-All’indomani dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del nuovo decreto con le misure per estendere l’obbligo del Green Pass alla Scuola e ai Trasporti su lunga percorrenza, il Premier Draghi ha incontrato a Palazzo Chigi i cronisti per un saluto in vista della pausa estiva, durante il quale ha esortato gli italiani a vaccinarsi e a rispettare le regole. In vigore da oggi, invece, le norme del primo decreto Green Pass, per accedere,muniti di Certificato Verde Digitale, a bar e ristoranti al chiuso e ad attività di diversi settori. Una strategia, quella del Governo per contenere l’aumento dei contagi determinato dalla diffusione della variante Delta , rilevato dalla cabina di regia settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, e per scongiurare la quarta ondata, la quale pregiudicherebbe la ripresa già in atto, come confermato anche dai dati Istat sulla produzione industriale relativi al mese di luglio, in aumento sia su base mensile che su base trimestrale e annua.
di Federica Marengo venerdì 6 agosto 2021
A chiudere l’ultima settimana di lavoro di Palazzo Chigi, prima della pausa estiva di due settimane, è stata l’approvazione ieri, all’unanimità, da parte del Consiglio dei Ministri ,del nuovo decreto per estendere l’uso del Green Pass, il Certificato Verde Digitale, che attesti l’avvenuta vaccinazione (almeno una dose), la guarigione dal Civid19 negli ultimi 6 mesi e la negatività al tampone effettuato 48 ore prima, anche alla Scuola e ai Trasporti.
Dal 1° settembre, infatti, i docenti, il personale di scuola e Università e gli studenti universitari dovranno presentare il Certificato vaccinale per riprendere le attività di studio in presenza, pena, per gli insegnanti, dopo 5 giorni di assenza non giustificata, la sospensione dal lavoro e dello stipendio.
Il Certificato Verde Digitale, poi, servirà anche per accedere ai Trasporti (aerei,treni, navi, autobus) a lunga percorrenza, ma, per il momento, non a quelli pubblici locali (metro e autobus) e ai traghetti interregionali.
Un provvedimento che ha visto d’accordo solo in parte i sindacati della scuola, con il segretario della Cgil, Sinopoli, che ha rilevato come la misura non sia sufficiente per scongiurare un ritorno alla Didattica a distanza, obiettivo primario del Governo: “Siamo convinti da sempre che vaccinarsi sia un dovere civico, a maggior ragione se si lavora in una scuola, e che la massima copertura vaccinale sia una misura di sicurezza fondamentale. Per avere davvero tutti in presenza a settembre, però, servono risorse, spazi, interventi sul trasporto pubblico e misure straordinarie. Temiamo che si scambi la copertura vaccinale con la soluzione di tutti i problemi. Purtroppo, non è così. Ci sono 8 milioni di studenti, di cui 4 milioni che resterebbero comunque esclusi dalle vaccinazioni, un virus in continuo mutamento e il nodo dei trasporti completamente trascurato. Per l’anno scolastico 2020-2021 erano previsti un miliardo e 850 milioni di euro, per il prossimo anno solo 350 milioni. Non poter contare sul personale aggiuntivo rischia di costringere le scuole a formare le classi numerose che erano state sdoppiate l’anno scorso”, mentre il segretario Gilda, Di Meglio, ha evidenziato: “Sì alla vaccinazione anti-Covid come raccomandazione per tutelare la propria e l’altrui salute, no all’immunizzazione imposta in maniera surrettizia con l’introduzione del Green pass obbligatorio. Riteniamo illogico fissare l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, ma non per la ben più folta platea studentesca: sono gli studenti a costituire un potenziale veicolo di contagio per gli insegnanti e non viceversa. Tutti i virologi concordano nell’asserire che la misura di prevenzione più importante sia il distanziamento sociale, purtroppo inapplicabile nella maggior parte degli istituti scolastici italiani”.
Infine, il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Giannelli, favorevole al Green Pass obbligatorio per docenti e personale della Scuola, ha sottolineato: “E’ una decisione importante sulla strada per il rientro a scuola in presenza. Credo che ora sia necessario uno snellimento delle regole sulla gestione delle quarantene e del tracciamento dei casi di contagio. Sul versante dei trasporti sarebbe utile ipotizzare corse dedicate ai soli studenti negli orari di punta”.
Soddisfatti per l’approvazione del provvedimento, invece, i partiti della Maggioranza, Pd, Italia Viva, LeU, M5S (alle prese con la votazione degli iscritti sulla piattaforma Skyvote del nuovo leader ,Conte, che, a dato ufficializzato, alle 22:40, parlerà alla base, tramite diretta Facebook), Forza Italia, con il distinguo della Lega, il cui segretario, Salvini, si è detto sempre contrario all’obbligo vaccinale per docenti ,personale della scuola e studenti, sebbene dalle colonne de Il Corriere della Sera, abbia rivendicato di aver ottenuto l’entrata in vigore del Green Pass per i Trasporti a settembre, invece che da fine agosto, in modo da non complicare il rientro degli italiani dalle ferie estive, per poi, in mattinata, tornare sulla questione dell’immigrazione e degli sbarchi, lamentando , a suo dire, il mancato intervento della ministra dell’Interno, Lamorgese: “Rispetto alle ipotesi di partenza io devo dire che sono soddisfatto. Qualcuno voleva il Green Pass anche per farci andare in bagno, io credo che siamo invece riusciti a togliere un bel po’ di problemi a milioni di italiani. Lo ha appena riconosciuto anche Federalberghi: negli hotel si potrà fare colazione, pranzo e cena senza certificato verde e senza tamponi per gli ospiti, un tema su cui non ci siamo risparmiati. E siamo riusciti ad evitare un bel po’ di complicazioni alla vita di coloro che viaggeranno in agosto su tutti quanti i mezzi. L’idea è quella di arrivare alla fine di agosto e guardare i dati. Se, come tutti speriamo, saranno positivi, con ricoveri e terapie intensive sotto controllo, il decreto in settembre potrà essere modificato in sede di conversione e dunque potranno essere tolte le restrizioni che sono ancora in vigore. In ogni caso, per noi era importante non rovinare le ferie agli italiani. Noi eravamo contrari all’obbligo vaccinale. E ora, veda un po’: l’obbligo riguarda soltanto il Green pass, non la vaccinazione. Significa che basta il tampone. La buona notizia è che in settembre tutti bimbi entreranno in classe, vaccinati o meno, e su questo non c’è alcun dubbio. L’importante è che non ci saranno licenziamenti, né bimbi che non potranno andare a scuola e siamo lavorando per l’adozione dei test salivari. In più, è stata aumentata la capienza dei mezzi pubblici. Rispetto al caos che si prospettava, andiamo decisamente meglio”. Non è ancora passato il principio della gratuità del tampone. So che il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, su questo sarebbe pronto. E poi, francamente io credo che non possiamo trasformare baristi e ristoratori in carabinieri, caricando sulle loro spalle i controlli sui Green pass. Per noi, il metodo dell’autocertificazione sarebbe il migliore”.
A commentare positivamente il via libera al decreto, la ministra per gli Affari Regionali, Gelmini, che, ai microfoni di una trasmissione televisiva, ha sottolineato: “Non vogliamo più tornare a chiudere il Paese, credo che nessuno di noi abbia nostalgia del lockdown, della stagione del coprifuoco e soprattutto della chiusura di tante attività compresa la scuola che hanno determinato danni non solo di competenze ma anche di socializzazione per i ragazzi e ingentissimi danni per le attività chiuse. In una stagione in cui il virus c’è ancora, abbiamo visto i danni della variante Delta, non vogliamo tornare indietro. Vogliamo difendere gli spazi di libertà che con tanti sacrifici gli italiani hanno conquistato. Sulla scuola , l’85% dei docenti e del personale tecnico-amministrativo ha già scelto la strada del vaccino, così come ci sono 40 milioni di italiani che già hanno diritto al green pass. Si tratta di fare un ultimo sforzo, di completare il piano di vaccinazioni e consentire di tornare a scuola in sicurezza e in presenza che, credo, sia l’obiettivo principale per le famiglie italiane. E’ un percorso a tappe indispensabile per debellare completamente il virus” dice Gelmini. “La posizione di Forza Italia è totalmente a favore dei vaccini, della campagna vaccinale e della scienza e mi fa piacere che i provvedimenti ieri siano stati approvati in Consiglio dei Ministri all’unanimità. Questo non è il momento dei tentennamenti e nemmeno che per recuperare qualche punto di consenso, qualche like su Facebook, si possa ingenerare confusione nella popolazione. Dobbiamo essere molto netti nel dire che purtroppo il virus c’è ancora, che la variante Delta è molto contagiosa. Se noi non vogliamo tornare ad avere le terapie intensive piene e problemi per le attività, l’unica strada è quella della vaccinazione di massa: la strada che il governo sta portando avanti, la strada che ha scelto il presidente Draghi rispetto alla quale Forza Italia è totalmente d’accordo. Il presidente Berlusconi non ha mai avuto dubbi circa la necessità di introdurre il green pass e di procedere in maniera spedita con le vaccinazioni”.
A rivendicare poi la scelta dell’obbligo vaccinale per gli studenti universitari, la ministra per l’Università e la Ricerca, Messa, che, da Trieste, dove ha presieduto la seconda giornata del G20 del Digitale e della Ricerca ,sottolineando l’importanza della formazione nell’ambito tecnologico, oltre che delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da investire nella digitalizzazione, ha detto: “L’Università deve ritornare a essere in presenza; e se è stata l’accademia a inventare i vaccini anti Covid, è corretto che sia l’università stessa a promuoverli. Ovviamente, è molto più difficile per l’educazione nelle scuole. Per quanto concerne gli studenti universitari, devono essere un esempio, dare prova di responsabilità a fronte dell’emergenza Covid. Per chi non vuole o non potrà vaccinarsi, rimarrà l’insegnamento da remoto sperimentato nell’ultimo biennio”.
Critica, invece , sul decreto, l’Opposizione di Fratelli d’Italia, con la Presidente Meloni, che ha dichiarato: “Quelle approvate dal Cdm a proposito del green pass sono misure irragionevoli ai fini del contenimento della pandemia e creano devastazione alla nostra economia. Non hanno alcune evidenza scientifica. Di fatto, è un obbligo vaccinale senza che il Governo se ne assuma la responsabilità”.
Tuttavia, sull’ok al Decreto è tornato anche il Premier Draghi che, stamane, al termine di un incontro con il ministro del Lavoro Orlando su diversi dossier, dalla sicurezza dei lavoratori alla riforma degli ammortizzatori sociali, che verrà illustrata alle parti sociali il 9 agosto in un incontro da remoto, ha salutato alcuni cronisti, in vista della pausa estiva, facendo il punto sui primi sei mesi di Governo: “Le cose per l’economia italiana vanno bene e si spera che vadano anche meglio, agli italiani voglio dire: perché vadano meglio, vaccinatevi e rispettate le regole. Cosa temere di più nei mesi futuri? Dobbiamo essere sicuri di aver fatto di tutto per evitare che la pandemia si aggravi: che basti o no non lo sappiamo. Tutto viene fatto sulla base delle evidenze e dei dati di oggi. Ieri ho ringraziato i ministri per il lavoro e la determinazione avuta in questi sei mesi di governo, nel disegnare e attuare l’agenda. Mentre ci avviamo tutti per prenderci queste due settimane di vacanza, il pensiero che bisogna tener chiaro è che tra due settimane ci vuole la stessa determinazione, se non maggiore, per affrontare sfide e problemi e dare risposte a problemi urgenti e gravi. A parte la ripresa della scuola in presenza, la continuazione della campagna vaccinale, ho detto che non voglio celebrare successi ma va detto, l’Italia ha inoculato più dosi per 100 abitanti di Francia, Germania, Usa, occorre che questo sforzo continui”.
Poi, rispondendo a una domanda sulle prospettive dell’Esecutivo e sulla fine della legislatura, ha evidenziato: “L’orizzonte è nelle mani del Parlamento. Il Governo vive perché c’è il Parlamento e perché il Parlamento legifera, l’orizzonte è nelle mani del Parlamento. Non posso esprimere posizioni o vedute, sono stato chiamato qui, cerco di farlo al meglio, e poi vedremo. Non ci sono lati scuri o chiari, l’unica cosa che conta sono i risultati. I partiti guardano ai risultati come faccio io, non hanno obiettivi diversi, lavorano, sembra strano dirlo, anche loro per il bene degli italiani. Non esiste contrapposizione di fini tra governo e partiti, si lavora tutti insieme” .
In ultimo, riguardo a sicurezza sul lavoro e Reddito di Cittadinanza, ha precisato: “E’ inaccettabile. Bisogna cercare di fare qualcosa per migliorare. Sul reddito di cittadinanza è troppo presto per dire se sarà ridisegnato, riformato e come cambierà la platea dei beneficiari, ma il concetto alla base del reddito di cittadinanza io lo condivido in pieno”.
In vigore da oggi , il primo decreto Green Pass, approvato in Consiglio dei Ministri il 22 luglio scorso, e in discussione alla Camera, che prevede l’uso del Certificato Verde Digitale (da cui sono esentati gli under 12 e gli affetti da patologie non compatibili con le vaccinazioni) per accedere a bar e ristoranti al chiuso e mense aziendali, a eventi culturali, congressi, convegni, fiere, circoli culturali, sociali, ricreativi, palestre, piscine, parchi divertimento e tematici, musei, teatri e cinema. Per i trasgressori , sia tra gli avventori che tra gli esercenti, previste sanzioni pecuniarie da 400 fino a 100 euro e la chiusura temporanea dell’attività-esercizio.
Una misura che ha sollevato qualche perplessità nei ristoratori,come riportato dal Presidente di Fiepet, associazione che riunisce ristoranti, bar e altre imprese della somministrazione aderenti a Confesercenti, Banchieri, che, a qualche ora dall’entrata in vigore del provvedimento, ha dichiarato: “L’avvio dell’obbligo di Green Pass, da oggi obbligatorio per consumare al chiuso in bar e ristoranti, si sta rivelando un disastro, tra malfunzionamenti dell’app deputata a scansionare il certificato, clienti che fanno resistenza e tavoli che ,in questa situazione di incertezza , rimangono vuoti. Come temevamo, l’introduzione dell’obbligo ha creato incertezza sugli avventori, che preferiscono evitare complicazioni e scelgono di consumare solo all’aperto, ignorando le sale interne . Ci sono state anche reazioni scomposte, che hanno messo in difficoltà i gestori, cui è stato affibbiato contro ogni logica il ruolo di agente di pubblica sicurezza. Un ruolo su cui, oltretutto, non abbiamo avuto i necessari chiarimenti. A partire dalla questione del controllo del documento per verificare che l’identità di chi presenta il green pass: a chi tocca, e con quale autorità? Al danno si aggiunge poi la beffa delle difficoltà tecniche riscontrate nell’utilizzo della App dedicata alla scansione elettronica del certificato, per la quale è necessario avere uno o più smartphone dedicati di ultima generazione o quasi.
L’auspicio è che la situazione si normalizzi presto, perché non sarebbe sostenibile proseguire in questo modo. Il green pass sta creando anche problemi organizzativi: a seconda delle dimensioni del locale, occorre destinare un dipendente o due al controllo, un ruolo spesso non gradito dai lavoratori. Servono chiarimenti sulle modalità e sulle responsabilità di operatori e imprenditori: ogni errore potrebbe avere conseguenze salate, con sanzioni onerose che arrivano fino alla chiusura del locale. Sanzioni che, in considerazione della situazione, andrebbero sospese almeno in questa fase d’avvio, come del resto accaduto in Francia”.
Una strategia, quella del Governo, volta a contenere la diffusione dei contagi, tornati a salire a causa della diffusione della variante Delta e a scongiurare una quarta ondata con annesse nuove chiusure. Un aumento dei contagi, confermato dai dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, per la cabina di regia settimanale sull’andamento della pandemia, poi illustrati in conferenza stampa, dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e portavoce del Comitato Tecnico Scientifico, Brusaferro e dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute, Rezza, secondo cui, nella settimana dal 26 luglio al 3 agosto, l’indice Rt è rimasto stabile a 1,57 da 1,56, mentre l’incidenza è salita a 68 casi per ogni 100 mila abitanti dai 58 della settimana scorsa. Nessuna Regione però ha registrato un tasso di occupazione di posti letto in terapia intensiva e in area medica sopra la soglia critica, seppure sia stato rilevato un leggero aumento degli accessi alle terapie intensive, passati dal 2% di una settimana fa al 3%, con 258 ricoverati a fronte dei 189 della scorsa settimana, e alle aree mediche , aumentate del 4%, rispetto al 2% di sette giorni fa ,con 2.196 ricoverati su 1.611 della settimana scorsa. L’età media dei ricoverati è pari a 60 anni (in 2 milioni devono ricevere ancora la prima dose , così come 2,5 milioni di cinquantenni).
Tutte le Regioni, sono a rischio moderato,mentre dominante è ormai la variante Delta, per cui occorre completare le vaccinazioni, effettuare tracciamento e sequenziamento capillari e a rispettare misure di cautela, come il distanziamento e l’uso delle mascherine.
Proprio la variante Delta, rappresenta dunque l’incognita che pesa sulla ripresa, già in atto, come confermato dall’Istituto di Statistica Nazionale ,che nel suo Report mensile sulla produzione industriale ha rilevato un aumento a giugno su maggio dell’1%, segnando complessivamente anche nel secondo trimestre un rialzo dell’1% rispetto al precedente, così come su base tendenziale (+13,9%).
Aumenti sono stati registrati in tutti i comparti: +20% per i beni intermedi, +16,2% per i beni strumentali e +10% per i beni di consumo; più contenuta, invece, la crescita per l’energia (+2,1%). Stimata inoltre una crescita del 4,1% per l’energia, dell’1,0% per i beni di consumo, dello 0,6% per i beni intermedi e dello 0,3% per i beni strumentali, mentre tutti i settori di attività economica registrano aumenti su base tendenziale, ad esclusione delle attività estrattive. Gli incrementi maggiori riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+25,5%), quella di computer, prodotti di elettronica e ottica (+25,3%) e la produzione di articoli in gomma e materie plastiche (+23,0%).
Quindi, commenta Istat: “Le prospettive per l’economia italiana restano decisamente positive. Per le imprese la fiducia si attesta sui massimi degli ultimi anni e il livello dei posti vacanti nell’industria e nei servizi ha superato i livelli pre-crisi, ma allo stesso tempo, preoccupa soprattutto a livello internazionale la situazione dei contagi. Lo scenario internazionale resta caratterizzato da un processo di ripresa economica solido ma eterogeneo tra paesi. Tuttavia, la risalita dei contagi sta determinando un aumento dell’incertezza associata all’evoluzione dell’economia mondiale”.
©Riproduzione riservata