-Covid19, da domani, come stabilito da decreto, scatta l’obbligo vaccinale per i docenti, il personale scolastico e per le Forze dell’Ordine e i lavoratori della Difesa e del soccorso pubblico. Per il mancato adeguamento, prevista la sospensione dal lavoro e dello stipendio, ma il posto di lavoro verrà conservato. Per chi si rechi a lavoro non vaccinato, previste sanzioni da 600 a 1500 euro, multe da 400 a 1000 euro anche per chi non controlla. Emanate dal Ministero della Salute e dal Viminale le circolari con le regole. Intanto,mentre il Governo continua a lavorare alla Manovra,che approderà in Aula al Senato il 21 dicembre, il Consiglio dei Ministri, dopo un confronto con le Regioni, ha dato il via libera al decreto che proroga lo stato di emergenza al 31 marzo 2022. Inoltre, stanziati altri fondi per il caro bollette. Sullo sfondo, poi, prosegue il dibattito nella Maggioranza sulla elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
di Federica Marengo martedì 12 dicembre 2021
A partire da domani, 15 dicembre, come stabilito da ultimo Decreto varato dal Governo, entrerà in vigore l’obbligo vaccinale per la terza dose (e del ciclo vaccinale primario per chi non lo avesse effettuato o completato) per i docenti, il personale scolastico, delle scuole non Paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, per le Forze dell’Ordine e i lavoratori di Difesa e soccorso pubblico.
In mattinata, diramata dal Ministero dell’Istruzione una circolare ad hoc per la Scuola, con le indicazioni per i controlli, che saranno su piattaforma e automatici come per il Green Pass.
Una circolare poi è stata emanata anche dal Ministero dell’Interno, sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute, nella quale, secondo quanto riportato dall’agenzia AdNKronos, l’obbligo sarebbe stato esteso anche gli assenti dal servizio. Si legge infatti nel documento: “Il giorno 15 dicembre, il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l’adempimento dell’obbligo vaccinale. Se tale documentazione non arriverà, l’amministrazione competente dovrà invitare senza indugio, l’interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell’invito la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della “tessera di riconoscimento, la placca, l’arma in dotazione e le manette. Multe salatissime, inoltre, per chi viene scovato a lavoro seppur non vaccinato. La svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a mille euro”.
A tal proposito, la ministra dell’Interno,Lamorgese, in Audizione presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera, ha precisato: “Ci sarà un continuo monitoraggio sugli operatori che hanno adempiuto all’obbligo. Prima dell’introduzione dell’obbligo il monitoraggio non era consentito per la privacy, oggi è invece possibile per la necessaria verifica posta in carico dei datori di lavoro. Ci si attende da questo un’ulteriore spinta ad aderire alla campagna da parte degli operatori”, per poi fornire alcuni dati relativi ai controlli e alle sanzioni sul Green Pass: “In una settimana, dal 6 al 12 dicembre, sono state 3.802 le persone sanzionate nell’ambito dei controlli sul mancato uso del Green Pass su oltre 924 controlli eseguiti nello stesso arco temporale dalle forza di Polizia e dalle polizie locali, ha poi comunicato la ministra dell’Interno nel corso della audizione. I pubblici servizi sanzionati sono stati 1610 n(su 104.962 controllati) mentre le chiusure per le violazioni delle misure anti Covid sono state 8”.
Intanto, mentre si registra un boom di prenotazioni per le vaccinazioni riguardanti la fascia 5-11, al via dal 16 dicembre (dal 15, nel Lazio, presso l’Istituto per le malattie infettive Spallanzani e altri 8 hub), sebbene vi siano delle differenze di carattere regionale( secondo statistiche Euromedia Research, 1 genitore su 2 è a favore e il sì prevale al Nord, eccetto al Nord Est, e maggiori perplessità si rilevano al Sud), la responsabile tecnica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Maria van Kerkhave, in un’intervista a El Paìs, ha lanciato l’allarme: “Penso che stiamo affrontando uno tsunami di contagi nel mondo, sia per la variante Delta sia per la Omicron, che ha una rapidità di diffusione maggiore delle altre. Lo ripeto ai Governi: non aspettate a agire. E non mi riferisco ai confinamenti. Prima di iniziare a vedere un aumento dei ricoveri, vi preghiamo di indossare mascherine, facilitare il telelavoro, limitare i contatti con altre persone, evitare riunioni, investire nella ventilazione, aumentare la sorveglianza dei genomi dei virus e preparare i vostri ospedali. Ora è il momento di agire anche contro la variante Delta, perché sta seminando il caos. Anche in Europa, che ha alti livelli di vaccinazione, ci sono ancora grandi sacche di persone vulnerabili che non sono state vaccinate o non hanno ricevuto il ciclo completo. E nel resto del mondo ce n’è una quantità enorme. E questo è il grosso problema, qualunque sia la variante. Ci si aspetta che l’Omicron riesca a sfuggire in una certa misura alla risposta immunitaria, ma ciò non significa che i vaccini saranno inutili. Significa solo che potrebbero non proteggere tanto quanto abbiamo visto contro la delta. Quindi, per favore, vaccinatevi”.
Proprio sull’onda di tale allarme, per contenere la quarta ondata legata alle varianti, Delta ,ancora dominante, e la nuova Omicron, ancora in fase di studio, il Governo ha deciso di prorogare al 31 marzo lo stato di emergenza. La decisione è stata ratificata nel corso del Consiglio dei Ministri, tenutosi questo pomeriggio a Palazzo Chigi, dopo una prima riunione tecnica del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Garofoli con il Commissario all’Emergenza Generale Figiuolo e il Capo della Protezione Civile, Curcio, e con i ministri della Salute Speranza e dell’Economia Franco e un confronto con le Regioni.
Conservata, dunque, la struttura commissariale e prorogate tutte le misure legate all’emergenza, quali: la possibilità di limitare gli spostamenti delle persone, “su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso“, la chiusura di strade e parchi, cinema e teatri, lo stop alle cerimonie, il lockdown, la quarantena per i soggetti che hanno avuto contatti a rischio, la proroga della norma che stabilisce i criteri per le zone bianca, gialla, arancione e rossa, la proroga dei congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid e della possibilità di smart working per i lavoratori fragili.
Costituita poi, una infrastruttura, presso un sito militare, per “lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali”, con l’obiettivo di “assicurare il potenziamento delle infrastrutture strategiche per fronteggiare le esigenze connesse all’epidemia da Covid-19 e garantire una capacità per eventuali emergenze sanitarie future”.
Approvata all’unanimità, su proposta del Ministero della Difesa Guerini, la nomina di Francesco Paolo Figliuolo alla guida del Comando operativo di vertice interforze (Covi) , conservando anche quella di Commissario straordinario all’emergenza Covid19. Nella bozza del Decreto, visionato dall’ l’agenzia Ansa ,si legge: “Nell’esercizio dei poteri derivanti dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il Capo del Dipartimento della Protezione civile e il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, adottano anche ordinanze finalizzate alla programmazione della prosecuzione in via ordinaria delle attività necessarie al contrasto e al contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19″.
Nessun obbligo di mascherine all’aperto per il momento, malgrado esso sia stato reintrodotto in diverse città da alcune ordinanze comunali, (come pure è stato reintrodotto il divieto di assembramenti e di festeggiamenti in piazza a Capodanno dal Presidente della Regione Campania De Luca).
Disposta poi, da circolare firmata dal Ministro della Salute Speranza, con validità dal 16 dicembre al 31 gennaio 2022, l’obbligo della quarantena di 5 giorni per i non vaccinati provenienti dall’estero (Stati UE) e l’obbligo di esibire un tampone negativo per i vaccinati. Confermato il divieto, già previsto, di ingresso in Italia, a chi negli ultimi 14 giorni sia stato in Malawi, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini e,prorogato fino alla data di cessazione dello stato di emergenza,
Via libera infine, allo stanziamento di 3,8 miliardi per far fronte al rincaro delle bollette di luce e gas nel primo trimestre 2022. Di questi fondi 1,8 miliardi annullano gli oneri generali di sistema per le utenze fino a 16kwh, 600 milioni servono ad abbassare l’aliquota Iva per il gas al 5 %; per il gas, gli oneri di sistema sono azzerati per tutti, mentre per le famiglie svantaggiate gli aumenti sono annullati con 900 milioni. Allo studio, l’ipotesi di una rateizzazione delle bollette per le imprese,in modo da non configurare aiuti di Stato, illegittimi. Le misure saranno contenute in un emendamento alla Legge di Bilancio.
D’accordo con la proroga dello stato di emergenza al 31 marzo 2022 tutte le forze di Maggioranza, con il Ministro della Salute Speranza, che, nel suo intervento a un seminario sulle cure palliative, ha commentato così la decisione presa dall’Esecutivo: “Sono ore non semplici. Sarebbe un’illusione pensare che la sfida del Covid appartenga al passato, è una sfida presente: i numeri dei contagi sono in crescita da diverse settimane. Le terze dosi sono ancora più importanti per fronteggiare la variante Omicron, lo stiamo vedendo dai dati che arrivano. I numeri di questi giorni sono
molto incoraggianti. Ieri mezzo milione di dosi di vaccino anti-Covid inoculate. In totale, sono state superate i 100 milioni di dosi di vaccino somministrate. E anche per le prime dosi, nelle ultime settimane ce ne sono state 450mila. Molte le prenotazioni anche per i più piccoli. Dobbiamo fidarci dei nostri pediatri, che sono fra i migliori al mondo”.
Stesso invito all’attenzione e alla prudenza, nei confronti della pandemia, non ancora finita, è arrivato anche dal Presidente della Repubblica, Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna, svoltasi in presenza dopo quasi due anni di rinvio causa Covid19, al Quirinale, dei riconoscimenti agli Alfieri della Repubblica,( ragazze e ragazzi minori di 18 anni che si sono distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’arte, dello sport e del volontariato).
Contraria invece l’Opposizione di Fratelli d’Italia, con la Presidente Meloni che ha dichiarato: “Non sono d’accordo con la proroga dello stato di emergenza: se dura più di due anni è un controsenso logico e linguistico. Credo che il Governo oggi debba riuscire a combattere l’epidemia ripristinando i diritti. Comincia a crearsi un problema per la democrazia. Gli unici a difendere la Costituzione siamo rimasti noi di FdI”.
Non solo pandemia, però. Proseguono, infatti, i lavori in Commissione Bilancio del Senato sugli emendamenti alla Manovra, con le modifiche su cartelle esattoriali, Superbonus 110% e caro bollette, che approderà in Aula , come da calendario fissato dalla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama, il 21 dicembre, subendo dunque uno slittamento, essendo previsto per quella data l’invio del testo approvato alla Camera per l’esame finale.
Su tale ritardo e su altre questioni ,come l’elezione del nuovo Capo dello Stato, sulla proroga dello stato di emergenza e sullo sciopero dei sindacati Cgl e Uil, si è espresso il Presidente della Camera Fico, durante gli auguri per le festività natalizie alla stampa parlamentare: “Non dirò in questa sede la data di inizio delle votazioni sul Quirinale,ma solo nella lettera che invierò il 4 gennaio, allora sapremo tutti la data della convocazione del Parlamento in seduta comune. Io non entrerò mai nel dibattito sui nomi. Sul regolamento delle Camere in vista delle riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari , ci sono cose anacronistiche che vanno cambiate nel regolamento della Camera, e va riformato in molte parti, ci sono delle cose da cambiare per armonizzare il taglio dei parlamentari che sarà effettivo dalla prossima legislatura e questo è la cosa principale di adesso. Sulla proroga dello stato di emergenza, mi sento concorde nella proroga dello stato di emergenza. Credo sia anche più coerente dal punto di vista normativo. In merito ai tempi di discussione in Parlamento della Legge di Bilancio, la compressione dei tempi della sessione di bilancio, che quest’anno giungerà all’esame della Camera in ritardo e con pochissime possibilità per i deputati di intervenire sul testo, è un problema strutturale. Io credo nel bicameralismo ma il problema è strutturale e va affrontato nel suo insieme, con il Senato e con il Governo. Dopo la legge di bilancio dovremo riuscire a fare un punto con il Senato e il Governo su come riuscire ad affrontare le problematiche ampie del bicameralismo. In merito allo sciopero generale dichiarato da Cgil e Uil per giovedì 16, , è importante mantenere sempre aperto il dialogo con i sindacati. Riguardo alla legge sul fine vita, la cui discussione è stata avviata ieri alla Camera e rinviata, il Parlamento va a rilento rispetto alla società e alla sentenza della Consulta. Bisogna fare una legge al più presto”.
Di altre questioni oltre alla pandemia, si è occupato anche il Premier Draghi , che ha tenuto in giornata un tavolo istituzionale a Palazzo Chigi per illustrare la governance e ufficializzare la nomina del sindaco di Roma Gualtieri a Commissario per il Giubileo 2025 e ha tenuto dei colloqui telefonici con il Direttore Generale di IOM UnMigration Antonio Vitorino, incentrato sulla collaborazione nella gestione dei flussi migratori e sulla cooperazione al Piano per l’Afghanistan promesso dall’Italia, e con il Presidente dell’Ucraina, Zelens’kyj, con cui ha discusso della crisi con Bielorussia e Polonia, in vista del Consiglio Europeo del 16 e 17 dicembre, sul quale riferirà alle Camere il 15 dicembre.
Al centro del vertice UE, tra i temi all’ordine del giorno, quello dell’immigrazione, specie alla luce della proposta della Commissione UE di attuare una serie di misure contro la strumentalizzazione dei migranti , quali: le restrizioni ai valichi di frontiera, con la modifica del Codice Schengen che prevede in casi eccezionali ma “prevedibili” che ogni Stato membro possa reintrodurre controlli ai confini all’interno dell’area Schengen per un periodo di massimo due anni, l’aumento della sorveglianza e l’individuazione di requisiti specifici di asilo, come ha spiegato in conferenza stampa, la Vice Presidente Schinas: “Abbiamo la responsabilità di garantire che gli Stati membri siano attrezzati per garantire una risposta rapida, coordinata ed europea alle situazioni di crisi, anche quando i migranti sono strumentalizzati; la Commissione UE sta introducendo una struttura più permanente nel diritto che consenta di tipizzare la strumentalizzazione. La nostra soluzione più permanente e sistemica per gestire i flussi migratori è l’adozione del nostro Patto per la migrazione e l’asilo. Se otteniamo l’accordo su questo, allora avremo il quadro politico olistico e coeso di cui abbiamo disperatamente bisogno, dando alla UE una politica migratoria prevedibile e significativa. Ora tocca alla presidenza francese guidare i negoziati in seno al Consiglio Ue nel primo semestre del 2022, “spero che abbiano successo”.
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