-Fase 3, via libera a partire da oggi agli spostamenti tra le Regioni e all’apertura delle frontiere ai Paesi dell’area Schengen. Controlli e prevenzione sanitaria rafforzati dai Presidenti di varie Regioni. Il ministro della Salute Speranza: “Prudenza e cautela, il virus è ancora molto pericoloso”. Chiusura dei confini agli italiani da parte dell’Austria. Dura reazione della Farnesina e di Bruxelles.
– Discorso e conferenza stampa del Premier Conte per annunciare la Fase3 e il piano di riforme (Recovery Plan) per la ripresa e il rilancio del Paese: nuovo patto con le parti sociali e con le Opposizioni .
-Istat, ad aprile, per via del Covid19 e del conseguente lockdown, crollo dell’occupazione e boom di inattivi.
di Federica Marengo mercoledì 3 giugno 2020
Dalla mezzanotte di oggi, stop al limite degli spostamenti tra le Regioni e alla chiusura delle frontiere con i Paesi dell’area Schengen. Riprende, dunque, dopo il blocco disposto dal Decreto della Presidenza del Consiglio del 10 marzo scorso, la libera circolazione (senza bisogno di autocertificazioni) delle persone sul territorio italiano sia per chi provenga dall’interno del Paese che dall’Europa.
Ok, dunque del Comitato Tecnico-Scientifico, visti gli ultimi dati epidemiologici che hanno attestato il contenimento dell’epidemia.
“Da domani si torna con la mobilità tra le Regioni, oggi sembra una conquista se si pensa alle condizioni di qualche mese fa”, ha dichiarato ieri, il ministro per gli Affari Regionali Boccia, “ce l’abbiamo fatta con il sacrificio di tutti, ricordando che lo dobbiamo fare sapendo che il virus convive con noi e senza dimenticare i 33mila italiani che non ci sono più e gli operatori sanitari che hanno lavorato in modo incredibile. La circolazione sarà libera e senza condizioni, ma poi è giusto che ogni Presidente di Regione rafforzi i propri sistemi di controllo e di prevenzione sanitaria”.
A tal proposito, dopo il No del Governo alla proposta del passaporto sanitario per i turisti o per chi rientri in Sardegna, il Presidente Solinas ha emesso un’ordinanza che stabilisce la compilazione di un modulo-questionario da parte del turista sul suo stato di salute e sui suoi spostamenti.
Limitazioni, anche per il Lazio, dove il Presidente Zingaretti ha deciso controlli e misurazione della temperatura corporea dei passeggeri di aerei, treni e navi , non consentendo l’ingresso nella Regione né gli spostamenti interni al territorio per le persone con febbre oltre i 37,5 gradi o per coloro che siano stati sottoposti a sorveglianza sanitaria in isolamento fiduciario.
Controlli rafforzati, anche in Campania, Puglia e in Toscana, presso stazioni ferroviarie e marittime, presso gli aeroporti e i caselli autostradali. Ciò, anche alla luce dell’aggiornamento delle linee guida elaborate dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Tra le novità, previste: la misurazione obbligatoria della temperatura nelle stazioni dell’Alta Velocità ferroviaria per tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza e la conseguente realizzazione di ingressi dedicati ai passeggeri dei treni di AV e degli Intercity. In caso di temperatura corporea superiore a 37,5°C non sarà consentito l’accesso a bordo del treno. Quanto ai servizi di ristorazione a bordo, che erano stati sospesi verranno ripristinati per i treni a media e lunga percorrenza con modalità semplificate per evitare il transito dei passeggeri in direzione del vagone bar. In particolare il servizio sarà assicurato con la consegna al posto di alimenti e bevande in confezione sigillata e monodose, da parte di personale dotato di mascherina e guanti.
Tuttavia, restano in vigore le misure di sicurezza sanitaria, quali: l’uso della mascherina, il distanziamento fisico e il divieto di assembramento, perché , come ha ribadito stamane il ministro della Salute , Speranza : “La battaglia non è ancora vinta. Serve prudenza. Il virus è ancora molto pericoloso. Non è ancora finita, il virus circola, ma grazie alle cose che abbiamo fatto in queste settimane, grazie ai comportamenti degli italiani e alle misure del Governo e delle Regioni abbiamo un quadro epidemiologico sicuramente migliore. Cautela e massima attenzione. Bisogna procedere con prudenza e le regole che abbiamo imparato in queste settimane dobbiamo continuare a seguirle ,perché sono la chiave per la battaglia contro il Covid. Il virus è ancora molto pericoloso. Noi abbiamo fatto scelte drastiche e gli uomini e le donne di questo Paese hanno fatto sacrifici enormi. È stato fatto un pezzo di strada importante, ma la battaglia ancora non è vinta. Dobbiamo continuare a lavorare sulla prudenza fino a quando non ci sarà la scoperta di un vaccino che ci consentirà, finalmente,di vincere questa battaglia. Fino ad allora avremo bisogno della massima attenzione e cautela”.
Un’apertura, quella ai Paesi dell’area Schenghen che, però, in alcuni casi, non è stata ricambiata, l’Austria infatti, che proprio oggi ha riaperto in anticipo, rispetto alla data prevista del 15 giugno, i confini ai Paesi vicini, tramite il ministro degli Esteri, Alexander Schallenberg, ha annunciato il perdurare della chiusura nei confronti dell’Italia per via del numero di contagi ancora alto, pur non escludendo la possibilità di estendere il via libera anche al Belpaese dalla metà giugno, quando tutti i Paesi UE dovrebbero riaprire i confini interni.
Dura, la reazione del ministro degli Esteri Di Maio, che ha così commentato la notizia: “Gli individualismi violano lo spirito comunitario e danneggiano l’Europa e il mercato unico”, sebbene fonti della Farnesina abbiano fatto sapere di un contatto telefonico di chiarimento con il ministro degli Esteri austriaco.
Richiamo all’Austria, poi anche da Bruxelles, con la portavoce della Commissione UE che, invitando a non discriminare sulla base della nazionalità, ha affermato: “Dobbiamo fare in modo che le Regioni in una situazione epidemiologica simile traggano vantaggio dallo stesso trattamento. Sulle limitazione di movimento all’interno delle frontiere UE continuano discussioni intense, sono previsti diversi incontri in questa settimana per decidere i prossimi passi. Auspicabilmente i Paesi avranno modo di discutere della cosa in modo approfondito e si potranno compiere i prossimi passi. Per la Commissione è necessario che ci sia un approccio coordinato”.
Nel tardo pomeriggio di oggi, poi,discorso e conferenza stampa del Premier Conte, dal cortile di Palazzo Chigi, non solo per ribadire le principali regole di convivenza con il virus (numeri incoraggianti, ma bisogna continuare a fare attenzione, pena la compromissione degli sforzi fatti), a meno di ventiquattro ore dall’inizio della Fase3 , iniziata oggi, con la riapertura dei confini interni e delle frontiere, ma anche per annunciare la convocazione di “stati generali dell’economia” per realizzare insieme, il collaborazione, con le parti sociali (sindacati, rappresentanti di imprese e di categoria), “singole menti brillanti” e con le Opposizioni ,le riforme per la ricostruzione e il rilancio del Paese, già delineate con il contributo del Comitato Soci-economico guidato da Vittorio Colao e anticipate in parte con i contenuti del Recovery Plan, legato agli aiuti, parte in sovvenzioni e parte in prestiti, del Recovery Fund da 172 miliardi proposto dalla Commissione UE, che , previa approvazione e modifiche in sede di negoziato(le trattative prenderanno il via nel prossimo Consiglio Europeo del 19 giugno), dovrebbero arrivare all’inizio del 2021, salvo l’introduzione di strumenti per anticipare l’erogazione, che il Governo ha fatto sapere di voler chiedere.
Al centro delle riforme : la semplificazione e la sburocratizzazione di Fisco( incentivo ai pagamenti elettronici e riduzione della pressione fiscale in direzione: “pagare meno,pagare tutti”) e Appalti , lo snellimento dei processi soprattutto nell’ambito amministrativo e civile, gli investimenti pubblici e privati specie nelle reti ferroviarie (completamento dell’Alta Velocità, Ponte sullo Stretto di Messina) telematiche (banda larga) e idriche, il sostegno alle imprese (con il rafforzamento di Impresa4.0), alla Scuola (domani, tavolo allargato, con enti locali, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Protezione Civile, Comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute e sindacati, associazioni studentesche, dei genitori, delle scuole paritarie e della Federazione italiana per il superamento dell’handicap,presieduto dal Premier per definire il piano relativo al rientro a scuola degli studenti a settembre), all’Università e alla Ricerca, il potenziamento del sistema sanitario, il green new Deal, con la transizione energetica e la sostenibilità ambientale, e la digitalizzazione del Paese.
E proprio per quel che riguarda l’ambito sanitario, secondo indiscrezioni riportate dal Sole24Ore, il Presidente Conte avrebbe dato via libera al ministro della Salute Speranza per la preparazione di un piano che metta in sicurezza il sistema, mediante il potenziamento della rete ospedaliera e il rafforzamento dell’assistenza sul territorio (cure domiciliari in primis) per l’ammontare di 20 miliardi circa (10 miliardi a testa), che potrebbero essere finanziati dallo strumento del Meccanismo Europeo di Stabilità senza condizioni per le spese sanitarie, messo a disposizione dalla UE , cui il Governo potrebbe ricorrere, anche se l’ultima parola spetta al Parlamento. L’Esecutivo, inoltre, ha già reso noto di voler ricorrere agli altri strumenti messi a disposizione dall’Unione, quali: il piano Sure per la cassa integrazione (pari a 20 miliardi) e il piano della Banca Europea per gli investimenti, destinato alle piccole e medie imprese.
Una proposta di collaborazione, quella avanzata alle Opposizioni dal Presidente Conte che pare essere già stata sottoscritta dal segretario del Pd Zingaretti, e raccolta nel Centrodestra dal Presidente di Forza Italia, Berlusconi, che , stamane, in una lettera al Corriere della Sera, ha dichiarato: “Serve un grande scatto, come quello che consentì all’Italia di risollevarsi nel Dopoguerra. Oggi come allora questa assunzione di responsabilità, in un dialogo costruttivo, riguarda tutte le forze vive del Paese. Il Paese deve essere unito, mettere insieme le migliori energie per sedersi intorno a un tavolo e costruire un progetto comune che guardi al futuro, alla rinascita. Noi ci siamo, come sempre quando è in gioco l’interesse nazionale. Sono lieto che anche il segretario del Partito Democratico si sia detto disponibile a questo sforzo comune. Uno sforzo che non ha nulla a che fare con le maggioranze di governo, con gli schieramenti, con le alleanze politiche. Noi siamo e rimarremo orgogliosamente all’opposizione di un governo con il quale siamo incompatibili e che non smettiamo di considerare inadeguato. L’intera classe dirigente del Paese, il mondo dell’impresa,delle banche, dell’università, della cultura, oggi dovrebbe sentirsi partecipe di uno sforzo solidale. Si tratta di scrivere un grande piano per la ricostruzione utilizzando al meglio le risorse che l’Europa ci permette di utilizzare, la politica ,Maggioranza e Opposizione ,deve accompagnare e sostenere questo sforzo corale. Per farlo, c’è bisogno che ognuno faccia la sua parte,rinunciando alle tattiche, alla ricerca del consenso immediato,alle polemiche utili solo a motivare le opposte tifoserie. I rischi per la tenuta sociale e civile del Paese sono molto alti. Proprio per questo occorre un supplemento di responsabilità ma anche di iniziativa di coraggio riformatore, di qualità nel Governo della cosa pubblica. Non possiamo lasciar soli gli italiani”.
Un intento di coesione, che, però, si è già scontrato con le critiche mosse dalla Maggioranza all’Opposizione di Centrodestra per la manifestazione svoltasi ieri , a Roma, in occasione della Festa della Repubblica, nel corso della quale , a detta di LeU, del Pd e dei 5Stelle , non saebbero state rispettate le misure di sicurezza, come l’utilizzo delle mascherine e il distanziamento fisico, e sarebbero stati rivolti al capo dello Stato da parte di alcuni manifestanti insulti pesanti,mentre il leader e fondatore di Italia Viva , Renzi, è tornato a chiedere a gran voce piano shock su investimenti e scuole e l’elezione diretta del Premier o del Presidente della Repubblica.
Dal canto suo, invece, il Centrodestra, (Forza Italia a parte, che ha scelto la linea della collaborazione “responsabile”), replica con il segretario della Lega Salvini, che propone il “modello Genova” per ripartire: burocrazia zero , rinvio delle scadenze fiscali, saldo e stralcio delle cartelle ed emissione di Btp dedicati agli italiani a condizioni vantaggiose, e con la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, che ha definito “surreale” la conferenza stampa del Premier , chiedendosi: “con che coraggio si fanno nuove promesse quando non sono ancora arrivate risorse promesse 2 mesi fa?”.
Intanto, l’Istituto Nazionale di Statistica, ha reso noti i dati relativi all’occupazione,che ad aprile , ovvero, in piena chiusura del Paese e blocco delle attività, ha registrato una diminuzione netta, rispetto a marzo, così come è stato rilevato un aumento notevole degli inattivi, ovvero di persone che non lavorano né studiano.
“La diminuzione dell’occupazione (-1,2% pari a -274mila unità) è generalizzata: coinvolge donne (-1,5%, pari a -143mila), uomini (-1,0%, pari a -131mila), dipendenti (-1,1% pari a -205mila), indipendenti (-1,3% pari a -69mila) e tutte le classi d’età, portando il tasso di occupazione al 57,9% (-0,7 punti percentuali), ha spiegato l’Istat, continuando: “Ad aprile, l’effetto dell’emergenza Covid19 sul mercato del lavoro appare decisamente più marcato rispetto a marzo: l’occupazione ha registrato una diminuzione di quasi 300 mila unità, che ha portato nei due mesi a un calo complessivo di 400 mila occupati e di un punto percentuale nel tasso di occupazione”.
Le persone in cerca di lavoro (-23,9% pari a -484mila unità), infatti, sono risultate maggiormente in calo tra le donne (-30,6%, pari a -305mila unità) rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179mila), con una diminuzione in tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione , invece, è sceso al 6,3% (-1,7 punti) e, tra i giovani, al 20,3% (-6,2 punti). Evidente e trasversale anche la crescita del numero di inattivi (+5,4%, pari a +746mila unità): +5% tra le donne (pari a +438mila unità) e +6% tra gli uomini (pari a +307mila).
Il tasso di inattività si è attestato al 38,1% (+2,0 punti), mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 6,3% (-1,7 punti) e, tra i giovani, al 20,3% (-6,2 punti).
Le persone in cerca di lavoro, (-23,9% pari a -484mila unità) sono diminuite maggiormente tra le donne (-30,6%, pari a -305mila unità) rispetto agli uomini (-17,4%, pari a -179mila), con una flessione in tutte le classi di età.
Infine, per l’Istituto, la diminuzione del tasso di disoccupazione è motivata dal blocco dei licenziamenti fino al 15 agosto, introdotto dal Decreto Cura Italia varato a marzo, e dalla chiusura delle imprese durante la fase di lockdown , fattori che hanno indotto persone inattive a non mettersi in cerca di un lavoro.
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