-Slittata, la decisione del Ministro della Salute Speranza sulla Regione Campania ,che per il momento, ad ispezione dei tecnici del Ministero ancora in corso, resta in area Gialla, ma con possibilità di variazioni in arrivo, sebbene per il Presidente De Luca “non ci sia più nulla da decidere ed attendere”,mentre da domani, altre 5 Regioni, Toscana, Umbria, Basilicata, Abruzzo e Liguria, oltre Puglia e Sicilia, passeranno all’area Arancione e la Provincia Autonoma di Bolazano sarà dichiarata zona rossa. Report dell’Istituto Superiore di Sanità: “Quasi tutte le Regioni a rischio alto o moderato con Rt sopra 1o addirittura a 2, cresce la curva delle terapie intensive”. Sorvegliate speciali con misure più restrittive : Campania, Fiuli Venezia Giulia , Emilia Romagna e Veneto. Il Viceministro alla Salute Sileri: “Il lockdown dopo il 15 novembre dipende dall’andamento dei contagi”. La sottosegretaria Zampa: “Vaccino a giugno. In arrivo, le regole per il Natale” e il Viminale invia una circolare ai Prefetti per imprimere una stretta sugli assembramenti, specie nei fine settimana. Dl Ristori Bis,pubblicato in Gazzetta Ufficiale: indennizzi per 2,5 miliari, estesi a 130 nuove categorie Ateco, tra attività soggette alla stretta nazionale e a quella regionale. Polemica delle Opposizioni sulle categorie escluse, mentre si riaccende il dibattito sul Mes sanitario e il Governo lavora alla Legge di Bilancio.
-UE, Recovery Fund e Next Generation EU: trovato l’accordo tra Parlamento e Consiglio Europeo sul bilancio pluriennale dell’Unione. Il Commissario UE Gentiloni: “L’Italia abbia obiettivi realistici”. Corte dei Conti UE: Italia, al penultimo posto per l’impiego dei fondi UE. Istat, a settembre, tonfo della produzione industriale rispetto alla ripresa estiva. Male, tessile, abbigliamento,accessori e pellame.
di Federica Marengo martedì 10 novembre 2020
A fare il punto sull’andamento della pandemia da Covid19 in Italia, nella tarda mattinata di oggi, è stato l’Istituto di Sanità Nazionale, con una conferenza stampa presso il Ministero della Salute, presieduta dal Presidente Brusaferro e dal Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Locatelli.
“La circolazione del virus è cresciuta in modo molto significativo in tutta Europa. Il nostro Paese eccede la soglia prevista da dati”, ha avvertito Brusaferro, continuando: “L’ Italia è molto ricca di casi e la crescita è molto significativa superiore ai 100 casi per 100mila abitanti. Le terapie intensive e i ricoveri in area medica mostrano una curva che cresce rapidamente vicino a soglie critiche. La curva per la resilienza, cioè l’impatto sui servizi sanitari sta crescendo e ci si avvicina a soglie di valori critici, in relazione al bisogno di rispondere ai bisogni di salute. In alcune Regioni si è superata la soglia critica per l’occupazione degli ospedali e c’è probabilità alta in tutta Italia di saturazione entro un mese per le terapie intensive. Quindi c’è l’allerta e non possiamo permetterci di prendere sotto gamba la situazione” .
Quindi, ha spiegato: “L’Italia è un Paese a scenario 3. Siamo a un Rt di 1.7, con un intervallo di confidenza di 1.5. Un Rt che ha mostrato un rallentamento nella sua crescita ma per ridurre i casi dobbiamo portare l’Rt sotto 1. Tutte le Regioni sono sopra Rt 1, in alcuni casi a 2. Riteniamo validi i dati della Campania, ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso. Sulla base dell’ultimo monitoraggio ci sono 4 Regioni (Campania, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna) che vanno verso rischio alto e nelle quali è opportuno anticipare le misure più restrittive. Quasi tutte le Regioni sono a rischio alto o moderato: ci troviamo oggi in una fase di mitigazione, ovvero una situazione in cui sono necessarie misure sociale per rallentare i contatti tra le persone e quindi la diffusione del virus. Le raccomandazioni sono sempre mascherina, distanziamento e igiene delle mani, che restano le misure principali. La trasmissibilità attuale mostra un certo rallentamento della curva, l’indice Rt cresce più lentamente, il che vuol dire che si riduce la crescita rapidissima dei casi. Ma non dimentichiamo che per ridurre il numero dei casi bisogna portare l’Rt sotto 1 . L’età mediana purtroppo è in leggera crescita, lentamente si avvicina verso i 50 anni. E parallelamente l’eta’ over 70 comincia ad avere un numero crescente di casi. L’attenzione particolare alle persone fragili e avanti negli anni è dovuta al fatto che una parte significativa delle complicanze più complesse e degli esiti purtroppo infausti toccano queste categorie. Tutti i sistemi vanno bene, ma la battaglia per riportare l’epidemia ad una dimensione sostenibile passa soprattutto dai comportamenti quotidiani di ognuno: mascherine, igiene e distanze sono la chiave di lettura per riportare la curva a dimensione contenuta. Violare le regole comporta la difficoltà di modellare la curva e la necessità di provvedimenti più restrittivi”.
Poi,l’intervento del Presidente del Consiglio Superiore della Sanità Locatelli, che ha detto: “L’indice Rt appare stabile, quindi l’accelerazione marcata è venuta meno e c’è decelerazione, frutto delle misure poste in essere. Ciò va letto in modo positivo e ci auguriamo e ci aspettiamo con il trascorrere dei giorni che i dati possano ulteriormente migliorare. Il vaccino Pfizer già nella fase preclinica aveva dato riscontri positivi in termini di immunità sterilizzante, che previene infezione, e l’immunità da malattia, cioè in termini di capacità di proteggere dalla malattia vera e propria. C’è uno sforzo per cercare di dotare capillarmente il territorio nazionale di saturimetri, che devono diventare una sorta di secondo termometro per seguire il monitoraggio dei soggetti infettati che sono a domicilio e in questo contesto il ruolo dei medici di famiglia è fondamentale. Su richiesta del ministro della Salute Roberto Speranza è stato appena finalizzato un documento di supporto per i medici di Medicina Generale che fornisce loro degli orientamenti, e ci sono delle riflessioni sull’opportunità di intraprendere particolari trattamenti farmacologici a seconda delle tipologie di pazienti. Il documento è al vaglio del Ministro e verrà condiviso con la Fnomceo e interlocutori medici”.
Un Report, quello degli esperti del Comitato Tecnico Scientifico, cui si sono aggiunte le dichiarazioni del Viceministro alla Salute Sileri, che , ai microfoni di Rai News24, in merito a un possibile lockdown nazionale alle scadenza delle ordinanze del Ministero della Salute e del Dpcm del 3 novembre, ha sottolineato: “Lockdown generale il 15 novembre?. Tutto dipende dall’andamento del virus in risposta anche alle ultime misure, non solo al dpcm ma anche all’obbligo mascherine all’aperto che molte Regioni avevano già introdotto. Mi auguro un appiattimento della curva se non sarà così serviranno misure più diffuse, e non andrei oltre il 15-20 novembre. Il monitoraggio consente di prendere azioni a seconda della capacità diagnostica, del contact tracing e della capacità degli ospedali di accogliere chi sta peggio. Se dovesse esserci un rapido peggioramento si capisce che allora si dovrebbe agire. Ma non è ciò che sta accadendo. Dobbiamo incrementare la diagnostica sul territorio anche con metodi più rapidi, alcune Regioni lo hanno fatto, altre sono rimaste un po’ più indietro. In tempi come questi chiunque è in grado di avere competenze sanitarie sul territorio deve dare un aiuto”.
Infine, sulle prossime festività natalizie e sulle polemiche relative alla nomina del Commissario alla Sanità della Regione Calabria Zuccatelli, che potrebbe essere affiancato o sostituito dal medico e fondatore di Emergecy Gino Strada, ha evidenziato: “Anche a Natale dovranno essere ridotti ed evitati quanto più possibile i contatti interumani e i rischi d’esposizione, si tratterà di usare le stesse misure che adottiamo oggi e andranno evitati anche cene e pranzi familiari numerosi. Se la curva invece non dovesse appiattirsi o ridursi, si tratterà di avere un’Italia tutta rossa ed è quello che dobbiamo scongiurare. Sul Commissario alla Sanità Zuccatelli dobbiamo tutti guardare nella stessa direzione. Lo dico a tutti, politici e colleghi, basta con queste discussioni. Lavoriamo tutti per evitare i danni di questo maledetto virus. Zuccatelli ha fatto un passo falso, non sono d’accordo con le parole che ha detto sebbene risalgano a un’altro periodo quando l’uso della mascherina non era entrato nella nostra quotidianità. Sono però d’accordo con Speranza, ora si apre un nuovo capitolo, vediamo come scriverà le prime pagine da commissario e poi si deciderà. Quello che serve oggi in Italia è il merito, e deve stare davanti a tutto, Zuccatelli di curriculum lo ha. Credo sia un gran lavoratore vediamo come performerà. Lasciamo ora i pregiudizi altrimenti non usciamo più dall’impasse generata”.
Ad annunciare poi l’arrivo di un provvedimento con regole anti contagio per il Natale e una vaccinazione per i cittadini a partire da giugno, la Sottosegretaria alla Salute, Zampa,che, in un’intervista al quotidiano La Stampa, ha dichiarato: “I cittadini comuni potranno essere vaccinati entro l’estate. Ma anche i medici di base devono in questa fase fare la loro parte, con visite e tamponi, altrimenti rischiano la convenzione con lo Stato. Inoltre, ci sarà un provvedimento che riguarderà il Natale: si deve dire che non deve essere un Natale solitario, ma che le famiglie possono riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle. La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi. Quanto al vaccino, i cittadini potranno ricevere le prime dosi molto presto, prima di giugno. L’Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione, abbiamo prenotato 70 milioni di dosi. Il vaccino avrà un costo bassissimo, sotto i 5 euro. La vaccinazione comincerà dagli operatori socio-sanitari, forze dell’ordine, anziani, tutti i lavoratori fragili. E poi per classi di età: verrà fissato un criterio e si arriverà velocemente a tutti. Questa epidemia va affrontata con una grande razionalità, che misuri l’impatto delle azioni messe in atto. Ma siamo tutti consapevoli che se il trend non muta, nessun servizio sanitario al mondo potrebbe reggere. Se tutto si rivelasse inefficace, nessuno attenderà fino all’ultimo. Bisogna combattere con un elemento fondamentale che è il tempo e nessuno farà tardi, tanto meno il ministro Speranza. Sui dati provenienti dalle Regioni, c’è stato un approfondimento severo dei dati nella cabina di regia. E credo che le Regioni ora stiano facendo il massimo. La Campania ci deve fornire nuovi dati e verrà presa una decisione”.
Proprio per valutare al meglio i dati della Campania, già sottoposti all’indagine della Procura, e decidere l’eventuale passaggio della Regione dall’area Gialla, fascia di rischio bassa, attuale all’area arancione o rossa di medio e alto rischio, il Ministero della Salute ha inviato in Regione dei tecnici. In serata, poi, decisa la permanenza della Regione nell’area Gialla, anche se con possibilità di variazioni, data l’ispezione non ancora conclusa, ma il Presidente De Luca, tramite nota, ha precisato: “Vedo che sugli organi di informazione si è creata un’attesa di decisioni riguardanti la Regione Campania. La collocazione di fascia della Campania è già stata decisa ieri, a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute. Ho sollecitato personalmente un’operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d’ombra, anche fittizia. Dunque non c’è più nulla da decidere e da attendere. Sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione solleciterò nelle prossime ore e nei prossimi giorni i Ministeri dell’Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all’epidemia. Non sono assolutamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito. Non è tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale”,
mentre si rinnovano gli appelli da parte del sindaco De Magistris e dei sanitari e dei medici della Regione per una chiusura.
Tuttavia, l’aumento dei contagi e dei ricoveri nelle terapie intensive degli ospedali da Nord a Sud ha indotto il Viminale, mediante il Capo di gabinetto Frattasi a emettere una circolare rivolta ai Prefetti per evitare, specie nel fine settimana, gli assembramenti, alle luce delle immagini dell’ultimo week end con centinaia di persone in strada, con una serie di iniziative da concordare con i sindaci sulla base degli strumenti previsti dall’ultimo Dpcm ,che consente la chiusura di strade e piazze, invitando a convocare d’urgenza i Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per programmare gli interventi.
Non solo emergenza sanitaria, però. Al centro della dialettica tra Maggioranza e Opposizioni, in queste ore, il Dl Ristori bis, firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella e pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dunque legge.
Il provvedimento del valore di 2,56 miliardi nel 2020, la metà dei quali a fondo perduto, e di 1 miliardo nel 2021, stanzia anche un fondo presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze di 340 milioni nel 2020 e di 70 milioni nel 2021 per aiutare ulteriori attività ,se ci saranno ulteriori restrizioni alle attività commerciali. Prevista, inoltre, la possibilità di individuare, con decreti del Ministro dello Sviluppo di concerto con l’Economia, ulteriori codici ATECO riferiti a settori economici aventi diritto al contributo, in quanto gravemente colpiti dalla crisi e nel limite di spesa di 50 milioni per il 2020.
Centotrenta, le categorie, divise in due gruppi di codici Ateco , a cui sono stati estesi gli indennizzi, destinati in parte ad attività e imprese costrette alla chiusura sul territorio nazionale e in parte a quelle costrette alla stretta nelle aree rosse, soggette al lockdown.
Tra le 73 categorie costrette alla stretta a livello nazionale: compresi anche i taxi, gli autobus turistici,i centri commerciali e le scuole di Danza, e tra quelle in area Rossa costrette al lockdown, oltre a bar e ristoranti, le attività merceologiche,negozi e servizi. Esclusi, invece, i professionisti, alcuni autonomi, gli specialisti del Marketing e i fornitori di attività, per i quali però si prevedono indennizzi a livello della filiera.
Stabilita poi anche una sospensione del pagamento delle tasse, Iva e ritenute in scadenza a metà novembre anche per alberghi, agenzie di viaggio e tour operator presenti nelle zone rosse ,sebbene non obbligati a chiudere.
Sul tavolo, però, resta il nodo coperture, ovvero come reperire il miliardo in più previsto per il 2021, causa dell’aumento di deficit, ora a 10,8% del Pil,secondo quanto riportato dalla relazione tecnica che accompagna il Decreto, e causa del rallentamento nell’iter di stesura della Legge di Bilancio, che, dopo le indiscrezioni di stampa circolate su uno slittamento dell’approdo in Parlamento, smentite dal Viceministro all’Economia Misiani e dal Ministro dei Rapporti con il Parlamento D’Incà, dovrebbe approdare in settimana in Consiglio dei Ministri, con una dote di 110 miliardi di euro. Da ciò, appare sempre più probabile il ricorso da parte del Governo a un nuovo scostamento di Bilancio.
A Bruxelles, intanto, nel giorno in cui la Corte dei Conti UE ha reso noto come l’Italia si collochi al penultimo posto in Europa per l’utilizzo di fondi strutturali, trovato l’accordo sul bilancio settennale dell’Unione (2021-2027) tra Parlamento e Consiglio Europeo, e dunque sul Recovery Fund, legato ad esso e pilastro del Piano Next Generation Eu. Ad annunciare con un tweet la notizia dell’intesa raggiunta, il Commissario agli Affari Economici Gentiloni: “Fumata bianca per Recovery e Bilancio”, commentando il post di Sebastian Fischer, portavoce della presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione europea, che ha scritto: “Un accordo per l’Europa: i negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo raggiungono un accordo politico sul budget europeo e pacchetto del Recovery. Ora è necessario dare l’approvazione finale dal Parlamento e dal Consiglio Europeo”.
Quindi, la Presidenza tedesca del Consiglio Europeo, insediatasi il 1°luglio, ha fatto sapere in una nota: “L’accordo è stato raggiunto a seguito di intense consultazioni con il Parlamento e la Commissione in corso dalla fine di agosto. Completato il pacchetto finanziario globale di 1.824,3 miliardi di euro negoziato dai leader dell’UE a luglio, che combina il prossimo quadro finanziario pluriennale ,1.074,3 miliardi di euro , e uno strumento di recupero temporaneo da 750 miliardi di euro, Next Generation Eu. La partita negoziale che include il Recovery Fund si è aperta tra le due istituzioni dopo il summit di luglio e si è dilungata per via delle forti distanze sui tagli ai programmi come Erasmus, Horizon e Fondo per la difesa , decise dai leader nella lunga riunione estiva. Gli eurodeputati e la presidenza tedesca del Consiglio UE hanno concordato un rafforzamento mirato da 15 miliardi di euro dei programmi ‘bandiera’ UE tra cui Horizon Europe, EU4Health ed Erasmus. Le risorse arrivano da finanziamenti aggiuntivi per 12,5 miliardi di euro e riallocazioni per 2,5 miliardi di euro. Le due istituzioni hanno anche concordato maggiore flessibilità di bilancio per consentire all’UE di rispondere alle esigenze impreviste. L’accordo sarà ora sottoposto agli Stati membri per l’approvazione insieme agli altri elementi del prossimo quadro finanziario pluriennale e del Recovery Fund. Se il processo di approvazione definitiva del Recovery fund terminerà in tempo entro il 2020, nella tarda primavera del prossimo anno ci sarà la prima erogazione dei fondi e per Paesi come l’Italia si tratta di cifre importanti, cioè il 10% di un volume che si avvicina ai 200 miliardi”.
Poi, il Commissario Gentiloni, esortando l’Italia a “porsi obiettivi realistici”, ha reso noto che sull’anticipo dei fondi il Parlamento Europeo ha fatto un’altra proposta, aumentandolo al 20%, quindi la cifra finale, ancora da definire.
Soddisfatta la Maggioranza, con il ministro per gli Affari Europei Amendola che, su Twitter, ha commentato: “L’accordo tra Consiglio Ue, Commissione e Parlamento sul Bilancio 2021-2027 è un’ottima notizia. Perché definisce il quadro generale in cui l’Europa si muoverà nei prossimi anni e rafforza la cornice economica del Next Generation Eu. Siamo sulla buona strada”, mentre tra le forze di Governo si è nuovamente aperto il dibattito sul Mes, (Meccanismo di Stabilità Europeo), la linea di credito vantaggiosa in rapporto al Pil, messa in campo dalla UE, per le spese sanitarie dirette e indirette dei Paesi più colpiti dalla crisi scaturita dalla pandemia, con l’esortazione di Italia Viva ad accedere al fondo,riecheggiata dal PD, e la contrarietà all’uso ribadito dal M5S.
Divisioni sul tema anche tra le Opposizioni di Centrodestra (Forza Italia a favore, Fratelli d’Italia e Lega contrarie), compatte invece nelle dure critiche al Dl Ristori bis, ritenuto insufficiente e non rivolto a tutte le categorie e nel chiedere un taglio delle tasse (vedasi la proposta economica del Carroccio in merito all’Iva).
Tutto ciò, mentre l’Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso i dati sulla produzione industriale, che a settembre, dopo quattro mesi di recupero, ha registrato un calo del 5,6% rispetto ad agosto e del 5,1%, rispetto al 2019, mantenendo comunque un forte segno positivo nel trimestre iniziato a luglio, rispetto al precedente trimestre caratterizzato dal locdown. Il calo, ha riguardato tutti i settori, ma in particolare: tessile ,abbigliamento , accessori e pellame.
Dalla Banca Centrale Europea, invece, si è sottolineato nel Bollettino mensile come l’ incertezza sugli effetti della pandemia danneggi la prospettiva di crescita per i Paesi UE.
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