-Il Ministro della Salute, Speranza al congresso online dei Farmacisti: “L’indice Rt sta calando, ma non è un liberi tutti. Dalla fine di gennaio, campagna vaccinale senza precedenti”.
-Approvato nella notte, dal Consiglio dei Ministri, il Dl Ristori Ter, con misure per 2 miliardi a sostegno delle attività site nelle aree rosse e arancioni. Via libera anche allo scostamento di bilancio per 8 miliardi, previa autorizzazione da chiedere in Parlamento nella prossima settimana, per finanziare un Dl Ristori Quater del valore di 5 miliardi, volto al rinvio delle scadenze fiscali di fine anno al 2021. Il Premier Conte al G20 di Riad: “Restiamo uniti e creiamo migliore normalità”. Rientrato, lo scontro interno al Centrodestra, originato dall’intenzione di Forza Italia di collaborare con la Maggioranza alla Manovra, mentre l’ex capo politico del M5S e ministro degli Esteri, Di Maio, ribadisce: “Dialoghiamo con tutti, ma niente rimpasto”.
-Confindustria, lancia l’allarme: con lo stop alla risalita, causa seconda ondata di contagi, rischio seconda recessione. Confesercenti, nell’esposto all’Antitrust: negozi fisici penalizzati dall’e-commerce.
di Federica Marengo sabato 21 novembre 2020
“I primi segnali in controtendenza dopo le settimane di crescita vertiginosa del contagio si vedono, ma sono ancora del tutto insufficienti. La pressione sui servizi sanitari è fortissima. L’indice Rt sta calando, ma dovrà ancora scendere strutturalmente sotto l’1. Sola allora vedremo risultati più significativi. Dovremo ancora resistere per una fase significativa. Guai a interpretare questi primi segnali come un liberi tutti”. Così, il ministro della Salute, Speranza, al congresso online dei Farmacisti, spiegando poi: “Le misure che abbiamo messo in campo stanno dando i primi segnali portano a dover fare sacrifici, a problemi a un prezzo sociale anche economico, ma stanno producendo i primi effetti. Il virus circola, il virus circola in fase consistente, i numeri del contagio sono molto, molto alti. Certamente c’è bisogno di continuare con rigore. Bisogna tenere ancora altissimo il livello di attenzione. Davanti ad una emergenza così il sistema Paese deve rispondere unitariamente sul piano istituzionale, fra Stato, Regioni, Comuni e c’è bisogno di un grande patto, di una sinergia fortissima fra tutti i soggetti protagonisti della sanità italiana”.
Quindi, sul rilancio del Sistema Sanitario Nazionale, e sul potenziamento della prossimità e dell’assistenza territoriale: “Prossimità. Dobbiamo usare meglio questa parola e mettere in contatto le esigenze del cittadino e il Sistema Sanitario Nazionale. Ogni farmacista è un’opportunità per essere più prossimo, più vicino, rispetto alle esigenze dei cittadini. La riforma del SSN dovrà avvenire in una fase espansiva. La mia opinione è che di fronte a noi, anche in questi giorni di sfida drammatica, dobbiamo anche guardare all’opportunità che si apre: a una riforma del Servizio Sanitario Nazionale in una fase di nuovi investimenti, non di tagli. Dobbiamo avere il coraggio di dire più risorse sul Sevizio Sanitario Nazionale e più riforme: queste riforme devono vedere come parola chiave la parola “prossimità”. Il rilancio del Servizio sanitario nazionale con nuove risorse deve avvenire a partire dalla parola prossimità, che è la parola dei farmacisti italiani e deve essere una nostra linea guida”.
Infine, l’annuncio, riguardo il piano vaccini, in via di definizione: “Ci sarà una campagna di vaccinazione anti-Covid nel Paese che probabilmente sarà senza precedenti e che richiederà un impegno straordinario di tutte le energie in campo. La campagna per il vaccino Covid che arriverà, si svilupperà ci auguriamo fin dalla fine di gennaio, quando appare in questo momento possibile che potremo avere le primissime dosi. Le primissime dosi di vaccino anti-Covid che arriveranno, saranno dedicate alle categorie più esposte a partire dai professionisti sanitari, i soggetti fragili, gli anziani nelle Residenze sanitarie Rsa e gli anziani con patologie”.
Alcune indicazioni, riguardo le feste natalizie, poi, in attesa del nuovo Dpcm che potrebbe allentare alcune misure per consentire gli acquisti e che potrebbe entrare in vigore dal 4 dicembre, a seconda dei dati del contagio (Rt), sono state fornite dalla Sottosegretaria alla Salute, Zampa, nella trasmissione di La7 “Otto e mezzo sabato”: “Questo Natale dobbiamo fare lo sforzo di essere davvero il meno numerosi possibile: non è il numero in sé ma più si allarga la cerchia di persone che non si frequenta abitualmente, maggiore è il rischio. Immagino che si possa dire cinque, sei persone al massimo tra gli affetti più cari, ma è ovvio che non sarà possibile controllarlo, quindi a tutti verrà chiesto di limitare il più possibile le persone che si riuniscono. Mancano 40 giorni a Natale e in questo momento i dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra Regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili deroghe. A Capodanno, non saranno permessi ritrovi in piazza e feste come negli anni passati, saranno adeguatamente normati anche quei giorni. Come Governo dobbiamo avere un atteggiamento molto rigoroso e, a differenza di questa estate, non ci saranno deroghe perché non possiamo immaginare una terza ondata”.
Proprio in riferimento a vaccini e terapie, il Premier Conte, in un videomessaggio rivolto ai capi di Stato partecipanti al Summit G20 di Riad, incentrato sulla pandemia, sui suoi effetti e sulle strategie per la ripresa, ha auspicato che siano accessibili a tutti, sottolineando: “Il G20 rifletterà il nostro impegno per una rapida ripresa dalla crisi pandemica e per trovare soluzioni per le maggiore sfide che l’umanità sta affrontando oggi, dal climate change al perdurare delle diseguaglianze. Noi dobbiamo restare uniti e usare le opportunità che ci ha offerto questa crisi per creare una nuova, migliore, normalità. L’imperativo deve essere garantire l’accesso alla diagnosi, alle terapie, e ai vaccini a tutta la comunità mondiale: per l’Italia sono beni pubblici globali, diritto di tutti e non privilegio di pochi. Dobbiamo affrontare la terribile prova imposta dal Covid-19 investendo nella salute pubblica: è un imperativo morale e sociale oltre che politico. Usciremo dalla crisi solo concependo un nuovo inizio, ponendo la persona al centro degli sforzi sulle sfide globali. L’impegno italiano su queste prerogative continuerà con l’assunzione della presidenza italiana del G20 per il prossimo anno: L’Italia promuoverà uno sforzo coordinato per superare la crisi economica, con particolare riguardo ai Paesi più vulnerabili. La moratoria del debito è un buon passo in quella direzione. E sono convinto che sia necessaria una maggiore riduzione del debito. Dobbiamo interrompere il ciclo del sovra-indebitamento”.
Un videomessaggio,quello del Premier Conte, giunto all’indomani della maratona notturna che ha portato il Consiglio dei Ministri a varare il Dl Ristori Ter, con indennizzi erogati in automatico dall’Agenzia delle Entrate per le attività passate nelle aree rosse e arancioni di rischio (alle 150 della lista Ateco beneficiare dei risarcimenti del Dl Ristori 1 e del Dl Ristori bis, in esame al Senato,sono stati aggiunti i negozi di calzature e accessori), e, quindi costrette alla chiusura, dell’ammontare di 2 miliardi, attinti da fondi già stanziati per precedenti provvedimenti e non spesi, (di cui 400 milioni saranno destinati ai Comuni per aiuti alimentari alle famiglie bisognose alla e Sanità e 100 milioni per farmaci anti Covid19) e ad approvare lo scostamento di bilancio per 8 miliardi, previa autorizzazione del Parlamento,mediante voto, che si terrà il 26 novembre a partire dal Senato, necessario a finanziare il Decreto Quater, in arrivo fra la fine di novembre e i primi di dicembre, con norme per il rinvio delle scadenze fiscali di fine anno pari a 5 miliardi di spesa e in merito al quale il ministro dell’Economia Gualtieri ha precisato che non vi sarà alcuno sforamento del deficit previsto nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza di settembre, legata alla Manovra.
Una Manovra e uno scostamento di Bilancio, che potrebbero vedere il sostegno di Forza Italia, dopo le prove di dialogo con la Maggioranza andate a buon fine, vista l’apertura a una collaborazione del segretario dem Zingaretti,ma anche di Italia Viva e di LeU. Cauto, invece, nei confronti di tale prospettiva , il M5S, con l’ex capo politico e ministro degli Esteri Di Maio, che, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha ribadito la disponibilità a dialogare con tutte le forze, ricusando però l’eventualità di un rimpasto e dunque di un ingresso degli azzurri nell’Esecutivo.
Rientrata invece la crisi all’interno delle Opposizioni di Centrodestra, con il segretario della Lega , Salvini, che, accusati i forzisti di “inciucio” e ambiguità”, a fronte di una telefonata di chiarimento con il Presidente Berlusconi,ha reso noto l’intento di presentare proposte “comuni” per la legge di Bilancio, di lavorare a una federazione di Centrodestra, e di aver ritirato la pregiudiziale di costituzionalità presentata sulla norma Salva-Mediaset dalle scalate da parte di aziende straniere,contenuta nel Dl Covid e votata anche da Pd e M5S, mentre da Forza Italia, tramontata l’ipotesi del doppio relatore alla Manovra, si è specificato di non voler entrare nella Maggioranza, ma solo di voler aiutare il Paese, e da Fratelli d’Italia è giunto il richiamo “all’unità e alla compattezza, contro i tentativi di divisione operati dalla sinistra”.
In questo quadro, a riportare l’attenzione del Governo sulla difficile situazione economica è stato il Centro Studi di Confindustria, che ha lanciato l’allarme: “A fine 2020, l’Italia rischia una seconda recessione a causa della pandemia di Coronavirus. Le recenti misure restrittive per arginare l’epidemia inducono a stimare che nel IV trimestre si avrà di nuovo un Pil in calo. L’impatto sull’economia italiana dovrebbe essere contenuto rispetto al crollo nel I e II (-17,8%), dato che molti settori produttivi restano aperti. Ciò avviene subito dopo il forte rimbalzo nel III (+16,1%), che aveva riportato l’attività al -4,5% dai livelli pre-Covid”.
Rallentamento che ha riguardato anche l’Eurozona, dove, dopo il rimbalzo del Pil nel III trimestre (+12,6%), si è avuto uno stop a ottobre, determinato “dalla sintesi di dinamiche divergenti: negativa per i servizi, dove è atteso un ulteriore calo di domanda, per le nuove restrizioni; buona per l’industria, che è sostenuta da un ricco portafoglio ordini, mentre in Italia, il tasso sovrano è rimasto basso (0,66% medio il Btp decennale a novembre), nonostante qualche volatilità. Anche lo spread sulla Germania ha tenuto, sui bassi valori di ottobre (+1,23%). Una buona notizia, rispetto al balzo di marzo, quando l’Italia era percepita come più rischiosa”.
Tuttavia, la seconda ondata di contagi minaccia nuovamente gli scambi, innescando una nuova frenata del commercio a livello mondiale alla fine del 2020: “Il recupero del commercio mondiale (-3,5% in agosto su fine 2019) è atteso proseguire qualche ai massimi le spedizioni di container a settembre, sopra 50 gli ordini esteri globali in ottobre (Pmi). Ma, con la seconda ondata di pandemia, è previsto un nuovo stop a fine 2020. Sul fronte delle esportazioni, “l’export di beni è rimbalzato del 30,3% nel III trimestre (-3,2% dai valori di febbraio), con il recupero che ha riguardato tutti i principali tipi di beni e, con ritmi diversi, i maggiori mercati. Le indicazioni a inizio IV trimestre erano positive: in risalita gli ordini manifatturieri esteri. Tuttavia, le probabilità di una nuova caduta a fine anno sono alte, a causa della pandemia, specie nelle voci legate al turismo che subirà nuovamente perdite vicine al 70%”.
Se le esportazioni registrano un segno meno, non rileva numeri migliori il commercio interno con Confesercenti, che ha presentato all’Antitrust un esposto per tutelare il commercio tradizionale e i negozi fisici ,alle prese con le forti restrizioni imposte dalle misure di contenimento del Coronavirus ,dalla concorrenza esercitata dagli operatori dell’e-commerce.
“La situazione di sofferenza delle imprese del commercio è ulteriormente aggravata dalla sperequazione delle condizioni che si realizzano tra negozi fisici e commercio online” , ha scritto all’Antitrust ,l’associazione delle imprese, spiegando: “mentre l’attività dei primi è sospesa tout court, il canale delle vendite web, la cui attività non solo è consentita, ma promossa dagli interventi normativi anti-Covid, di fatto agisce ed opera in condizioni di monopolio, trasferendo, inoltre, all’estero una parte importante della ricchezza generata dagli acquisti realizzati on line”, e lanciando poi un appello al Premier Conte , mediante lettera, a posticipare il Black Friday (le giornate di maxi sconti online, previste dal 20 al 30 novembre) al 4 dicembre come già deciso dal Governo francese, in modo da non creare sperequazioni.
Infine, un monito a mantenere gli aiuti all’economia, a normare le bad bank nazionali e a snellire le procedure di autorizzazione e ad accelerarne i tempi, poi, è arrivata dal Direttore generale dell’Associazione Bancaria italiana, Sabatini, in Audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, il quale ha evidenziato : “L’elevata incertezza sui tempi della ripresa, nonostante i progressi annunciati in merito ai vaccini, e come le misure tempestivamente attivate dalle istituzioni italiane ed europee abbiano consentito finora di mitigare gli effetti della crisi sulla qualità del credito in Italia, mentre la flessibilità regolamentare abbia consentito di massimizzare le risorse disponibili convogliandole verso il credito all’economia”.
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