-Covid19, la cabina di regia settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute ha rilevato, anche per la settimana dal 3 al 16 novembre un aumento dell’incidenza di casi: 125 per ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 98 della settimana scorsa; stabile, l’indice RT a 1,23. In aumento, anche il tasso di occupazione delle aree mediche (8,1%, rispetto al 7,1% della settimana scorsa) e delle terapie intensive (6,2%, a fronte del 5,3% di una settimana fa). Diciotto, le Regioni a rischio moderato, solo il Veneto a rischio alto. Da lunedì, Friuli Venezia Giulia in zona Gialla: anticiperà l’entrata in vigore del Super Green Pass prevista per il 6 dicembre. Intanto, individuata una nuova variante del virus originatasi in Sudafrica: timori per la maggiore trasmissibilità e per la capacità di eludere i vaccini, quest’ultima allo studio di Pfizer che potrà fornire i risultati non prima di due settimane. Sospesi da molti paesi ,compresa l’Italia, e dall’Unione europea, i voli da sei paesi dell’Africa meridionale. Borse a picco e crollo dei prezzi del petrolio.
-Firmato questa mattina dal Premier Draghi e dal Presidente francese Macron il Tratto del Quirinale. A seguire, conferenza stampa congiunta a Villa Madama. Il Presidente Draghi: “Italia e Francia più vicine. Obiettivi dei due Paesi sono quelli della UE: la lotta al cambiamento climatico, la transizione ecologica fatta con giudizio e rapidità, la transizione digitale, la ricerca di una sovranità europea”. Sul fronte della politica interna, critiche di Confindustria e Sindacati all’accordo sul taglio delle tasse in Manovra deciso ieri dal Ministro dell’Economia e dai partiti di Maggioranza.
di Federica Marengo venerdì 26 novembre 2021
Il progressivo peggioramento dei dati sull’andamento della pandemia, è stato confermato stamane, dalla cabina di regia settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, che ha rilevato nel periodo fra il 3 e il 16 novembre un aumento dell’incidenza a 125 casi per ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 98 della scorsa settimana; stabile, invece, l’indice di contagio a 1,23 , a fronte del 98 di una settimana fa. In leggero aumento , anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero.
In crescita, poi, anche i ricoveri in terapia intensiva al 6,2% ,rispetto al 5,3% della settimana scorsa, e presso le aree mediche a 8,1%, a fronte del 7,1% di una settimana fa.
Diciotto, le Regioni a rischio moderato, mentre il Veneto è classificato a rischio alto. Tre, le Regioni con l’incidenza più alta e l’occupazione delle terapie intensive sopra il 10%: Friuli Venezia Giulia (16%), Provincia Autonoma di Bolzano (10%) e Marche (11,9); sopra la soglia prevista per le aree mediche (15%), ancora: il Friuli Venezia Giulia (19,5%), che registra anche un’incidenza di 346 casi rispetto alla soglia fissata di 50 per ogni 100 mila abitanti, e la Provincia Autonoma di Bolzano (16,2%).
Da lunedì , quindi, Friuli Venezia Giulia (l’Alto Adige, invece, si salva per questa settimana), in zona gialla, con entrata in vigore del Super Green Pass anticipata rispetto alla data del 6 dicembre stabilita per Decreto ,mentre il resto dell’Italia rimarrà in zona Bianca: in queste ore, infatti, il ministro della Salute Speranza firmerà l’Ordinanza.
Tuttavia, mentre in numerose grandi città da Nord al Centro-Sud è stato ripristinato dai sindaci l’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto, in previsione degli assembramenti del periodo natalizio, alcuni scienziati africani hanno isolato in Sudafrica una nuova variante del Sars Covid2, la b.1.1.529 , denominata poi dalle autorità sanitarie, “Omicron”, già riscontrata in Belgio, per quel che riguarda l’Europa, in Israele e tra lo stesso Sudafrica, Hong Kong e Botswana, da qui, la decisione di molti Stati, Italia compresa( mediante ordinanza del ministro della Salute Speranza), e dell’Unione Europea (come annunciato dalla Presidente della Commissione UE,Von der Leyen), di chiudere i confini e bloccare per 14 giorni i voli provenienti dall’Africa meridionale e dai sette paesi, tra i quali: Namibia, Lesotho, Eswatini, Zimbahwae e Botswana.
Per gli scienziati, la variante isolata in Sudafrica ha almeno 30 mutazioni rispetto alle due della Delta e alle tre della Beta e si teme sia la contagiosità, che pare essere maggiore di quella delle altre varianti, che la capacità di quest’ultima di “bucare” l’immunità dei vaccini(ma, per l’Ecdc, il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sulla base delle prove disponibili, non dovrebbe dar luogo a un’infezione più grave). L’azienda farmaceutica Pfizer ha fatto sapere di aver iniziato il suo studio sulla nuova variante e che i primi risultati non arriveranno prima di due settimane.
Le autorità sanitarie italiane raccomandano di continuare con le vaccinazioni e con i richiami ,che assicurano comunque uno schermo protettivo.
Il timore che tale variante possa frenare la ripresa economica , però,si è riverberata sui mercati, innescando il crollo delle Borse, a cominciare da quelle asiatiche (Milano ha chiuso a -4,6%)e un crollo dei prezzi del petrolio.
Sul fronte politico, firmato questa mattina , nel corso di una cerimonia svoltasi al Colle, dal Premier Draghi e dal Presidente francese Macron, il Trattato del Quirinale, risultato di un negoziato andato avanti dal 2017.
Il documento, suddiviso in 12 capitoli, che mira a rafforzare la cooperazione tra Italia e Francia in diversi ambiti (Sicurezza, Difesa, Aerospazio,Immigrazione e la gestione dei flussi, Economia, Istruzione e Ricerca, Cultura, Sanità, Transizione ecologica e digitale, Trasporti e Infrastrutture, politiche sociali con il Servizio Civile italo-francese e revisione del Patto di Stabilità) e che prevede la partecipazione una volta ogni trimestre di un Ministro italiano a un Consiglio dei Ministri del Governo francese e viceversa, è stato illustrato dai Presidenti Draghi e Macron a Villa Madama durante una conferenza stampa congiunta.
“Questo trattato segna un momento storico nella relazione tra i nostri paesi, Francia e Italia consolidano la loro vicinanza, e i loro legami, da oggi siamo ancora più vicini”, ha esordito il Premier Draghi, spiegando: “Negli ultimi mesi, i rapporti tra Italia e Francia si sono ulteriormente avvicinati. Cooperiamo sui temi che stanno più a cuore ai nostri paesi, istituiamo un servizio civile italo-francese, un comitato di cooperazione transfrontaliero, riconosciamo la necessità di una politica di gestione dei flussi migratori condivisa dall’Unione Europea in termini di responsabilità. È di oggi anche la firma di un trattato di cooperazione sullo spazio. E almeno una volta ogni tre mesi un Ministro italiano parteciperà a un Consiglio dei ministri francese e viceversa. Il senso è che possiamo rafforzarci solo attraverso sforzi comuni e l’accelerazione di un processi di integrazione europea: il trattato firmato oggi segna l’inizio di questo percorso. Il senso più profondo di questo Trattato è che la nostra sovranità, intesa come la nostra capacità di indirizzare il futuro, può rafforzarsi solo attraverso una gestione condivisa delle sfide comuni. Oltre a consolidare le nostre relazioni bilaterali, l’accordo vuole infatti favorire e accelerare il processo di integrazione europea. Penso al rilancio degli investimenti, soprattutto in ambiti strategici e innovativi come i semi-conduttori; alla transizione digitale ed energetica; alla costruzione di una vera difesa europea. Dobbiamo dotare l’Unione Europea di strumenti che siano compatibili con le nostre ambizioni e con le aspettative dei nostri cittadini. Cercare la sovranità europea significa voler disegnare il nostro futuro come lo vogliamo noi europei, non ce lo vogliamo far disegnare da altri. Per essere sovrani occorre che l’Europa sappia proteggersi e difendere i propri confini: bisogna creare una vera difesa europea. Questo Trattato aiuta questa creazione di una difesa comune che è complementare alla Nato, non è sostitutiva: un’Europa più forte fa una Nato più forte. Questo è uno dei primi e più fondamentali passi verso cui è diretto questo trattato. Le regole di bilancio in vigore fino alla pandemia, già allora non erano sufficienti, erano regole procicliche che per certi aspetti aggravavano il problema invece di aiutare a risolverli. Una revisione era necessaria, oggi è inevitabile, il messaggio è che senza un forte sostegno non saremmo passati attraverso la pandemia, non ce l’avremmo fatta. Dobbiamo correggere il passato e disegnare il futuro con le nuove regole. Questo va fatto con l’UE e bisogna che i Paesi si dotino strumenti che li rendano più forti in questa discussione: in questo modo Italia e Francia vogliono procedere”.
Poi, è stata la volta del Presidente francese Macron (recatosi poi in Vaticano per incontrare Papa Francesco), che ha sottolineato: “Roma rappresenta tanto per il destino dell’Europa. Francia e Italia devono fare tutto insieme e lo abbiamo fatto in questo periodo recente, combattendo insieme contro il Coronavirus, per esempio, e per la Libia. Con il Trattato del Quirinale creeremo una visione geopolitica comune: condividiamo la visione europea e internazionale, contribuiremo a costruire una difesa europea comune più forte che contribuisca alla Nato, avremo una cooperazione rafforzata nella lotta contro le migrazioni illegali e i trafficanti, per proteggere le frontiere esterne dell’Europa”.
Quanto alla politica interna, all’indomani dell’accordo sul taglio delle tasse da 8 miliardi previsto in Manovra, siglato tra il ministro dell’Economia Franco e i responsabili economici dei partiti di Maggioranza ,che prevede la riduzione per 7 miliardi dell’Irpef per i redditi tra i 30.000 e i 50.000 euro (frutto della riduzione da 5 a 4 aliquote , con un risparmio annuo per i redditi di 50.000 euro di 900 euro), e dell’Irap per 1 miliardo e 300 milioni a favore di 900mila tra Autonomi, ditte individuali e start up, critiche, si sono levate sia da Confindustria che dai Sindacati.
Per il numero uno di Viale dell’Astronomia, Bonomi, che ha chiesto un confronto con il Presidente Draghi a Palazzo Chigi, si tratta di un intervento insufficiente per le imprese: “Se la bozza d’intesa tra partiti di Maggioranza in materia fiscale dovesse essere confermata, saremmo in presenza di scelte che suscitano forte perplessità ,perché senza visione per il futuro dell’economia del nostro Paese. Vogliamo sperare che il Mef e il Governo tutto si renda conto di quanto sta accadendo e convochi al più presto congiuntamente le parti sociali, così come più volte richiesto”, mentre il segretario della Cgil ,Landini, che pure ha chiesto un incontro con Draghi, ha evidenziato come “non sia questo il momento per un taglio dell’Irap, i soldi dovrebbero andare tutti a lavoratori e pensionati”.
Nella prossima settimana, dunque, quando si entrerà nel vivo dell’esame degli emendamenti alla Legge di Bilancio, il Presidente del Consiglio incontrerà fra il 29 novembre e il 1° dicembre a Palazzo Chigi i capigruppo e i capidelegazione dei partiti di Maggioranza, per fare il punto sulle misure.
Diverse le istanze, delle forze di Governo, emerse nel corso del confronto svoltosi all’Auditorium del Palazzo dei Congressi di Roma, in occasione degli Stati Generali dei Consulenti del Lavoro: se il centrodestra, con Lega e Forza Italia, ha chiesto una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e una riduzione delle tasse sulle bollette, da finanziare con un taglio degli sprechi dei furbetti del Reddito di Cittadinanza, il centrosinistra , tramite il Vicesegretario del Pd Provenzano, ha avvertito: “Noi dobbiamo mettere nei binari giusti e al sicuro la Manovra, si può migliorare in Parlamento ma le turbolenze che ci sono state all’interno della maggioranza e alcune scelte prese sottraendosi al vincolo di Maggioranza del governo, mettono a rischio il percorso ordinario dell’approvazione del bilancio”.
In pressing per l’estensione della proroga del Superbonus 110% e l’ampliamento della platea, e in difesa del rifinanziamento del Reddito di Cittadiananza, invece, il M5S.
Critica, l’Opposizione di Fratelli d’Italia che ha evidenziato come il taglio dell’Irpef escluda dal risparmio i redditi medio-alti e come non sia stato operato un intervento incisivo sul cuneo fiscale.
Sempre in ambito economico, resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica, i dati di novembre sulla fiducia di consumatori e imprese ,che hanno rilevato un calo per la fiducia dei consumatori , passata da 118,4 a 117,5, mentre sostanzialmente stabile resta l’indice composito del clima di fiducia delle imprese , passato da 115,0 a 115,1.
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