-Il Premier Conte in collegamento con l’Assemblea CNA: “Non possiamo abbassare la guardia nei confronti del virus. Proteggere la salute per proteggere l’economia”. Il presidente della Repubblica Mattarella: “No alle disuguaglianze sociali. Serve leale collaborazione tra le istituzioni”. Nel primo pomeriggio, serie di riunioni e vertici politici, con i tecnici, con le Regioni e gli enti locali per discutere del nuovo Dpcm, con misure più restrittive per contenere la seconda ondata della pandemia, che potrebbe essere varato domani ed avere validità fino al 24 novembre. Al vaglio, l’ipotesi di un coprifuoco nazionale a partire dalle 21:00 e la chiusura di alcune attività come palestre, piscine, centri estetici , sale teatrali, cinema, sale giochi e chiusura anticipata dei bar e dei ristoranti alle 18:00 e serrata nel fine settimana e didattica a distanza in molte scuole Superiori. Possibile, anche una limitazione degli spostamenti tra le Regioni. Gli amministratori locali in pressing per misure uniformi: “No a un lockdown nazionale”. Campania, marcia indietro del Presidente De Luca sulla chiusura della Regione per l’impossibilità di assicurare ristori alle attività costrette alla chiusura momentanea .
-L’agenzia Standard&Poor’s conferma il rating BBB per l’Italia e rivede le previsioni per il merito di credito da negativa a stabile. Gualtieri(Mef): “Conferma della validità delle politiche dell’Italia e delle scelte della UE. L’allarme di Confesercenti, rispetto al coprifuoco in vigore in varie Regioni e all’ipotesi di un nuovo lockdown: “a rischio chiusura, 110 mila attività”.
di Federica Marengo sabato 24 ottobre 2020
“Se non proteggiamo la salute, non possiamo proteggere l’economia. I mesi passati hanno costituito una prova difficile, per la comunità e per l’economia. A causa del ritmo del contagio, anche questi giorni e le prossime settimane si preannunciano complesse, non potremo abbassare la guardia, perché se non proteggiamo la salute dei cittadini non proteggiamo l’economia”, ha dichiarato il Premier Conte, nel suo intervento, in videoconferenza all’Assemblea annuale della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa), assicurando alla platea una velocizzazione nell’erogazione degli aiuti alle attività e alle imprese che maggiormente hanno subito e subiranno le ripercussioni dell’emergenza sanitaria: “Il cantiere della nuova Italia è aperto e per questo avremo bisogno dell’aiuto e della collaborazione vostra e di tutti gli italiani. Siamo consapevoli del fatto che non tutte le misure adottate hanno agito con la tempestività necessaria e che le amministrazioni pubbliche nel loro complesso possono senz’altro migliorare le loro performance, in particolare nella capacità di aiutare rapidamente e concretamente le imprese creando un contesto favorevole agli investimenti. Stiamo definendo modalità quanto più efficaci e rapide per offrire ristoro agli operatori economici in difficoltà”.
Infine, l’appello ai piccoli imprenditori e agli artigiani: “Uniamo le forze nel segno della reciproca fiducia per cambiare l’Italia, per non lasciare indietro nessuno, le porte del Governo rimarranno sempre aperte”.
Un messaggio, quello del Presidente del Consiglio, che a più riprese ha ribadito l’intenzione di non attuare un nuovo lokdown generalizzato, seguito dall’intervento, tra gli altri dei Ministri De Micheli (Infrastrutture e Trasporti) e Patuanelli (Sviluppo Economico), la prima, che ha ribadito il No del Governo a una chiusura a livello nazionale, spiegando: “Per farcela, è necessario tenere insieme il più possibile le indicazioni comportamentali suggerite dalla scienza e un forte appello alla loro applicazione quotidiana: la responsabilità individuale diventa responsabilità collettiva. Soltanto se saremo in grado di garantirci il rispetto delle regole, saremo in grado di garantire la continuità produttiva. Le Regioni hanno già utilizzato 120 milioni, dei 300 a disposizione, per aumentare di 1.780 unità il numero dei bus e rispondere così all’aumento di fabbisogno del trasporto pubblico locale su gomma nei due orari di picco, la mattina e il pomeriggio con l’uscita delle scuole”, e il secondo, che ha annunciato l’intenzione del Governo di prorogare anche nei prossimi anni , grazie alle risorse UE del Recovery Fund, misure a favore delle imprese quali: il Superbonus al 110% e Industria 4.0.
Tuttavia, un monito a evitare l’accrescimento delle diseguaglianze sociali e alla leale collaborazione tra le istituzioni, è stato rivolto dal Presidente della Repubblica Mattarella, tramite messaggio, alla stessa Assemblea CNA e al Presidente dell’Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani, Marco Bussone ,in occasione del congresso e dell’assemblea dell’Uncem.
Il Capo dello Stato, evidenziando come questo sia “un periodo di straordinaria difficoltà che va affrontato con il necessario sostegno da parte delle Autorità Pubbliche”, e confidando nelle risorse in arrivo dalla UE , anche per garantire il futuro dei giovani , ha scritto: “La battaglia che stiamo conducendo, tutti insieme, per contrastare la pandemia e per assicurare il massimo possibile di protezione ai nostri concittadini, in particolare ai più fragili, ci obbliga a riunioni a distanza. Proprio la responsabilità comune nel difendere il bene primario della vita, contenendo il contagio e affrontandone le conseguenze, sanitarie, sociali, economiche, ci fa comprendere ancor meglio l’importanza di una leale e fattiva collaborazione tra le Istituzioni della Repubblica. Le autonomie ai vari livelli sono irrinunciabili perché espressive del valore di libertà proprio alle comunità con profonde radici. Tutte le articolazioni dell’ordinamento democratico, per servire il benessere della società e lo sviluppo dei territori, sanno di dover operare sempre con spirito di unità e di coesione, consapevoli dei tanti interessi comuni. Anche guardando al di là dell’emergenza ogni progetto di ripartenza e di crescita sostenibile passa inevitabilmente per la capacità di ogni istituzione di innovare e di intraprendere percorsi virtuosi e, al tempo stesso, per la capacità del sistema di offrire opportunità a chi oggi ne ha meno, di intervenire sugli squilibri ambientali e le sperequazioni territoriali. Contrastare marginalità e isolamenti, che rischiano di impoverire il nostro patrimonio civile e lasciare nell’abbandono parti preziose di territorio, è compito della Repubblica, nel suo insieme. Nuove infrastrutture e reti di connessione sono oggi disponibili per poter ridurre le difficoltà causate da distanze fisiche e dare ai giovani un futuro dignitoso anche in comunità più remote dove sono cresciuti o hanno scelto di vivere”.
Poi, nella tarda mattinata, vertice del Premier Conte a Palazzo Chigi con i capidelegazione di Maggioranza per discutere del nuovo Dpcm contenente misure più restrittive per limitare la seconda ondata della pandemia, seguita nel pomeriggio dalle riunioni del Ministro della Salute Speranza con il Comitato Tecnico Scientifico e del ministro per gli Affari Regionali Boccia con gli enti locali, lo stesso Speranza e il Commissario Straordinario all’emergenza Arcuri. Previsto poi, per la serata, un altro vertice di Maggioranza allargato alle Opposizioni e una Conferenza Stato-Regioni.
Sul tavolo, tra le possibili misure: il coprifuoco nazionale dopo le 21:00, la chiusura anticipata di bar e ristoranti alle 18:00,ma consentito delivery e asporto fino alle 2:00 e la chiusura nel fine settimana , lo stop anche a palestre, piscine, centri estetici ,sale teatrali e cinematografiche, e ai concorsi pubblici e privati e didattica a distanza in gran parte delle scuole Superiori al 75%, che potrebbero entrare in vigore da lunedì, previa firma del Dpcm da parte del Premier nella giornata di domani, e fino al 24 novembre. Possibile, anche una limitazione negli spostamenti ,previa unanimità dei Presidenti di Regione. Allo studio, poi, anche un Decreto,da varare nella prossima settimana, per stanziare risorse volte a ristorare le attività soggette alle restrizioni introdotte dal provvedimento.
Un accelerazione, quella impressa dal Governo, non solo a causa dell’impennarsi della curva dei contagi (indice Rt,all’1,5), con conseguente pressione sugli ospedali e i presidi sanitari, ma anche per via delle numerose ordinanze emanate dalle Regioni (Lombardia, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Calabria) nei giorni scorsi, che , procedendo in ordine sparso, determinate a scongiurare un lockdown generale, hanno introdotto il coprifuoco notturno, con relativa chiusura di bar e ristoranti , la didattica a distanza parziale o totale per le scuole Superiori, e la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana e che , chiedono , tramite, il Presidente della Conferenza e Presidente dell’Emilia Romagna, Bonaccini, una regia nazionale e l’uniformità delle misure su tutto il territorio.
Unica posizione non allineata ,e a favore rispetto all’eventualità di un lockdown nazionale, la Campania, il cui Presidente De Luca, nella giornata di ieri, oltre a chiedere un provvedimento del Governo in tal senso , ha annunciato la firma di un’ordinanza che dispone per la sua Regione la chiusura, eccetto che per le industrie, i settori agricolo, agro-alimentari ed edilizio, e lo stop alla mobilità, salvo fare marcia indietro nelle ultime ore,per via dell’impossibilità di assicurare ristori alle attività obbligate allo stop.
Già nella serata di ieri, infatti ,l’annuncio del Presidente De Luca aveva indotto alla protesta i commercianti, che si erano radunati per una manifestazione pacifica sotto la sede della Regione, bruscamente interrotta da tafferugli ed esplosioni di guerriglia urbana , presumibilmente preordinati, e ad opera di frange criminali.
Violenze, queste ultime, condannate trasversalmente da Maggioranza e Opposizioni, dalmPresidente De Luca, che ha chiesto al Governo un piano per il sostegno economico e per la legalità e ha sostenuto la necessità di rendere l’area metropolitana di Napoli “zona rossa”, e dal sindaco di Napoli De Magistris e per arginare le quali, nel pomeriggio di oggi, si è tenuto un Comitato Pubblico di Ordine e Sicurezza, presieduto dalla Ministra dell’Interno Lamorgese.
A sostegno della linea decisa dal Governo di un’ulteriore stretta per evitare un lockdown generalizzato, le forze di Maggioranza , Pd e M5S, con il distinguo di Italia Viva, contraria alle ulteriori restrizioni per le attività economiche. Critiche ,invece, le Opposizioni di Centrodestra, che hanno lamentato lo scarso coinvolgimento nelle decisioni da parte dell’Esecutivo e i ritardi nell’organizzazione e nella gestione della seconda ondata della pandemia.
Allarmati, dall’ipotesi di una nuova chiusura disposta per tutto il territorio nazionale, le associazioni di categoria dei commercianti, con Confesercenti che ha previsto per il 2020, la riduzione di circa 5,8 miliardi di euro dei consumi delle famiglie e la chiusura di altre 20 mila attività, portando così da 90 a 110 mila le cessazioni di impresa.
Secondo l’associazione ,l’ipotesi di chiusure per la prima settimana di novembre, porterebbe ad una riduzione totale dei consumi delle famiglie a 95,8 miliardi di euro, anche con il ritorno alla normalità in occasione delle festività natalizie. Inoltre, nel caso si dovesse tornare a due ulteriori mesi di lockdown, si verificherebbe una caduta immediata della spesa di 40 miliardi.
Da qui, la richiesta da parte della Presidente Nazionale De Luise di sostegni immediati, di accesso al credito e misure per fronteggiare i costi fissi per le attività colpite dalle restrizioni, in particolare per le imprese dei centri storici, o quelli per le attività di ristorazione e dei settori ricreativi e dell’intrattenimento, così come di una nuova normativa urgente sugli affitti con agevolazioni per i proprietari che riducono o sospendono l’affitto e del blocco delle procedure di fallimento.
Buone notizie, invece, da Standard&Poor’s, che ha deciso di lasciare invariato a BBB il rating dell’Italia, rivedendo il giudizio sul merito di credito da negativo a stabile. L’agenzia statunitense, ha infatti rilevato in una nota : “Nonostante le incertezze macroeconomiche, le misure economiche intraprese per contrastare la crisi dall’Italia, dalla Bce e dall’Unione Europea, offrono alle autorità italiane un’opportunità per riavviare la crescita economica e per invertire il deterioramento dei risultati di bilancio”.
Soddisfatto, il ministro dell’Economia Gualtieri, malgrado, vista la seconda ondata di contagi, la sempre più probabile gelata sul Pil per il 4° trimestre ( potrebbe chiudere con un -10%).
Il titolare del Tesoro ha infatti commentato così la previsione dell’agenzia : “La decisione di alzare l’outlook dell’Italia assunta da Standard & Poor’s conferma la solidità delle misure eccezionali adottate dal Governo nonché l’importanza del vero e proprio cambio di paradigma avvenuto nell’Unione Europea per contrastare l’emergenza Covid. È la conferma che le politiche economiche adottate dall’Italia dall’inizio della pandemia e la coerente linea di politica monetaria e di bilancio perseguita a livello europeo sono riconosciute valide e considerate una garanzia di stabilità e premessa di futura crescita.
Allo stesso tempo ,l’agenzia di rating ha valutato con favore la decisione di utilizzare a pieno gli strumenti messi a disposizione dal programma Next Generation EU, al quale l’Italia ha dato un contributo sostanziale sin dalla sua ideazione. Nel momento ancora difficile che l’Italia e l’Europa hanno davanti ,questa valutazione vale come incoraggiamento a continuare su una linea che allo stesso tempo tutela la nostra economia e le garantisce prospettive importanti di rilancio”.
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