-Le Comunicazioni del Premier Draghi alle Camere in vista del Consiglio Europeo da remoto del 25 e del 26 marzo: “Sui vaccini, obiettivo 500 mila somministrazioni al giorno. Su over 89 differenze tra le Regioni difficili da accettare. Rafforzare la produzione continentale,ma la prima autonomia strategica ,oggi, sia sui vaccini. Pianificare la riapertura delle scuole dove possibile. Speriamo di riaprire le scuole fino alla Primaria dopo Pasqua”. A seguire, la discussione in Aula e la replica del Presidente del Consiglio. Via libera alla risoluzione di Maggioranza sia da Palazzo Madama, con 231 sì, 25 no e 11 astenuti, sia alla Camera, con 388 sì, 30 no. Poi, consueto confronto del Premier e dei Ministri con il Quirinale, a distanza, per via delle restrizioni anti Covid19. Intanto, mentre il Governo studia le nuove misure anti Covid19, in vista della scadenza, il 6 aprile del Dpcm, e il Capo della Protezione Civile, Curcio, ha illustrato le novità riguardo al piano vaccinale: vaccinazioni per fasce d’età e istituzione di centri di somministrazione in ogni città, a Bruxelles, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, ha presentato le nuove regole per l’export delle dosi di vaccino nel segno della reciprocità e della proporzionalità. Tutto ciò, proprio quando scoppia il caso delle 29 milioni di dosi di vaccini Astrazeneca trovate in un’azienda di Anagni . La nota di Palazzo Chigi, a fronte dell’ispezione dei Nas avvenuta nel fine settima scorso: dosi destinate al Belgio. L’azienda anglo-svedese spiega: “Nello stabilimento di Anagni 13 milioni di dosi sono destinate ad iniziativa COVAX, altri 16 milioni destinate all’UE” e il Commissario alla concorrenza a capo della task force sui vaccini, Breton, chiede chiarimenti. Tuttavia, si sarebbe vicini a un accordo tra Regno Unito e UE sulle forniture.
-Incontro del segretario del Pd con l’ex Premier Conte, ora a guida del M5S. Al centro del confronto: la campagna vaccinale, la UE e l’alleanza in vista delle elezioni Amministrative. Conte: “Pd, interlocutore privilegiato. M5S, cantiere aperto”. Quanto alle elezioni delle capigruppo donne alle Camere, dopo il capogruppo a Montecitorio Delrio, passo indietro anche da parte dell’attuale capogruppo a Palazzo Madama Marcucci, che annuncia la candidatura della senatrice e Sottosegretaria per i Rapporti con il Parlamento, Simona Malpezzi, contestando però il metodo usato dal segretario dem. Nel pomeriggio, il segretario Letta ha avuto un colloquio con la Presidente del Senato Casellati.
di Federica Marengo mercoledì 24 marzo 2021
“Le Comunicazioni del Governo alle Camere, prima del Consiglio Europeo consentono un pieno coinvolgimento del Parlamento nei temi di discussione con i nostri partner. Si tratta di un passaggio importante, per dare conto a voi delle posizioni che intendiamo assumere. Questo rende la nostra democrazia più partecipe di quello che avviene all’interno del Consiglio europeo. Quello che abbiamo da imparare è che una volta che abbiamo una logistica efficiente, e l’abbiamo, perché senza non si va da nessuna parte, con meno requisiti formali e con un maggior pragmatismo, con una brutta parola, sburocratizzando, si arriva anche ad una maggiore velocità”. Con queste parole, il Premier Draghi, ha principiato le sue Comunicazioni, tenute dapprima al Senato e poi, nel pomeriggio, alla Camera,in vista del Consiglio Europeo da remoto del 25 e del 26 marzo, incentrato sulla campagna vaccinale e la gestione della pandemia.
Poi, esprimendo soddisfazione per la partecipazione del Presidente degli Stati Uniti Biden a un segmento del Consiglio Europeo di domani e dopodomani, in merito alla campagna vaccinale, ha spiegato: “Voglio trasmettere un messaggio di fiducia a voi, e a tutti gli italiani. Ho ripetuto in queste settimane il Governo è determinato a portare avanti la campagna vaccinale con la massima intensità. E siamo già all’opera per compensare i ritardi di questi mesi. Dobbiamo farlo per la salute dei cittadini, per l’istruzione dei nostri figli, e per la ripresa dell’economia. Vaccini e riaperture. L’uscita dal Covid passa da qui e mentre si lavora per arrivare a mezzo milione di somministrazioni al giorno bisogna già pianificare la ripartenza. A partire dalla scuola che cominceremo a riaprire, se la situazione epidemiologica lo permette consentendo il ritorno in classe delle primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua. Ci teniamo a dare un messaggio di fiducia, perché sappiamo come uscire dalla pandemia: abbiamo quattro vaccini sicuri ed efficaci. Tre sono già in via di somministrazione, mentre un quarto, quello di Johnson & Johnson, sarà disponibile da aprile. Ora il nostro obiettivo comune deve essere quello di vaccinare più persone possibile, nel più breve tempo possibile. Siamo già all’opera per compensare il ritardo di questi mesi. L’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo, la media delle somministrazioni è stata pari a 170 mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno. Una volta che abbiamo una logistica efficiente, e l’abbiamo, con maggiore pragmatismo si arriva a una maggiore velocità. Procedere spediti con la somministrazione è importante ma è cruciale vaccinare prima gli anziani e i fragili che più hanno da temere dal virus. L’86% degli ospiti delle Rsa ha ricevuto una dose. Bisogna vaccinare prima i nostri concittadini anziani e fragili che hanno più da temere dalle conseguenze del virus. Sulla copertura vaccinale di chi ha più di 80 anni persistono differenze regionali difficili da accettare. Mentre alcune Regioni seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti. Tutte le Regioni devono attenersi alle priorità indicate dal Ministero della Salute. La Commissione Europea ha istituito una Task Force, guidata dal Commissario Thierry Breton, per rafforzare la produzione continentale. Si parla spesso di autonomia strategica. Spesso se ne parla in riferimento alla difesa e alla sicurezza, al mercato unico. Ma io credo che la prima autonomia strategica sia in fatto di vaccini oggi. La sicurezza riguarda anche le materie prime e le catene del valore della transizione ecologica. Finora Covax ha assicurato quasi 30 milioni di dosi, il nostro auspicio è rendere sempre più efficace questo meccanismo. Sulla campagna vaccinale è necessario rafforzare la credibilità dell’UE. In sede europea, dobbiamo esigere dalle case farmaceutiche il pieno rispetto degli impegni contrattuali. L’Unione Europea deve fare pieno uso di tutti gli strumenti disponibili, incluso il Regolamento UE per l’esportazione dei vaccini, approvato il 30 gennaio. Questo regolamento fa chiarezza sulla distribuzione dei vaccini al di fuori dell’Ue, in particolare verso Paesi che non versano in condizioni di vulnerabilità, e riteniamo e lo abbiamo dimostrato va applicato quando necessario. La pandemia rende evidente l’opportunità di investire sulla capacità produttiva di vaccini in Europa. Dobbiamo costruire una filiera che non sia vulnerabile rispetto agli shock e alle decisioni che vengono dall’esterno. E abbiamo già iniziato a stabilire accordi di partnership con case internazionali per la produzione in Italia. Per quanto riguarda il green pass europeo, l’obiettivo è dare entro tre mesi un certificato a chi è stato vaccinato o è guarito o comunque è immune al virus. Occorre raggiungere questo obiettivo senza discriminazioni e nel rispetto dei dati sensibili dei cittadini. E’ un progetto complesso”.
Quindi, in merito alla pianificazione delle aperture successive alla scadenza del Dpcm in vigore fino al 6 aprile, riguardo alla ripresa in presenza delle scuole ,ha detto: “Mentre la campagna vaccinale procede è bene pensare di pianificare le riaperture. Se la situazione epidemiologica lo permette cominceremo a riaprire la scuola in primis e almeno le scuole primarie e dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, e quindi speriamo subito dopo Pasqua” annuncia in Senato il premier e le sue parole sono state salutate da un applauso dell’Aula”.
Infine, sottolineando la gravità dell’abbandono da parte della Turchia della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne e le discriminazioni di genere ,decisa dal Presidente Erdogan, sentito ieri pomeriggio, e caldeggiando l’introduzione a livello europeo della tassazione digitale, in merito al futuro dei giovani nella UE e sulla difesa del mercato unico in relazione alle aziende italiane,ha esortato: “Dobbiamo ribadire l’impegno, come Governi e Parlamenti nazionali, a costruire un’Europa che accolga i giovani e li formi come figli, non come riserva di lavoro spesso sottopagata. Un futuro migliore per l’Europa unita passa attraverso un’azione concreta sull’occupazione, soprattutto giovanile, sulle pari opportunità, sui diritti sociali. Vogliamo organizzare e occuparci di questi temi in un Vertice Sociale che sarà organizzato il 7-8 maggio dalla Presidenza di turno portoghese del Consiglio dell’Unione europea. Ed è il tema che dobbiamo mettere al centro della Conferenza sul Futuro dell’Europa che prenderà il via il 9 maggio. I giovani e l’occupazione giovanile: questo è al centro del futuro dell’Europa. Per questo appuntamento sollecitiamo la partecipazione attiva di tutti i cittadini europei e dei parlamenti nazionali. Al Consiglio Europeo verranno trattati anche temi relativi al mercato unico, alla politica industriale e alla digitalizzazione. Non c’è per me veramente bisogno di ribadire l’importanza del mercato unico per il nostro sviluppo e per il processo di integrazione europea. Dal 1992 al 2018, le esportazioni tra Paesi europei sono cresciute fino a raggiungere il 20% del prodotto interno lordo dell’Unione. Dimostrando quindi che un mercato europeo unico, coeso, con stessi standard, permette anche uno sviluppo delle esportazioni intraeuropee, quindi dovremo gradualmente dipendere sempre meno dal resto del mondo per le nostre esportazioni, come avviene a tutti i grandi mercati, tutti i grandi Paesi. E poi sono cresciute moltissimo le catene del valore, attraverso i vari Paesi europei. Anche gli investimenti diretti esteri dal resto dell’UE verso l’Italia, con il rafforzarsi del mercato unico, sono aumentati. In sostanza, difendere l’unicità del mercato significa difendere le aziende italiane, che ne beneficiano in grande misura”.
A seguire, la discussione nelle rispettive Aule e le repliche del Premier Draghi, che al Senato,annunciata la prima visita di Stato in Libia il 6 o 7 aprile, tornando sul tema vaccinazioni e ritorno in presenza degli studenti nelle scuole, ha detto: “Il messaggio di fiducia che deve venire dal Consiglio Europeo è che dobbiamo cominciare a pensare alla riapertura in particolare e a cominciare dalla scuola. Quanto ai vaccini , il coordinamento europeo va sempre cercato e va rafforzato, ma se non funziona in questi momenti dove il tempo è prezioso, occorre anche trovare del risposte da soli. Noi pretendiamo il rispetto dei contratti da parte delle multinazionali produttrici dei vaccini. Sugli eventuali errori fatti nella gestione della pandemia da parte dell’UE. Non so se ci sono stati errori o meno, non mi va di perder tempo, ma ora le cose vanno meglio, il commissario preposto è bravissimo e i risultati si stanno cominciando a vedere”, mentre alla Camera, ha fornito alcune precisazioni sulla vicenda,segnalata da La Stampa, di un lotto di 29 milioni di vaccino Astrazeneca trovati in un’azienda di Anangni, annunciando che tutti i dati relativi alle vaccinazioni saranno riportati sul sito della Presidenza del Consiglio questa settimana e, spiegando : “Sabato sera ho ricevuto una telefonata dalla Presidente della Commissione Europea che mi segnalava alcuni lotti che non tornavano nei conti della Commissione e che sarebbero stati ad Anagni, mi si suggeriva di ordinare un’ispezione. La sera stessa ho chiesto al ministro Speranza di mandare i Nas: sono andati immediatamente e la mattina hanno identificato quei lotti in eccesso. I lotti sono stati bloccati e oggi ne sono partiti due per il Belgio, diretti alla casamadre di Astrazeneca. Dove andranno non so, intanto la sorveglianza continua per i lotti rimanenti”.
Dunque, incassato il via libera alla risoluzione di Maggioranza, presso entrambe le Camere (al Senato con 231 sì, 25 no e 11 astenuti e alla Camera con 388 sì e 30 no, bocciate le tre risoluzioni di minoranza presentate dal Gruppo Misto e da Fratelli d’Italia), il Premier Draghi è tornato a lavoro sull’accelerazione della campagna vaccinale, non prima del consueto colloquio pre-Consiglio Europeo con il Presidente della Repubblica Mattarella, svoltosi da remoto per via delle norme anti Covdi19, alla presenza dei ministri Luigi Di Maio, (Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Daniele Franco, (Economia e Finanze), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo Economico),Vittorio Colao, ( Transizione Digitale), Roberto Speranza, (Salute) e il Sottosegretario di Stato agli Affari Europei. Vincenzo Amendola, nel quale si è discusso di campagna vaccinale in Europa, del passaporto vaccinale UE,ma anche di rapporti con Turchia, Russia e USA.
Quanto all’accelerazione della campagna vaccinale e al raggiungimento delle 500 mila somministrazioni al giorno a partire da metà aprile, il Capo della Protezione Civile Curcio e l’Esecutivo hanno illustrato alcune linee-guida, come l’introduzione del criterio della fascia d’età, la costituzione di hub in ogni città, l’apertura dei punti dove effettuare le vaccinazioni per 12 ore al giorno e con un tempo di assunzione delle dosi di 10 minuti, con un ritmo di 672 vaccinazioni al giorno nei ‘punti vaccinali territoriali straordinari’ più grandi, dove sono previste 8 linee di somministrazione, oltre l’aumento delle dosi tra secondo e terzo trimestre, come riferito dal ministro della Salute Speranza nel Question Time alla Camera: “Le prossime settimane saranno quelle decisive, finalmente saranno soddisfatte le nostre esigenze e si potrà promuovere una vera accelerazione: solo da qui alla fine di marzo ci aspettiamo oltre 4,5 milioni di dosi e poi nel secondo trimestre oltre 50 milioni di dosi in arrivo e oltre 80 nel terzo trimestre. Tra queste dosi ci sarà anche un vaccino che oggi non è disponibile ma è approvato, Jhonson&Jhonson, che ha dalla sua la semplicità di essere efficace con una sola dose. Abbiamo messo in campo una rete di vaccinatori molto più forte e con più dosi, credo ci siano le condizioni per una significativa accelerazione della campagna vaccinale su tutti i territori in modo. Il Governo terrà molto alta l’attenzione sulle categorie connesse alla fragilità e ultra ottantenni ed è pronto a dare il massimo supporto a tutte le Regioni che sono tenute ad attenersi al piano che abbiamo insieme condiviso. Il Piano vaccini è stato approvato da tutte le Regioni e le norme sono vincolanti per tutte”.
Tuttavia, l’accelerazione della campagna vaccinale è al centro anche del dibattito europeo con la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen che, dopo l’approvazione, ha illustrato la revisione del meccanismo per l’autorizzazioni delle esportazioni dei vaccini, nel segno della “reciprocità” e della “proporzionalità” come criteri per il via libera.
Nel regolamento, approvato, quindi, si legge : “Le domande saranno valutate caso per caso, ma l’obiettivo è che le richieste di export non costituiscano una minaccia per la sicurezza dell’approvvigionamento dei vaccini per i 27 Paesi dell’UE. L’iniziativa revoca l’esenzione per 17 Paesi, mentre i 92 Paesi a basso e medio reddito del Covax restano esclusi dal campo di applicazione dello strumento. Le aziende dell’Unione hanno esportato grandi quantità di prodotti coperti dal meccanismo di autorizzazione all’esportazione verso Paesi che hanno una grande capacità propria di produzione, mentre tali Paesi limitano le proprie esportazioni verso l’Unione per legge o tramite accordi contrattuali o di altro tipo conclusi con i produttori di vaccini stabiliti nel loro territorio. Questo squilibrio porta a carenze di approvvigionamento all’interno dell’Unione. Inoltre , i produttori dell’Unione hanno esportato grandi quantità di dosi verso alcuni Paesi privi di capacità di produzione, ma che hanno un tasso di vaccinazione più elevato rispetto all’Unione o dove la situazione epidemiologica è meno grave che nell’UE. Le esportazioni verso questi paesi possono quindi minacciare la sicurezza dell’approvvigionamento all’interno dell’Unione. Gli Stati membri dovrebbero rifiutare di conseguenza le autorizzazioni di esportazione e anche la Commissione prendere in considerazione questi elementi aggiuntivi” per le sue valutazioni”.
A tal proposito, il Vicepresidente della Commissione UE, Dombrovskis, ha evidenziato : “Le forti inadempienze di AstraZeneca, che da 120 milioni di dosi che avrebbe dovuto consegnare nel primo trimestre secondo il contratto, ha tagliato a 30 milioni ,ma non è nemmeno vicino a questa cifra. L’Unione Europea ha esportato nel Regno Unito 10,9 milioni di dosi di vaccini da fine febbraio. Dal Regno Unito all’UE ne sono arrivate zero. Quando si parla di solidarietà, occorre discutere di reciprocità e proporzionalità”,suscitando le rimostranze del Primo Ministro inglese Jhonson.
Una modifica del regolamento, dunque, ancor più determinante alla luce del caso sollevato da La Stampa di un lotto di 29 milioni di dosi di vaccino Astrazeneca trovate nell’azienda Catalet di Anagni, con il Commissario UE alla concorrenza, a capo della Task force sui vaccini, Breton, che ha chiesto di fare chiarezza,mentre l’azienda anglo-svedese, ha spiegato che: “Al momento, non sono previste esportazioni oltre ai Paesi COVAX. Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di rilascio del controllo qualità per essere inviate a COVAX come parte del nostro impegno a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito: il vaccino è stato prodotto al di fuori dell’UE e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale. Le dichiarazioni, definite relative al ritrovamento, da parte dei carabinieri del Nas, di milioni di dosi di vaccino nello stabilimento di Anagni sono dunque inesatte. L’UE, sostiene pienamente la fornitura di Paesi a basso e medio reddito attraverso lo strumento COVAX”, mentre Palazzo Chigi ha chiarito in una nota: “Nella giornata di sabato 20 marzo, la Commissione europea ha chiesto al Presidente del Consiglio Draghi di verificare alcuni lotti di vaccini presso uno stabilimento di produzione ad Anagni. Il Presidente del Consiglio ha informato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha disposto un’ispezione che si è tenuta tra sabato e domenica grazie all’opera dei Carabinieri NAS. Dall’ispezione è risultato che i lotti erano destinati in Belgio. Tutti i lotti in uscita vengono controllati dai NAS” .
Ad ogni modo, sembra si sia vicini ad un accordo tra la Gran Bretagna e la UE sulla fornitura dei vaccini.
Sul fronte dei partiti, invece, il segretario del Pd Letta ha incontrato in giornata sia la Presidente del Senato Casellati sia l’ex Premier Conte, ora guida e rifondatore del M5S, con cui ha parlato di campagna vaccinale, misure economiche per la ripresa e per sostenere famiglie, lavoratori e imprese e di alleanze in vista delle elezioni Amministrative, in particolare nella Capitale.
Conte, che ha definito il Pd “interlocutore privilegiato”, ha poi rilasciato ai cronisti incontrati all’uscita dal colloquio una breve intervista nella quale, non ha nascosto le difficoltà nell’elaborare un piano di rilancio del Movimento e nel ridefinire i rapporti con Davide Casaleggio e la piattaforma Rousseau, seppur con l’intento di trovare una mediazione: “Non vedo perché oggi si debba decidere di non usare più Rousseau, ci sono ruoli e pretese da chiarire, spero di comporre amichevolmente”, la questione”.
Quanto alla elezione delle due donne capigruppo al Senato e alla Camera, dopo la remissione del mandato del capogruppo alla Camera dem Delerio, passo indietro anche del Presidente dei senatori Marcucci (appartenente alla corrente minoritaria di base riformista-ex renziani, contraria all’alleanza strutturale con il M5S), che in una conferenza stampa a Palazzo Madama ha indicato come candidata la Sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Simona Malpezzi, contestando però il metodo usato da Letta per sostenere il principio della parità di genere nell’assegnazione delle cariche all’interno del partito. Una nuova Assemblea è fissata per domani, quando si potrebbe procedere alle votazioni.
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