-Covid19, la cabina di regia e la conferenza stampa dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute sul monitoraggio settimanale dei dati: in risalita l’indice di contagio nazionale a 0,85 rispetto allo 0,81 della settimana scorsa, ma scende l’incidenza a 146 per ogni 100 mila abitanti, rispetto a 157 della settimana scorsa. Meno casi in varie fasce d’età grazie ai vaccini. Curva epidemiologica in discesa, ma lentamente. In calo, ma sempre alto, il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva. Undici, le Regioni a rischio moderato, dieci, a rischio basso, tre con indice Rt maggiore di uno. In base al sistema a zone di colore, quindi, da lunedì 3 maggio, per ordinanza del ministro della Salute Speranza, la Sardegna passerà in zona arancione dalla rossa e la Valle D’Aosta, in zona rossa . Tutte le altre Regioni resteranno in zona gialla e Basilicata, Calabria, Sicilia e Puglia in arancione. Intanto, il ministro della Salute Speranza ha annunciato via Social il raggiungimento ieri delle 500 mila vaccinazioni in una sola giornata e il Commissario all’Emergenza, Generale Figliuolo, ha prospettato l’immunizzazione del 60% della popolazione entro luglio. In UE, invece, stabilita a partire dal 10 maggio la sperimentazione del certificato verde digitale per spostarsi tra i Paesi dell’Unione che sarà attivato dal primo giugno in attesa del via libera del Consiglio Europeo.
-Governo, soddisfazione per l’invio a Bruxelles entro i termini stabiliti dalla Commissione UE del Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa. Ora, Esecutivo a lavoro su Dl Sostegni bis e sulla proroga della sospensione delle cartelle esattoriali, in scadenza il 3 maggio, e delle concessioni balneari. Sul fronte della dialettica tra partiti, al centro del dibattito, la questione dell’alleanza tra Pd, M5S e LeU già dalle prossime Amministrative, esclusa,però dal leader dei pentastellati, Conte, e in fieri per le Politiche del 2023, e il pressing del Centrodestra per le riaperture e l’abolizione a metà maggio del coprifuoco, con la sponda nella Maggioranza di Italia Viva.
-Istat, a marzo, disoccupazione in calo al 10,1%, ma sale quella delle donne(11,4%) e dei giovani, mentre il Pil del I° trimestre è in calo a -1,4% su anno e a -0,4% su trimestre.
di Federica Marengo venerdì 30 aprile 2021
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In molti Paesi europei, c’è una curva in crescita, mentre in Italia c’è una decrescita, ma sempre lenta della curva. Per quanto riguarda l’incidenza riportiamo due flussi: quelli Iss, che vede una decrescita a domenica scorsa ed è pari a 146 (per 100 mila abitanti) contro 157 della settimana precedente. Il flusso del ministero a ieri sera indica l’incidenza a 148 per 100mila abitanti contro 159 della scorsa settimana. L’indice Rt nazionale di contagio sale invece a 0,85 da 0,81 della settimana scorsa “. Così, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro, nella conferenza stampa settimanale, tenuta insieme con il Presidente del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute, Rezza, per illustrare i dati della cabina di regia sull’andamento della pandemia.
Quindi, sull’età media dei contagi, sulle vaccinazioni per fasce d’età, ha evidenziato: “Decresce l’età mediana dei casi di Covid-19 in Italia, collocandosi a 42 anni. E calano i casi nelle varie fasce d’età, prova indiretta dell’efficacia della vaccinazione, così come calano i casi tra gli operatori sanitari”. “Il dato delle vaccinazioni è in crescita soprattutto per lo sforzo di questi giorni. Le vaccinazione per la fascia over 80 hanno superato l’80%, si avvicinano al 60% nella fascia 70-79 anni”.
Poi, riguardo alle varianti presenti sul territorio nazionale, ha spiegato: “La variante inglese è ormai la variante di base nel nostro Paese. Nell’ultima indagine rapida sulle varianti dell’Iss sono stati sequenziati oltre 2000 campioni: nel 92% dei casi è stata evidenziata la variante inglese, che ha sostituito il virus iniziale ed è prevalente, e la brasiliana è al 4,5%. Un caso di variante indiana è stata riportata dal Veneto. Quindi, è importante continuare ad abbassare l’incidenza per contenere i casi. Il virus muta continuamente, ma non tutte le mutazioni sono di interesse e ci devono preoccupare. Diventano preoccupanti quando c’è un aumento di trasmissibilità o virulenza”.
Infine, la precisazione: “Il quadro complessivo resta ancora di un livello impegnativo nonostante una diminuzione dei nuovi casi. Tre Regioni hanno un Rt maggiore di 1 e anche se l’incidenza è in diminuzione resta ancora elevata”.
A seguire, l’intervento del Presidente del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute, Rezza, che , in merito al richiamo del vaccino con Astrazeneca o con un’altra dose ,ha chiarito: “Per il vaccino AstraZeneca, per ora, non cambia nulla e non sono state prese decisioni diverse rispetto alle ultime settimane e rispetto al pronunciamento Ema. Dunque ,per AstraZeneca non cambia nulla perché non ci sono evidenze di eventi avversi con la seconda dose”, rivolgendo poi un monito sulle riaperture: “Tutto va fatto con enorme cautela , anche per AstraZeneca abbiamo usato più cautela mettendo un limite di età per la prima dose. Così per le riaperture bisogna usare cautela e gradualità tenendo sott’occhio tutti gli indicatori precoci di allarme”.
Inoltre, secondo il report della cabina di regia : “Si osserva un miglioramento generale del rischio, con nessuna Regione a rischio alto, mentre 11 Regioni hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci Regioni che hanno una classificazione di rischio basso (una ad alto rischio di progressione a rischio moderato). Tre Regioni (a fronte di quattro della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno. La Basilicata, la Campania e la Sicilia hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2”.
Dunque, sulla base di tali dati, da lunedì 3 maggio, previa firma dell’ ordinanza da parte del ministro della Salute, Speranza, la Sardegna passerà dalla zona arancione a quella rossa, mentre la Valle d’Aosta, causa incidenza (264 per ogni 100 mila abitanti) in zona rossa da quella arancione. Zona rossa, poi per la provincia di Sabaudia (Bella Farnia) per un focolaio. Nessun altro cambiamento per le altre Regioni.
Intanto, questa mattina, il ministro della Salute, Speranza ha annunciato via Social il raggiungimento ieri delle 500 mila somministrazioni in una sola giornata, scrivendo: “Ieri, in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino.Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionalee a tutte le istituzioni per il gran lavoro di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili”,mentre il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo, ospite della trasmissione televisiva di Rai Uno, Porta a Porta, ha dichiarato: “Noi consideriamo che per metà luglio saremo al 60% dell’immunità di gregge, quindi il 60% per metà luglio dovrebbe avere avuto la prima e la seconda dose. È già una buona immunità , anche se non arriva a quella auspicata che è dell’80% che noi consideriamo un obiettivo medio da raggiungere a fine settembre, poi vediamo se riusciremo a fare meglio. Già con il 60% ritengo che si possa passare un’estate abbastanza tranquilla, fermo restando che bisogna continuare a tenere la mascherina, il distanziamento e il lavaggio delle mani. Quando avremo messo in sicurezza gli over 65, anche solo con una prima dose, a quel punto si può pensare di dare la possibilità alle aziende di vaccinare il proprio personale e superare il concetto di classe di età. Un’ipotesi che potrebbe diventare realtà verso la fine di maggio anche tenuto conto del fatto che il prossimo mese dovrebbero arrivare complessivamente 17 milioni di dosi. Avremo la possibilità di andare in maniera parallela e multipla e vaccinare le classi in età lavorativa in modo da ridare sicurezza anche dal punto di vista economico. E una volta messi in sicurezza gli over 65, si potrà anche passare a vaccinare il personale del comparto turistico. Fermo restando che già da ora sono in corso interlocuzioni con i Presidenti di Regione per le isole minori. Dove ci sono potenziali problemi di cluster o in quelle dove non ci sono presidi sanitari si può pensare di agire a tappeto”.
Quanto all’aggiornamento dei dati sulle vaccinazioni, poi, quest’oggi, la struttura commissariale ha reso noto che: “Nella giornata del 29 aprile, sono state 508.158 le somministrazioni effettuate nel quadro della campagna vaccinale nazionale.. Il dato è stato rilevato oggi alle 16.23 ed è in aggiornamento, conferma le previsioni e dimostra che la macchina delle vaccinazioni è efficiente. Il mantenimento di un rateo di almeno 500 mila somministrazioni al giorno è adesso sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di vaccini da parte delle aziende farmaceutiche”.
Dalla UE, invece, dopo il via libera di ieri da parte dell’Europarlamento al certificato verde digitale per viaggiare da quest’estate all’interno dell’Unione, dimostrando di essere stati vaccinati o di essere guariti dalla malattia da sei mesi oppure di aver effettuato un tampone dall’esito negativo 48 ore prima del viaggio, è arrivata la notizia che il pass Covid sarà introdotto in via sperimentale a partire dal 10 maggio e che entrerà in vigore dal 1 giugno, sebbene la ratifica del Consiglio Europeo e di tutti gli Stati membri sia prevista solo per la fine dello stesso mese.
Tuttavia, un alt al certificato verde digitale, comunicato alla UE e al Governo italiano, è arrivato dal Garante della protezione dei dati personali Stanzione, sia per rilievi sul possibile limite alla libertà di circolazione nell’Unione che il pass può determinare sia per dei limiti alla protezione di dati sensibili come quelli sulla salute e all’incertezza su titolare e responsabile del trattamento dei dati.
Sul fronte del Governo, invece, soddisfazione nella Maggioranza per l’invio a Bruxelles, nei termini previsti dalla Commissione Europea del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dopo l’approvazione della versione definitiva avvenuta ieri in Consiglio dei Ministri.
A tal riguardo, il ministro degli Esteri, Di Maio, esponente del M5S, ha evidenziato: “Abbiamo davanti a noi una sfida molto importante: realizzare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sfruttando al meglio gli oltre 220 miliardi di euro. È una grande opportunità per tutto il Paese e va sfruttata bene”, riecheggiato dalla Vicesegretaria del Pd, Tinagli, che , su, Twitter, ha scritto: “Draghi ha delineato un PNRR che può cambiare profondamente il nostro Paese. Un’Italia più inclusiva, moderna e competitiva con un’economia più giusta e sostenibile. Ora serve senso di responsabilità da parte di tutti per realizzare progetti e riforme in modo rapido ed efficace”.
Ottimista, anche il Commissario UE per gli Affari Economici Gentiloni che , nei giorni scorsi, ha dichiarato : “Ci siamo trovati di fronte alla decisione del governo italiano, che io considero più che giustificata, di presentate il proprio piano entro il 30 aprile e non chiedere più tempo come forse altri paesi faranno. Questo ha comportato un impegno enorme di accelerazione, non perché si sia partiti da zero ma c’era la necessità, sugli impegni di riforme e del rispetto raccomandazioni dall’Ue, di fare passi avanti. Credo che sia stato fatto un ottimo lavoro in appena una settimana, Così le banche renderanno più efficace il Recovery fund. La differenza con gli altri Paesi è che l’Italia ha fatto in una settimana un lavoro che altri paesi hanno fatto in un mese, senza che questo abbia diminuito la qualità. Il Pnrr rappresenta un inizio, ne dobbiamo essere consapevoli. Dopo l’approvazione del piano, due volte l’anno la commissione deciderà se erogare la parte di finanziamenti che il Paese aspetta (un pre-finanziamento da 24 miliardi potrebbe arrivare già a luglio: non lo farà sulla base di una discrezionalità politica, ma in relazione agli obiettivi del piano e ai tempi della sua realizzazione. Non è questione di giudizio o pregiudizio: il problema è che un piano ben disegnato, con obiettivi ambiziosi ha bisogno di essere attuato e l’attuazione deve fare i conti con procedure che spesso sono difficili e faticose. Uno dei compiti che il Governo avrà davanti è semplificare le procedure e rendere possibile l’attuazione, sarebbe una responsabilità enorme se un’occasione come questa non venisse raccolta per un accumulo di ritardi. Il Recovery fund è per l’Italia un’occasione unica per liberarsi da una cappa ventennale di bassa crescita, che è davvero la grande occasione con questo piano”.
Critica invece l’Opposizione di Fratelli d’Italia, che, ribadendo come a causa dei tempi compressi il Parlamento sia stato esautorato, ha sottolineato come i fondi stanziati per Roma Capitale siano insufficienti.
Dunque, archiviato il Recovery Plan, l’Esecutivo è a lavoro sul Dl Sostegni bis e su un nuovo provvedimento per la proroga dello stop alle cartelle esattoriali, in scadenza il 3 maggio, non senza divergenze tra le forze di centrodestra ,che vorrebbero una sospensione in toto delle cartelle e quelle di centrosinistra che vorrebbero invece una ripresa selettiva delle notifiche, e per la proroga delle concessioni balneari, oggetto dei rilievi della Commissione Europea che ritiene l’allungamento fino al 2033 senza nuove gare, sancita con la Legge di Bilancio 2019, una violazione del mercato.
Entrambe le questioni, quindi, saranno al centro del prossimo Consiglio dei Ministri che dovrebbe tenersi lunedì 3 maggio.
Le divergenze nella Maggioranza però non riguardano solo la proroga della sospensione delle cartelle, ma anche il coprifuoco e le riaperture. Stamane, infatti, il segretario della Lega Salvini, sostenuto con sfumature più moderate da Forza Italia e dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, è tornato sulla necessità di abolire il coprifuoco da metà maggio e procedere alla riapertura di bar e ristoranti al chiuso e dei centri commerciali nel fine settimana, dopo la verifica sui dati di contagio e relativi alle vaccinazioni, trovando una sponda in Italia Viva e una ferma opposizione nel segretario del Pd, Letta, che, in un’intervista al Direttore de La Stampa , Giannini, ha dichiarato: “Agli italiani dico: siamo, siate responsabili, se seguite Salvini ci giochiamo l’estate. Non date retta a Salvini. La ripartenza è gestibile a patto che non si facciano passare messaggi sbagliati sul coprifuoco. Se sbagliamo adesso, se gestiamo irresponsabilmente i week end ci giochiamo l’estate. Se invece seguiamo una linea di prudenza e riaperture in sicurezza, l’estate può andare alla grande. Il messaggio di Salvini è un errore profondo perché l’obiettivo è uscire dalla pandemia. Se la politica fa passare il messaggio che da maggio c’è il liberi tutti, è irresponsabile. Per noi le regole d’ingaggio sono di grande rispetto reciproco. Sarebbe irresponsabile chi, a casa nostra, si mettesse a fare giochini politici, non è il momento. E’ il momento di chiarezza e responsabilità. Dipende tutto da Salvini, se lui interpreta le regole con senso di responsabilità. Fino ad ora non l’ha fatto, mi pare ci sia un non detto, un non chiarito. Per noi, il lavoro va messo al centro dell’Italia post-pandemia. Si rischia una ripresa senza lavoro, dobbiamo combattere contro questa terrificante prospettiva. Dopo aver approvato il Pnrr nei tempi e averlo mandato a Bruxelles, adesso io mi sento di dire al Governo: faccia un patto per la ricostruzione e il lavoro. Lo faccia con le forze sociali, i sindacati, con gli enti territoriali. Io penso che questo Governo debba durare per tutta la legislatura, avere respiro e polmoni lunghi”.
Segretario dem, che in queste ore è alle prese con il cantiere delle alleanze con M5S e LeU per le prossime elezioni Politiche del 2023, passando però per le elezioni Amministrative e Comunali del prossimo ottobre, riguardo alle quali, il neo-leader dei pentastellati, Conte, ha già frenato gli entusiasmi dem, sottolineando come i tempi per una collaborazione non siano ancora maturi, specie per città come Milano e Roma dove sembra difficile trovare un candidato sindaco comune.
Tutto ciò, mentre l’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noti i dati sull’occupazione e la disoccupazione relativi al mese di marzo, quando il numero di occupati ha toccato i 34 mila posti , sebbene rispetto al febbraio del 2020 , ovvero prima della pandemia, si siano persi 900 mila posti di lavoro, specie tra gli autonomi e i contratti a tempo determinato. L’occupazione invece ha registrato il -10,1% , segno che le persone sono tornate a cercare lavoro,ma a registrare un aumento evidente è la disoccupazione femminile (11,4%, +2 punti rispetto a febbraio) e giovanile nella fascia fino ai 24 anni.
In calo, anche il Pil del I° trimestre a -1,4% su anno e a -0,4% su trimestre.
Buone notizie, invece, in merito al dossier Alitalia con l’annuncio da parte dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt e Ugl, del pagamento ai lavoratori degli stipendi di aprile il 3 e 4 maggio in due tranche, mentre la Vicepresidente della Commissione UE Vestager , sulla nascita della nuova compagnia Ita e i tavoli tecnici in corso tra UE e Ministero dello Sviluppo Economico sugli aiuti di Stato ha spiegato: “Sul lancio della compagnia aerea Ita condivido il senso di urgenza espresso dalle autorità italiane e dal management per farsi trovare pronti alla stagione estiva, ma la nuova azienda deve essere economicamente una nuova compagnia, altrimenti sarebbe responsabile dell’aiuto che Alitalia potrebbe aver ricevuto e non è un bel modo per iniziare. Siamo molto vicini, quasi pronti a prendere la decisione sui precedenti aiuti ricevuti da Alitalia. Il mio team sta aspettando una proposta (dall’Italia) per essere in grado di riprendere la discussione e fare buoni progressi. Continuo a credere che possiamo trovare una soluzione gestibile sui vari aspetti, sta all’Italia arrivare con proposte revisionate che lo permettano”.
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