-Il Consiglio dei Ministri ha varato nella serata di ieri il Dl Rilancio, il maxi-provvedimento da 55 miliardi con misure economiche a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie: 25,6,i miliardi stanziati per i lavoratori, 16, per le imprese, 3miliardi e 250 milioni di euro per la Sanità, 4 per il Turismo, 50 milioni per il fondo Cultura, 1, 4 miliardi per l’Università e la Ricerca, 1miliardo e 150 milioni per l’Agricoltura. Tagliati ,4 miliardi di tasse, 3,5 miliardi ai Comuni. Il ministro dell’Economia Gualtieri: “Base per ripartire. Aiutiamo a reggere l’urto della crisi , ma anche a rimettersi in moto”. Stamane, ok della Camera con 241 voti a favore,166 contrari e 5 astenuti, al Dl Covid ,che fissa ,mediante legge, la durata dell’emergenza Coronavirus al 31 luglio e conferma la possibilità del Governo di ricorrere a Dpcm per imporre limitazioni ai cittadini, ma definite in modo stringente. Bagarre in Aula tra M5S, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
-Banca Centrale Europea, il bollettino economico: Pil dell’Eurozona,crisi senza precedenti. Contrazione nel I°trimestre (-3,8%), possibile crollo ,anche più grave, nel II° trimestre. Forte incertezza sui tempi e la portata della ripresa. Istat, Commercio estero: a marzo ,crollo import-export (-16,8%).
di Federica Marengo giovedì 14 maggio 2020
Dopo numerosi rinvii, il Dl Rilancio è stato finalmente varato dal Consiglio dei Ministri riunitosi nel pomeriggio di ieri. Il maxi-provvedimento da 55 miliardi (per la gran parte in deficit), articolato in 256 articoli per un totale di 464 pagine, contenente nuove misure economiche a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie , è stato poi illustrato dubito dopo in conferenza stampa dal Premier Conte, insieme con i ministri Gualtieri (Economia), Patuanelli (Sviluppo Economico), Speranza (Salute) e Bellanova (Politiche Agricole).
Stanziati per i lavoratori, 25,6 miliardi, per le imprese, 16 miliardi, per la Sanità, 3 miliardi e 250 milioni di euro, per il Turismo, 4 miliardi, per il Fondo Cultura, 50 milioni di euro, per l’Università e la Ricerca, 1,4 miliardi, per l’Agricoltura, 1 miliardo e 50 milioni di euro, per i Comuni, 3,5 miliardi di euro. Tagliati poi, 4 miliardi di tasse, come la rata di giugno dell’Irap, la tassa sulle attività produttive, per le imprese fino a 250 milioni di ricavi. Bloccati i licenziamenti per altri 5 mesi. Rinviate le scadenze fiscali. Velocizzate le procedure di pagamento della Cassa integrazione in deroga grazie a un accordo Governo-Regioni: primo assegno erogato dall’Inps e prorogata per altre 9 settimane, fino al 31 ottobre 2020, la Cassa integrazione, ma suddivisa in due tranche per evitare di esaurire il plafond a disposizione. Confermati e potenziati i bonus babysitter e i congedi parentali e per il comparto edilizio, l’ecobonus al 110%, che prevede l’aumento delle detrazioni per gli interventi che riguardano la facciata degli edifici, gli impianti di riscaldamento l’efficienza energetica e la riduzione del rischio sismici, con possibile abbinata con i lavori “minori”, limitatamente a tutti gli appartamenti in condominio, siano la casa principale in città o la seconda al mare, ma non le villette. Si possono portare in detrazione le spese dal 1° luglio a fine 2021.
“Scuola, Università, ricerca, sistema sanitario, mondo dello sport, turismo, settore edilizio. Un testo complesso di oltre 250 articoli con 55 articoli pari a due manovre di bilancio”, ha principiato il Premier Conte nel suo intervento, continuando: “Ci saranno 25,6 miliardi per la cassa integrazione in deroga e i bonus per gli autonomi, con i 600 euro che: questa volta arriveranno subito perché verranno erogate a chi ne ha già beneficiato. Ci riserviamo di integrare con un ristoro fino a 1000 euro. Ci sono commercianti che rischiano di chiudere, imprenditori nell’incertezza: il vostro grido di allarme non ci è sfuggito, per questo ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di questa sofferenza, ce l’abbiamo messa tutta. Ci sono misure cospicue per le imprese come gli aiuti a fondo perduto e gli sconti fiscali e un taglio di tasse per 4 miliardi. Inoltre, per le ristrutturazioni green non si spenderà un soldo. Orientiamo l’economia ad una pronta ripartenza. Ci sono 1,4 miliardi per Università e Ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori. È corposo, il pacchetto turismo con un tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti : infatti, chi avrà maturato 7 giorni di contributi nel 2019 avrà l’indennità di 600 euro per aprile e maggio. Stanziati anche 50 milioni per il fondo cultura. La parola passerà al Parlamento e spero che le forze di Maggioranza e di Opposizione possano migliorare il Decreto” .
Quindi, è stata la volta del ministro dell’Economia Gualtieri, che ha spiegato: “”E’ stato un lavoro intenso, ma oggi abbiamo approvato un Decreto significativo, direi imponente, sia per le risorse che mette in campo sia per gli indirizzi molto forti con cui sosteniamo famiglie, imprese, sistema sanitario. Gettiamo le basi per la ripartenza e la ripresa dell’economia, lo facciamo stanziando risorse molto consistenti. L’Agenzia delle Entrate, per una volta, sarà l’agenzia delle uscite, perché darà risorse alle imprese, le erogherà a giugno, grazie ai contributi a fondo perduto per le pmi previsti dal provvedimento. Sosteniamo un Paese che è fortemente in difficoltà, perché è di fronte a una crisi senza precedenti e lo facciamo però con l’occhio attento a tutti coloro che sono in difficoltà ,cercando di non dimenticare nessuno. Ma al tempo stesso, guardando al futuro. Mi piace che in questo provvedimento ci sia un sostegno al reddito (il reddito di emergenza) per coloro i quali non hanno un reddito per colpa del Coronavirus e allo stesso tempo ci sia il più grande finanziamento della storia all’Università e alla Ricerca. L’Italia ce la farà”.
A seguire, il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, che ha evidenziato: “Il Dl rilancio prevede indennizzi da 2mila euro fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare” e la ministra delle Politiche Agricole, Bellanova, che ha sottolineato: “1 miliardo e 150 milioni di euro sono i fondi stanziati per l’Agricoltura e la sua filiera”, soffermandosi poi sulla regolarizzazione di braccianti , colf e badanti immigrati e non , oggetto di contesa per giorni con gli alleati pentastellati: “Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili, i lavoratori sfruttati nelle campagne potranno accedere ad un permesso di lavoro, sono persone che riacquisteranno la loro dignità. Per molti è un punto accessorio, ma per me, per la mia storia è un punto fondamentale, da oggi possiamo dire che vince lo Stato perché è più forte del caporalato”.
E a proposito di tale regolarizzazione , nella bozza dell’articolo sull’emersione dei rapporti di lavoro, presente all’interno del Decreto, si legge una premessa: “Per “favorire l’emersione di rapporti di lavoro irregolari , i datori di lavoro italiani o quelli stranieri in possesso del titolo di soggiorno possono presentare istanza per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ,ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri. A tal fine, i cittadini stranieri devono essere stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici prima dell’8 marzo 2020”.
Poi, nell’articolo, si precisa: “I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno, possono richiedere un permesso di soggiorno temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, della durata di sei mesi dalla presentazione dell’istanza. Se nel termine della durata del permesso di soggiorno temporaneo, il cittadino straniero esibisce un contratto di lavoro subordinato ,ovvero la documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell’attività lavorativa, il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Le disposizioni si applicano per i lavoratori nel campo dell’agricoltura, le colf e le badanti. L’istanza di rilascio del permesso di soggiorno temporaneo deve essere presentata dal cittadino straniero al questore, dal 1° giugno al 15 luglio. All’atto della presentazione della richiesta verrà consegnata un’attestazione che consente all’interessato di soggiornare legittimamente nel territorio dello Stato fino ad eventuale comunicazione dell’Autorità di pubblica sicurezza, e di svolgere lavoro subordinato, nonché di presentare l’eventuale domanda di conversione del permesso di soggiorno temporaneo in permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Nell’istanza deve essere indicata la durata del contratto di lavoro e la retribuzione convenuta, non inferiore a quella prevista dal contratto collettivo di lavoro di riferimento stipulato dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Le istanze sono presentate previo pagamento di un contributo forfettario stabilito nella misura di 400 euro per ciascun lavoratore. E’ inoltre previsto il pagamento di un contributo forfettario per le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale. Costituisce causa di rigetto delle istanze ,limitatamente ai casi di conversione del permesso di soggiorno in motivi di lavoro, la mancata sottoscrizione, da parte del datore di lavoro, del contratto di soggiorno presso lo sportello unico per l’immigrazione, ovvero la successiva mancata assunzione del lavoratore straniero, salvo cause di forza maggiore non imputabili al datore medesimo. Le istanze verranno ritenute “inammissibil” ,in presenza della condanna del datore di lavoro negli ultimi cinque anni. Non sono in ogni caso sospesi i procedimenti penali nei confronti dei datori di lavoro per le seguenti ipotesi di reato: a) favoreggiamento dell’immigrazione clandestina verso l’Italia e dell’immigrazione clandestina dall’Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite, b) intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Nel caso di utilizzazione lavorativa irregolare ,sono raddoppiate le sanzioni previste dall’art. 603 bis codice penale. Non sono ammessi alle procedure coloro che hanno ricevuto un provvedimento di espulsione, chi risulta segnalato o condannato e chi è considerato una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato. Al fine di contrastare efficacemente i fenomeni di concentrazione dei cittadini stranieri, e per garantire il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie necessarie al fine di prevenire la diffusione del contagio da Covid-19, le Amministrazioni dello Stato competenti e le Regioni, anche mediante l’implementazione delle misure previste dal Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020-2022, adottano soluzioni e misure urgenti idonee a garantire la salubrità e la sicurezza delle condizioni alloggiative, nonché ulteriori interventi di contrasto del lavoro irregolare e del fenomeno del caporalato. E per consentire una più rapida definizione delle procedure, il Ministero dell’interno è autorizzato a utilizzare per un periodo non superiore a mesi sei, prorogabile per ulteriori sei mesi, tramite una o più agenzie di somministrazione di lavoro, prestazioni di lavoro a contratto a termine, nel limite massimo di 900 unità, da ripartire nelle sedi di servizio interessate nelle procedure di regolarizzazione”.
Inoltre, per far fronte alla domanda di lavoro nel settore dell’agricoltura, i percettori del Reddito di Cittadinanza , di Naspi , Dis-coll e ammortizzatori sociali potranno accettare una proposta di lavoro nel comparto senza perdere il diritto al beneficio.
In merito al comparto sanità, invece, 3 miliardi e 250 milioni verranno impiegati per incrementare i posti nei reparti di terapia intensiva,le assunzioni di medici e infermieri, gli incentivi allo stesso personale sanitario, il servizio sul territorio e quello domiciliare e le borse di studio per i medici specializzandi.
Quanto al capitolo Turismo, (tra i settori più colpiti dalla crisi scaturita dal Covid19), stanziati 4 miliardi di euro , che verranno impiegati in interventi per sostenere le imprese, quali : crediti di imposta per gli affitti; esenzione dell’Imu per gli alberghi, agriturismi, campeggi e le altre imprese ricettive; contributi a favore delle aziende con grandi perdite di fatturato; interventi a fondo perduto per agenzie di viaggio e tour operator; fondi per salvaguardare il brand italiano, rafforzamento delle indennità per i lavoratori stagionali e degli ammortizzatori sociali, contributi per la sanificazione e l’adeguamento delle strutture alle prescrizioni sanitarie, promozione turistica, che avrà fondi appositi, a partire dal bonus vacanze, del valore di 2,4 miliardi di euro, e semplificazioni come quella per i tavolini di bar e ristoranti all’aperto.
Altri 250 milioni di euro, poi, stanziati per la Cultura.
Per l’Istruzione ,invece, stanziati 331 milioni di euro per una serie di voci di spesa, quali: 1)acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica, per i servizi di lavanderia, di rimozione e smaltimento di rifiuti; acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché di ogni altro materiale, anche di consumo, in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid19; 2) interventi in favore della didattica, degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali; interventi utili a potenziare la didattica anche a distanza e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche computabili con la situazione emergenziale nonché a favorire l’inclusione scolastica e ad adottare le misure che contrastino la dispersione; 3) acquisto e messa a disposizione, in particolare degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, di dispositivi digitali individuali e della necessaria connettività di rete per la fruizione della didattica a distanza, nonché per favorire l’inclusione scolastica e adottare misure che contrastino la dispersione; acquisto e utilizzo di strumenti editoriali e didattici innovativi; adattamento degli spazi interni ed esterni e la loro dotazione allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza, inclusi interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione, nonché interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione dei laboratori didattici, delle palestre, di ambienti didattici innovativi, di sistemi di sorveglianza e dell’infrastruttura informatica. 4) L’assunzione di 16mila docenti in più,mediante concorso, per un totale di 32 mila ingressi nella Scuola.
In ultimo, annunciate dalla stessa Ministra De Micheli, anche le misure riguardanti il comparto dei Trasporti e delle Infrastrutture: “Il Decreto Rilancio prevede un fondo di 500 milioni per il trasporto pubblico locale. Riteniamo che il numero delle persone che non potranno prendere i mezzi pubblici sarà tale da provocare perdite nel settore. Abbiamo un pacchetto trasporti importante. Il Ministero è al lavoro, stiamo mettendo in campo idee e ascoltando il più possibile tutti. Tra le misure ,il bonus per l’acquisto di bici elettriche , monopattini o altri mezzi elettrici, del valore di 500 euro e fino a un massimo del 60% di sconto sulla spesa effettuata, con valenza anche retroattiva(ovvero su spesa già effettuata) e valido per coloro che abitano in Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti. Inoltre, abbiamo rifinanziato il fondo affitti per 140 milioni per sostenere l’accesso alla casa e dare una risposta importante all’esigenza abitativa. Abbiamo stanziato 20 milioni di euro in più per il fondo per l’autotrasporto su gomma per abbattere i pedaggi . Il fondo così ora ha risorse per 260 milioni di euro, che serviranno anche per gli investimenti per la sostituzione dei camion più inquinanti con mezzi più compatibili con l’ambiente . Infine, abbiamo mandato un piano di sicurezza per le riaperture delle Autoscuole al Comitato tecnico scientifico, oggi dovrebbe rispondere per poter dare una data precisa e dare le prescrizioni di sicurezza per poter svolgere le attività”.
Soddisfatto , il segretario del Pd, Zingaretti, che , su Twitter , ha scritto: “Ora è tempo di rimettere in moto l’Italia. Oggi il Governo mette in campo 55mld per imprese, lavoratori e famiglie, risorse senza precedenti. Ora due priorità: soldi in tasca e massima semplificazione. Gli italiani vogliono soluzioni”, riecheggiato dal Vicesegretario dem Orlando, per il quale non bisognerà avere un “approccio ideologico nei confronti del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità)”, qualora fosse necessario ricorrervi per fronteggiare le spese sanitarie.
Plauso, anche dal capo reggente del M5S , Crimi, che ha dichiarato: “La capacità di aver portato a solidità, una forte integrazione ed è in grado di andare avanti. Non occorre nessuna ‘fase 2’ per il Governo, se non intesa come immaginare le nuove misure e semplificazioni. In questo momento, con questa compagnia, stiamo lavorando bene ed è questo quello che conta. Cerchiamo di guardare al buonsenso e al bene dei cittadini. Collaboro col Pd senza nessun problema. Ci incontriamo e ci scontriamo, perché altrimenti non avremmo le nostre identità ma la cosa positiva è che alla fine riusciamo sempre a trovare la quadra. Questo Governo andrà avanti fino a fine legislatura”.
Frena, invece, Italia Viva, che, in attesa di esprimersi in Aula, al Senato , la prossima settimana, sulla mozione di sfiducia presentata dal Centrodestra nei confronti del Guardasigilli Bonafede per il caso del Pm antimafia Di Matteo e la mancata nomina di quest’ultimo al DAP e per le scarcerazioni di boss mafiosi durante la fase acuta dell’emergenza Covid19, ha rilanciato il piano shock per l’edilizia e le infrastrutture, alla cui attuazione, per i renziani ,è legata la sopravvivenza del Governo.
Critica l’Opposizione di Centrodestra, che compatta, si è detta scettica sull’erogazione tempestiva degli aiuti promessi agli italiani e su misure come la regolarizzazione di braccianti , colf e badanti immigrati irregolari e ha parlato di provvedimento arrivato in ritardo e privo di misure strutturali per la ripresa del Paese, assicurando battaglia in Aula per modificare il testo.
Stamane poi, via libera della Camera , con 241 voti a favore (espressi dalla Maggioranza), 166 contrari (espressi dall’Opposizione) e 5 astensioni, al Dl Covid, che fissa mediante legge il termine dell’emergenza Coronavirus al 31 luglio, determinando il ricorso allo stesso strumento, ovvero il decreto, per prolungarla. Inoltre , il testo conferma la possibilità del Governo di ricorrere al Decreto della Presidenza del Consiglio per imporre limitazioni ai cittadini, ma tali limitazioni saranno definite in modo stringente. Ora, il Decreto passa al Senato dove dovrà essere convertito in legge entro il 25 maggio. Tuttavia alla votazione si è arrivati dopo una bagarre in Aula tra M5S, LeU ,Forza Italia e Fratelli d’Italia, scaturita da una frase del pentastellato Currò sulla “cattiva gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Regione Lombardia”.
Brutte notizie, poi, sono giunte dalla Banca Centrale Europea, che ha reso noto il bollettino economico mensile, rilevando per il I° trimestre del 2020 una contrazione del Pil nell’Eurozona senza precedenti (-3,8%) e prospettando , visti i dati di aprile, un effetto ancor più grave per il II° trimestre.
“La crisi innescata dalla pandemia di Cornavirus ha messo l’area Euro di fronte a una contrazione economica che per entità e rapidità non ha precedenti in tempi di pace”, ha sottolineato l’istituto di Francoforte, “Le misure adottate per il contenimento della diffusione del Coronavirus hanno provocato un arresto di gran parte dell’attività economica in tutti Paesi dell’area dell’euro e su scala mondiale. Gli indicatori del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese segnano un drastico calo che suggerisce una netta contrazione della crescita economica e un forte deterioramento delle condizioni nel mercato del lavoro. Data l’elevata incertezza sulle dimensioni finali effettive delle ricadute economiche, gli scenari di crescita elaborati dagli esperti della BCE indicano che quest’anno il Pil dell’area dell’euro potrebbe far registrare una caduta tra il 5 e il 1%, su cui incideranno in modo decisivo la durata delle misure di contenimento e il buon esito delle politiche di attenuazione delle conseguenze economiche per imprese e lavoratori. Le previsioni della BCE si basano su uno scenario che veda una graduale rimozione delle misure di contenimento e una ripresa dell’attività economica, la cui rapidità e portata restano tuttavia fortemente incerte”.
Quindi, ha rassicurato: “Gli acquisti di debito con il programma per l’emergenza pandemica (Pepp) continueranno ad essere effettuati in maniera flessibile nel corso del tempo e finché il Consiglio direttivo non avrà ritenuto conclusa la fase critica legata al coronavirus. La BCE farà tutto ciò che è necessario nell’ambito del proprio mandato per sostenere tutti i cittadini dell’area dell’euro in questo momento di estrema difficoltà”.
Intanto, l’Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso i dati sull’import e sull’export dell’Italia, relativi al mese di marzo, nel quale , entrambe le voci hanno registrato un -16,8% , crollo dovuto al deciso calo delle vendite sia verso i mercati extra Ue (-18,5%) sia, in misura meno ampia, verso l’area UE (-15,2%).
Nel primo trimestre 2020, si è evidenziata ,rispetto al precedente, una diminuzione del 4,1% delle esportazioni e del 5,1% per le importazioni. Sempre nel mese di marzo 2020, la flessione rispetto al 2019 dell’export è stata pari a -13,5% ed è stata determinata dal forte calo delle vendite sia verso l’area extra UE (-14,7%) sia verso l’area UE (-12,2%).
Diminuite drasticamente anche le importazioni (-18,1%) su entrambi i mercati, in misura più marcata su quelli extra UE (-21,7%) rispetto all’area UE (-15,5%).
Tra i settori che hanno registrato una maggiore flessione tendenziale dell’export, si segnalano: macchinari e apparecchi non classificati in altre categorie (n.c.a) (-21,2%), autoveicoli (-40,7%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-32,2%) e altri mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-26,9%).
Aumentate, invece, su base annua, le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+32,5%) e di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+13,5%).
Su base annua, i Paesi che hanno contribuito in misura più ampia alla caduta dell’export sono stati: Francia (-18,3%), Regno Unito (-24,3%), Spagna (-19,8%), Svizzera (-18,9%), Germania (-7,2%) e Paesi OPEC (-24,3%).
Nel primo trimestre del 2020 la diminuzione tendenziale delle esportazioni (-1,9%) è stata causata dal calo delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (-9,3%), autoveicoli (-13,1%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-10,7%) e apparecchi elettrici (-8,3%).
A marzo 2020, il saldo commerciale è aumento di 1.106 milioni di euro (da +4.579 milioni a marzo 2019 a +5.685 milioni a marzo 2020). Al netto dei prodotti energetici ,il saldo è pari a +7.691 milioni di euro (era +7.905 milioni a marzo 2019).
Quanto ai prezzi dell’importazione, nel marzo 2020, questi ultimi sono diminuiti del 3,1% su febbraio 2020 e del 5,1% su base annua.
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