-Cronaca della Sessantacinquesima edizione del premio David di Donatello, dedicato al Cinema e ai film più visti del 2019 ,andata in onda ieri, su Rai Uno, in prima serata.
di Federica Marengo sabato 9 maggio 2020
“Il mondo del cinema sta subendo, in misura particolarmente pesante, le conseguenze della terribile epidemia che si è abbattuta improvvisamente sulla nostra esistenza, sconvolgendone usi, abitudini, progetti e realizzazioni. E, a ben vedere, tutte le professioni, le arti e i mestieri che si nutrono e vivono di vicinanza, di prossimità, di contatto diretto tra le persone e con il pubblico sono oggi quelli più penalizzati dall’emergenza”. Con queste parole, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha principiato il suo messaggio alla Presidente e Direttrice artistica dell’Accademia del Cinema, Piera Detassis, in occasione della 65esima edizione dei Premi David di Donatello, trasmessa ieri, in prima serata su Rai Uno, dopo lo slittamento del 3 aprile scorso dovuto all’emergenza sanitaria della pandemia da Covid19, che ha impedito e impedisce ancora da marzo lo svolgimento di manifestazioni ed eventi con presenza di pubblico, come la stessa cerimonia di presentazione delle candidature, organizzata ogni anno dal Quirinale alla vigilia della premiazione.
“Il cinema”,prosegue il Capo dello Stato, “come tanti grandi maestri italiani ci hanno insegnato, è l’arte del sogno. Un sogno che si realizza ogni volta, concretamente, con la collaborazione di tutta una filiera di professionalità: attori, registi, tecnici, sceneggiatori, pittori, scenografi, costumisti, musicisti e tanti altri,e che genera, a livello industriale, un notevole e importante indotto. Per ricostruire il nostro Paese dopo la drammatica epidemia sarà necessario recuperare ispirazioni e, quindi, tornare a sognare e a far sognare. E questo è il compito precipuo dell’arte, della creatività e degli artisti. Un compito alto, che la nostra Costituzione disegna all’art. 9, che affida alla Repubblica il compito di promuovere lo sviluppo della cultura e di tutelare il nostro patrimonio storico e artistico”.
Quindi, l’attestato di solidarietà e vicinanza rivolto a tutti i lavoratori del settore e l’auspicio di un ritorno, quanto mai repentino, alla normalità : “Oltre a rinnovare le congratulazioni e gli auguri per i vincitori di questa edizione così particolare dei David di Donatello, vorrei, alla luce di quanto ho appena scritto, esprimere sentimenti di vicinanza e di solidarietà per tutti i lavoratori dello spettacolo: cinema, teatro, musica, lirica, danza e alle loro famiglie che, in questo periodo, stanno compiendo sacrifici e affrontando pesanti difficoltà. Sottolineando, al contempo, la richiesta alle istituzioni di operare per salvaguardare, concretamente, lavoro e patrimonio artistico. L’augurio o, se vogliamo, il “sogno”, che vi affido con queste righe è che la imminente e complessa fase di rinascita economica, così come accadde dopo la guerra, con i capolavori del Neorealismo, sia accompagnata da una nuova esplosione di creatività, di cultura, di arte e di bellezza. Ne avvertiamo davvero il bisogno”.
Il comunicato del Presidente della Repubblica, letto dal conduttore , Carlo Conti, ad inizio della trasmissione, svoltasi negli studi De Paolis di Roma, vuoti, ma con l’ausilio di collegamenti da remoto, ha così aperto la serata, scandita dagli annunci delle candidature e dagli interventi dei candidati in diretta streaming dalle proprie abitazioni.
La prima vincitrice ad essere annunciata ,decretata come gli altri dai giurati dell’Accademia, è stata Valeria Golino, “miglior attrice non protagonista” per il film “5 è il numero perfetto” del regista Igort, seguita da : Luigi Lo Cascio, “miglior attore non protagonista” per “Il Traditore” di Marco Bellocchio, il quale ha ricordato del suo esordio con “I cento passi”, pellicola diretta dallo stesso regista, in cui interpretava il giornalista Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978, Jasmine Trinca, “migliore attrice protagonista” per “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek, Pierfrancesco Favino, “miglior attore protagonista” per “Il Traditore” di Bellocchio, che si è aggiudicato anche i premi per la “miglior sceneggiatura” , la “miglior regia” e il “miglior film”, Phaim Bhuiyan , miglior regista esordiente” per “Bangla”, Pietro Marcello e Maurizio Braucci, “miglior sceneggiatura non origianale” per “Martin Eden”, “Parasite” di Bong Joon-ho, “miglior film straniero”, Matteo Rovere e Andrea Paris per Groenlandia, Rai Cinema, Gapbusters, Roman Citizen, “miglior produttore” per “Il primo re”, “Selfie” di Agostino Ferrent, “miglior documentario”, “Inverno” di Giulio Mastromauro, miglior cortometraggio, “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Stefano Cipan , Premio David Giovani, e “Il primo Natale” di Salvo Ficarra e Valentino Picone , Premio David dello Spettatore.
A seguire, poi, una serie di premiazioni del comparto tecnico:Dimitri Capuani, “miglior scenografo” per “Pinocchio”, Dalia Colli, Mark Coulier (trucco prostetico) “miglior Truccatore”, sempre per “Pinocchio”, Daniele Ciprì , “migliore autore fotografia” per “Il primo re” , L’orchestra Di Piazza Vittorio, “miglior musicista” per “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, “Che vita meravigliosa” di Antonio Diodato, vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo,“miglior canzone originale” per “La dea fortuna” , Massimo Cantini Parrini, “miglior costumista” per “Pinocchio”, Francesco Pegoretti, “miglior acconciatore” per “Pinocchio”, Francesca Calvelli, “miglior montatore” per “Il Traditore” , Angelo Bonanni (Presa diretta), Davide D’Onofrio (Microfonista), Mirko Perri (Montaggio), Mauro Eusepi (Creazione suoni), Michele Mazzucco (Mix), “miglior Suono” per “Il primo re” e Theo Demiris, Rodolfo Migliari “migliori effetti visivi VFX” per “Pinocchio”.
Diversi, i “momenti speciali”, nel corso della serata, tra cui: il David alla carriera , assegnato all’attrice, quasi centenaria, Franca Valeri, che ha ricevuto la statuetta, equivalente italiano del Premio Oscar, a casa nei giorni scorsi e che, in un filmato con spezzoni di interviste d’epoca e più recenti, ha ricordato come la comicità, quando è fatta bene, possa anche commuovere, e il ricordo di Christian De Sica di Alberto Sordi (“Quando entrava in casa era una gioia. A differenza di molti comici non era per niente lugubre”), nell’anno del centenario della nascita dell’attore, emblema della commedia all’italiana.
In onda, dunque, ricordi , sogni, rievocazioni del passato, senza però mai perdere di vista il presente con la sua realtà dominata dall’emergenza ,ormai non più soltanto sanitaria,ma soprattutto economica, che riguarda anche gli artisti, noti e meno noti, e tutti i lavoratori del settore delle Arti, dello Spettacolo e dell’Audiovisivo, ritenuti erroneamente dai più categoria privilegiata, dimenticando come accanto al privilegio viaggino spesso la precarietà e l’assenza di tutele.
Da ciò , il flash-mob con le insegne delle sale cinematografiche accese, organizzato da Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) in contemporanea con la diretta su Rai Uno della premiazione , e la campagna : #siamotutticinema, appello di massa delle maestranze del comparto , affinché si possano riaprire al più presto cinema e teatri e possano ripartire tournée teatrali e produzioni cinematografiche.
A fornire una rassicurazione in tal senso, il ministro della Cultura e del Turismo Franceschini, che, intervenuto in collegamento, nel corso della premiazione , ha garantito il suo impegno “24 ore al giorno” ,affinché “nessuno sia lasciato indietro” e sia tutelato con ammortizzatori fino alla ripresa delle attività, in merito alla quale ha spiegato: “Riaperture? decide il Comitato Tecnico Scientifico, ci sarà un incontro lunedì. Per ora nella prossima estate contiamo sulle arene, piazze grandi, dove è più facile gestire la sicurezza e il distanziamento”,sebbene , secondo indiscrezioni giornalistiche, starebbe per arrivare un via libera alla riapertura di cinema e teatri per il 1°giugno, previa attuazione, ovviamente, di scrupolosi protocolli di sicurezza sanitaria, indicati dall’Istituto Superiore di Sanità (distanziamento fisico di almeno 1 metro, numeri contingentati, fasce orarie e percorsi di garanzia).
A conclusione della serata, poi, l’intervento della Presidente e Direttrice artistica dell’Accademia del Cinema, Detassis, la quale , prendendo a prestito le parole utilizzate dall’attore Pierfrancesco Favino nel suo discorso di premiazione, ha auspicato che il Cinema: “torni presto a trovare tutti noi”.
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