-Governo, varato dal Consiglio dei Ministri, il Dl Riaperture in vigore da domani: coprifuoco allungato alle 23:00 fino al 7 giugno, quando verrà prolungato alle 24:00 fino alla cancellazione il 21 giugno. Riaperture dei centri commerciali nel fine settimana già dal 22 maggio, dal 1 giugno, ristoranti e bar al chiuso aperti anche di sera, dal 15 giugno, via libera a matrimoni e feste, ma con Green Pass. Restano escluse, le discoteche e le sale da ballo che protestano per l’assenza di una data certa di ripresa e il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti, propone l’uso del certificato verde. Soddisfazione nella Maggioranza, ma centrodestra di Governo (Lega e Forza Italia) criticano l’Esecutivo per la scelta poco coraggiosa delle gradualità nella ripresa, mentre dall’Opposizione, l’alleato di coalizione, Fratelli d’Italia, contesta la manata abolizione immediata del coprifuoco. Al via, dunque, il percorso verso la ripresa e il rilancio del Paese, come sottolineato dal Presidente Mattarella, in occasione della partecipazione, questa mattina, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Brescia, non senza garantire alle attività più colpite dalla pandemia il supporto economico. Previsto infatti per giovedì in Consiglio dei Ministri l’approvazione del Dl Sostegni bis, con misure da 40 miliardi in deficit, autorizzato dal Parlamento, per imprese, lavoratori e famiglie, ma il Governo è a lavoro anche su Dl Semplificazione e su Dl per definire la governance del Recovery Plan, su cui, il Commissario all’Economia UE, Gentiloni ha riferito questa mattina in Audizione al Parlamento Europeo: “PNRR, primo passo, l’attuazione spetta agli enti locali”.
-Covid19, il Commissario all’Emergenza, Generale Figliuolo dall’hub di Firenze: “Avanti con vaccinazioni agli over 60 e ai fragili, recuperare i ritardi tra le Regioni”, mentre la Regione Lazio annuncia l’apertura di 8 hub a partire da luglio per vaccinare i ragazzi senza fascia d’età. L’Ema, l’Agenzia Europea del Farmaco: sì al richiamo Pfizer a 3 mesi.
di Federica Marengo martedì 18 maggio 2021
L’accelerazione sulla campagna vaccinale e l’osservanza da parte degli italiani delle misure restrittive che hanno determinato il calo dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva e in area medica, sono alla base della decisione del Governo di anticipare rispetto ai tempi previsti dall’ultimo Dl Covid la riapertura di alcune attività e di prolungare, fino alla sospensione definitiva, il coprifuoco, messa nera su bianco nel Dl Riaperture, varato nel pomeriggio di ieri dal Consiglio dei Ministri e in vigore dal 19 maggio.
Ecco, dunque, il calendario delle riaperture: da domani, 19 maggio, il coprifuoco scatterà dalle 23:00 e non più dalle 22:00, il 22 maggio, invece, riapriranno i centri commerciali, i mercati le gallerie e i parchi commerciali e gli impianti di risalita nelle località di montagna. Il 24 maggio poi toccherà alle palestre al chiuso, il 1 giugno a bar e ristoranti al chiuso, presso i quali si potrà anche cenare e sarà possibile assistere ad una competizione sportiva all’aperto, con una capienza non superiore al 25% di quella consentita dall’impianto e, comunque non superiore alle mille persone. Dal 7 giugno, coprifuoco prorogato ulteriormente alle 24:00 e dal 15 giugno,via libera a fiere, ( per i convegni e i congressi invece, si sta valutando se anticipare la ripresa dal 1 luglio, come stabilito,o proprio dal 15 giugno) parchi tematici, ai matrimoni e alle feste, ma per partecipare bisognerà essere muniti del Green pass, il certificato che attesti l’avvenuta guarigione o vaccinazione o la negatività al tampone effettuato 48 ore prima. Tuttavia, sarà il Comitato Tecnico Scientifico a stabilire il numero massimo di invitati sia per gli eventi all’aperto sia per quelli al chiuso.
Il 21 giugno, abolizione del coprifuoco e dal 1 luglio, ok a piscine al chiuso, a centri termali, sale giochi, bingo e casinò, ai centri ricreativi e sociali e ai corsi di formazione pubblici e privati. Via libera, anche alla partecipazione a competizioni sportive al chiuso con capienza limitata al 25% del totale e comunque con non più di 500 spettatori.
Ancora chiuse, invece, fino a data da stabilirsi, le discoteche e le sale da ballo, le cui associazioni di categoria hanno già fatto sentire la propria voce per l’esclusione dalle riaperture.
Dal 1 giugno, inoltre, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, in zona bianca ,con abolizione del coprifuoco e le sole misure di sicurezza della mascherina e del distanziamento in vigore, seguite il 7 giugno da Abruzzo, Liguria e Veneto.
Soddisfatta, la Maggioranza, ricompattatasi intorno alla linea della prudenza e della gradualità per verificare, come ha dichiarato il Premier Draghi,gli effetti delle riaperture sui contagi,con il distinguo del centrodestra di Governo, Lega e Forza Italia ,che hanno invitato l’Esecutivo ad attuare scelte più coraggiose e in tempi celeri e a dar luogo a un’ulteriore verifica dei dati a fine mese per eventuali riaperture e revisioni anticipate del coprifuoco , trovando una sponda nel partito di coalizione all’Opposizione, Fratelli d’Italia, che ha invece criticato la scelta del superamento graduale del coprifuoco invece che l’abolizione immediata e ha sollecitato l’erogazione dei ristori e di risarcimenti per le attività costrette alla chiusura.
A tal proposito, mentre alla Camera è stata votata con 472 sì la fiducia al Dl Sostegni1 da 32 miliardi, da convertire in legge entro domani, previsto per giovedì in Consiglio dei Ministri il varo del Dl Sostegni bis contenente le misure di sostegno per 40 miliardi (di cui, più di un terzo,destinato alle imprese),frutto dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento e necessarie anche alla luce del Rapporto sulla Ristorazione illustrato stamane da Fipe (Federazione Pubblici Esercizi) e Confcommercio, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, in quota Lega, Giorgetti.
Secondo il Rapporto, in 14 mesi, sono stati bruciati 514mila posti, e per oltre 6 ristoratori su 10 il calo di fatturato ha superato il 50% del volume d’affari del 2019. Quindi, cambiati i consumi degli italiani, costretti a mangiare a casa, la spesa alimentare è cresciuta di 6 miliardi di euro,determinando il crollo di 31 miliardi di euro di quella in bar e ristoranti.
In tale consesso, il ministro dello Sviluppo Economico,Giorgetti, è tornato sul varo del Dl Riaperture e sull’esclusione di alcune attività come le discoteche, dichiarando: “La decisione è quella di dare una prospettiva di certezza, che è definita nelle date che conoscete, che è penalizzante, mi rendo conto, per alcun i settori, il caso più eclatante è quello delle discoteche. Se ne è discusso, perché per lo specifico settore forse è l’unica via di fuga rispetto a una indefinita situazione. Per riaprire le discoteche il governo potrebbe prevedere un “Green pass”.
Proprio per fronteggiare il rischio di ulteriore perdita di occupazione, lanciato dai sindacati che hanno chiesto per evitare ciò la proroga del blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’emergenza, il ministro del Lavoro, Orlando, sta mettendo a punto una serie di strumenti mirati a supportare le aziende più colpite dalla crisi, di cui ha parlato nel suo intervento di oggi all’Ansa, nell’ambito degli appuntamenti dedicati alla sostenibilità e all’Agenda 2030: “Con il prossimo decreto Sostegni bis, sul fronte del lavoro stiamo provando a costruire un set di strumenti che consenta di affrontare un passaggio delicato, al di là della data, quando l’economia tornerà alla sua dinamica ordinaria. Il provvedimento prevede una serie di strumenti: forme di decontribuzione per nuove assunzioni o rientri dalla Cig, possibilmente quanto più mirati ai settori più colpiti dalla pandemia, contratti di espansione, che consentano un avvicendamento generazionale. E’ fondamentale che le performace delle imprese e delle filiere di cui fanno parte, che oggi sono valutate prevalentemente rispetto ad elementi di carattere quantitativo, siano valutate anche rispetto alla qualità del lavoro e alla sicurezza, se vogliamo davvero costruire qualcosa di diverso da quello che abbiamo alle nostre spalle. Sul fronte delle politiche attive del lavoro c’è molto da fare, abbiamo già delle direttrici chiare negli interventi del Recovery. Dobbiamo lavorare sul potenziamento della rete dei centri per l’impiego, sul miglior incrocio tra domanda e offerta e su strumenti di carattere formativo adeguati. In queste settimane sta incontrando le Regioni, per stimolare un’accelerazione in questo senso, perché purtroppo le risorse per potenziare i centri per l’impiego sono stanziate da tre anni ma non tutte le hanno utilizzate. Questo è particolarmente grave in Regioni che scontano tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile, molto alti”.
Da qui alla fine di maggio,poi il Governo, procederà all’approvazione del Dl Semplificazione, per sburocratizzare la Pubblica Amministrazione e favorire l’accelerazione negli investimenti, e del Dl per definire la governance del Recovery Plan, che avrà il suo centro in una struttura della Presidenza del Consiglio in costante contatto con le Regioni e gli enti locali, mentre il Ministero dell’Economia coordinerà i rapporti con la UE per monitorare l’attuazione di riforme e investimenti nei tempi stabiliti e indicati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sul Recovery Plan, il Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni, in Audizione questa mattina al Parlamento Europeo ,in occasione della plenaria, ha spiegato: “La presentazione dei Pnrr è solo il primo passo, poi c’è il coinvolgimento degli enti locali per avere un’attuazione positiva, e la Commissione continuerà a prestare debita attenzione a tutto. Tutti i piani di rilancio presentati sinora affrontano i sei pilastri” indicati dalla Ue “ma con enfasi diversa per ciascuno. Rapidità e scrutinio attento possono coesistere, il coinvolgimento delle autorità locali nell’attuazione dei piani nazionali di ripresa e di resilienza, necessari per accedere alle risorse della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu è cruciale, come quello delle autorità regionali. La Commissione presterà molta attenzione a questo aspetto: il successo non si raggiunge dietro una porta chiusa. La Commissione è custode del trattato UE, il Parlamento espressione dei cittadini, assieme dobbiamo difendere il bene comune europeo. La nostra collaborazione è per la ripresa dell’Europa. Gli impegni presi ci obbligano ad avere successo, il vostro impegno è perché tutto ciò si realizzi. Siamo colegislatori e abbiamo una responsabilità congiunta in tempi stretti, il collegio ha la prerogativa di adottare o no una proposta, il regolamento non prevede una valutazione preliminare”.
Sul tema della ripresa e del rilancio, poi, si è espresso anche il Presidente della Repubblica, Mattarella, stamane a Brescia per partecipare all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Brescia: “Questo è il momento del rilancio. La vicinanza alla città di Brescia e alla provincia così pesantemente colpite dalla pandemia è stata grande. Questo è il tempo del rilancio comune. È stata grande la capacità di resistenza della città. Questo è il tempo del rilancio,anche in onore di coloro che sono rimasti vittime, è il tempo della ripresa, del pensare e progettare il futuro, di progettare la ripartenza. Questo è il tempo di farlo insieme, perché questa è la condizione per poterlo fare con efficacia. Insieme, non vuol dire abbandonare le proprie prospettive, idee e opinioni ma confrontarsi costruttivamente, perché confrontarsi è ben diverso che agitare le proprie idee come motivi di contrapposizione insuperabile. Questo è il messaggio che oggi emerge. Esprimo la vicinanza di tutto il Paese a Brescia e alla sua provincia; questo è il tempo del rilancio comune. C’è stata grande capacità di resistenza, in un momento pandemico che ha sottolineato quanto dipendiamo gli uni dagli altri, quanto sia necessario che ciascuno faccia la sua parte. Nella dimensione nazionale questo ci richiama al senso della solidarietà, a fare ognuno la propria parte, come è successo a Brescia da parte di tutte le istituzioni cittadine, dagli ospedali alla università. Ringrazio in particolare le Università che hanno dimostrato come non si interrompeva la vita del nostro Paese. Voglio esprimere “apprezzamento” per quanto ho percepito qui all’Università di Brescia, per questa proiezione verso il futuro. Questo è il carattere di questo momento storico, cioè la ripresa, quella che si chiama la ripartenza nella ricerca di nuovi equilibri di normalità, di una normalità più consapevole che renda possibile una nuova veloce crescita del nostro Paese” .
Ripresa, che sarà possibile consolidare e realizzare appieno solo mantenendo costante il ritmo della campagna vaccinale per raggiungere entro la fine di settembre l’obiettivo dell’immunità di gregge, come sottolineato anche dal Premier Draghi, volato oggi in Francia per partecipare al vertice presieduto dal Presidente Macron sul finanziamento delle economie africane, nel quale ha garantito il sostegno dell’Italia ai paesi più poveri colpiti dal Covid19. Al riguardo, il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo, in visita, con il Capo della Protezione Civile Curcio, presso gli hub di Firenze e Siena, ha evidenziato: “Dalla Toscana, partita male, ma oggi tra i primi posti sui target importanti, chiedo ai Presidenti di Regione di tenere la barra dritta ancora per due-tre settimane e procedere spediti con la vaccinazione degli ultra sessantenni e dei fragili. E’ facile farsi prendere dalla propaganda, ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che hanno il 95% possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo. C’è stato un calo vertiginoso dei ricoveri e dei decessi dando priorità alle classi vulnerabili. Adesso abbiamo davanti 2-3 settimane in cui dobbiamo tenere la barra dritta. I target più importanti, di qualità cioè i vaccini ad anziani e fragili, sono quelli che hanno fatto sì che ieri, nella cabina di regia e nel conseguente Consiglio dei ministri, si siano prese decisioni importanti per il prosieguo della stagione e della vita di tutti noi, cioè verso le riaperture in maniera ordinata e sicura. Invito a non anticipare i tempi delle riaperture e a procedere “in maniera ordinata e sicura”. Capisco i Presidenti, ma li invito ad attenersi al piano cadenzato che tiene conto delle capacità vaccinali. A livello nazionale e strutturale dobbiamo coinvolgere i medici di base e i farmacisti, anche per essere pronti a un’eventuale inoculazione di richiamo. E’ facile farsi prendere da propagande, facciamo quella categoria o quell’altra, ma se noi non mettiamo in sicurezza gli over 60, non ne usciamo. Questa estate possiamo pensare di avere inoculazioni massicce nelle categorie economiche come la grande distribuzione o gli alberghi, i cassieri che hanno lavorato dall’inizio della pandemie e che per me sono eroici come i medici”.
Quindi, soffermandosi sui dati relativi alla campagna vaccinale, all’uso dei vaccini e sulle terapie con gli anticorpi monoclonali, ha detto: “A livello nazionale abbiamo superato i 2.550 punti vaccinali, è prossimo l’incremento con i circa 1000 punti vaccinali aziendali e il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei farmacisti. Questo va fatto a livello nazionale per rendere poi strutturale la capacità di intervenire contro le pandemie, questa e altre che dovessero arrivare, e soprattutto la possibilità di essere pronti per un eventuale ulteriore inoculazione di richiamo. Questo è importante, AstraZeneca continua a distribuire i vaccini, nel weekend arriveranno 400mila dosi e poi a giugno oltre un milione, chiaramente noi non facciamo magazzino, sarebbe assurdo e illogico. Quindi i movimenti di vaccini fra regioni li facciamo. Per quanto riguarda il vaccino di ReiThera, in questo momento la società sta aspettando la scientific advice dell’Ema che è la conditio sine qua non per andare in terza fase. E’ chiaro che è importantissimo avere autonomia di produrre vaccini ma ai fini della campagna vaccinale in questo momento, considerando che abbiamo quattro vaccini disponibili e che a fine giugno avremo anche il Curevac, che è a mRna, tutto questo ci mette abbastanza al sicuro per le somministrazioni. Mentre il vaccino ReiThera è un qualcosa più di medio e lungo termine che in questo momento è molto attenzionato dal ministero dello Sviluppo economico. A proposito dei monoclonali, il laboratorio di Toscana Life Sciences produce un monoclonale che ha più facilità di somministrazione perché si può fare intramuscolo. Anche i costi che come Italia avremo sono molto più bassi rispetto a dover andare a comprare questi farmaci sul mercato internazionale dalle Big Pharma. Oggi come consumi siamo a circa 2000 monoclonali al mese anche per le difficoltà di somministrazioni e perché bisogna intercettare i pazienti con determinate comorbidità nei primi giorni della malattia. Non si può più somministrare dopo 3-5 giorni perché se un paziente entra in fase acuta la somministrazione sarebbe più dannosa che utile”.
Infine, sulle vaccinazioni durante le vacanze estive, ha detto: “E’ bene che chi va in vacanza regoli le proprie vacanze in funzione dell’appuntamento vaccinale. Oggi sappiamo che il vaccino Astrazeneca si può fare dalle 4 alle 12 settimane tra prima e seconda dose; con i vaccini a Rna ci sono 42 giorni. Ci sono studi recenti che dicono addirittura che dopo 90 giorni c’è il meglio della performance. Chiaramente ce lo dovranno dire gli scienziati, io dico solo quello che ho letto su questi studi. Quello delle seconde vaccinazioni durante l’estate potrebbe essere un non problema. La soluzione c’è già. Basta essere molto aderenti a quelle che sono le necessità dei cittadini. Io credo che in un hub vaccinale come questo uno viene e chiede di spostare la seconda dose di una o di due settimane e ritengo che questa sia la soluzione migliore. Però sono aperto a qualsiasi altra proposta che le Regioni vorranno farmi. Ovviamente a tutto c’è un limite: il pragmatismo, i piedi per terra. Se facciamo i voli pindarici e invenzioni, io non ci sto”.
Sempre restando in tema di vaccinazioni, la Regione Lazio ha fatto sapere che a partire da luglio, presso 8 hub saranno effettuate le somministrazioni ai ragazzi, indipendentemente dalla fascia di età, mentre sulla base di studi pubblicati su una rivista scientifica, il Governo starebbe ipotizzando un prolungamento di tre mesi per il richiamo con il vaccino Pfizer-BioNTech, in quanto, specie nei più anziani, si avrebbe una risposta immunologica tripla rispetto all’intervallo a 21 giorni tra la prima e la seconda dose inizialmente previsto.
Sempre in merito al vaccino Pfizer, l’EMA, l’Agenzia Europea per il Farmaco, ha esteso il periodo di conservazione approvato della fiala scongelata e non aperta del vaccino Pfizer/BioNtech a 2-8 ° C da cinque a 31 giorni), in seguito alla valutazione di ulteriori dati sugli studi di stabilità presentati dall’azienda produttrice.
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