia. Nella mattinata di oggi, incontro del ministro dell’Istruzione Bianchi con i sindacati. Fissata per lunedì, la conferenza stampa del Premier Draghi per spiegare le misure. Tutto ciò mentre, secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità, vi è un costante aumento dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva, dove la percentuale maggiore di vaccinati è No vax.
-Quirinale, mentre alla Camera si lavora per assicurare la sicurezza del voto sul nuovo Capo dello Stato e per evitare i contagi dei parlamentari , le forze politiche cercano un’intesa sul nuovo Presidente della Repubblica.
di Federica Marengo sabato 8 gennaio 2022
Lunedì, 10 gennaio, il Premier Draghi terrà a Palazzo Chigi una conferenza stampa per illustrare il decreto varato in Consiglio dei Ministri lo scorso 5 gennaio e pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e , dunque, già in vigore , dopo la firma del Presidente della Repubblica Mattarella ,apposta nella serata di ieri.
Il provvedimento, in 6 articoli, dispone l’obbligo vaccinale per gli over 50 lavoratori pubblici, privati e liberi professionisti, italiani, non italiani, cittadini della UE e stranieri residenti in Italia, dal 1°febbraio (con prima somministrazione che dovrà avvenire entro il 30 gennaio), fino al 15 giugno, e del Super Green Pass , il Certificato Verde Digitale che attesti di essere vaccinati o guariti, sempre per gli over 50, per accedere ai luoghi di lavoro.
Previste sanzioni per chi non ottempererà agli obblighi: per gli over cinquanta che non si vaccineranno entro la data stabilita (ovvero che non effettueranno sia la prima dose, che la seconda dose, che il booster) dovranno pagare 100 euro una tantum all’Agenzia delle Entrate, la quale riceverà i dati sulla mancata vaccinazione dal Ministero della Salute e dall’Anagrafe dei vaccini.
Gli over 50 lavoratori, invece, se accederanno ai luoghi di lavoro sprovvisti di Super Green Pass , alla data del 15 febbraio, saranno ritenuti dopo cinque giorni assenti ingiustificati e sospesi e verrà sospeso loro lo stipendio e , inoltre,dovranno pagare una sanzione tra i 600 e i 1500 euro e potranno essere sostituiti per un tempo di dieci giorni rinnovabili,ma non andranno incontro a sanzioni disciplinari e potranno conservare il posto di lavoro.
A controllare che il lavoratore sia in possesso del Certificato Verde Digitale rafforzato saranno i datori di lavoro, pena il pagamento delle medesime sanzioni.
Gli esenti dalla vaccinazione, per motivi di salute dovranno comunicare l’impossibilità di effettuare il vaccino o il differimento dello stesso entro dieci giorni all’Asl.
Il decreto, esteso anche al personale universitario, prevede anche l’obbligatorietà dell’uso delle certificazioni, compreso il Green Pass base , quello ottenuto anche solo con l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare, dal 20 gennaio e fino al 31 marzo (termine ultimo dello stato di emergenza), per accedere ai servizi alla persona (parrucchieri, barbieri e centri estetici) e dal 1°febbraio per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione (Poste, Banche, attività commerciali).
Quanto alla gestione della positività nel sistema educativo, scolastico e formativo, il provvedimento prevede per la scuola Primaria, con 1 caso positivo, la sorveglianza e il tampone per tutta la classe ,da ripetersi dopo 5 giorni, senza interrompere la didattica in presenza, interrotta invece con 2 casi, con conseguente ricorso alla didattica a distanza per 10 giorni.
Per le scuole secondarie di primo grado, invece , previsti con 1 caso positivo, l’autosorveglianza della classe e l’uso delle mascherine FFP2, senza interrompere le lezioni in presenza, con 2 casi, l’autosorveglianza e l’uso della mascherina FFP2 senza la sospensione delle lezioni in presenza, per gli alunni che hanno completato il ciclo vaccinale completo primario o sono guariti da meno di 120 giorni oppure hanno effettuato la dose di richiamo, mentre i non vaccinati andranno in didattica a distanza per 10 giorni; con 3 casi, infine, Dad per tutta la classe per 10 giorni.
Stanziati dal Governo per i test e per il tracciamento per le scuole Medie e Superiori 92.505.000 euro, gestiti dalla struttura commissariale e un fondo da 42,505 milioni di euro.
Intanto, l’Istituto Superiore di Sanità ha reso noti i dati del suo Report settimanale, che completano il quadro tratteggiato ieri dalla cabina di regia dell’ISS e del Ministero della Salute.
Secondo le autorità sanitarie, i ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 sono 25,6 volte più numerosi nei non vaccinati ,rispetto a coloro che hanno ricevuto tre dosi di vaccino. Il tasso di ricovero nelle terapie intensive è pari a 23,1 ogni 100.000 abitanti per i non vaccinati, a 1,5 ogni 100.000 per i vaccinati da oltre 120 giorni, a 1 ogni 100.000 per vaccinati da meno 120 giorni e 0,9 ogni 100.000 per i vaccinati con la dose booster. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dell’epidemia durante il periodo 20 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022, sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, di cui 721 deceduti.
L’incidenza a 14 giorni è aumentata in tutte le Regioni ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano. I casi segnalati tra gli operatori sanitari, nelle ultime due settimane ,sono in forte aumento (9.759 contro i 3.436 della settimana precedente), e la percentuale di casi sul totale di quelli riportati risulta in aumento dal 1,8% della settimana precedente al 2,1%.
Diffusi poi dalla struttura commissariale, i dati settimanali sulle percentuali di vaccinazioni per fasce d’età: alla data del 7 gennaio, le somministrazioni totali sono state 113.857.687, con un aumento di 2.991.290, rispetto alla settimana precedente. Sopra gli 80 anni, solo il 3,96% non ha ricevuto una dose di vaccino. Percentuale che aumenta al 10% nella fascia tra i 40/49 (13,38%) e in quella 30/39 (12,20%).
Ancora alta, la percentuale da vaccinare nelle fasce 12-19 anni e 5-11. Nella giornata di ieri sono state somministrate 65 mila prime dosi di vaccino, un valore del 60% superiore rispetto alla media giornaliera registrata nella settimana precedente (31 dicembre – 6 gennaio) e con riferimento alla fascia di età over 50, il dato di ieri , pari a 15.239, rappresenta il triplo di quello medio registrato nei sette giorni precedenti, pari a circa 5.500 prime somministrazioni al giorno.
Tuttavia, preoccupa la rapidissima diffusione dei contagi e l’aumento della pressione sugli ospedali derivatane e ,registratasi specie in determinare città e Regioni come Napoli e la Campania, Palermo e la Sicilia. Perciò i Presidi , che come chiarito da una nota del Ministero dell’Istruzione potranno verificare lo stato vaccinale degli studenti senza incorrere nella violazione della privacy, sostenuti anche dai sindacati, cui oggi il titolare del dicastero di Viale Trastevere ha illustrato le nuove norme per la quarantena nelle scuole, da alcuni sindaci e dall’Ordine dei Medici, hanno chiesto al Governo, mediante appello scritto, di rinviare di due o tre settimane il rientro in aula per consentire il “raffreddamento della curva dei contagi” e continuare le vaccinazioni alla fascia più colpita dai contagi: quella under 19.
A prendere l’iniziativa in tal senso, è stato poi nella giornata di ieri il Presidente della Regione Campania, De Luca ,che ha firmato un’ordinanza con la quale ha sospeso fino al 30 gennaio le attività scolastiche in presenza per le scuole dell’Infanzia, per le Elementari e le Medie. Decisione che il Governo, con i Ministri Bianchi (Istruzione) e Speranza (Salute) determinati a garantire il rientro in aula in presenza in sicurezza per la data stabilita del 10 gennaio, ha intenzione di impugnare con ricorso al Tar, intenzione da ratificare nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Un’ordinanza, quella di De Luca già impugnata da alcuni genitori che hanno presentato ricorso al Tar della Campania, i cui giudici della quinta sezione hanno chiesto alla Regione di presentare entro le 11.00 di lunedì 10 gennaio ulteriore documentazione per motivare tale scelta.
Non un caso isolato, quello del Presidente della Campania, però. Il Presidente della Regione Sicilia, Musumeci, infatti, al termine della riunione della task force regionale, ha emesso un’ordinanza che rinvia di tre giorni l’apertura delle scuole per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid19, così come il Presidente della Regione Puglia, mentre il Presidente della Regione Veneto, Zaia ha sottolineato che quella del 10 gennaio, per la scuola, rischia di essere un “calvario” e una “falsa apertura”, sollecitando un pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico sul tema.
Misure, quelle decise dal Governo, che continuano ad animare il dibattito interno ai partiti di Maggioranza, diviso tra Pd, Forza Italia, Italia Viva e LeU a favore dell’obbligo vaccinale e del Super Green Pass per il lavoro, e la Lega e il M5S (quest’ultimo in parte) contrari.
Critica, anche l’Opposizione di Fratelli d’Italia, la cui Presidente Meloni, ha definito le sanzioni per i cinquantenni che non rispetteranno l’obbligo vaccinale un’”estorsione di Stato”, evidenziando come il Governo abbia sbagliato la strategia nella gestione della pandemia.
Una situazione, quella dei contagi che sta mostrando i suoi effetti anche su altri ambiti come lo sport ( l’Assemblea della Lega calcio di serie A, cui era stato chiesto dal Premier Draghi di disputare le partite a porte chiuse, ha approvato all’unanimità una delibera che autolimita dal 16 gennaio per due turni. a 5.000 spettatori il massimo di presenze negli stadi per contrastare l’emergenza Covid. Saranno chiusi i settori ospiti ), il Turismo, l’intrattenimento, Fiere e Congressi, discoteche e sale da ballo, stabilimenti balneari e termali , per cui l’Esecutivo sta preparando un Decreto del valore di 2 miliardi con ulteriori sostegni ,in parte immediati, e con la proroga della Cassa integrazione Covid (gratuita) per altre 9-13 settimane (Forza Italia, inoltre, ha chiesto una moratoria sui debiti fino a giugno), un anticipo rispetto all’ipotesi di uno scostamento di Bilancio da 10-20 miliardi (comprensivo di fondo per fronteggiare il caro bollette) che potrebbe essere chiesto al Parlamento e autorizzato in concomitanza con la presentazione ad aprile del Documento di Economia e Finanza, una volta risolto il nodo della elezione del nuovo Capo dello Stato su cui pure pesa l’emergenza sanitaria. Al vaglio della Camera, infatti, in vista del 24 gennaio, data stabilita per la prima convocazione in seduta comune del Parlamento e dei 1009 grandi elettori, di cui 58 delegati regionali, le soluzioni per garantire lo svolgimento della votazione in sicurezza e la salute dei parlamentari, evitando i contagi.
A tal riguardo, è già stata predisposta da lunedì 10 gennaio, data della ripresa dei lavori delle Camere, la chiusura del Transatlantico di Montecitorio, riaperto solo un mese fa e ora tornato nuovamente prolungamento dell’Aula per assicurare la distanza di sicurezza e il deflusso dei deputati , chiusura della bouvet (che riaprirà solo il 24, giorno della prima votazione) ed, escluso il ricorso al voto a distanza, si paventa l’uso obbligatorio del Super Green Pass e dei tamponi giornalieri, la suddivisione dei votanti in 5 fasce orarie ,per ordine alfabetico, la capienza dell’Aula ridotta a 200 Grandi elettori per volta, riduzione delle votazioni a una singola seduta al giorno, sanificazioni ogni tre ore e obbligo di indossare la mascherina FFP2.
Tali misure dovrebbero essere discusse e confermate nel corso della riunione dei questori che si terrà l’11 gennaio.
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