-Covid19, alla luce della risalita dei contagi e dei ricoveri, specie in alcune Regioni, il Governo pensa a un piano per contenere la quarta ondata e scongiurare la chiusura di attività commerciali nel periodo natalizio. Tra le misure: la stretta sul Green Pass, con la scadenza del Certificato dopo nove mesi e non più dopo dodici e dei tamponi molecolari dopo 48h e non più dopo 72h e degli antigenici dopo 24h e non più dopo 48h. Dal 1° dicembre poi 3° dose estesa anche agli over40, mentre nel 2022 alla fascia 18-39 anni (ma potrebbe essere anticipata anche al 2021, a seconda della curva dei contagi). Obbligatoria da subito, invece, tramite decreto, la 3° dose per medici, operatori sanitari e RSA. Ordinanza del ministro della Salute Speranza e del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile ,Giovanni per gli spostamenti con i mezzi pubblici: controlli a terra dei Green Pass nelle stazioni e limite di due passeggeri a bordo di taxi e NCC ,se non appartenenti alla stessa famiglia.
-Manovra, ok dei partiti di Maggioranza, ma anche dell’Opposizione ,alla proposta del segretario del Pd, Letta, di un patto per blindare la Legge di Bilancio, preludio al dibattito sulla elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
-Lagarde(BCE) in Audizione al Parlamento Europeo conferma che nel 2022 non verranno rialzati i tassi di interesse, ma avverte che il calo dell’inflazione durerà più tempo del previsto insieme con la carenza di materiali industriali.
di Federica Marengo lunedì 15 novembre 2021
Come confermato dall’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, la curva dei contagi da Covid19 è in risalita a 5 mila casi, con un incremento preoccupante in alcune Regioni come: Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, sebbene l’aumento si registri anche nelle altre Regioni. In aumento, anche, il tasso di positività , l’incidenza di casi per numero di abitanti e il tasso dei ricoveri in terapia intensiva e nelle aree mediche.
Proprio per fronteggiare l’impennata degli indicatori, che certificano l’ingresso dell’Italia, come di altri Stati europei, nella quarta ondata della panademia, il Governo sta vagliando un piano per contenere i contagi ed evitare la chiusura delle attività proprio nel periodo natalizio.
La misura principale di tale piano, pare essere la stretta da imprimere al Green Pass, il Certificato Verde Digitale che attesta l’avventa guarigione, la negatività al tampone o la guarigione dalla malattia, che avrà una durata non più di dodici mesi, ma di nove, così come il tampone molecolare avrà una validità di 48h (non più 72h) e quello antigenico di 24h e non più di 48h (in quanto, i test darebbero luogo a falsi negativi, facendo saltare il tracciamento).
Ciò, in linea con quanto hanno indicato dagli esperti rispetto alla capacità di protezione del vaccino, che dopo sei mesi vedrebbe ridotta la propria efficacia del 50%e per incentivare la popolazione ad effettuare la somministrazione della terza dose , ma anche della prima, nel caso di persone che non l’abbiano ancora ricevuta.
Dal 1° dicembre poi sarà possibile per gli over 40 la somministrazione della 3° dose,pari a una platea di 35 milioni di persone. La fascia 18-39 anni , invece, dovrà attendere il 2022, sempre che l’impennata della pandemia non renda necessaria un’anticipazione già alla fine del 2021. Obbligatoria da subito, mediante decreto, che sarà varato a giorni, la 3° dose per medici, operatori sanitari ed RSA, tra i quali in due mesi i contagi sono cresciuti del 200%, come rilevato dai sindacati di categoria.
Da dicembre, inoltre, potrebbe essere possibile aggiungere all’87% degli immunizzati, anche i bambini nella fascia 5-11 anni, vista l’anticipazione al 29 novembre del parere sulla somministrazione da parte dell’EMA, l’Agenzia Europea dei Medicinali, notizia comunicata dal Direttore dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) Palù.
Tuttavia, in caso di aumento fuori controllo, il Governo procederà alla reintroduzione del sistema delle aree di rischio con zone a colori.
Per evitare gli assembramenti poi, potrebbero essere disposte chiusure o accessi contingentati ai centri storici e controlli rafforzati su mezzi di trasporto e presso stazioni, aeroporti e porti.
Al momento,per quanto riguarda i trasporti, firmata dal ministro della Salute Speranza, e dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Giovannini, un’ordinanza che stabilisce il controllo dei Green Pass prima di salire a bordo dei treni, la possibilità di fermare il convoglio in caso di passeggero positivo a bordo, l’acquisto dei biglietti online, mentre per i trasporti non di linea, come i taxi e gli NCC, introdotto il limite di due passeggeri a bordo (seduti sui sedili posteriori per il distanziamento), salvo non siano componenti della stessa famiglia. Il conducente ha l’obbligo di indossare una mascherina chirurgica o di livello superiore e deve avere il Green Pass.
Il Governo, ad ogni modo frena (per ora) sulla possibilità di rendere obbligatorio il vaccino o di togliere il certificato vaccinale a chi rifiuta la dose booster (il richiamo), oppure, ulteriore ipotesi, di limitare ai soli vaccinati il Green Pass per accedere al cinema, al teatro o agli eventi sportivi.
Una valutazione sulla eventualità di introdurre interventi restrittivi, si farà all’inizio di dicembre, con i dati sulla curva dei contagi e l’andamento dei ricoveri aggiornati.
Così, mentre il Presidente della Conferenza delle Regioni, nonché Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Fedriga , visti gli aumenti registrati nella sua Regione, ha sottolineato come il “prezzo di nuove chiusure non possa essere pagato da coloro che , vaccinandosi, hanno difeso se stessi e gli altri”, l’Associazione italiana di Epidemiologia ha diffuso le sue stime sui contagi, insieme con un report che contiene cinque raccomandazioni per la gestione della fase attuale della pandemia.
Secondo gli epidemiologi: “L’indice di replicazione diagnostica (RDt) a livello nazionale sui dati del 13 novembre è pari a 1,42 e superiore all’uno in tutte le Regioni. Questo indica una significativa accelerazione nella diffusione dei contagi che, a parità di condizioni, potrebbe portare tra due settimane 5 regioni a superare la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi per 100.000 e altre 8 sopra 150 casi per 100.000″.
Quindi, sulla base dei dati, per il contenimento dei contagi, dei ricoveri e dei decessi è necessario: “promuovere la vaccinazione dei soggetti che, fino ad ora, non hanno aderito all’offerta, puntando a campagne mirate di chiamata attiva e accelerare al massimo la somministrazione della dose booster. E’ possibile, infatti, stimare il numero di persone che bisogna vaccinare per prevenire una infezione, un ricovero in ospedale, uno in terapia intensiva, un decesso”.
Infine, l’Associazione italiana di epidemiologia, ha specificato: “Rispetto all’autunno scorso, il rilassamento di alcune misure di prevenzione sta portando ad un aumento dell’incidenza di sindromi influenzali, in particolare nelle fasce di età 0-4 anni, che certamente complica e aggrava il lavoro di inquadramento diagnostico e di gestione dei casi. Tra le priorità, la prevenzione delle infezioni tra i soggetti di età inferiore a 12 anni, per i quali la vaccinazione non è ancora disponibile, sia per proteggerli dai contagi, saper scongiurare”. Accanto al ripristino e al richiamo all’osservanza delle misure di protezione mirate a garantire il distanziamento fisico e una adeguata ventilazione degli ambienti è indispensabile assicurare la tempestività negli interventi di accertamento diagnostico dei casi sospetti, isolamento dei positivi e tracciamento dei contatti stretti. Questo ultimo aspetto, però, è condizionato da un depauperamento delle risorse umane a disposizione dei Dipartimenti di Prevenzione, a seguito della scadenza dei contratti del personale assunto per l’emergenza. Occorre pertanto garantire un potenziamento degli organici e degli strumenti di sorveglianza dei Dipartimenti”.
Intanto, mentre il Presidente della Repubblica Mattarella, nel corso del suo intervento in occasione dell’inaugurazione del 781° anno accademico dell’Università di Siena, proprio in merito alla risalita dei contagi e della curva epidemiologica, ha dichiarato: “Stiamo affrontando un periodo in cui i contagi riprendono, l’Europa è investita da nuova ondata di contagi. Ed è investita in alcuni Paesi particolarmente grandi e ben organizzati che appaiono in grave difficoltà. Nel nostro Paese, grazie alla serietà dei nostri cittadini la situazione è meno allarmante, ma registriamo un aumento di contagio costante, limitato, ma progressivamente e lentamente costante. Questo ,ci richiama ala dovere di osservare con attenzione le norme di cautela che sono state indicate e di considerare l’importanza dell’affidamento alla scienza. Alla pandemia da Covid19, noi abbiamo reagito come Paese, grazie alla quasi totalità dei nostri concittadini, con grande senso di responsabilità, manifestando rispetto per gli altri e per l’interesse comune”, per poi sottolineare riguardo al tema dell’accoglienza degli immigrati afghani : “ In diverse parti, nell’ambito dell’Unione Europea, si è visto un fenomeno di disallineamento, incoerenza e contraddittorietà tra i principi dell’Unione, le solenni affermazioni di solidarietà per gli afghani e il rifiuto ad accoglierli. Un singolare atteggiamento pensando ai propositi dei fondatori dell’Unione che indicarono, individuarono, orizzonti vasti e importanti consapevoli delle difficoltà per raggiungerli. Vi sono delle condizioni che sono sconcertanti. É sconcertante quanto avviene in più luoghi ai confini dell’Unione. E’ sorprendente ,il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti essere umani ai confini dell’Unione”, i partiti di Maggioranza, Forza Italia, Lega (sebbene il segretario Salvini abbia posto dei paletti, quali: l’impiego delle risorse risparmiate dalla stretta sul Reddito di Cittadinanza per un incremento delle pensioni di invalidità , per il taglio delle tasse, mediante Flat Tax, la tassa piatta per i redditi fino a 100 mila euro e un’ulteriore proroga dello stop alle cartelle esattoriali con la riapertura dei termini per i pagamenti ) e Italia Viva, hanno accolto la proposta avanzata ieri dalle colonne de La Stampa dal segretario del Pd, Letta di un “Patto” sulla Manovra, per dar luogo ad un’approvazione rapida e condivisa di quest’ultima, al fine di creare un dialogo anche in vista della elezione del nuovo Presidente della Repubblica, questione che verrà affrontata a gennaio.
Un’adesione al Patto, non ancora pervenuta dal M5S, con i ministri pentastellati Di Maio (Esteri) e Patuanelli (Agricoltura) d’accordo, però, con il leader dem nel rinviare il tema “elezione del Capo dello Stato” a dopo l’approvazione della Manovra e nel blindare a Palazzo Chigi, fino a fine legislatura, il Premier Draghi, il cui nome , insieme ad altri,seppur papabile, non deve essere”bruciato”.
D’accordo su un “Patto” per la legge di Bilancio , anche la Presidente del partito di Opposizione, Meloni, che ha chiesto un confronto con il Premier Draghi a Palazzo Chigi.
Manovra, che domani approderà in Commissione Bilancio del Senato, insieme al Decreto Fisco, dando il via dunque all’iter dell’esame degli emendamenti presentati dai partiti su Reddito di Cittadinanza, Pensioni, Superbonus 110% e bonus edilizi, con sullo sfondo la questione da definire riguardo al taglio delle tasse da 8 miliardi (se in favore dei lavoratori, come chiesto da centrosinistra e M5S, o se in favore delle imprese , come chiesto dal centrodestra).
Atteso, sempre per domani, ma alla Camera, dopo l’approvazione in Senato, l’approdo del decreto Green Pass, che estende l’obbligatorietà del Certificato digitale ai luoghi di lavoro, varato il 21 settembre scorso dal Consiglio dei Ministri. Nel pomeriggio, poi previsto il confronto del Presidente del Consiglio Draghi con i sindacati Cgil, Cisl e Uil sulla riforma strutturale delle Pensioni.
Non solo Manovra, però, al centro dell’azione di Governo, ma anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Partito oggi, infatti, da Bari, il tour nelle città italiane per illustrare il Piano agli enti locali con i quali si ricerca la massima collaborazione, dovendo questi ultimi impiegare sui territori i fondi erogati dalla UE; tour cui prenderanno parte di volta in volta i vari Ministri competenti, che si concluderà a fine marzo a Trento. Ad oggi, 20 i target tra riforme e investimenti, ancora da raggiungere su 51 raggiunti, che saranno completati entro fine dicembre.
Restando in tema UE, la Presidente della Banca Centrale Europea, Lagarde, parlando stamane in Audizione al Parlamento Europeo e, rassicurando sull’intenzione di lasciare i tassi di interesse invariati anche nel 2022, ha dichiarato: “Vediamo ancora che l’inflazione si modererà il prossimo anno, ma ci vorrà più tempo di quanto inizialmente previsto e continuiamo a prevedere che a medio termine rimanga al di sotto del nostro nuovo obiettivo simmetrico del 2%. La carenza di materie prime, attrezzature e manodopera pesa sulla produzione manifatturiera, indebolendo le prospettive a breve termine. Sebbene la durata dei vincoli all’offerta sia incerta, è probabile che persistano per diversi mesi e si attenuino gradualmente solo nel corso del 2022.
Gli attuali prezzi dei futures indicano un notevole allentamento dei prezzi dell’energia nella prima metà del 2022. Riguarda ai tassi di interesse ufficiali, nella nostra guida prospettica abbiamo spiegato chiaramente le tre condizioni che devono essere soddisfatte prima che i tassi inizino a salire. Nonostante l’attuale balzo dell’inflazione, le prospettive a medio termine rimangono contenute e quindi è molto improbabile che il prossimo anno vengano soddisfatte queste tre condizioni. Anche dopo la fine dell’emergenza pandemica, sarà comunque importante che la politica monetaria, compresa l’opportuna calibrazione degli acquisti di obbligazioni, sostenga la ripresa in tutta l’area euro e un ritorno sostenibile dell’inflazione al nostro target del 2%. La sfida non è ancora finita, le decisioni che vengono prese dai decisori politici continueranno a determinare la forza della ripresa.
L’implementazione rapida del Next Generation Eu dovrebbe contribuire a ridurre ulteriormente il divario sulle diverse tempistiche di ripresa tra i Paesi dell’Eurozona. E’ accurato dire che alcuni Paesi ritorneranno al livello pre-pandemico prima di altri e alcuni dovranno aspettare qualche mese e trimestre in più, questo ha a che fare con la gravità della crisi, le misure di contenimento adottate e le differenze della struttura economica. La direzione della ripresa è migliore di quanto previsto”.
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