-Il Consiglio dei Ministri, tenutosi questa mattina a Palazzo Chigi, ha approvato il nuovo decreto con le misure anti-Covd19: prorogato fino al 27 marzo lo stop allo spostamento tra le Regioni, anche tra quelle collocate in fascia gialla. Introdotta poi una novità: non sarà possibile recarsi in visita presso familiari o amici con figli minori di 14 anni una volta al giorno, se ci si trova in zona rossa. Ancora in sospeso, anche se si punta a chiudere entro le prossime ore, le nomine dei Sottosegretari e dei Viceministri, dopo aver raccolto le indicazioni dei partiti. Intanto, in Parlamento, proseguono i lavori alla Camera sul Dl Milleproroghe in fase di conversione. Tra le novità, inserite tramite emendamenti: la proroga dello stop alle trivelle fino al 30 settembre e del bonus vacanze al 31 dicembre. Confocommercio, allarme desertificazione delle attività nelle città: in otto anni, spariti 77mila negozi e 14 mila imprese ambulanti. Il Presidente Sangalli: “Giusta Web tax e piano di rigenerazione urbana per favorire la digitalizzazione delle imprese”.
-Bruxelles, in mattinata,Consiglio dei Affari Esteri su sanzioni alla Russia per il caso Navanly e al Myammar, e , nel pomeriggio, Conferenza interparlamentare sul Recovery Fund, con i vertici UE, la Presidente della BCE Lagarde, la Direttrice del FMI e il segretario ONU.
di Federica Marengo lunedì 22 febbraio 2021
Il primo Consiglio dei Ministri operativo del Governo Draghi, tenutosi stamane alle 9:55, a Palazzo Chigi, ha approvato il nuovo Decreto anti Covid19, vista la scadenza, il 25 febbraio, del provvedimento attualmente in vigore. Decisa la proroga del divieto degli spostamenti tra le Regioni o Province autonome, anche quelle collocate in zona Gialla, fino al 27 marzo , salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze di necessità o motivi di salute.
Quanto agli spostamenti verso abitazioni private abitate, invece, restano consentiti fra le 5:00 e le 22:00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione all’interno dello stesso Comune , fino a un massimo di due persone con figli under 14 al seguito o altri su under 14 su cui si esercitano la responsabilità genitoriale, e le persone conviventi disabili o non autosufficienti.
Tuttavia, la novità introdotta nel provvedimento vuole che fino al 27 marzo non sia possibile spostarsi per recare visita a familiari o ad amici nelle zone rosse, salvo che per motivi di lavoro, necessità o salute.
Infine, nelle zone arancioni , per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.
Presente in mattinata ,nella sede della Presidenza del Consiglio, anche il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Miozzo, per un confronto con l’Esecutivo sulla sua disponibilità a farsi portavoce unico del consesso di scienziati ed esperti consiglieri del Governo, come chiesto dai Presidenti di Regione, riunitisi nella serata di ieri, in videoconferenza, con la ministra degli Affari Regionali Gelmini, i quali hanno anche avanzato la richiesta di superare il sistema di ripartizione delle Regioni in fasce (sembra però che tale sistema resti in vigore anche con il Governo Draghi, sfumata invece l’ipotesi di rendere l’Italia unica zona Arancione).
Si tratta di due dei sei punti, presenti nel documento elaborato dagli amministratori locali e che la stessa Ministra Gelmini dovrà sottoporre all’attenzione del Governo, in vista della scadenza del Dpcm, il 5 marzo, e della approvazione del nuovo provvedimento.
Pertanto, gli altri quattro punti, cui si aggiunge la richiesta dei sindaci di aprire i ristoranti nella fascia oraria serale, prevedono: 1)un’accelerazione della campagna vaccinale, visti i rallentamenti determinati dalla riduzione nell’approvvigionamento delle dosi dovuto ai tagli delle aziende farmaceutiche, causati da problemi nei ritmi della produzione, per ovviare ai quali il ministro per lo Sviluppo economico, Giorgetti, come chiesto in queste ore, in modo unanime, dai partiti della Maggioranza e dell’Opposizione, ha avviato un’interlocuzione con Farmindustria (un incontro con i vertici è stato fissato per giovedì) per poter produrre le dosi in Italia.
2) La revisione della tempistica per l’adozione dei provvedimenti di classificazione delle zone e delle relative ordinanze, affinché siano conosciute con congruo anticipo dai cittadini e dalle imprese dei diversi territori regionali e questi possano procedere ad una programmazione delle attività anche attraverso una diversa organizzazione dell’esame dei dati della cabina regia, delle ordinanze e della relativa decorrenza.
3)L’inserimento nello stesso decreto che stabilisce le restrizioni per il Paese e poi le restrizioni particolari per singoli territori, di indennizzi, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento, ampliando la cabina di regia ai Ministri dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari regionali, al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese.
4) Qualificare l’attività scolastica ed universitaria (al pari delle altre attività) con un’apposita numerazione di rischio, anche tenendo conto dei dati oggettivi del contagio nelle istituzioni scolastiche e nel contesto territoriale di riferimento, ed implementare le forme di congedo parentale e a prevedere ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori, nel caso di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per aggravamento della situazione epidemiologica. Necessario poi che ogni Regione sia messa nelle condizioni di poter garantire la vaccinazione ai propri insegnanti residenti ed assistiti, indipendentemente dalla Regione in cui prestano servizio.
A una riapertura di cinema e teatri, per prima in Italia che nel resto d’Europa, però, pensa il ministro della cultura Franceschini che, dalle colonne de Il Corriere della Sera, si è impegnato in tal senso, dicendo: “Stiamo ragionando perché progressivamente, nelle condizioni di massima sicurezza, si vada alla riapertura di tutti i luoghi della cultura. Finché non lavorano, occorre sostenere gli operatori del settore al di là del tipo di contratto che avevano. Ma ora bisogna ragionare della riapertura. Ad oggi, teatri e cinema sono chiusi in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Portogallo. Ma siccome l’Italia è l’Italia vorrei che fossimo i primi a riaprire. La sicurezza, precisa, è una assoluta priorità. Ma in questi mesi abbiamo capito che i luoghi più pericolosi sono quelli dove ti togli la mascherina: ristoranti, bar, case private. Nei teatri e nei cinema, già nella riapertura estiva, c’erano misure di sicurezza molto rigide che si sono rivelate efficienti. Ho chiesto al Comitato tecnico-scientifico un incontro urgente per proporre le misure di sicurezza integrative su cui stanno lavorando le organizzazioni di categorie e che mi consegneranno. Penso che teatri e cinema, con severe e adeguate misure, siano più sicuri di altri locali già aperti oggi”.
Ancora in sospeso, invece,il completamento della squadra di Governo, con le nomine di Sottosegretari e Viceministri da parte del Presidente del Consiglio, sebbene queste ultime dovrebbero avvenire in queste ore, avendo i partiti dato le proprie indicazioni al Premier,che deciderà in base alla propria discrezionalità. Unica nomina avvenuta stamane, su proposta del ministro della Difesa, Guerini, quella del generale del Corpo di Armata Pietro Serino a Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Intanto, mentre M5s e Pd sono alle prese, l’uno con i ricorsi dei dissidenti espulsi e l’altro con la questione del rispetto della parità di genere nell’assegnazione di cariche ,su cui verterà la Direzione nazionale del 25 febbraio , LeU, sollecita i ristori immediati per le attività colpite dalla crisi, Italia Viva, rivendica l’assegno unico per i figli , Lega e Forza Italia, rilanciano sulla necessità di coniugare salute e ripresa economica, e dall’Opposizione , Fratelli d’Italia promette il sostegno a misure utili per il Paese e ottiene il che gli atti del Cts vengano desecretati, prosegue alla Camera, l’esame dell’Aula ,in prima lettura, del Dl Milleproroghe, in fase di conversione in legge , che dovrebbe essere approvato entro il 2 marzo, pena la decadenza. Tra le novità introdotte nel provvedimento, grazie all’inserimento di emendamenti in Commissione: la proroga dello stop alla concessione per le trivelle fino al 30 settembre, del blocco degli sfratti fino al 1 aprile, del bonus vacanze fino al 31 dicembre per le famiglie con Isee entro i 40 mila euro, del mercato libero dell’energia fino al 2023, della Cassa integrazione Covid fino al 31 marzo, dello slittamento per tre anni della sperimentazione sugli animali, dell’anno accademico universitario 2019-2020 al 15 giugno per consentire agli studenti di terminare esami e lauree, dell’ampliamento e della stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione (50% di posti ) per un altro anno e del rafforzamento del 20-30% delle assunzioni al Ministero dell’Economia e delle Finanze grazie ai fondi in arrivo dalla UE.
A proposito di UE, stamane,a Bruxelles, si è svolto in presenza il Consiglio per gli Affari stranieri, il vertice dei ministri degli Esteri degli Stati membri , cui ha preso parte anche il titolare della Farmesina, Di Maio, nel corso del quale si è discusso delle sanzioni a dirigenti russi per l’arresto del leader dell’Opposizione a Putin, Navanly, e di alcuni manifestanti nel corso delle proteste di piazza delle scorse settimane, della situazione in Myanmar, con altrettante sanzioni verso dirigenti responsabili delle repressioni dei manifestanti, degli ultimi sviluppi relativi ad Hong Kong , del rafforzamento delle politiche di sicurezza e difesa comune, del recente vertice del G5 Sahel e degli sviluppi delle situazioni in Iran e Etiopia. Il vertice, però, è stato interrotto dalla notizia dell’attacco a un convoglio ONU, in Congo, in un’area al confine con il Ruanda, nel quale sono stati uccisi l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere, parte della sua scorta, Vittorio Iacovacci e del loro autista e sono stati rapite tre persone e dal rientro in Italia del Ministro Di Miao, che in serata ha incontrato il Premier Draghi per fare il punto sull’accaduto su cui è in corso un’inchiesta aperta dalla Procura di Roma, in vista di un passaggio in Parlamento per riferire sulla vicenda, come garantito dal ministro per gli Affari con il Parlamento D’Incà e come sollecitato dalla leader di Fratelli d’Italia, Meloni.
Nel pomeriggio, invece, Conferenza interparlamentare, da remoto, tra le istituzioni europee, il Presidente di turno portoghese Costa, il Presidente della BCE, Lagarde, la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Georgieva e il Presidente delle Nazioni Unite Guterres, per discutere del Recovery Fund. In tale consesso, la Presidente della BCE, Lagarde, ha dichiarato: “In tutta Europa, le persone sono ancora alle prese con le conseguenze economiche e sociali della pandemia. Ed è ancora molto incerto come si svolgeranno le prossime fasi della pandemia, quindi, mentre le campagne di vaccinazione avanzano, bisogna continuare a “schermare” l’economia, continuando “a colmare il divario fino a quando non sarà raggiunta l’immunità diffusa. La pandemia non è ancora finita e l’allineamento delle politiche senza precedenti della risposta pubblica alla crisi (a partire dalla politica monetaria e dalla politica fiscale) “continuerà a essere un imperativo per quello che ci aspetta in modo che ‘le nostre politiche possano continuare a rafforzarsi a vicenda nell’affrontare due sfide comuni: proteggere l’economia e successivamente trasformarla”, mentre il Presidente del Parlamento UE, Sassoli, ha parlato di azione fiscale dei Governi e della possibilità che l’attuale sospensione delle regole europee sui conti pubblici resti in vigore fino a quando le economie degli Stati europei non si siano riprese: “Dobbiamo riflettere per mantenere in funzione la clausola di salvaguardia, che non sospende il patto di stabilità e crescita, ma che dovrebbe restare in vigore finché lo stato dell’economia non ne giustifichi la disattivazione”.
Ottimista, sul ruolo dell’Italia in UE, grazie al Governo Draghi, il Commissario agli Affari economici, Gentiloni, che, in un’intervista a La Stampa, ha sottolineato: “L’Italia può diventare protagonista della rinascita europea. C’è la percezione che, grazie a un “effetto Draghi, il nostro Paese possa tornare a credere in una nuova ricostruzione e a giocare un ruolo decisivo nell’Unione. Solo tra due anni l’Europa tornerà ai livelli del 2019, ma con un tasso di crescita medio del Pil inferiore di 4 punti rispetto a quello che ci aspettavamo. In queste condizioni, dobbiamo stare molto attenti: ritirare troppo presto le misure di sostegno è più pericoloso che ritirarle troppo tardi….Bisogna rendere i nostri piani di sostegno più mirati agli investimenti innovativi e non sprecare un euro su attività improduttive, soprattutto nei Paesi a più alto debito come l’Italia. Il nuovo dogma deve diventare “la crescita sostenibile e il nostro Paese può avere un ruolo cruciale, come Italia finalmente virtuosa, cioè concentrata sulle riforme strutturali per una crescita sostenibile e meno disattenta alla dinamica del debito, all’instabilità finanziaria, allo spreco di denaro pubblico. L’effetto Draghi conta molto. E l’azione del suo governo, che va esattamente in questa direzione, è fondamentale perché ricrea fiducia nel Paese e aiuta a superare le eventuali resistenze degli altri Stati membri sui meccanismi di riforma del Patto. Il Recovery Plan del nostro Paese con le correzioni e le integrazioni fatte nelle ultime settimane è già “una buona base, coerente con le priorità UE. Ma restano ancora parecchi passi avanti da fare, sia sugli impegni di riforma sia sulle procedure di attuazione. Il tempo stringe, ma anche in questo caso il governo Draghi ha il profilo giusto e una base parlamentare adeguata a compiere questi sforzi ulteriori. Il Patto UE va ripensato in funzione della crescita sostenibile oltre che della stabilità”. Bisogna immaginare politiche di rientro graduale dal debito. In Italia occorreranno politiche di sostegno all’economia che non si traducano in debito permanente. Questa crisi è stata persa dai sovranisti e vinta dagli europeisti.Anche la svolta di Biden è una risposta a questa crisi”. Rispetto alla lotta alla pandemia come UE siamo consapevoli che sul piano delle disponibilità dei vaccini siamo indietro rispetto agli Stati Uniti, anche se siamo avanti alla Cina e alla Russia. Comunque l’obiettivo di vaccinare entro l’estate il 70% della popolazione adulta è ambizioso ma raggiungibile”.
Sempre in ambito UE, nel pomeriggio, telefonata tra la cancelliera tedesca Merkel e il Presidente Draghi, in vista del Consiglio Europeo del 25 e del 26 febbraio, nella quale i due leader hanno parlato di pandemia , campagna vaccinale e situazione nel Mediterraneo.
Prospettive ottimistiche, quelle che arrivano dalla UE, in contrasto con l’allarme lanciato da Confcommercio riguardo la desertificazione commerciale nelle città.
Secondo lo studio “Demografia d’impresa nelle città italiane” realizzato dall’Ufficio Studi dell’associazione delle piccole imprese e delle attività commerciali,infatti, fra il 2012 e il 2020, sono sparite, complessivamente, dalle città italiane oltre 77 mila attività di commercio al dettaglio (-14%) e quasi 14 mila imprese di commercio ambulante (-14,8%).
Per gli studiosi: “Nel 2021, solo nei centri storici dei 110 capoluoghi di provincia e altre 10 città di media ampiezza, oltre ad un calo ancora maggiore per il commercio al dettaglio (-17,1%), si registrerà per la prima volta nella storia economica degli ultimi due decenni anche la perdita di un quarto delle imprese di alloggio e ristorazione (-24,9%). Inoltre, aumentano le imprese straniere e diminuiscono quelle a titolarità italiana e a livello territoriale, il Sud, rispetto al Centro-Nord, perde più ambulanti, ma registra una maggiore crescita per alberghi, bar e ristoranti. Con l’arrivo del Covid, poi, anche il commercio elettronico, che vale ormai più di 30 miliardi, registra cambiamenti: nel 2020 è in calo del 2,6% rispetto al 2019 come risultato di un boom per i beni, anche alimentari, pari a +30,7% e di un crollo dei servizi acquistati (-46,9%). Quindi, città con meno negozi, meno attività ricettive e di ristorazione e solo farmacie e informatica e comunicazioni in controtendenza col segno più. Il rischio di non ‘riavere’ i nostri centri storici come li abbiamo visti e vissuti prima della pandemia è, dunque, molto concreto e questo significa minore qualità della vita dei residenti e minore appeal turistico. In controtendenza alle drammatiche chiusure di negozi nelle città, la Coldiretti rileva che è boom per i mercati contadini con quasi 1.200 realtà aperte che contribuiscono a mantenere vivo il tessuto economico e sociale nelle aree urbane”.
A tal proposito, il Presidente di Confcommercio, Sangalli, ha proposto due soluzioni: “Per fermare la desertificazione commerciale delle nostre città, bisogna agire su due fronti ,da un lato, sostenere le imprese più colpite dai lockdown e introdurre finalmente una giusta web tax che risponda al principio ‘stesso mercato, stesse regole’. Dall’altro, mettere in campo un urgente piano di rigenerazione urbana per favorire la digitalizzazione delle imprese e rilanciare i valori identitari delle nostre città”.
©Riproduzione riservata